Renzi a San Pietroburgo: affari per un miliardo di euro

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Gli affari vanno avanti, nonostante le sanzioni
17 giugno 2016
 
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Il Premier Matteo Renzi nel pomeriggio è stato ospite di Vladimir Putin al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo. Al quale l’Italia partecipa come ospite d’onore.
 
“Oggi firmeremo accordi, legittimi nel quadro delle sanzioni, per un valore di oltre un miliardo di euro. Noi stiamo lavorando per costruire ponti, questo è l’obiettivo dell’Italia, l’Italia pensa che serva il dialogo e non la chiusura. Per questo oggi è una giornata importante perché noi pensiamo che le ragioni che ci uniscono sono più di quelle che ci dividono.” ha sottolineato Renzi, con un discorso che è stato molto apprezzato dal Capo di Stato della Federazione Russa. “Renzi è un grande oratore, mi complimento con lui per l’ultimo intervento. L’Italia può andare fiera di un premier del genere” ha detto estasiato il presidente russo.
 
Da parte sua Putin è intervenuto durante il discorso di Renzi, sostenendo che la Russia non vuole “che gli USA impartiscano lezioni, condizionando i rapporti dell’UE con noi. Noi abbiamo bisogno che Ue e Russia tornino ad essere buoni vicini di casa. Russia ed Europa condividono gli stessi valori”.
 
Ma si è parlato anche dei rapporti economici tra i due paesi: “Il mio Paese – ha dichiarato Renzi – vuole rafforzare la sua presenza economica in Russia. E sarebbe felice che le sue tecnologie per l’agricoltura fossero applicate in Russia per rafforzare quel legame finché persiste il bando di Mosca sui cibi della UE”. Secondo Renzi, però, i buoni rapporti tra Russia ed Europa passano necessariamente attraverso la totale applicazione degli accordi di Minsk. “Condivido l’appoggio saggio sulla questione siriana – cita ad esempio il presidente del Consiglio – Aggiungo che a mio giudizio è fondamentale che la Russia sia partecipe ai tavoli mediterranei. Noi siamo molto interessati al fatto che la Russia sia partner nella risoluzione di alcuni conflitti”.
 
Per quanto riguarda gli accordi economici sono cinque i contratti firmati dall’Italia, due i memorandum of understanding (Mou) e due le lettere di intenti, per un totale di 1,4 miliardi di euro.
 
I due Mou coinvolgono Salini Impregilo-Rosavtodor per l’attuazione di iniziative private per lo sviluppo di infrastrutture stradali e Pizzarotti-North Caucasus Development Corporation, per la realizzazione di un cluster medico. I cinque accordi riguardano: accordo Mikro Kapital (General Invest) e Gorod Deneg, per finanziamenti alle startup di giovani imprese; gli accordi della Rosseti per la fornitura e lo sviluppo di tecnologie elettriche; il contratto Zamperla-Regione di Stavropol per la progettazione del Parco divertimenti della zona di Mineralnye Vody. Due invece le lettere di intenti: la prima tra Codest, Tenova e Silarus per la realizzazione del Silicon Cluster per la produzione di silicio metallizzato di alta qualità nella regione di Sverdlovsk. La seconda riguarda Codest, Maire Tecnimont e Azot per la costruzione di un complesso per la produzione di fertilizzanti nella regione di Kemerovo, in Siberia Occidentale.
 
Grande soddisfazione di Renzi per quanto realizzato dalle aziende italiane all’estero, in particolare Astaldi (+5,97% a 3,762 euro in borsa), il cui cantiere a San Pietroburgo vede oltre 5 mila operai impegnati nella costruzione di un ponte che si estende per circa 12 chilometri e che ha un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro. “Siamo orgogliosi dell’ingegneria e delle costruzioni italiane”.
 
Massimiliano Greco

Bulgaria: Borisov rifiuta di partecipare ai piani della NATO nel Mar Nero

Borisov crede che questa iniziativa possa portare alla trasformazione del Mar Nero in un “territorio di guerra”.
 
“Inviare navi da guerra per la flotta contro le navi russe va oltre quello che posso permettermi. Il dispiegamento di cacciatorpediniere e portaerei vicino a Burgas e Varna durante la stagione turistica non è accettabile”, ha dichiarato Borisov.
 
La Bulgaria chiede alla NATO di inviare navi da guerra per il pattugliamento delle sue coste solo nel caso in cui “una grande ondata di profughi attraverserà il Mar Nero, se il percorso attraverso il Mar Egeo e il Mar Mediterraneo sarà chiuso”, ha aggiunto Borisov.
 

Chiara Appendino, la prima mossa: ‘Profumo faccia passo indietro’. Sul Tav: ‘Avanti con ragioni del no, dialogando’

20 giugno 2016 FQ :

A poche ore dalla sua elezione a sindaco di Torino, la sindaca M5S spara su una delle nomine più controverse del suo predecessore: “Credo che chi ha fatto certe scelte che io ho anche contrastato, come aumentare gli stipendi, debba fare un passo indietro”. La replica del neo presidente: “Quei 400mila euro non sono stati stanziati per gli emolumenti”. Sulla Torino-Lione: “Ci siederemo al tavolo, non è il primo cittadino che decide, ma valuteremo attentamente le ragioni”

di Andrea Giambartolomei 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/20/chiara-appendino-la-prima-mossa-profumo-faccia-passo-indietro-sul-tav-avanti-con-ragioni-del-no-dialogando/2845908/

Inizia subito con un attacco al “Sistema Torino”, il sistema di intrecci e relazioni che domina settore importanti della città. Chiara Appendino, nuova sindaca a cinque stelle, chiede un “passo indietro” all’ex ministro del governo di Mario Monti, Francesco Profumo, nominato dall’ex primo cittadino Piero Fassino alla guida della Compagnia di San Paolo, potente fondazione bancaria. Non solo.

Il suo messaggio sarebbe indirizzato anche a Paolo Peveraro, ex assessore delle giunte di Sergio Chiamparino posto alla guida di Iren, la multiutily del Nord.

“Credo che chi ha fatto certe scelte che io ho anche contrastato, come aumentare gli stipendi, debba fare un passo indietro”, è la frase che l’eletta pentastellata pronuncia al termine della conferenza stampa.

Il riferimento è ai 400mila euro in più stanziati per le spese di funzionamento degli organi della fondazione dal Comitato di gestione della Compagnia.

Atto che il Consiglio dovrà ratificare il 4 luglio.

La Compagnia dal canto suo risponde a stretto giro facendo sapere che “l’ipotesi di accantonamento di 400.000 euro è stata formulata per promuovere l’attivazione di organi tecnici quali comitati Scientifici formati da esperti (e previsti dallo Statuto) per contribuire alla definizione delle linee programmatiche del prossimo quadriennio: adempimento, questo, legislativo e statutario. E’ quindi falso affermare che tale importo sia destinato ad aumentare gli emolumenti del presidente e dei consiglieri peraltro caratterizzati da un livello estremamente contenutorispetto alle altre fondazioni”.

Appendino si dimostra invece più morbida e dialogante su un tema molto discusso in città, la Torino-Lione. “Il sindaco non può bloccare il Tav – premette -, ma porterò avanti le ragioni del No”.

Quindi non seguirà immediatamente l’esempio di alcuni comuni No Tav della Val di Susa e del Comune di Venaria (cittadina alle porte del capoluogo guidata dal sindaco M5S Roberto Falcone), che hanno abbandonato il tavolo istituzionale con il governo.

Lei a quel tavolo vuole sedersi e discutere: “Valuteremo attentamente le loro ragioni e le ragioni del no. Se non c’è dialogo me ne andrò”.

Un dialogo lo aprirebbe anche con John Elkann, che questa mattina le ha fatto gli auguri. In lei il presidente di Fca e di Exor vede la possibilità di continuare la tradizione di buon governo della città: “Quello che l’elettorato ha espresso con il voto è la volontà di cambiare”, ha detto Elkann. “L’auspicio è che, nel cambiamento, sia mantenuta quella che è la tradizione forte di questa città”. La sindaca Appendino, figlia di Domenico, ex braccio destro dell’attuale presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato, si dice pronta a incontrare il rampollo della famiglia Agnelli perché con il suo incarico “si deve parlare con tutti i soggetti che operano col territorio e cercare di massimizzare gli effetti che il territorio può ottenere – ha risposto -. Il mio compito è dialogare con chi ha un ruolo in questa città per far sì che i torinesi possano beneficiarne”.

Per portare benefici anche ai cittadini dei quartieri più disagiati Appendino conferma una sua proposta: “In autunno faremo un patto per le periferie con tutte le parti sociali per dare una risposta. Il grido della città non può essere inascoltato”. Un grido di dolore che ha premiato lei e sanzionato Piero Fassino. Nella zona nord, nelle circoscrizioni 5 e 6 della città, la 32enne del M5S ha raggiunto percentuali superiori al 60 per cento, mentre il sindaco Pd uscente ha ottenuto la maggioranza soltanto nella circoscrizione 1 che copre il centro e la Crocetta, elegante zona residenziale.

Straziante articolo dalla Grecia, “Per alcuni la scelta è: le medicine o il cibo”

grazie kompagno Tsipras, si sà essere contro la UE è da populisti xenofobi cattivi QUINDI E’ GIUSTO SACRIFICARE I POPOLI PER L’ELITE DEI BANCHIERI
domenica, 19, giugno, 2016
 
Uno straziante articolo di Keep Talking Greece aggiorna la drammatica situazione sanitaria greca. Tra aumento della mortalità infantile, malati senza soldi per le cure, adulti e bambini malnutriti la dimostrazione che l’austerità uccide avviene sotto i nostri occhi. Interessante notare gli effetti di politiche che ora vengono attuate o sostenute anche qui da noi: l’accorpamento di ospedali rende inaccessibili le cure a interi paesi, l’utilizzo dei ticket provoca la rinuncia alle cure dei malati indigenti, ecc. All’interno dell’eurozona, l’Italia rischia seriamente di fare la fine della Grecia. VOCI DALL’ESTERO
 
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Da Keep Talking Greece, 16 giugno 2016
 
La crisi economica e la dura austerità associata agli aiuti del piano di salvataggio uccidono. Uccidono i greci. La banca di Grecia forse non lo scrive in modo melodrammatico nella sua relazione di politica monetaria del 2015-2016. Tuttavia, le conclusioni del capitolo su “Riforme della salute, crisi economica e impatto sulla salute della popolazione” sono scioccanti e confermano ciò che abbiamo udito e letto da parenti e amici negli ultimi anni: che la salute fisica e mentale dei greci si è deteriorata – in parte a causa dell’insicurezza economica, della disoccupazione, della precarietà del lavoro, della diminuzione del reddito della costante esposizione allo stress. In parte anche a causa dei problemi economici che impongono ai pazienti di interrompere le loro cure, in parte a causa degli incredibili tagli e delle carenze del sistema di sanità pubblica.
 
La relazione constata che “mentre ci vuole più tempo per registrare gli effetti esatti, le tendenze mostrano un peggioramento della salute dei greci durante gli anni degli accordi di prestiti e dei tagli dell’austerità.”
 
La Banca di Grecia dice che:
 
– I suicidi sono aumentati. “il rischio di tendenze suicide aumenta quando si verificano i cosiddetti fattori di rischio primario (condizioni mediche psichiatriche), mentre i fattori secondari (la situazione economica) e terziari (età, sesso) hanno influenza sui suicidi, ma solo se i fattori primari sono già presenti.
 
– La mortalità infantile è aumentata quasi del 50%, principalmente per l’aumento delle morti di bambini di meno di un anno, e la diminuzione delle nascite è stata del 22,1%. La mortalità infantile è aumentata: dal 2,65% nel 2008 al 3,75% nel 2014.
 
– Sono aumentati i casi di malattie mentali, specialmente la depressione. Gli aumenti: il 3,3% nel 2008, l’8,2% nel 2011, il 12,3% nel 2013. Nel 2014, il 4,7% della popolazione sopra i 15 anni ha dichiarato di soffrire di depressione: il dato era al 2,6% nel 2009.
 
-Aumento delle malattie croniche è aumentato di circa il 24%.
 
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La Banca di Grecia osserva che “gli enormi tagli nella spesa pubblica non sono stati accompagnati da cambiamenti e miglioramenti del sistema sanitario al fine di limitare le conseguenze per i cittadini più deboli e vulnerabili della società.”
 
La relazione del governatore della banca di Grecia ricorda le indagini condotte dall’autorità statistica greca (ELSTAT) secondo le quali ci sono stati:
  1. Un significativo aumento del 24,2% delle persone con più di 15 anni che soffrono di problemi cronici di salute.
  2. Aumento di più del 15% delle persone che hanno limitato le proprie attività a causa di problemi di salute nel 2014.
  3. La percentuale di nascite sottopeso (sotto I 2,5 kg) è aumentata del 19% nel 2008-2010, e ciò è associato a effetti negativi a lungo termine sulla salute e lo sviluppo dei bambini.
Citando i dati dell’OCSE del 2013, la Banca di Grecia sottolinea che il 79% della popolazione in Grecia non è coperta da assicurazione e quindi riamane senza medici e medicine a causa della disoccupazione di lunga durata, mentre i lavoratori autonomi non possono permettersi di pagare i contributi sociali.
 
Un sondaggio condotto nel 2014 da ELSTAT ha mostrato che parte della popolazione sopra i 15 anni ha bisogno di aiuto medico ma non lo ha ricevuto a causa della mancanza di mezzi finanziari:
 
Il 13% della popolazione non ha rievuto cure mediche o trattamenti
 
Il 15,4% non ha ricevuto cure o trattamenti odontoiatrici
 
Il 4,3% non ha ricevuto cure o trattamenti mentali
 
L’11,2% non ha comprato le medicine prescritte dai medici.
 
La stessa indagine mostra una diminuzione dei ricoveri ospedalieri privati e un aumento di quelli negli ospedali pubblici, con l’effetto che gli ospedali pubblici non sono in grado di affrontare le richieste a causa dei tagli di austerità al bilancio e al personale. I ricoveri ospedalieri pubblici nel 2009 sono stati 1,6 milioni e 2,5 milioni nel 2014.
 
Secondo l’indagine, la percentuale della popolazione che doveva ricevere cure medico-infermieristiche e le ha ricevute in ritardo o non le ha ricevute del tutto era:
 
13,1% a causa delle lunghe liste di attesa
 
6,1% a causa della distanza eccessiva o di problemi di trasporto
 
9,4% a causa della mancanza di dottori specializzati e del personale sanitario.
 
La relazione della Banca di Grecia avverte che la crisi economica e la svalutazione del settore sanitario rischia di far precipitare l’aspettativa di vita.
 
Tuti quelli che vivono in Grecia conoscono molto bene le lunghe liste di attesa per ottenere un appuntamento per un esame medico o per i controlli diagnostici negli ospedali pubblici. In alcuni casi l’appuntamento per un semplice controllo può essere fissato a distanza di un anno. A causa dell’accorpamento degli ospedali e dei centri della salute primari, le persone devono percorrere fino a 120 km per trovare il medico di cui hanno bisogno. Solo un paio di giorni fa, Keep Talking Greece ha raccontato la situazione drammatica nella città di Ierapetra nel sud di Creta, e delle persone disperate che preferiscono cercare l’aiuto del veterinario locale a causa della mancanza di un dottore per esseri umani.
 
Tuttavia, la crisi non colpisce solo i pazienti. Colpisce anche il personale sanitario.Solo 2 giorni fa, un mio amico, un dottore specializzato in problemi vascolari, mi ha raccontato che mentre anni fa riusciva sempre a mantenere la corretta distanza dai pazienti, ha invece cominciato a risentire dei loro problemi, dal momento che le persone stanno soffrendo così tanto per la crisi economica. “La situazione è drammatica là fuori, e non posso far finta di non accorgermene” ha dichiarato.
 
Uno dei farmacisti di zona mi ha raccontato a volte del numero drammatico di pazienti che non possono permettersi di pagare il ticket per i medicinali che vengono loro prescritti. Molti dei suoi clienti dimezzano le dosi delle medicine – per esempio prendono le pillole per il colesterolo ogni due giorni anziché giornalmente – e alcuni hanno rinunciato completamente a curarsi. “Per alcuni la scelta è questa: o le medicine, o il cibo”.
 
Questo andazzo va avanti dal 2012, quando l’allora Ministro della Salute Greca ha adottato il modello tedesco dei “ticket per le medicine prescritte e per i test di laboratorio” e ha tagliato alcuni servizi primari per la salute ma ha dimenticato di adottare l’altro aspetto del modello tedesco, che prevede che i pazienti non debbano spendere più del 2% del loro reddito per i servizi medici e le cure.
 
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Ma queste cose le ho già scritte molte volte, non è forse vero? Pensavo di poter lasciar perdere per un po’ il “dramma greco” ma la realtà è più forte della volontà e dei desideri di un blogger.
 
Fonte: relazione della Banca di Grecia, altri dettagli qui e qui.
 
PS L’aspettativa di vita diminuirà? Suppongo che i creditori ne saranno più che felici! Se le persone muoiono, non occorrerà pagargli le pensioni e i fondi assicurativi si salveranno.

Violenza sessuale su minorenne, giudice libera il romeno

femministe dove siete? O è razzismo indignarsi e pretendere giustizia in questo caso?
 
domenica, 19, giugno, 2016
Una ragazzina di sedici anni ha subito una violenza sessuale alla Spezia. A raccontarlo è stata la ragazza stessa agli agenti che l’hanno trovata mentre vagava sotto choc per il centro città. La giovane ha accusato un  rumeno di circa 25 anni che l’avrebbe avvicinata  invitandola a bere qualcosa in una camera d’albergo, dove avrebbe approfittato di lei. La giovane è stata portata all’Ospedale della Spezia.
 
Gli investigatori ritengono attendibile la ragazzina, ma ieri l’immigrato, arrestato nel giro di 24 ore, è stato rimesso in libertà dal giudice. Il romeno ha raccontato  che la minorenne era consenziente,  ma poi haavuto una crisi di nervi ed è scappata.
 
Il giudice ha convalidato il fermo, ma ha deciso che non ci sarebbe pericolo di reiterazione del reato, né di fuga da parte del presunto stupratore con passaporto straniero. Quindi lo ha rimesso in libertà, con semplice obbligo di firma.

The Camp, il Bilderberg di sinistra in Sicilia

si capisce perché la sinistra odia il populismo…Siamo certi che la giornalista politically correct del Pd tal Ariana Huffington, RENDERA’ NOTI I PIANI CHE DECIDERANNO PER IL NOSTRO FUTURO  A NOI SCHIFOSA PLEBE, non è così che fanno i bravi giornalisti DEMOCRATICI???????
 
giugno 17, 2016
 
Alessandro Lattanzio, 17/6/2016
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Google sponsorizza dal 2014 una conferenza ‘esclusiva’ per élite nel campo da golf Verdura Golf & Spa Resort (1500 euro a notte) di Sciacca, a 30 km da Agrigento, in Sicilia. L’evento si chiama “The Camp”. Tra i partecipanti dell’edizione 2014 vi furono Lloyd C. Blankfein, amministratore delegato di Goldman Sachs, che guidava la conferenza sul “futuro dell’Europa”, a cui partecipavano Anshu Jain, co-amministratore delegato di Deutsche Bank, Ana Patricia Botín, capo del ramo inglese della banca spagnola Santander; Ben Horowitz, co-fondatore della società di venture capital Andreessen Horowitz; John Doerr, venture capitalist della Kleiner Perkins Caufield & Byers; Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Motors e SpaceX; Travis Kalanick, amministratore delegato di Uber; Evan Spiegel, capo esecutivo della Snapchat; Brian L. Roberts, amministratore delegato di Comcast; la stilista Tory Burch, gli attori Jared Leto ed Eva Longoria, Alicia Keys e David Beckham. 
 
Per tenere lontano gli indiscreti, agenzie della sicurezza private e dello Stato vietavano l’accesso ai non autorizzati fino a 500 metri dal campo, mentre la Capitaneria di Porto vietava ancoraggio, pesca, balneazione, sorvolo (fino a 200 m di quota, oltre non ce la facevano), transito, sosta, navigazione e ogni altra attività di superficie e subacquea entro 500 metri sul tratto di mare antistante il Verdura Golf Resort. 
 
 
Nell’edizione del 2015, dal 25 al 30 luglio, tra una passeggiata al Tempio di Hera a Selinunte, un’altra al Tempio della Concordia, nella Valle dei Templi di Agrigento, affittato per 100.000 euro, e un’ultima passeggiata a piazza di Borgo Bonsignore di Ribera, affittata alla più modica cifra di 10000 euro, si parlò invece di femminismo e ruolo dello sport nella cultura moderna, con a capo della conferenza il Chief Business Officer di Google Omid Kordestani, a cui partecipavano oltre ai fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, Bill Gates; 
Giorgio Armani; Arianna Huffington, direttrice dell’Huffington Post, Shane Smith; direttore di Vice; Scott Dadich, direttore di Wired USA; Lionel Barber giornalista del Financial Times; Ari Emanuel della William Morris Endeavor; Mala Gaonkar della Lone Pine Capital; Patrick Whitesell della WME/IMG; Alicia Keys; David Beckham; Kayvon Beykpour; fondatore di Periscope; il Nobel per l’economia Muhammad Yunus, inventore della truffa del microcredito; la regina di Giordania Rania al-Yasin; Barry Diller (proprietario di Expedia e Tripadvisor); l’amministratore di Vodafone Vittorio Colao; l’imprenditore turistico Aldo Melpignano; 
John Elkann; Lavinia Borromeo; Rocco Forte e, dopo lo lo skater Tony Hawke, più modestamente l’ospite d’obbligo, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Infine ad “allietare la grama giornata” i cantanti Jovanotti, Andrea Bocelli e John Newman si esibivano di sera
Nel pomeriggio, tra la conferenza e la serata canora, gli ospiti si dedicavano “all’esplorazione e al gioco”: vela, flyboard, quadski, paddleboard, ovviamente golf e pedalata fino a Caltabellotta e al Farm Cultural Park di Favara, un quartiere-laboratorio artistico.
 
Quest’anno The Camp si svolgerà dal 30 luglio al 3 agosto. 
Gli invitati sono rigorosamente classificati, anche se si sa che saranno 300 tra attori, affaristi, consiglieri di amministrazione, ecc. e che verranno trasportati a bordo di un elicottero dall’aeroporto di Punta Raisi a Sciacca. Come detto, nei precedenti campi estivi si era discusso, oltre che degli argomenti delle conferenze principali, di vari altri argomenti su scienza, tecnologia, affari, arti e cultura, dall’allungamento della vita umana alla pianificazione urbana del futuro.
 
arianna fuff
Arianna Fuffington
 
Fonti:

PD nel panico totale! La Boschi chiama casa per casa per raccattare voti al ballottaggio.

Questa donna (che sono migliori a prescindere dagli uomini) che, in palese conflitto d’interessi salva le banche, MINACCIA I CITTADINI TORINESI che se non votano Fassino NIENTE SOLDI PER LA CITTADINANZA e tutto tace, nessun membro della società civile che si professasse indignato. EVIDENTEMENTE le donne del PD possono fare e dire quel che vogliono altrimenti scatta l’accusa di misoginia e allora sì che la società civile a servizio si indignerebbe.
 
La paura fa 90!
 
pd nel panicovilla
 
La paura (di Virginia Raggi) fa 90: a Roma, dal comitato elettorale di Roberto Giachetti il Ministro per le RiformeMaria Elena Boschi ha preso in mano la cornetta e telefonato personalmente agli elettori romani per convincerli a scegliere il candidato dem al ballottaggio del prossimo 19 Giugno. Non sono mancate irrisioni all’avversaria del M5S.

Usa: “Ora guerra contro Assad”

Se lo dice il PREMIO NOBEL PER LA PACE, guai pensare siano stati i tagliagole finanziati dall’Occidente, Turchia ed Arabia saudita a creare I PROFUGHI.
obama43
Giu 17, 2016
Oltre cinquantina  diplomatici americani chiedono a gran voce di far guerra contro Bashar Al Assad.  Non che in questi cinque anni, gli Usa non abbiano fatto nulla per destabilizzare la Siria. Dalla “rat line” che dalla Libia portava le armi ai rivoltosi in Siria, fino al sostegno ai ribelli, l’America è sempre stata presente. Ma in maniera soft, almeno secondo il giudizio dei diplomatici Usa insoddisfatti della politica estera portata avanti dal presidente Barack Obama.
 

 

Il “cablo del canale del dissenso” è stato rivelato dal Wall Street Journal, che dà conto di un memo interno firmato da 51 funzionari di medio-alto livello del Dipartimento di Stato coinvolti nel dossier Siria.
 
La richiesta dei diplomatici
 
Nel documento firmato dai 51 diplomatici vengono chiesti “raid militari mirati” contro le postazioni del governo di Damasco. Nessun riferimento, però, ad eventuali soldati da inviare contro l’esercito siriano.  Nel documento svelato dal Wall Steet Journal si esprime una chiara frustrazione di fronte all’incapacità degli Stati Uniti di fermare una guerra civile che finora ha mietuto oltre mezzo milione di vittime e che ha contribuito alla crisi mondiale dei rifugiati.
 

 

Forse, più che pensare al futuro, i diplomatici Usa dovrebbero cominciare a guardare al passato. Ciò che è successo in Siria dal 2011 in poi è frutto di una cattiva politica estera portata avanti dai “falchi” americani e dai loro alleati. Ricordiamo ancora le parole dell’ex primo ministro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassim Al Thani rilasciate nell’aprile del 2015, al Financial Times: “Non l’ho mai detto prima: quando abbiamo iniziato a interferire sulla scena politica siriana (attorno al 2012) eravamo sicuri che il Qatar avrebbe presto assunto la guida delle operazioni, in parte per la riluttanza dei sauditi a interferire in quel Paese. Poi però la situazione cambiò, la monarchia saudita decise di intervenire direttamente e ci chiese di sederci sul sedile posteriore. Questo portò a una competizione tra noi e loro e non è stato salutare”.
 

Lorenzin: “Gli italiani abusano del pronto soccorso, devono pagare di piu’”

E’ chiaro perché il Pd ODIA IL POPOLO ed i populisti. Peccato si racconti e si faccia credere che sia dalla parte degli ultimi e dei deboli. 
Ah si, certo la Lorenzin viene dal Pdl ma sembra che dal golpe Monti PD E PDL governino amorevolmente insieme SENZA che le piazze “antagoniste” abbiano niente da eccepire.
Scritto il giugno 17, 2016
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