Due giornate di mobilitazione a Parigi contro la riforma del lavoro

scioperi-francia8103-1400x1158povero Presidente antipopulista Macron, gli tocca già di ordinare le cariche contro questo popolo che tanto vuole tutelare a suon di Job act. Peccato lui non abbia le “miti”, serene e tranquille sigle sindacali italiane che non disturbano e non si sentono… In Francia sono in programma ben 170 manifestazioni, da noi quante?
 
I media intanto, non danno il minimo risalto a queste proteste,  solo le proteste coordinate da Soros e soci contro il “dittatore di turno” sono degne di nota per le press-stitute politically correct. In effetti si sono aggiunte anche proteste all’ambasciata libica per le condizioni nei centri di “smistamento” profughi. Peccato che proprio la Francia del kompagno Hollande si è tanto spesa per eliminare Ghedafi e mettere “quelli giusti, quelli bravi e buoni democratici e civili ribelli” al potere.
 
Si imitano a sbeffeggiare la partecipazione, definita modesta, a giudicare dalle foto non sembra.
Due giornate di mobilitazione a Parigi contro la riforma del lavoro
Dopo le proteste di settembre e ottobre, i sindacati francesi, CGT in testa, sono scesi di nuovo in piazza per due giornate di mobilitazione contro la nuova proposta di riforma del lavoro (loi travail) portata avanti dal presidente Emmanuel Macron. Giovedì 16 novembre sono state organizzate manifestazioni in 170 città della Francia, per la prima volta anche con la partecipazione del sindacato Force Ouvrière. È la quarta ondata di proteste dall’elezione del nuovo inquilino dell’Eliseo. A Parigi, il corteo si è mosso da place de la République a place de la Nation.
 
Le riforme, definite dal presidente “una trasformazione senza precedenti del nostro modello sociale e del funzionamento della nostra economia,” sono già state approvate per decreto a fine settembre, ma dovranno essere discusse e votate dal Parlamento a partire dalla prossima settimana. Le nuove norme prevedono maggiore libertà per i datori di lavoro nelle scelte relative a contratti, stipendi, licenziamenti e congedi di maternità o malattia. Vengono dimezzati anche i tempi a disposizione dei lavoratori per fare ricorso contro un licenziamento giudicato ingiusto.
 
Clicca sulle foto per scorrere la galleria.
 
Lo sciopero del 16 ha avuto una partecipazione modesta. Parlando alla Reuters, il ministro del lavoro Muriel Penicaud ha detto che ormai gli scioperi e gli scontri per cui la Francia era famosa un tempo sono diventati “un’eccezione.” La CGT, in effetti, si trova ad affrontare — come quasi tutti i sindacati di sinistra in Europa — una crisi di consensi e di partecipazione.
 
Ieri, sabato 18, una nuova manifestazione ha animato le strade della capitale, da place du Marechal a Place du Pérou, a poche centinaia di metri dall’Eliseo. Organizzata dal piccolo coordinamento Front Social, si è trattato di una protesta diretta esplicitamente contro il presidente e le sue politiche: “Lo stato di diritto è stato fagocitato da uno stato d’emergenza permanente. Il diritto sociale e il codice del lavoro si sono dissolti nel potere padronale; i giovani con un lavoro tutelato ne vengono privati, gli altri sono precari o disoccupati,” si legge nell’appello alla mobilitazione. A questa seconda manifestazione non hanno partecipato i partiti di sinistra (in particolare Mélenchon), ma erano presenti militanti della CGT e di numerosi altri raggruppamenti politici e sindacali.
A margine del corteo c’è stato qualche scontro con la polizia, quando alcuni manifestanti si sono radunati davanti all’ambasciata libica per protestare contro le condizioni disumane in cui versano i migranti nel paese.
 
Macron è già assediato: in Francia piazze piene contro il presidente
Manifestanti in piazza contro le politiche liberiste di Macron
 
FRANCIA, MACRON E’ GIA’ ASSEDIATO: MANIFESTANTI IN PIAZZA
I tanti manifestanti contro la politica “liberista” del presidente francese Emmanuel Macron hanno sfilato oggi per la quarta giornata di mobilitazione per denunciare i decreti, in vigore da settembre, e sperando di essere ascoltati da un governo che ha già approvato altre riforme. “Solo chi non fa nulla è sicuro di perdere”, ha affermato questa settimana Philippe Martinz, segretario generale della CGT, il principale sindacato transalpino. Circa 170 manifestazioni sono in programma, organizzate dalla CGT con Solidaires, la FSU e le organizzazioni giovanili, oltre che per la prima volta con Force Ouvrière (FO). Anche se, comunque, i due numero uno delle organizzazioni sindacali marceranno a centinaia di chi,lometri di distanza: Martinez a Parigi, Jean-Claude Mailly a Marsiglia.
 
NEL MIRINO LA RIFORMA DEL LAVORO E LE PENSIONI
“Vogliamo lanciare un segnale d’allarme sui dossier che sono di qui a venire, come il sussidio di disoccupazione e, l’anno prossimo, le pensioni”, ha spiegato il segretario generare di FO, che ha anche una “forte inquietudine” sull’avvenire della pubblica amministrazione. Al fianco delle organizzazioni sindacali, marceranno molti militanti di France Insoumise, il movimento di sinistra Jean-Luc Mélenchon.

Il governo: “No al proibizionismo. La Regione danneggia l’Erario”

lobby slot - Copiaper leggere l’art la stampa vuole il pagamento, già, i pennivendoli vogliono essere pagati, anche per tacciare gli italiani di essere nullafacenti e choosy perché non amano lavorare gratis. In merito all’oggetto, chi scrive dovrebbe ricordare a sto sottosegretario non eletto che L’ERARIO HA CONDONATO BEN 98 MILIARDI a sta mafia, ma tra cosche si capiscono…Abbiamo capito chi è il rappresentante di sta lobby mafiosa, peccato paghiamo noi il suo stipendio.

 
Il governo: “No al proibizionismo. La Regione danneggia l’Erario”
Il sottosegretario Baretta: «Pronti a discutere, ma si rispetti l’intesa nazionale. Gli amministratori locali potrebbero dover rispondere delle mancate entrate»
 
La mediazione sull’asse Torino-Roma è andata avanti per settimane, ma non ha prodotto risultati. Da domani in Piemonte migliaia di slot machine diventano fuorilegge e i vigili potranno spegnerle. Al ministero del Tesoro l’umore non è dei migliori. Il governo quantifica in oltre 240 milioni di euro l’anno il danno erariale che la legge regionale arrecherà alle casse dello Stato. «Prendiamo atto che il Piemonte ha imboccato la strada funesta del proibizionismo», tuona Pier Paolo Baretta, sottosegr…continua
 
GABRIELE MARTINI
Articolo tratto dall’edizione in edicola il giorno 19/11/2017.
MEGLIO LEGGERE da chi ci tiene ad informare e non a speculare

Piemonte: il Governo sospende le tasse ai gestori di slot

Mentre il Governo, per voce del sottosegretario all’economia Baretta parla di un possibile danno erariale causato dalla legge anti azzardo della Regione Piemonte, per i gestori di slot machine arriva la sospensione della tassa forfettaria sulle macchinette, anche se queste non sono ancora state rimosse

La legge regionale anti azzardo, la n. 9/2016 è finalmente entrata in vigore in Piemonte. Da ieri, non potranno più esserci slot machine in prossimità di luoghi sensibili come ospedali, stazioni, luoghi di culto, scuole, asili. I controlli sono partiti e, al momento, non è stata ancora comminata alcuna sanzione.La cosa non piace – e fin qui è il gioco delle parti – alle imprese dell’azzardo legale. La cosa, però, non piace – e qui si rischia la frattura istituzionale – al Ministero dell’Economia che, per tramite del sottosegretario con delega ai giochi Pier Paolo Baretta, ha fatto sapere che gli amministratori locali potranno rispondere per danno da mancato incasso erariale. L’Erario contro la salute, quindi. Ne abbiamo parlato ampiamente e abbiamo anche ospitato una replica del sottosegretario (qui).

Ma a far alzare la temperatura del dibattito è anche altro. Il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, che aveva ricevuto la lettera con cui il Presidente Chiamparino chiedeva di valutare, in seguito a una richiesta arrivata da Roma, di valutare la possibilità di sospendere l’efficacia di una legge che data oltre un anno fa.

Laus, come riporta La Stampa nelle sue pagine torinesi di oggi 21 novembre, ha chiesto chiarimenti: «Il mio compito non è entrare nel merito della legge sul gioco d’azzardo ma tutelare le prerogative del Consiglio. Chiedo alla giunta di chiarire ogni nodo legato all’iter che ha portato alla richiesta di proroga da parte del governo per quanto riguarda l’applicazione del provvedimento». Che cosa significa? Quello che si chiedono in molti: da chi e per quali ragioni e in quali forme è stata esercitata questa “moral suasion”da parte del Governo, che con le regioni, il 7 settembre scorso si era impegnato a non intervenire per limitare l’efficacia delle leggi regionali antiazzardo?

diffida agli enti locali
la lettera dell’associazione di categoria As.Tro aderente a Confindustria

Nel frattempo, mentre il sottosegretario Baretta parla di un danno erariale, il Ministero dell’Economia per il tramite dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ente di scopo che dal Mef dipende) ha accolto una richiesta dell’associazione dei gestori di slot machine(che ha pure predisposto un formulario per la diffida degli amministratori che applicheranno la legge regionale piemontese, la seconda parte della lettera la vedete qui sopra) sospendendo le tasse.In Piemonte, così, non verrà calcolato il prelievo erariale forfettario sulle slot-machine che dovranno essere rimosse (ma ancora non lo sono), perché installate in esercizi che non rispettano le distanze minime dai luoghi sensibili. Si tratta di circa 20 mila apparecchi e la stima, da prendere con le pinze, è di 2,5milioni di euro al giorno. Il tutto, mentre nessuno di quegli apparecchi è ancora stato spento per effetto di una legge entrata in vigore ieri.Insomma, più che il danno (erariale), la beffa?

di Marco Dotti – 21 novembre 2017

I PEDIATRI USA: IDEOLOGIA GENDER NUOCE ALLA SALUTE

bambini-in-rosa-1-768x1024in Italia sarebbero già stati radiati dall’ordine per istigazione all’odio (vedi Commissione Cox voluta dalla Boldrini). I bambini sono “merce” a disposizione dell’adulto e guai a considerare il gender plagio, non lasciare che gli adulti plasmino i bambini a piacimento di una lobbies è da reazionari populisti bigotti.
I PEDIATRI USA: IDEOLOGIA GENDER NUOCE ALLA SALUTE
I Pediatri americani escono allo scoperto con un documento chiarissimo, rigoroso sotto il profilo scientifico e decisamente coraggioso sul GENDER. Ora basta indottrinare i nostri ragazzi: QUESTO DA OGGI IN POI SARA’ CONSIDERATO ABUSO SUI MINORI!
 
Ecco l’octalogo, da mandare a memoria e diffondere in ogni dove!
 
1. La sessualità umana è oggettivamente binaria: xx=femmina, XY= maschio
 
2. Nessuno è nato con un genere, tutti sono nati con un sesso.
 
3. Se una persona crede di essere ciò che NON è, questo è da considerare quantomeno come uno stato di confusione.
 
4. La pubertà non è una malattia e gli ormoni che la bloccano possono essere bambino-genderpericolosi.
 
5. il 98% dei ragazzini e l’88% delle ragazzine che hanno problemi di identità di genere durante la pubertà li superano riconoscendosi nel proprio sesso dopo la pubertà.
 
6. l’uso di ormoni per impersonare l’altro sesso può causare sterilità, malattie cardiache, ictus, diabete e cancro.
 
7. il tasso di suicidi tra i transessuali è 20 volte quello medio, anche nella Svezia che è il paese più gay friendly del mondo
 
8. è da considerarsi abuso sui minori convincere i bambini che sia normale impersonare l’altro sesso mediante ormoni o interventi chirurgici.
 
La traduzione è libera ma aderente al testo. Per gli inglesisti allego anche il testo originale.
 
Guido L.
L’ideologia gender fa male ai bambini
L’American College of Pediatricians sollecita gli educatori e i legislatori a rifiutare tutte le politiche che condizionano i bambini ad accettare come normale una vita di imitazione chimica e chirurgica del sesso opposto. Sono i fatti – non l’ideologia – a determinare la realtà.
• La sessualità umana è un tratto biologico binario oggettivo: “XY” e “XX” sono marcatori genetici sani – non i marcatori genetici di un disturbo. La norma del progetto umano è che si venga concepiti maschio o femmina. La sessualità umana è binaria nel suo progetto ed ha per scopo palese il riprodursi e il prosperare della nostra specie. Questo principio è autoevidente. I rarissimi disturbi dello sviluppo sessuale (DSD), compresi tra gli altri la femminilizzazione testicolare [Sindrome di Morris] e l’iperplasia surrenale congenita, sono tutte identificabili devianze mediche rispetto alla norma sessuale binaria e sono a ragione riconosciuti come disturbi del progetto umano. Gli individui con DSD non costituiscono un terzo sesso. (1)
• Nessuno nasce con un genere. Tutti nascono con un sesso biologico. Il genere (la consapevolezza e la percezione di sé come maschio o femmina) è un concetto sociologico e psicologico, non un concetto biologico oggettivo. Nessuno nasce con una consapevolezza di sé come maschio o come femmina; questa consapevolezza si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi evolutivi, potrebbe essere sviata dalle percezioni soggettive di un bambino, dalle sue relazioni e dalle sue esperienze avverse dall’infanzia in poi. Le persone che si identificano “sentendosi come del sesso opposto” o “da qualche parte tra i due” non costituiscono un terzo sesso. Rimangono biologicamente uomini o biologicamente donne. (2,3,4)
 
• La convinzione di una persona di essere ciò che non è rappresenta, nel migliore dei casi, un segnale di pensieri confusi. Quando un ragazzo biologicamente maschio e per il resto sano crede di essere una ragazza, o una ragazza biologicamente femmina e per il resto sana crede di essere un ragazzo, c’è un problema psicologico oggettivo, che ha sede nella mente, non nel corpo, e come tale dovrebbe essere trattato. Questi bambini sono affetti da disforia di genere. La Disforia di Genere (GD), classificata in precedenza come Disturbo dell’Identità di Genere (GID), è riconosciuta come disturbo mentale nella più recente edizione del Manuale Diagnostico e Statistico della American Psychiatric Association (DSM-V). 5 Le teorie psicodinamiche e dell’apprendimento sociale della GD/GID non sono mai state confutate. (2,4,5)
• La pubertà non è una malattia e gli ormoni che bloccano la pubertà possono essere pericolosi. Che gli effetti siano reversibili o meno, gli ormoni che bloccano la pubertà inducono uno stato patologico – l’assenza di pubertà – e inibiscono la crescita e la fertilità in un bambino che era prima biologicamente sano. (6)
• Secondo il DSM-V, fino al 98% dei ragazzi con una confusione di genere e fino all’88% delle ragazze con una confusione di genere accettano alla fine il proprio sesso biologico dopo avere attraversato in modo naturale la pubertà. (5)
I bambini che fanno uso di ormoni bloccanti per imitare il sesso opposto richiederanno ormoni del sesso opposto nella tarda adolescenza. Gli ormoni del sesso opposto (testosterone ed estrogeni) sono associati a pericolosi rischi per la salute, che comprendono, tra gli altri, l’ipertensione, la formazione di trombi, ictus e cancro.7,8,9,10
• I tassi di suicidio sono venti volte superiori tra gli adulti che usano ormoni del sesso opposto e si sottopongono a chirurgia di riassegnazione sessuale, persino in Svezia, che è tra i Paesi che maggiormente sostengono gli LGBQT (11). Quale persona compassionevole e ragionevole condannerebbe dei bambini a questo destino sapendo che dopo la pubertà fino all’88% delle ragazze e fino al 98% dei ragazzi finiranno per accettare la realtà e raggiungeranno uno stato di salute mentale e fisica?
• Condizionare i bambini a credere che una vita di imitazione chimica e chirurgica del sesso opposto sia normale e sana è un abuso infantile. Avallare la discordanza di genere come normale, attraverso l’istruzione pubblica e le politiche legislative confonderà i bambini e i genitori, portando un numero maggiore di bambini a presentarsi alle “cliniche gender”, dove verranno somministrati loro dei farmaci che bloccano la pubertà. Questo, a sua volta, assicura praticamente che “sceglieranno” una vita di ormoni del sesso opposto, cancerogeni o comunque tossici e che probabilmente, da giovani adulti, prenderanno in considerazione una non necessaria mutilazione chirurgica di loro parti corporee sane.
 Michelle A. Cretella, M.D.
Presidente dell’American College of Pediatricians
 Quentin Van Meter, M.D.
Vice Presidente dell’American College of Pediatricians Endocrinologo Pediatrico
 Paul McHugh, M.D.
University Distinguished Service Professor of Psychiatry alla Johns Hopkins Medical School e dirigente psichiatra emerito al Johns Hopkins Hospital
 
 
CHIARIMENTI in risposta a domande riguardanti i punti 3 e 5:
Riguardo al punto 3: “Dove è che l’APA o il DSM-V indicano che la Disforia di Genere è un disturbo mentale?”
L’APA (American Psychiatric Association) è autore del DSM-V. L’APA afferma che coloro che vivono un disagio o sono danneggiati dalla propria GD corrispondono alla definizione di un disturbo. Il College of Pediatricians non è a conoscenza di letteratura medica che documenti il caso di un bambino con disforia di genere che richieda ormoni che bloccano la pubertà e non viva un significativo disagio al pensiero di attraversare il normale e sano processo della pubertà.
Dal DSM-V fact sheet:
“L’elemento critico della disforia di genere è la presenza di un disagio clinicamente significativo associato alla condizione.”
“Questa condizione causa un disagio clinicamente significativo o un danno nell’area funzionale sociale, occupazionale o in altra importante area funzionale.”
 Riguardo al punto 5: “Dove è che il DSM-V elenca i tassi di risoluzione della Disforia di Genere?”
A pagina 455 del DSM-V, alla voce “Disforia di Genere in assenza di un disturbo dello sviluppo sessuale” si afferma: “I tassi di persistenza della disforia di genere dall’infanzia all’adolescenza o all’età adulta variano. Nei soggetti nati maschi la persistenza era compresa tra il 2.2% e il 30%. Nei soggetti nati femmine la persistenza è andata dal 12% al 50%.” Una semplice operazione matematica consente di calcolare che per i nati maschi si verifica una risoluzione fino al 100% – 2.2% = 97.8% dei casi (approssimativamente 98% dei ragazzi con confusione di genere). In modo analogo, per i soggetti nati femmine la risoluzione si verifica fino al 100% – 12% = 88% delle ragazze con confusione di genere.
Conclusione: i nostri avversari propugnano un nuovo standard terapeutico privo di basi scientifiche per i bambini con una patologia psicologica (GD) che diversamente si risolverebbe dopo la pubertà per la grande maggioranza dei pazienti interessati. Nello specifico consigliano: conferma dei pensieri dei bambini che sono in contrasto con la realtà fisica; la castrazione chimica di questi bambini prima della pubertà con agonisti GnRH (bloccanti della pubertà che causano infertilità, disturbi della crescita, bassa densità ossea, e un impatto sconosciuto sullo sviluppo cerebrale) e, da ultimo, la sterilizzazione permanente di questi bambini prima dei 18 anni attraverso ormoni del sesso opposto. Incoraggiare i bambini con GD a imitare il sesso opposto e introdurre poi la soppressione puberale, ha un evidente natura di autodeterminazione.
Se un ragazzo che si chiede se è o non è un ragazzo (destinato a diventare un uomo) viene trattato come una ragazza, e poi viene soppresso il suo naturale sviluppo puberale verso la virilità, non abbiamo dato l’avvio a un risultato inevitabile? Tutti i suoi pari dello stesso sesso si sviluppano diventando giovani uomini, le amiche, del sesso opposto, si sviluppano diventando giovani donne, ma lui rimane un ragazzo in fase pre-puberale. Dal punto di vista psicosociale rimarrà isolato e solo. Sarà lasciato con l’impressione psicologica che ci sia qualcosa di sbagliato. Sarà ridotta la sua capacità di identificarsi con i pari dello stesso sesso e di essere maschio, e sarà così più probabile che si auto-identifichi come “non-maschio” o femmina. Inoltre, le neuroscienze rivelano che la corteccia pre-frontale del cervello, che presiede al giudizio e alla valutazione del rischio non è matura fino a un’età intorno ai 25 anni.
Non è mai stato più chiaro scientificamente che i bambini e gli adolescenti sono incapaci di prendere decisioni informate riguardo a interventi medici permanenti, irreversibili e che cambiano la vita.Per questa ragione il College of Pediatricians dichiara che promuovere questa ideologia è oltraggioso, in primo luogo e soprattutto per il benessere degli stessi bambini che presentano disforia di genere e in secondo luogo, per tutti i loro pari che non presentano discordanza di genere, molti dei quali metteranno in discussione di conseguenza la propria identità di genere e si troveranno di fronte a violazioni del loro diritto alla privacy e alla incolumità corporea.
 
Riferimenti:
1. Consortium on the Management of Disorders of Sex Development, “Clinical Guidelines for the Management of Disorders of Sex Development in Childhood.” Intersex Society of North America, Marzo 25, 2006. Consultato il 20/03/16 all’indirizzo http://www.dsdguidelines.org/files/clinical.pdf.
 2. Zucker, Kenneth J. and Bradley Susan J. “Gender Identity and Psychosexual Disorders.”FOCUS: The Journal of Lifelong Learning in Psychiatry. Vol. III, No. 4, Autunno 2005 (598-617).
 3. Whitehead, Neil W. “Is Transsexuality biologically determined?” Triple Helix (UK), Autunno 2000, p6-8. Consultato il 20/03/16 all’indirizzo http://www.mygenes.co.nz/transsexuality.htm; si veda anche Whitehead, Neil W. “Twin Studies of Transsexuals [Reveals Discordance]” consultato il 20/03/16 all’indirizzo http://www.mygenes.co.nz/transs_stats.htm.
 4. Jeffreys, Sheila. Gender Hurts: A Feminist Analysis of the Politics of Transgenderism. Routledge, New York, 2014 (pp.1-35).
 5. American Psychiatric Association: Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, Arlington, VA, American Psychiatric Association, 2013 (451-459). Si veda p. 455 riguardo ai tassi di persistenza della disforia di genere.
 6. Hembree, WC, et al. Endocrine treatment of transsexual persons: an Endocrine Society clinical practice guideline. J Clin Endocrinol Metab. 2009;94:3132-3154.
 7. Olson-Kennedy, J and Forcier, M. “Overview of the management of gender nonconformity in children and adolescents.” UpToDate November 4, 2015. Consultato il 20/03/16 all’indirizzo www.uptodate.com.
 8. Moore, E., Wisniewski, & Dobs, A. “Endocrine treatment of transsexual people: A review of treatment regimens, outcomes, and adverse effects.” The Journal of Endocrinology & Metabolism, 2003; 88(9), pp3467-3473.
 9. Comunicazione sulla sicurezza della FDA rilasciata per i prodotti con testosterone, consultata il 20/03/16 all’indirizzo http://www.fda.gov/Drugs/DrugSafety/PostmarketDrugSafetyInformationforPatientsandProviders/ucm161874.htm.
 10. Classificazione del’OMS degli estrogeni come cancerogenidi classe I: http://www.who.int/reproductivehealth/topics/ageing/cocs_hrt_statement.pdf.
 11. Dhejne, C, et.al. “Long-Term Follow-Up of Transsexual Persons Undergoing Sex Reassignment Surgery: Cohort Study in Sweden.” PLoS ONE, 2011; 6(2). Affiliazione: Department of Clinical Neuroscience, Division of Psychiatry, Karolinska Institutet, Stockholm, Sweden.Consultato il 20/03/16 all’indirizzo http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0016885.
Copyright © 2016, American College of Pediatricians ®, All Rights Reserved (clicca qui)
 
Traduzione di Lucia Braghini

Free Vax, Rainews, quanto si deve essere in malafede e servi?

Vaccini_fot_adn

ecco cosa ha trasmesso rainews in diretta

https://www.facebook.com/carlo.petrov.3/videos/1937204243208691/

Il 21 novembre, nel pomeriggio, la Corte Costituzionale dichiara non ammissibile il ricorso del Codacons e di altre associazioni contro la legge Lorenzin. In attesa del pronunciamento della Consulta sul ricorso della Regione Veneto (poi avvenuto il giorno seguente) Rai News24 confeziona questi “momenti di tensione” con la polizia in assetto antisommossa… Peccato che si trattava di fatti avvenuti altrove e che coi vaccini e la civile presenza, a Roma, di tante famiglie, coi loro figli, ed anche di danneggiati (compresi militari), queste immagini “in diretta” non c’entrano un cazzo!
Ad indiretta smentita di questi memorabili servizi giornalistici di un canale MANTENUTO anche COI NOSTRI SOLDI e completamente venduto alla lobby del farmaco (vedasi il suo programma “d’approfondimento”), ecco le dichiarazioni del Questore di Roma: http://www.askanews.it/…/roma-questore-marino-nessuna-tens…/

Enrico Galoppini su fb 23 11 2017

Carlo PetrovIeri alle 12:06 ·
#rai #disinformazione #fakenews #aveterotto
http://www.askanews.it/…/roma-questore-marino-nessuna-tens…/

Ma vi rendete conto cos’è l’informazione pubblica in Italia, quanto è falsa e senza vergogna.
Ieri c’ero è stata una manifestazione pacifica di genitori nonni e bambini, nel video che ho pubblicato ieri ci sono anche i ringraziamenti finali a forze dell’ordine.
Rai news24 va denunciata

Copio e condivido il messaggio.
Ho assistito ad un Vostro servizio che parlava di disordini a Roma con addirittura polizia schierata in antisommossa x contenere i manifestanti novax, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale.
La Questura presente sul posto comunica ufficialmente che non sono mai esistiti ne disordini né tensioni e domani pubblicherà un comunicato ufficiale, anzi dichiarano un comportamento più che civile e corretto da parte dei manifestanti che ricordiamo, sono pacifici e sono solo GENITORI PREOCCUPATI che desiderano tutelare la salute dei propri figli.

Le immagini sembrano tratte da un repertorio e non hanno nulla a che fare con la manifestazione sopra citata e se questo non fosse frutto di un banale errore sarebbe oltre che un disservizio, un atteggiamento moralmente deplorevole.

Sono fra i tanti che pagano il canone e gradirei che i miei soldi come quelli di tutti i cittadini, fossero usati per fornire un’informazione corretta e veritiera.

Mi auguro di vedere presto un servizio rettificativo di quanto appena visto, perché in caso contrario provvederò a divulgare e denunciare quanto sopra agli organi di competenza.
Distinti saluti.

Las Vegas, spari sulla folla a un concerto country: 58 morti e 515 feriti  Las Vegas, gli spari sulla folla Isis rivendica. L’Fbi: non è terrorismo

las vegasPer diverse ore la polizia di Las Vegas ha negato che la sparatoria potesse essere stato un atto di terrorismo. Poi, nelle ore successive, fonti investigative avevano lasciato trapelare che Stephen Paddock si era convertito all’Islam mesi fa e si sarebbe chiamato Samir Al-Hajib. L’Isis, attraverso la sua agenzia Amaq, si è attribuito la responsabilità della sparatoria, ma in conferenza stampa a Las Vegas un dirigente dell’Fbi ha negato che vi siano collegamenti con organizzazioni terroristiche internazionali. In attesa di maggiori elementi di certezza, di sicuro c’è che l’aggressore di Las Vegas aveva molte armi nella sua stanza di albergo, almeno otto pistole. Lo riportano i media locali citando alcune fonti, secondo le quali la polizia ha emesso un mandato di perquisizione per la sua abitazione a Mesquite, a 130 chilometri da Las Vegas.
 
Las Vegas, la strage più sanguinosa della storia Usa Il fratello del killer: non aveva legami politico-religiosi
Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e «non c’era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere». «Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati». È quanto ha detto in un’intervista al Mail on line Eric Paddock, il fratello di Stephen Paddock, autore della strage di Las Vegas. Eric vive a Orlando, mentre l’ultimo indirizzo di Stephen era a Mesquite, in Nevada. I due non si sentivano spesso.
 
Il killer ha sparatomentre era in corso un concerto di musica country, il Route 91 Harvest Festival. Luomo ha aperto il fuoco sulla folla dal 32esimo piano. La polizia è arrivata in forza sul posto e la zona è stata isolata.
 
Testimoni: sembravano fuochi di artificio
I testimoni affermano di aver visto i bagliori degli spari. Nei video si sentono centinaia di colpi di armi automatiche. «Sembrava il rumore di fuochi di artificio». La musica è inizialmente andata avanti con la band del cantante Jason Aldean che si esibiva e che, probabilmente come il pubblico, non aveva capito quanto stava avvenendo. Ma dopo circa un minuto anche la musica si è fermata. «È stata una notte terribile», ha twittato il musicista.
 
Traffico bloccato all’aeroporto McCarran
Dopo la sparatoria è stato bloccato il traffico aereo all’aeroporto McCarran di Las Vegas, che sorge poco distante dalla zona dei casinò teatro della sparatoria.
– 02 ottobre 2017

Marsiglia, invoca Allah e accoltella a morte due ragazze. Ucciso dalla polizia

francia ragazze accoltellatenon è vero. E’ solo una percezione, questo femminicidio non è mai avvenuto, è un racconto distorto dei populisti anti immigrazione

(Reuters) – Un uomo è stato ucciso nella stazione Saint-Charles a Marsiglia dopo aver attaccato alcuni passanti con un coltello. Lo riferisce France Info che cita la procura antiterrorismo. Secondo Le Figaro, due persone sono rimaste ferite gravemente in un primo momento ma subito dopo dichiarate morte. Le due vittime sono due donne: secondo Bfm-Tv, una è stata sgozzata l’altra pugnalata al torace. Le due ragazze avevano 17 e 20 anni.
 
L’assalitore gridava Allah u Akbar. Si tratta di un uomo di circa 30 anni noto alla polizia per precedenti reati di diritto comune come scippi e traffico di stupefacenti. Non risulta che sia stato schedato come potenziale terrorista o radicalizzato, anche se la sua pericolosità è dimostrata dal fatto che fosse stato individuato con 7 identità diverse in vari paesi del Maghreb.
Nelle riprese video della stazione di Marsiglia, si apprende, l’uomo appare seduto, fermo su una panchina. Poi, lo si vede alzarsi all’improvviso e passare all’azione. Secondo alcune testimonianze raccolte, l’uomo ha colpito con un grosso coltello, ma addosso la polizia gliene hatrovato un secondo. La stazione di Saint-Charles è stata evacuata dopo l’attacco. La Sncf, società delle ferrovie francesi, ha annunciato su twitter che il traffico in entrata e uscita dalla stazione «è interrotto». Secondo quanto si apprende, l’antiterrorismo indaga sull’ipotesi di “omicidio a scopo terroristico, tentato omicidio di pubblico ufficiale, associazione per delinquere”.
Dal 2015 è sttao raggiunto un totale di 239 persone uccise in Francia dai jihadisti, secondo il conto tenuto dall’Associated France press.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è detto «“profondamente indignato per l’atto barbaro” di oggi alla stazione di Marsiglia, dove due ragazze sono state uccise da un attentatore. In un tweet sul suo account ufficiale, il presidente si dice vicino alle famiglie e rende omaggio “ai militari di Sentinelle
e ai poliziotti che hanno reagito con sangue freddo ed efficacia».
 
«Rabbia e tristezza per le vittime. Sostegno ai militari e ai poliziotti di Sentinelle che ci proteggono. Noi non abbassiamo la guardia”. Questo il tweet postato dal primo ministro, Edouard Philippe, oggi pomeriggio dopo l’attentato di Marsiglia. «Marsiglia: dopo l’attacco compiuto vicino alla stazione Saint-Charles, mi reco immediatamente sul posto», aveva in precedenza annunciato su Twitter il ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb.

“Gli italiani sono ignoranti”. Così Boldrini vuole rieducarci

un articolo di riflessione sugli sforzi propagandistici di certe ideologie da pensiero unico, ovviamente solo buone intenzioni, nessun intento censorio eh, le “nostre autorità”, soprattutto quelle italiote non elette vogliono solo il nostro bene…
“Gli italiani sono ignoranti”. Così Boldrini vuole rieducarci
Se non ve ne siete accorti, siete ignoranti. Sì, esatto: gli italiani sono asini. Soprattutto quando si parla di immigrazione. A metterlo nero su bianco è la Commissione Jo Cox della Camera dei deputati, un organismo voluto e presieduto da Laura Boldrini per studiare “l’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni dell’odio”.
Istituita il 10 maggio 2016, la Commissione “include un deputato per ogni gruppo politico, rappresentanti di organizzazioni sopranazionali, di istituti di ricerca e di associazioni nonché esperti”. Fin qui tutto normale. O quasi.
Nel senso che la Commissione due giorni fa ha presentato la relazione finale dei suoi temutissimi lavori ed ha emesso la sua sentenza finale sul popolo populista: gli italiani hanno opinioni sbagliate, “stereotipi e false rappresentazioni”. E per questo vanno rieducati.
La relazione si apre con la spiegazione del concetto della “piramide dell’odio“, una sorta di rappresentazione grafica e sociologica di come un “linguaggio ostile e banalizzato” possa trasformarsi in un “crimine d’odio” fino “all’omicidio” contro donne, gay, immigrati e altre religioni. Manco fossimo a Caracas.
Segue quindi un lungo elenco di opinioni negative di cui sono soliti macchiarsi i cittadini poco illuminati. Come quelle di chi ritene che “l’uomo debba provvedere alle necessità economiche della famiglia e che gli uomini siano meno adatti ad occuparsi delle faccende domestiche”; oppure che “una madre occupata non possa stabilire un buon rapporto con i figli al pari di una madre che non lavora”. Che maschilisti, questi italiani!
 
Non è tuttoPerché la vera ossessione del documento sono le idee sugli immigrati. Qui l’accusa si trasforma in offesa. Si legge infatti che “secondo l’Ignorance Index di IPSOS MORI, l’Italia risulta il Paese con il più alto tasso del mondo di ignoranza sull’immigrazione”. E che cosa penseranno mai i populisti per meritarsi il titolo di ignoranti? Tutte cose normali, ma orribili per la Boldrini. Ritenete che “i datori di lavoro debbano dare la precedenza agli italiani”? Siete retrogradi. Credete che gli immigrati “tolgano lavoro” ai disoccupati nostrani? Solo bugie. Vi azzardate a dire che “i rifugiati sono un peso perché godono dei benefit sociali e del lavoro degli abitanti”? Siete de cattivoni: vitto e alloggio pagato per due anni a 170mila persone, di cui l’80% senza diritto d’asilo, sono un dovere. Non uno spreco. E ancora: credete che “un quartiere si degrada quando ci sono molti immigrati” e che “l’aumento degli immigrati favorisce il diffondersi del terrorismo e della criminalità”? Non sapete cosa dite.
Forse i membri della Commissione Jo Cox una casa nelle periferie di Milano e Roma non l’hanno mai avuta. Altrimenti non avrebbero puntato tanto il dito contro chi non desidera migranti nel proprio quartiere (il valore delle case si deprezza rapidamente) e non vorrebbe rom e sinti “come vicini di casa”. Ma tant’è. Dopo un lungo elenco di discriminazioni, omofobie e sessismi commessi dagli italiani, si arriva alle medicine proposte dalla Boldrini e i suoi compagni d’avventura. Sono le 56 “raccomandazioni per prevenire e contrastare l’odio” rivolte a governo, Ue, media, giornalisti, associazioni e operatori. E così per abbattere la violenza dovremo “approvare alcune importanti proposte di legge all’esame delle Camere, tra cui quelle sulla cittadinanza e sul contrasto dell’omofobia e della transfobia”.
Capito? Solo con lo ius soli si sconfigge l’odio: parola di Boldrini. Poi bisogna “rafforzare nelle scuole l’educazione di genere” (leggi: ideologia gender), educare i giovani al “rispetto, apertura interculturale, inter-religiosa” e istituire “un giurì che garantisca la correttezza dell’informazione”. Nemmeno Orwell sarebbe arrivato a tanto, eleggendo un padre-padrone dell’informazione che ci rieduchi per legge e ci insegni la bellezza dell’interculturalismo.
Viene da chiedersi chi sarà questo gran giurì. Non è che gatta ci cova? Infatti mentre bacchetta i giornali, la Boldrini vorrebbe “rafforzare il mandato dell’UNAR” (quello delle orge gay pagate dallo Stato) e “sostenere e promuovere blog e attivisti no hate o testate che promuovono una contro-narrazione”. A chi vorrebbe dare appoggio (e forse soldi)? Magari proprio quei blog che hanno aiutato il Presidente della Camera nella sua raccolta firme “bastabufale.it“, come “Il disinformatico” di Paolo Attivissimo, il blog di Paolo Puente o “Butac” di Michelangelo Coltelli. Tutti primi firmatari della campagna anti fake news. A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca.
di Giuseppe De Lorenzo – 23/07/2017 Fonte: Il Giornale