Un attivista No Tav messo ai domiciliari nel campeggio dei militanti contro la Torino-Lione: ma i pm insorgono

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L’antagonista ha 64 anni, per il gip è quello il suo “domicilio abituale”

di JACOPO RICCA

09 agosto 2016

Un attivista No Tav messo ai domiciliari nel campeggio dei militanti contro la Torino-Lione: ma i pm insorgono

Un attivista No Tav è stato messo dal giudice ai domiciliari nel campeggio dei militanti di Venaus. Ma i pm che stanno conducendo le indagini sugli scontri insorgono e chiedono che il provvedimento venga modificato.
Una decisione particolare quella del gip di Torino, Luisa Ferracane, che ha stabilito che Fulvio Tapparo, conosciuto militante contro l’alta velocità in Valsusa e finito nell’inchiesta sugli scontri e l’assalto alle reti del cantiere di Chiomonte del giugno 2015, potrà scontare la misura cautelare nei pressi del campeggio No Tav di Venaus. Uno spazio vicino alla statale dove per tutta l’estate gli attivisti si ritrovano e dove a fine luglio si è tenuto anche il festival musicale Alta Felicità.
Tapparo, 64 anni, è uno dei componenti degli Npa, il Nucleo pintoni attivi, che riunisce alcuni over 60 della Valsusa che partecipano alle azioni contro il cantiere di Chiomonte. Il 21 giugno era stato oggetto, insieme ad altre 20 persone, dei provvedimenti cautelari della procura di Torino che avevano portato in un primo momento in carcere proprio Tapparo e un altro No Tav. Secondo la ricostruzione dei pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, l’uomo aveva preso parte alla manifestazione del 28 giungo 2015 quando gli attivisti contro l’alta velocità avevano raggiunto Chiomonte dopo un lungo corteo ed erano riusciti a far cadere le reti che difendono il cantiere del Tav. Azioni che erano seguite a diverse ore di scontri con le forze dell’ordine.
Lui, così come Nicoletta Dosio, aveva fatto sapere di volersi sottrarre alle restrizioni imposte dai magistrati, ma ora è arrivata la decisione di metterlo ai domiciliari nella baracca che ospita lo storico presidio No Tav di Venaus di cui l’uomo è uno dei custodi: il giudice ha infatti valutato che si possa considerare quello come il suo domicilio abituale e, anche se priva di numero civico, la struttura può essere considerata un luogo di dimora legittimo e inequivocabile.

La Procura, però, ha già chiesto la modifica del provvedimento: i pm, fra l’altro, hanno fatto osservare che è proprio il campeggio il luogo di ritrovo dei No Tav che spesso partono per le manifestazioni contro il vicino cantiere di Chiomonte.
Tapparo è uno degli indagati per una dimostrazione avvenuta il 28 giugno 2015. La difesa ha chiesto e ottenuto che potesse trascorrere il periodo ai domiciliari in una casupola che ospita il presidio No Tav di Venaus.

Un attivista No Tav messo ai domiciliari nel campeggio dei militanti contro la Torino-Lione: ma i pm insorgonoultima modifica: 2016-08-11T15:02:57+02:00da davi-luciano
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