De Benedetti condannato ad Ivrea. Morire per lavoro e’ diverso da morire per terrorismo?

il kompagno de Benedetti non si critica, fascisti!
di Augusto Grandi – 19/07/2016
de benedetti ivrea
Fonte: girano
 
Ma farsi ammazzare da un cerebroleso ispirato da un altro cerebroleso che si è autoproclamato guida spirituale, e’ molto diverso dal farsi ammazzare sul lavoro per garantire un maggior guadagno al padrone? Una domanda che Franco Cardini,  il più grande medievista italiano, si pone nel suo editoriale sul Nodo di Gordio. I lavoratori dell’Olivetti morti per mesotelioma pleurico sono stati felici di ammalarsi e poi morire per il bene di un’azienda che è’ stata spolpata e distrutta dai propri vertici? Parrebbe di sì, leggendo le cronache zerbinate dei quotidiani che fanno capo a Carlo De Benedetti. Condannato a Ivrea per la morte di più di 10 lavoratori. Ma i giudici di Ivrea stanno lavorando ad una nuova inchiesta che riguarda un’altra ottantina di casi. 
 
Ovviamente il finanziere si difende, annuncia ricorsi. Perché se c’è un giudice ad Ivrea – e riconcilia almeno un poco con la magistratura italiana – non è detto che ci sia anche in appello o in cassazione. Quindi le difese possono sperare. D’altronde De Benedetti ha assicurato che all’Olivetti, mentre la stava distruggendo, non c’era amianto. Pessima gestione si’, amianto no. I lavoratori si sono ammalati per conto loro, magari per colpa delle cene preparate da mogli distratte. Oppure andando a passeggiare intorno al vicino lago Sirio. 
 
Ovunque ma non in fabbrica. Forse i prossimi giudici stabiliranno che i lavoratori si sono suicidati per incolpare il povero finanziere. Una sporca manovra contro De Benedetti, il suo impero editoriale ed il Pd. Dunque non ci si può stupire se le cronache della Stampa, passata dagli Elkann proprio a De Bendetti, esaltino la ricchezza portata dall’Olivetti ad Ivrea e al Canavese. Facendo confusione tra la fabbrica di Adriano Olivetti, in fortissima espansione anche internazionale, e quella passata poi sotto il controllo d De Bendetti che ha portato alla distruzione di tutto. Chissà se si tratta di ignoranza o di malafede. In ogni caso è un pessimo servizio per la causa del giornalismo italiano. Quel giornalismo che gongola perché al processo i cittadini di Ivrea non si sono visti. Dunque perché condannare quel sant’uomo se la città lo assolve? Magari i famigliari delle vittime non sarebbero d’accordo, ma si può condannare l’editore di riferimento del Pd solo perché qualcuno è morto a causa del lavoro? Aveva solo da fare il disoccupato ed andare a rubare.
De Benedetti condannato ad Ivrea. Morire per lavoro e’ diverso da morire per terrorismo?ultima modifica: 2016-07-22T09:33:00+02:00da davi-luciano
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