Ma se si usa così al paese loro, le vogliamo rispettare le tradizioni del “diverso”?

legge ugualeimmagino sia un’aspetto dello stile di vita, della cultura delle risorse  che dobbiamo fare nostri
Anche se le vittime sono donne straniere, non conta, non vale la pena di “strumentalizzare”, solo se l’aggressore fosse stato italiano.
Si fida di un Marocchino, lui la stupra
02-08-2017
 
Inganna una 25enne bulgara con la scusa di volerla accompagnare in giro a cercar casa e tenta di violentarla, finisce in manette un 26enne marocchino in provincia di Cosenza.
 
L’episodio s’è verificato a Terranova di Sibari. L’uomo, che è risultato sprovvisto di regolare permesso di soggiorno, aveva avvicinato la giovane donna dell’Est. La scusa era quella di volerla aiutare a cercare un appartamento in affitto. Il nordafricano, così, ha conquistato la fiducia della bulgara. Ma la fiducia in quel ragazzo era, evidentemente, malriposta.
 
Il 26enne, infatti, ha portato la ragazza in un casolare dove ha tentato un approccio sessuale. La 25enne, però, ha reagito. È nata una colluttazione e la donna dell’Est è riuscita a sfuggire alle mire del maghrebino. Quindi è fuggita e si è recata immediatamente a chiedere aiuto ai carabinieri del posto.
Difende figlia da palpeggiamenti di immigrati, pestato
01-08-2017
 
Picchiato e insultato per avere difeso la figlia. È successo domenica sera a San Salvo marina. Un turista sessantenne di origine molisana, nel vedere due giovani che palpeggiavano la figlia di 16 anni, ha reagito d’istinto redarguendo i due bulli. Per tutta risposta è stato preso a pugni. I due prepotenti, però, non sono andati lontano. I carabinieri della stazione di San Salvo, diretti dal maresciallo Carnevale, ne hanno identificato e bloccato subito uno, rintracciando poco dopo anche il compare. Entrambi sono di origine romena e residenti a San Salvo.
Il sindaco Tiziana Magnacca definisce il loro gesto «un comportamento riprovevole che danneggia l’intera comunità. Ringrazio i carabinieri che hanno risposto con immediatezza», dice il primo cittadino. Sulla vicenda sono in corso accurate indagini (per determinare in maniera non equivoca le responsabilità dei due presunti aggressori), al termine delle quali i militari rimetteranno un rapporto in Procura. I due aggressori potrebbero essere accusati di abuso sessuale, oltre che di lesioni aggravate. La Cassazione ha, infatti, sancito che «commette il delitto di violenza sessuale chi palpeggia i glutei o il seno di una donna contro la sua volontà».
 
Gli investigatori stanno ricostruendo l’intera sequenza attraverso testimonianze e immagini della videosorveglianza. Il sessantenne, ferito alla testa, è stato trasportato da un’ambulanza della Valtrigno all’ospedale San Pio. Le lesioni riportate non sono gravi. L’uomo, che fornirà a sua volta la propria versione dei fatti, potrebbe costituirsi parte civile. Su quanto accaduto c’è incredulità e sgomento a San Salvo.
 
La prepotenza di due bulli ha rovinato la domenica sera di decine di persone. Il fatto è avvenuto pochi minuti prima delle 23 davanti a uno stabilimento balneare sul lungomare Cristoforo Colombo. La riviera a quell’ora era affollata. «L’uomo era con la famiglia, si è accorto dell’atteggiamento beffardo dei due giovani e istintivamente ha reagito quando li ha visti toccare la figlia minorenne», racconta un turista. Il fatto grave è che quel padre, pochi secondi dopo, è stato insultato e colpito con violenza al viso. I due aggressori si sono, quindi, allontanati cercando di fare perdere le tracce. I carabinieri in servizio sul lungomare, però, sono riusciti subito a bloccarne uno. Il ragazzo è stato fatto salire in auto e accompagnato in caserma. Poco dopo è stato rintracciato anche il secondo aggressore. Per determinare l’accusa saranno fondamentali le dichiarazioni della ragazza e quelle dei testimoni. Qualora venisse accertato l’abuso sessuale, la Procura procede anche se non c’è alcuna querela e la pena non è affatto mite. Diversi gli attestati di solidarietà alla ragazza. «Un plauso ai carabinieri e un forte abbraccio alla ragazza e a suo padre. Il concetto da ribadire è che nessuno può prendersi la licenza e la libertà di toccare una donna senza la sua volontà. Peggio una ragazzina», commenta il centro antiviolenza Emily.
 
Eiaculare addosso a una donna sull’autobus non vale l’arresto
Sappiamo bene che l’argomento non è di quelli per palati fini e sarebbe più piacevole discorrere del romanticismo o del dolce stil novo, ma in fondo siamo tutti figli del progresso e ci tocca fare i conti con la nostra contemporaneità.
 
Di sentenze che fanno discutere è piena questa estate, in cui molto spesso i giudici sembrano provare un piacere perverso nell’andare contro a qualsiasi tipo di morale….
 
disattendendo spesso in maniera clamorosa la sensibilità comune, ma l’ultimo di questi credo sia in grado di lasciare allibiti anche chi, come il sottoscritto non ha mai palesato tendenze giustizialiste.
Nello scorso novembre a Torino, un ragazzo marocchino di 27 anni si masturba su un autobus in pieno giorno e nel momento del l’orgasmo (vi avevo anticipato che non era per palati fini) eiacula sulla coscia di una malcapitata che era seduta accanto, senza che esista prova che la ragazza fosse l’oggetto dei suoi desideri, poi scende repentinamente dal mezzo.
La ragazza resasi conto dell’accaduto, scioccata e impiastricciata, sporge denuncia e le forze dell’ordine grazie alle telecamere presenti sul bus riescono a risalire al colpevole e prendono visione dell’intera dinamica dei fatti.
Oggi un giudice donna, Alessandra Cecchelli, ha deciso di respingere la richiesta di misura cautelare per il giovane, dal momento che ritiene si sia trattato semplicemente di atto osceno in luogo pubblico e non di violenza sessuale, dal momento che non avrebbe toccato la ragazza, limitandosi di fatto ad eiacularle addosso.
 
 
Credo che ognuno senza bisogno di ulteriori commenti sia in grado di trarre le proprie conclusioni.
Osa rimproverare migrante che pisca per strada, picchiata
31-07-2017
 
Una donna di 38 anni è stata offesa e spintonata dall’uomo che aveva rimproverato dopo averlo notato mentre faceva pipi in strada. E’ accaduto la mattina di domenica 30 luglio alle 10 in piazza Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Firenze. La donna non ha riportato lesioni e ha subito avvisato la polizia. All’arrivo della volante l’aggressore, descritto come un giovane nordafricano, si era già allontanato.
Ma se si usa così al paese loro, le vogliamo rispettare le tradizioni del “diverso”?ultima modifica: 2017-08-04T23:54:55+02:00da davi-luciano
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