LE DIMISSIONI DEL GENERALE PIERRE DE VILLIERS, UN ESEMPIO DA SEGUIRE DAI CAPI DI TELT (TORINO-LIONE)


Ci aspettiamo che dopo l’annuncio della pausa di riflessione francese sulla Torino-Lione, i capi di TELTi Legionari d’Onore Hubert du Mesnil e Mario Virano, con uno scatto d’orgoglio in difesa delle loro idee, diano le dimissioni come ha fatto il capo di stato maggiore dell’esercito generale Pierre de Villiers di fronte alla riduzione delle spese militari imposte dal Presidente Macron.

E, inoltre, perché Hubert du Mesnil e Mario Virano promuovono una campagna europea per la promozione di appalti per la Torino-Lione per 5,5 miliardi[1] quando il principale finanziatore – la Commissione europea – ha accettato di finanziare lavori solo per 1,91 miliardi?

La Ministra Elisabeth Borne al Senato francese: “Miglioriamo l’esistente”

Decisiva la vigilanza e la lotta popolare dei cittadini in atto da 28 anni


Le dimissioni del Presidente di TELT Hubert du Mesnil e del Direttore Generale di TELT Mario Virano sarebbero una bella notizia per tutti i cittadini italiani e francesi che da anni denunciano le avventurose iniziative per la promozione delle Grandi Opere Inutili e Imposte, tra le quali brilla la Torino-Lione.

Ricordiamo che da anni l’alta amministrazione francese (Corte dei conti, Direzione generale del Tesoro, ecc.), allertata dai cittadini che svolgono un ruolo popolare di vigilanza, denuncia l’insostenibilità della Torino-Lione.

E ora il nuovo Governo francese annuncia la necessità di una pausa di riflessione per questo e altri progetti di Grandi Opere, per dirottare gli scarsi fondi verso l’esistente, come ha affermato oggi la Ministra Elisabeth Borneal Senato francese[2] Occorre prima di tutto migliorare l’esistente prima di reclamare dei miliardi per creare una nuova linea accanto alla vecchia.

I sostenitori del progetto in Francia e in Italia si sono affrettati a dire che la Torino-Lione non potrà essere abbandonata dalla Francia dato che è un’opera sostenuta dall’Europa con il contributo dell’Italia e pertanto occorrerebbe un accordo con i partner per fermarlo.

Questo non è vero, e non vi sarà nessuna penalità europea.

Sarà sufficiente che la Francia fermi i lavori geognostici (quelli in Italia sono già terminati) che non saranno gettati nella spazzatura, ma potranno essere utilizzati nei prossimi secoli se i futuri governi decideranno di costruire un nuovo tunnel ferroviario.

Questa decisione sarebbe benvenuta in Italia perché consentirebbe al nostro Paese di risparmiare molti miliardi.

Ricordiamo che l’Italia è il partner di maggioranza di questo faraonico progetto visto che lo finanzia al 58% contro il 42% della Francia mentre il tunnel sarà costruito per 12 chilometri sul suolo italiano e 45 in Francia.

Si tratta di un’iniqua ripartizione dei costi risultata dell’accordo capestro sottoscritto dall’Italia a Roma nel 2012[3].

Nel frattempo Italia e Francia potrebbero rinegoziare con la Commissione Europea i finanziamenti accordati alla Torino-Lione e dirottarli verso progetti utili nell’ambito della procedura di Mid-Term Revision che sarà esaminata a fine anno dal Parlamento europeo [4].

Per quanto riguarda la promozione di appalti TELT per valori irreali di €5,5 miliardi, che Hubert du Mesnil e Mario Virano stanno portando avanti da mesi nello stesso momento in cui la Francia annuncia una pausa, la ministra Elisabeth Borne si è espressa chiaramente il 19 luglio 2017 all’Assemblea Nazionale durante l’Audizione in Commissione Sviluppo Sostenibile affermando: “Se ci sono dei problemi sul funzionamento e la regolarità delle procedure (di TELT N.d.R.), la giustizia dovrà occuparsene” [5].

E’ sorprendente come la società TELT, divenuta ormai centro di potere gestito dai Legionari d’Onore Hubert du Mesnil e Mario Virano, abbia lanciato questa campagna europea per la promozione di prossimi appalti per €5,5 miliardi[6], come affermato da Il Sole 24 Ore, quando il principale finanziatore – la Commissione europea – ha deciso di finanziare la Torino-Lione per un importo di € €813.781.900 a fronte di lavori di €1.915.054.750 (principalmente attività di preparazione allo scavo, e non lo scavo del tunnel)[7].

Tra l’altro il finanziamento europeo, concesso a Francia e Italia nel dicembre 2015, scadrà alla fine del 2019. E’ quasi certo che in quel momento TELT non avrà terminato i lavori coperti dal finanziamento [8], intanto il cantiere de La Maddalena è in via di chiusura e quello francese va a rilento.

Come già accaduto a LTF sas, la società TELT non sarà in grado di utilizzare interamente i fondi europei, e la Commissione europea taglierà probabilmente già nel 2018 parte dei fondi alla Torino-Lione come già deciso nel 2013 secondo il principio use it or lost it (usalo o perdilo) [9].


[1] Torino-Lione: 81 bandi di gara per 5,5 miliardi da qui al 2019 http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-05-22/torino-lione-81-bandi-gara-55-miliardi-qui-2019-191718.shtml?uuid=AEKxQ5QB&refresh_ce=1 La Campagna sul sito TELT http://www.telt-sas.com/it/lione-400-persione-roadshow/

[2] http://www.senat.fr/agenda/page_org/agd_org_DEVE.htmlhttp://videos.senat.fr/video.376616_596e8a8ee3ca4.audition-de-mme-elisabeth-borne-ministre12h10’34’’-12h10’47’’: «Il faut d’abord améliorer l’existant avant d’aller réclamer des milliards pour créer une nouvelle ligne à côté»

[3] http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=9871

[4] Mid Term Revision :  http://ec.europa.eu/smart-regulation/roadmaps/docs/2017_move_003_mid_term_evaluation_connecting_europe_facility_en.pdf

[5] La ministra ha risposto 1h 46’ 08’’- 1h 46’ 57’’http://videos.assemblee-nationale.fr/video.4788339_596f6b0577c22.commission-du-developpement-durable–mme-elisabeth-borne-ministre-chargee-des-transports-19-juillet-2017 

[6] Il Sole 24 Ore – Torino-Lione: 81 bandi di gara per 5,5 miliardi da qui al 2019 http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-05-22/torino-lione-81-bandi-gara-55-miliardi-qui-2019-191718.shtml?uuid=AEKxQ5QB&refresh_ce=1

[7] https://ec.europa.eu/inea/sites/inea/files/fiche_2014-eu-tm-0401-m_final.pdf

[8] GRANT AGREEMENT del 2 dicembre 2015

[9] http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=3854 http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=3721

LE DIMISSIONI DEL GENERALE PIERRE DE VILLIERS, UN ESEMPIO DA SEGUIRE DAI CAPI DI TELT (TORINO-LIONE)ultima modifica: 2017-07-22T08:27:02+02:00da davi-luciano
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