Difende la fidanzata: massacrato di botte da un magrebino e un polacco

ovviamente è razzismo parlare delle aggressioni subite da stranieri, sono aggressioni che non contano e chi ne parla è da censurare
 
Aggiunto da Redazione il 18 luglio 2016.
 
Trento, 18 lug – La sua ragazza viene insultata da degli sconosciuti, lui la difende e finisce in ospedale gravissimotrauma cranico. Anche lei finisce in ospedale con lievi ferite. Uno dei due aggressori è un pugile. Riconoscete la storia? Fermo dite? E invece no. E’ la storia di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato in provincia di Trento, fuori da un locale.
Non ne avete sentito parlare? No? Probabilmente perché ad avere la peggio è stato Mario Aiello, un finanziere di 35 anni, che è in condizioni gravissime. Poche ore dopo i carabinieri rintracciano i due presunti aggressori (Omar Dhafer e Aleeddine Manai), attualmente in stato di fermo con l’accusa di di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Dalla ricostruzione dei media pare che l’aggredito fosse intervenuto all’interno del locale per difendere la sua amica dagli apprezzamenti dei due. Lo scontro all’interno del locale è solo verbale, i due vengono allontanati dai buttafuori.
I due non si sanno per vinti, aspettano il 35enne fuori dal locale e appena si trova in un luogo abbastanza isolato scatta l’aggressione.
 
La storia è molto simile a quanto successo a Fermo ma ovviamente è diversa la gestione dei media. L’Adige, il principale giornale locale, nell’articolo uscito domenica mattina evita accuratamente di parlare dell’origine degli aggressori. Solo nell’articolo successivo, dopo commenti piuttosto feroci sui social Network sulla scelta di oscurare la provenienza, parla della nazionalità dei due e chiude con una postilla anonima “entrambi con precedenti“. Ci si ferma così. Non si scende nel dettaglio come si era fatto con Amedeo Mancini la cui vita è stata passata al setaccio nella speranza di trovare qualche dettaglio scomodo.
 
Potremmo scendere noi nel dettaglio. Aleeddine Manai, polacco, (e non Madai come riportato da alcuni giornali) è un pluripregiudicato con un presente da pugile. Ha all’attivo 33 incontri di pugilato con 29 vittorie.
Omar Dhafer, nord-africano, è pregiudicato per lesioni e ha a suo carico un ammonimento orale del Questore con divieto di avvicinamento alla madre, per averla più volte picchiata. Pare sia graduato in Muay Thai.
Ovviamente i giornali nazionali non hanno coperto la notizia e non risulta che la Boldrini sia in viaggio per portare solidarietà a Aiello, ancora ricoverato nel reparto di rianimazione.
Difende la fidanzata: massacrato di botte da un magrebino e un polaccoultima modifica: 2016-07-20T17:24:57+02:00da davi-luciano
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