L’arte imprigionata nel Tunnel di Chiomonte

Comunicato Stampa

9.10.2016

www.presidioeuropa.net/blog/?p=10472

L’arte imprigionata nel Tunnel di Chiomonte

Una provocazione “artistica” di TELT

Il Movimento No TAV invia una lettera ai tre artisti

artisti telt 


Apprendiamo sconcertati dai media che la società pubblica franco-italiana TELT[1], ha deciso di compiere degli esperimenti artistici a livello internazionale ospitando la realizzazione di opere nel cuore della montagna, una location sorvegliata da filo spinato e militari in assetto di guerra.

Uno degli aspetti più singolari di questa performance artistica di TELT è che essa è un’attività che esula totalmente dai compiti che Italia e Francia, azionisti di TELT, le hanno affidato.

Nello Statuto di TELT all’Art. 2 – Oggetto è infatti stabilito che questa società è incaricata dalla Francia e dall’Italia di svolgere compiti di direzione strategica e operativa, di concepimento, di realizzazione, sfruttamento, di conclusione e seguito di contratti, di gestione dell’infrastruttura, di fissazione dei diritti d’uso, di altre missioni nel quadro del progetto della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Ogni campagna pubblicitaria o propagandistica ha i suoi costi e, in via del tutto ipotetica, è probabile che per realizzare questo esperimento provocatorio TELT abbia sostenuto dei costi per organizzare la “mostra” all’interno del suo cantiere e per rimborsare le spese ai tre artisti, compresi eventuali compensi.

Ma se questa è una campagna pubblicitaria, e non un tentativo di far parlare di sé, ci si può chiedere quale mercanzia abbia da vendere TELT e a quale pubblico si rivolga con questa iniziativa. Nessuno ha mai visto nel suo sito un catalogo di prodotti da commercializzare. Risulta a tutti che TELT abbia un solo prodotto nel suo catalogo, che tra l’altro ha già venduto: il Tunnel di 57 km che dovrà costruire seguendo le minuziose istruzioni dell’Italia e della Francia.

E si potrebbe anche ricordare che l’uso del denaro pubblico italiano e francese (quello europeo è già italiano e francese), per uno scopo diverso da quelli previsti all’art. 2, potrebbe interessare la Magistratura contabile o ordinaria che potrebbe approfondire.

Il Movimento No TAV ha inviato un Messaggio ai tre artisti ingaggiati da TELT per metterli al corrente della situazione in cui hanno realizzato le loro opere, ricordando che Questo progetto da ben 26 anni è fortemente contrastato dalla popolazione locale e non solo, in quanto inutile e dannoso e che, a causa delle proteste della popolazione della Valsusa, sostenute a livello nazionale e internazionale, si trova ora all’interno di un’area di interesse strategico nazionale, totalmente militarizzata, circondata da filo spinato e sorvegliata con ogni mezzo 24 ore su 24”.

Nel messaggio è stata sottolineata inoltre una particolare caratteristica di questa esposizione che va oltre la pura propaganda. Si tratterebbe del primo caso di una mostra d’arte “blindata e sorvegliata da militari”, con il risultato che non a tutti sia consentito di visitarla, e per sottoporre i fortunati che riusciranno ad entrare a severi controlli per accertarsi che la loro visita sia guidata unicamente dall’amore per l’arte.

Il messaggio afferma anche che “la libera espressione artistica non debba sottostare a sporchi giochi politico/finanziari”, “in un momento in cui molte  persone Valsusa e in tutta Italia sono colpite da pesanti misure repressive a causa della loro opposizione al progetto TAV Torino-Lione.

Il messaggio del Movimento No TAV termina con l’invito ai tre artisti a “non contribuire con la loro arte a questo devastante progetto e alla repressione dei diritti dei cittadini”.

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[1] www.telt-sas.com/it/home-it/TELT è il Promotore Pubblico italo-francese responsabile della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della futura linea Torino-Lione.

L’arte imprigionata nel Tunnel di Chiomonteultima modifica: 2016-10-09T18:34:38+02:00da davi-luciano
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