Giornalista con Crocifisso al Collo a Condurre il Tg

se porti un crocefisso al collo NON puoi condurre un telegiornale, SE SEI UNO STRAGISTA PUOI FARE IL MINISTRO
 
 
 
Quando una giornalista con crocifisso decide di mostrare la propria fede in tv
23 Settembre 2016
 
Il limite tra la professionalità e la libertà di manifestare la propria appartenenza ad un credo a volte può sembrare sottile, è questo il dilemma di fronte a personaggi pubblici o che per categoria professionale dovrebbero risultare più neutrali possibile come i giornalisti.
Dimostrare la propria fede è un po’ come quando sappiamo che un cronista tifa una certa squadra, potremmo non vederlo più con la stessa obiettività o mettere in dubbio la sua; del resto, a pensarci bene però, un giornalista è una persona che ha il diritto di manifestare la propria appartenenza religiosa come qualsiasi altra persona e dunque non ci si dovrebbe stupire di vedere una giornalista con crocifisso che conduce un tg su rete nazionale.
Invece l’accaduto ha sollevato diverse questioni.
 
UNA GIORNALISTA CON CROCIFISSO CONDUCE IL TELEGIORNALE
 
Marina Nalesso, 44 anni, veneta, è una giornalista che ha fatto la sua gavetta in Rai, diplomata al classico, laureata in giurisprudenza, ha prima lavorato per alcune emittenti locali e poi è approdata in Rai come conduttrice di un canale sperimentale per la rete nazionale, poi redattrice al TG2 ed al TG1, dal 2013 legge spesso le notizie nell’edizione del telegiornale su Rai 1 delle 13.30.
Non è però usuale vedere i volti del telegiornale indossare o mostrare simboli che li possano collegare ad un’appartenenza religiosa così come ha fatto lei. Senza ostentazione ma con un chiaro impegno e determinazione. Non è possibile non pensare che questo suo gesto non sia un segnale o una presa di posizione ben precisa sulla libertà di culto, indiscutibile, ma che deve sempre valere per tutti indistintamente.
Per la Nalesso non è una scelta rara, più volte aveva anche indossato medagliette del Volto Santo di Gesù o della Madonna e la giornalista con crocifisso o con il rosario indossato a mo’ di collanina è diventato piano, piano un suo segno di riconoscimento.
crocefisso
LA GIORNALISTA CON CROCIFISSO AL TG DICE CHE LO FA “PER FEDE E PER DARE UNA TESTIMONIANZA”
 
Inutile dire però che ha ricevuto moltissimi attacchi, soprattutto da atei, musulmani e vari utenti che hanno visto in questo un atto provocatorio e fastidioso.
Altrettanto numerosi però gli attestati di stima e appoggio che la giornalista con crocifisso ha avuto nel web e sulla sua pagina Facebook.
La Rai d’altro canto non si è esposta molto visto che non c’è un codice che vieta ai giornalisti di indossare accessori particolari come un simbolo religioso, però pare che la conduttrice da fine agosto non partecipi più al tg più seguito del paese alle 13.30 ma la sua presenza sia stata spostata all’edizione più di nicchia dell 16.30. Se questa decisione sia legata o meno a queste polemiche non ci è dato di saperlo visto che la stessa giornalista dichiara di non poter rilasciare interviste senza l’autorizzazione dell’azienda.
Però c’è un vecchio adagio che dice che spesso a pensare male si indovina…
Alcuni hanno voluto vedere nel suo gesto più plateale del solito anche un segno di continuità e reciproca unione con alcune giornaliste musulmane che recentemente hanno condotto il notiziario di alcune emittenti arabe con una croce al collo, come segno tangibile di solidarietà verso di milioni di cristiani ormai perseguitati.
GIORNALISTA CON CROCIFISSO AL COLLO, CI SONO DEI PRECEDENTI
 
La Nalesso non è l’unica conduttrice a voler dare testimonianza della propria fede, Safiria Leccese ad esempio è uno dei volti noti di Rete 4, già giornalista Mediaset per Italia 1 e inviata del Centro Televisivo Vaticano, si presenta sempre con la medaglia della Madonna Miracolosa o altri simboli religiosi come la corona del Rosario come la collega Nalesso.
Cosa c’è dunque di male in una giornalista con crocifisso al collo?Evidentemente a molti dà fastidio che possa essere etichettata e che in qualche modo possa ledere alla sua visione obiettiva e distaccata. La professionalità però dovrebbe andare molto al di là di queste manifestazioni esteriori e guardare forse maggiormente al contenuto, così almeno la pensa sicuramente lei che non si è fatta però intimidire.
Diverso il caso in altri paesi come in Norvegia dove, proprio per la scelta di indossare una collanina con un discreto crocifisso, una giornalista è stata licenziata in tronco. Era solo un anno fa infatti quando una famosa giornalista della Nrk. Sir Kristin Saellmann è stata duramente attaccata da esponenti della comunità islamica locale che sostenevano che  “la catenina con la croce offendeva l’Islam” e “quel simbolo non garantiva l’imparzialità del canale”. Kristin, per quanto seguitissima e famosa, è stata sollevata dall’incarico e le è stato vietato di ripresentarsi in video con la catenina.
Così come era successo che una dipendente della compagnia aerea British Airways era stata discriminata e le era stato impedito di portare la croce al collo durante il turno di lavoro, solo dopo sette anni di dure cause, la donna ha potuto ottenere di nuovo il suo posto di lavoro e un risarcimento.
E’ stata una sentenza del Tribunale di Strasburgo a cui si era appellata che ha decretato “l’importanza della libertà di religione, elemento essenziale dell’identità dei credenti e fondamento, tra altri, delle società democratiche pluraliste.” E proprio in una società pluralista e cosmopolita come è ormai la nostra, non dovrebbero neppure sussistere forse le condizioni per limitazioni e giudizi di questo tipo, se è la tolleranza che insegneremo ai nostri figli con l’esempio, forse il mondo di domani sarà un pochino migliore di oggi…
Giornalista con Crocifisso al Collo a Condurre il Tgultima modifica: 2016-09-28T08:05:27+02:00da davi-luciano
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Un pensiero su “Giornalista con Crocifisso al Collo a Condurre il Tg

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