IL GATTOPARDO DELRIO E I RISPARMI SUL TAV TORINO-LIONE

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Cambiare tutto per non cambiare nulla

Graziano Delrio, Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, con una gattopardesca operazione di distrazione di massa, molto ben accolta dai media, ha comunicato il 1° Luglio 2016 che vi saranno forti risparmi nella costruzione della Torino-Lione attraverso lo spostamento al futuro della costruzione dell’ormai dimenticata “gronda merci” a nord di Torino. Ma intanto conferma il passaggio di una nuova linea ferroviaria nazionale dalla Val Susa fino allo scalo ferroviario di Orbassano, declassato da RFI, devastando la collina morenica, le città di Rivoli e di Rivalta di Torino, e lo scavo dell’inutile Galleria di base di 57,2 km: altro che risparmi!

Delrio afferma:        

“Si riducono i costi delle nuove linee ferroviarie italiane di accesso alla Galleria di base della Torino-Lione, con un taglio da 84 a 25 chilometri con un (indimostrabile, N.d.R.) risparmio di 2,6 miliardi di euro rispetto al progetto preliminare del 2011″.

E’ chiaro che queste linee sono state “tagliate” perché non servono.

E’ bene inoltre ricordare che la Francia ha assunto una decisione analoga [1] nel mese di giugno 2013 rinviando a dopo il 2040 la decisione della costruzione delle linee di accesso alla Galleria di base lato francese a causa della non saturazione delle linee esistenti, proprio come in Italia.

Ma la vera questione era e rimane la costruzione dell’inutile galleria di base di 57,2 km. [2]

Quanto costerà la Galleria di base della Torino-Lione ?

Il costo previsto della galleria di base di 57,2 km , certificato da un raggruppamento di società al quale TELT [3]ha affidato l’incarico, è risultato essere di 8,60 Mld. [4], valore del 2012.

Il costo reale non potrà però essere inferiore agli 11,30 Mld. di € [5] sostenuti dalla Svizzera per la costruzione della galleria del Gottardo inaugurata nel 2016 che ha le stesse caratteristiche della Torino-Lione.

La differenza di 2,70 Mld di € tra il costo previsto e certificato e quello che sarà realmente sostenuto (senza alcun dubbio molto superiore) sarà ripartita al 50% tra Italia e Francia [6].

Quale sarà il contributo dell’Unione europea ?

L’UE ha dichiarato che sosterrà il 40% del costo certificato (e non quello che verrà realmente sostenuto), senza quindi accollarsi alcun rischio geologico: 8,60×40% = 3,44 Mld. di €

Quanto pagherà l’Italia per la Galleria di base ?

Per effetto dell’Accordo capestro con la Francia del 2012 [6], la divisione dei costi con la Francia sarà iniqua: l’Italia pagherà il 57,9% del costo totale della Galleria per soli 12,2 km su 57,2, facendo un regalo alla Francia di 1,9 miliardi.

L’Italia pagherà così 4,34 Mld. di €, ossia:

– il 57,9% dei costi certificati al netto del contributo europeo (8,60-3,44)x57,9% = 2,99 Mld. di €

– il 50% dei costi che eccedono il costo certificato (11,30-8,60)/2 = 1,35 Mld. di €

… pari a € 355,7 milioni per ognuno dei 12,2 km in territorio italiano

E quanto pagherà la Francia ?

La Francia pagherà 3,52 Mld. di €, ossia:

– il 42,1 % dei costi certificati al netto del contributo europeo  (8,60-3,44)x42,1% = 2,17 Mld. di €

– il 50% dei costi che eccedono il costo certificato (11,30-8,6)/2 = 1,35 Mld. di €

… pari a 78,2 milioni di € per ognuno dei 45 km in territorio francese, ossia circa 5 volte in meno del costo/km italiano

Riepilogo della divisione dei costi

UE                   3,44 Mld.  30,4%

Italia               4,34 Mld.  38,4% (per 12,2 km di galleria di base)

Francia           3,52 Mld.  31,2% (per 45,0 km di galleria di base)

Totale           11,30 Mld. di €

Queste valutazioni sono fatte nell’ottimistica ipotesi che a consuntivo il costo reale della Galleria di base non sarà superiore a 11,30 Mld. di €


NOTE

[1] http://www.presidioeuropa.net/blog/la-commissione-%e2%80%9cmobilita-21%e2%80%9d-ha-presentato-il-suo-rapporto/

[2] Inutile perché la Galleria e la linea esistenti, totalmente rinnovate, sono utilizzate ad un sesto delle loro capacità.

[3] La Certificazione dei costi da parte di un terzo esterno (Art. 18 Accordo di Roma del 30 gennaio 2012), base per il cofinanziamento dell’Unione europea, è stata affidata dal sig. Hubert du Mesnil, Presidente di TELT (già LTF), alle società Tractebel del gruppo GDF SUEZ e a TUC Rail. Rimane il dubbio che questo affidamento non sia compatibile con le disposizioni della Decisione C (2008) 7733: III.2.5 – Aggiudicazione dei Contratti e III.2.6 – Conflitto di interessi.

Infatti, la società GDF Suez è un membro del Consiglio di Amministrazione di IGD del quale il sig. Hubert du Mesnil è Presidente, http://www.fondation-igd.org/files/pdf/15%20IGD%20Rapport%20Moral.indd-2014.pdfe la società Tractebel ha lavorato per la Società Lyon Turin Ferroviaire – LTF dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2013,http://www.tractebel-engie.com/references/lyon-turin-railway-line-2/ e infine che la società  TUC Rail è presieduta dal sig. Luc Lallemand amministratore di RFF (socio storico di LTF) e Vice Presidente di EIM Rail quando il sig. Hubert du Mesnil era Presidente.

http://www.vub.ac.be/en/fellows/profiel/luc-lallemand

http://www.mobilicites.com/011-147-Nomination-Hubert-du-Mesnil-president-de-l-European-Rail-Infrastructures-Managers.html

[5] 11,30 Mld. di € (al cambio 11/7/2016) sono pari a 12,2 Mld. di Franchi svizzeri Cfr. Il dossier del tunnel del GottardoCoût du tunnel de base du St-Gothard: 9,7 milliards de francs (prix de 1998, hors renchérissement, TVA et intérêts intercalaires; coût effectif: 12,2 milliards de francs)

[6] Ai sensi dell’Art. 18 dell’Accordo Italia-Francia del 30/1/2012 http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2012/12/Accordo-Roma-30.1.2012-it1.pdf

IL GATTOPARDO DELRIO E I RISPARMI SUL TAV TORINO-LIONEultima modifica: 2016-07-12T15:25:06+02:00da davi-luciano
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