Appendino “sfratta” la Tav

12:56 Sabato 20 Agosto 2016 0

La denuncia del senatore Esposito: la sindaca ha comunicato la volontà di non rinnovare l’affitto dei locali della ex Provincia all’Osservatorio presieduto da Foietta. “Una reazione infantile, receda dalla decisione tanto l’opera va avanti”

L’opera, per sua stessa ammissione, non può bloccarla, ma Chiara Appendino qualche bastone tra le ruote del treno ad alta velocità cerca di mettercelo. Una lettera di poche righe, siglata da Dimitri De Vita, esponente del M5s nel consiglio della Città Metropolitana, per dare lo sfratto all’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione: da gennaio dovrà trovarsi un’altra dimora, lasciando i locali finora occupati in corso Inghilterra, sede dell’ex Provincia, a un canone annuo di 15mila euro a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri. “Di cose strane in vita mia ne ho viste parecchie – attacca il senatore del Pd, Stefano Esposito, che chiama in causa direttamente la sindaca – , ma questa è davvero imbarazzante.

Il sindaco Appendino, per mano del suo emissario, il consigliere metropolitano delegato Dimitri De Vita, in data 11 agosto ha comunicato con una lettera la volontà di non rinnovare la concessione dei locali di Corso Inghilterra 7 all’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione, presieduto dal commissario di governo Paolo Foietta, ospitato con regolare contratto firmato il 30 marzo 2016 con scadenza 31 dicembre 2016. La cosa è singolare, per non dire penosa”.

“L’architetto Foietta già a inizio luglio chiedeva un appuntamento al sindaco metropolitano per un primo incontro interlocutorio; alla domanda, in maniera irrituale e probabilmente maleducata, non è mai pervenuta risposta. Ora capisco – prosegue l’esponente dem – che agli attacchi ricevuti dal movimento No-Tav, il sindaco che si era permesso di solidarizzare con le forze dell’ordine doveva pur rispondere, ma ritengo che questo rappresenti il peggiore e servile dei modi”. Da qui il giudizio duro del suo comportamento. “Una reazione infantile e inutile, non degna del sindaco di Torino – accusa Esposito – ma di un amministratore di condominio abusivo. Rifiutando il rinnovo del contratto non si ottiene  alcun risultato se non quello di una magra e triste consolazione. Neanche alla scuola materna si possono trovare simili dispettucci”. Infine la richiesta: “ chiedo al sindaco di rivedere questa scelta, cercando così di mantenere un profilo di correttezza istituzionale che a Torino vige da 70 anni. La Torino-Lione è una realtà che non si fermerà con un’ingiunzione di sfratto”, conclude.

Appendino “sfratta” la Tavultima modifica: 2016-08-20T14:08:53+02:00da davi-luciano
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