L’OCCASIONE CHE RENZI ASPETTAVA: RISPARMIARE I SOLDI DELLA TORINO – LIONE PER FARE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

 Il Senato francese chiede che il progetto del tunnel ferroviario transfrontaliero della

Lione – Torino sia sottoposto ad una “contro-perizia”

Ecco l’occasione che Renzi aspettava: risparmiare i soldi della Torino – Lione per fare il Ponte sullo Stretto di Messina


Il quotidiano Le Figaro[1] scrive oggi che lo Stato francese deve “congelare per una quindicina d’anni il finanziamento di nuovi progetti di linee ad alta velocità” (LGV) per “dare priorità alla modernizzazione delle reti esistenti“, ha detto un gruppo di lavoro del Senato in un rapporto pubblicato giovedì. Ma anche per cercare di non soffocare sotto il debito di SNCF Rete di 44 miliardi di €.

Essi chiedono anche che i grandi progetti – superiori a 100 milioni di euro – decisi prima del 2014, tra cui il tunnel ferroviario transfrontaliero per la futura linea ad alta velocità tra Lione e Torino, siano soggetti ad una “contro-perizia” della Commissione generale per gli Investimenti – che dipende dal Primo Ministro.

Ricordiamo che Renzi ha confermato nel 2015 a Venezia l’accordo capestro con la Francia grazie al quale il nostro Paese si è impegnato a soccorrere la Francia sostenendo la maggioranza dei costi per la costruzione del tunnel di 57 km della Torino Lione. Infatti, escluso il contributo europeo, l’Italia pagherà il 55% dei costi, sostenendo un costo al chilometro di circa 356 milioni e ottenendone in cambio 12 km sui 57 totali.

I progetti di Linea ad AV tra Bordeaux e Tolosa e Dax, Poitiers a Limoges e Montpellier a Perpignan “appaiono come investimenti eccessivi” e la loro costruzione “merita di essere rinviata, almeno per quindici anni“, dice il gruppo di lavoro di otto senatori di destra e sinistra posto al lavoro nel mese di febbraio dalla Commissione finanze del Senato.

Questo congelamento deve essere sfruttato per “investire pesantemente” nel rinnovamento della rete ferroviaria, gli autori stimano “indispensabile liberare ulteriore 1 a 2 miliardi €” all’anno.

Più in generale, i fondi dedicati alla rotaia, alle strade e ai canali sono ritenuti “insufficienti per far fronte agli impegni” e l’Agenzia per il finanziamento delle infrastrutture di trasporto (AFITF) avrà bisogno di un “incremento netto di risorse nei prossimi esercizi di bilancio “.

Le Figaro: Le Sénat veut geler le financement de lignes TGV, 29-sept-2016

http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2016/09/29/97002-20160929FILWWW00056-le-senat-veut-geler-le-financement-de-lignes-tgv.php

L’Etat doit “geler pendant une quinzaine d’années le financement des nouveaux projets de lignes à grande vitesse” (LGV) pour “donner la priorité à la modernisation des réseaux existants”, estime un groupe de travail sénatorial dans un rapport publié jeudi.

Le projets de LGV reliant Bordeaux à Toulouse et Dax, Poitiers à Limoges et Montpellier à Perpignan “apparaissent comme des investissements excessifs” et leur construction “mérite d’être différée, à tout le moins pendant une quinzaine d’années”, affirme le groupe de travail de huit sénateurs de droite et de gauche mis en place en février par la commission des finances du Sénat.
Ce gel doit être mis à profit pour “investir massivement” dans le renouvellement du réseau ferroviaire, les auteurs estimant “indispensable de dégager 1 à 2 milliards supplémentaires” chaque année.

L’Etat et la SNCF y consacrent actuellement 2,5 milliards par an et le gouvernement s’est engagé à porter progressivement ce montant à 3 milliards d’ici 2020.
Les sénateurs préconisent en outre une “reprise, même partielle de la dette de SNCF Réseau” par l’Etat “ou son cantonnement dans une structure dédiée” afin de “redonner des marges de manœuvre” à l’entreprise publique, dont le “fardeau” dépasse 44 milliards d’euros.

Deux options rejetées la semaine dernière par l’exécutif, qui refuse d’alourdir les déficits publics.
Plus globalement, les crédits consacrés aux rails, routes et canaux sont jugés “insuffisants pour faire face aux engagements souscrits” et l’Agence de financement des infrastructures de transports (Afitf) aura besoin d’une “nette augmentation de ses ressources dès les prochains exercices budgétaires”.
Les sénateurs proposent à cette fin de “concevoir une nouvelle forme d’écotaxe, que ce soit sous la forme d’une redevance kilométrique ou d’une vignette” pour les poids lourds.

Ils demandent également que les grands projets – supérieurs à 100 millions d’euros – décidés avant 2014, notamment le tunnel ferroviaire transfrontalier de la future LGV Lyon-Turin, fassent l’objet de “contre-expertises” du Commissariat général à l’investissement – rattaché au Premier ministre.

L’OCCASIONE CHE RENZI ASPETTAVA: RISPARMIARE I SOLDI DELLA TORINO – LIONE PER FARE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINAultima modifica: 2016-10-05T08:42:08+02:00da davi-luciano
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3 pensieri su “L’OCCASIONE CHE RENZI ASPETTAVA: RISPARMIARE I SOLDI DELLA TORINO – LIONE PER FARE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

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