IL GRAN RIFIUTO: “Vivre en Maurienne” dice NO all’invito del primo Ministro Valls

Claudio Giorno
20 luglio alle ore 12:35
Il testo del comunicato stampa:
“Vivere ed agire in Maurienne”,
Lettera aperta al Primo Ministro.
Villarbernon 73140 – Saint-Michel-de-Maurienne, 19 luglio 2016
Mr. Manuel Valls,
Servizi di intelligence interna ci hanno offerto un incontro con voi in occasione della vostra visita in Maurienne il 21 luglio 2016, concernente il progetto Lione-Torino. In primo luogo vogliamo ricordare che le cittadine mauriennaises e i citadini mauriennais sono vittime di una menzogna di stato per il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus presentato come una galleria di sicurezza, e come tale difeso davanti alla Corte dal Prefetto e dal Ministro dei Trasporti Vi ricordiamo inoltre che sul progetto Lione Torino non c’è mai stato un dibattito pubblico ai sensi della legge, ma ha fatto seguito a un “accordo tra gentiluomini” occulto tra Louis Besson e Jacques Chirac risalente al 2003 ma rivelato solo il 4 novembre 2015 dalla trasmissione di France 3 “Parts Exhibit “, in cui il signor Besson si è proclamato orgoglioso di dire che a seguito e grazie a tale accordo, le conclusioni circa la inutilità del progetto Lione Torino, dichiarato da istituzioni competenti di stato non sono state seguite. (Consiglio Generale delle autostrade e Ispettorato generale delle Finanze). La Corte dei conti ha anche provato a respingere il progetto, sei volte più costoso che il link Perpignan-Figueras in fallimento dal luglio 2015 (150 milioni di euro l’km)! Il 13 luglio 2015, Michèle Rivasi eurodeputato e Daniel Ibanez e uno dei nostri i membri erano presso la Corte di Matignon dove sono stati ricevuti dai vostri consulenti. A seguito di questo incontro, Vi è stata inviata una lettera aperta rimasta fino ad oggi, senza risposta Nella Alte Alpi dove è andato l’anno scorso per incontrare associazioni, non troviamo i soldi per togliere tutta l’area di Briançon dall’isolamento, ma si sono trovati soldi pubblici per pagare una Tunnel Boring Machine acquistata da una società 100% cinese che non pagherà le tasse in Francia http://fr.nfm-technologies.com/-Historique-.html In Maurienne da sempre, c’è un fondo per lo sviluppo della politica dei trasporti intermodali nell’area alpina massiccio (FDPITMA) disciplinato dagli artt R 1512 e seguenti del Codice Trasporti. Il fondo è limitato a sovvenzionare la strada trasferendo i benefici del tunnel del Monte Bianco al tunnel stradale del Frejus (oltre 16 milioni di euro nel 2015), e non ha fatto nulla dal 2002 (data di inizio) per rimuovere un singolo camion o trovare soluzioni di finanziamento del trasferimento modale di merci dalla strada alla rotaia. Signor Primo Ministro, l’elenco di violazioni della democrazia e del buon uso del denaro pubblico è lungo e la morte di Remi Fraisse ha assunto un aspetto ancora più intollerabile con il divieto della marcia per commemorare il primo anniversario. Per questo motivo non possiamo accettare un invito di cui i media potrebbero fare un uso propagandistico che non potremmo impedire. Si potrebbe forse fare quando i fatti dimostreranno che si rispettano le opinioni dei commissari investigatori riguardo alle LGV (linee ad alta velocità) Sud Ovest o i pareri dei servizi di Stato sul dossier Lione Torino. Questi sono motivi che ci hanno indotto di non prestarci a un evento mediatico, mentre e vi invitiamo a:
– Annullare la decisione di traffico stradale della galleria presentato come “sicurezza” per il tunnel stradale del Frejus,
– Rispettare le opinioni e le raccomandazioni della Corte dei conti, l’Ispettorato generale delle Finanze e del Consiglio Generale delle autostrade che richiedono fermare questo progetto Lione-Torino inutile e dispendioso,
– Richiedere la destinazione di fondi provenienti da traffico stradale per il finanziamento del trasporto merci su rotaia da FDPITMA,
– Fornire linee guida perché la ferrovia esistente venga utilizzata al culmine di comprovate capacità, invece di chiudere le piattaforme merci Modane e Saint-Jean-de-Maurienne,
Queste sono le ragioni che ci portano a rifiutare l’invito
Annie Collombet, presidentessa
MA CHI E’ L’OSPITE DI TELT?
“Si era portato avanti col lavoro”…Era ancora e “solo” un giovane ministro degli interni, ma studiava già da Premier ministre e – soprattutto – da Presidente della Republique…Ma si sa, sono cariche per cui non basta studiare: Non solo gli esami non finiscono mai, ma non bastano mai i soldi (Le campagne elettorali sono sempre più costose). Per cui Manuel Valls già nel lontanissimo 2012 si “affacciava” nel mondo delle Grandi Opere promuovendo una colata definita virtuosa ma certamente grandiosa di conglomerato cementizio, col solito corredo di interessi bancari: : «La République cerca di riprendersi le periferie: sette anni dopo le rivolte, le banlieues tornano in primo piano nella vita pubblica francese(…). Soprattutto, dopo l’offerta di investimenti da parte del Qatar». Fa un po’ sorridere (ma molto amaramente) rileggere oggi di un progetto che avrebbe dovuto rendere felici i miserabili nordafricani delle periferie francesi degradate e gli emiri del Quatar cui si offriva un ulteriore investimento garantito per i loro inesauribili fondi…Oggi che la “guerra”, come l’hanno definita gli stessi vertici della Repubblica transalpina, è approdata nel centro di Parigi come di Nizza, e sui ricchissimi paesi del Golfo si affacciano ombre sempre più cupe che li identificano come possibili mandanti occulti! Ma non può stupire che chi occupava la poltrona poi ceduta a Bernard Cazeneuve (l’attuale titolare degli interni su cui grava la terribile responsabilità politica e morale dell’omicidio del giovane ambientalista Remy Fraisse) già da quella posizione “flirtava” con i Grandi Gruppi della Finanza e delle Costruzioni fino al punto di permettersi – in occasione del vertice franco-italiano di Lyon – anche una battuta “brillante” sulla opposizione ecologista montante in Francia, proponendo che il tunnel sia scavato non più e non solo tra Torino e Lyon ma si spinga sino a Nantes per «punire tutti assieme» i nemici della crescita che osano scambiarsi, oltre alle idee, anche la solidarietà…
IL GRAN RIFIUTO: “Vivre en Maurienne” dice NO all’invito del primo Ministro Vallsultima modifica: 2016-07-20T15:36:25+02:00da davi-luciano
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