TELT cancella Torino dall’itinerario tra Parigi e Milano ! SUSA a tre ore da PARIGI

Prepariamo i nostri argomenti per confortare il deputato francese Joël Giraud (radical, républicain, démocrate et progressiste) e il Sindaco di Argentière-la-Bessée preoccupati della sparizione del servizio TGV dalla stazione di Oulx.

Una riunione si svolgerà in autunno a Briançon su questo tema, sarà organizzata da Virano.

Nel frattempo i suoi interlocutori non si sono preoccupati che TELT abbia cancellato la stazione di Torino dall’itinerario tra Milano e Parigi !

Per fortuna TELT ha lasciato la stazione internazionale di SUSA nella quale fermeranno ben 10 TGV al giorno (nei fine settimana invernali 18).

SUSA a tre ore da PARIGI : Era ora !

15 Juin 2016 Alpes du Sud : Joël Giraud et Gérard Fromm ont rencontré les responsables du projet LyonT urin

http://alpesdusud.alpes1.com/news/locales/51318/alpes-du-sud-joel-giraud-et-gerard-fromm-ont-rencontre-les-responsables-du-projet-lyon-turin

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TRANSPORT / Une réunion de travail a eu lieu entre le député maire de l’Argentière-la-Bessée Joël Giraud, le maire de Briançon Gerard Fromm et Mario Virano directeur général du projet ce lundi13 Juin.

Joel Giraud et Gérard Fromm ont rencontré les responsables du projet Lyon Turin ce lundi au siège de Lyon Turin ferroviaire. 

Une réunion de travail a eu lieu entre le député maire de l’Argentière la Bessée, le maire de Briançon et Mario Virano directeur général du projet. Un projet entré dans sa phase active.

Pour rappel, le 29 mars dernier Joël Giraud s’était inquiété des effets de la disparition de la desserte TGV de la gare d’Oulx dès l’ouverture de la ligne Lyon Turin.

Une première ébauche de la desserte de la future gare de Susa Internationale a donc été élaborée et présentée ce lundi.

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Nella Mappa di TELT la città di Torino è sparita

Une réunion à l’automne dans le Briançonnais pour expliquer ce projet au public

« La gare sera comme les gares TGV de Lyon-Saint Exupéry ou Valence, totalement intermodale TGV/ligne classique Susa-Torino/bus à haut niveau de capacité vers les stations italiennes et françaises » indique le député maire de l’Argentière-la-Bessée. 

Elle sera l’arrêt de 10 TGV internationaux renforcés par 8 TGV neige les week-ends d’hiver. 

A noter Joël Giraud et Gérard Fromm ont proposé que cette desserte soit complétée par des trains Susa-Oulx-Bardonecchia.

Ainsi, en 2029 Susa-TGV sera à 3h de Paris, 1h10 de Lyon et de Milan mais aussi à 5h de Londres, 4h de Bruxelles, 2h10 de Marseille et 4h20 de Rome et Barcelone

Enfin, Mario Virano tiendra à l’automne une réunion dans le Briançonnais « afin de finaliser le projet Lyon-Turin en l’adaptant à la desserte du territoire transfrontalier mais aussi pour expliquer au grand public l’avancement du projet Lyon-Turin » poursuit Joël Giraud.  

Chi ci guadagnerà dalla strage al “club gay” di Orlando?

di Enrico Galoppini – 13/06/2016
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Fonte: Il Discrimine
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Alle 17.17 italiane era una “ipotesi”
I “fatti” sono i seguenti: un trentenne musulmano americano d’origine afghana ha compiuto ad Orlando, in Florida, una strage in un “club gay”.
Si contano circa cinquanta morti. L’America è piuttosto abituata alle stragi con individui isolati e “pazzi” che, super armati, entrano da qualche parte e ammazzano più che possono. Obama afferma: “La peggior strage di tutta la storia dell’America”.
All’inizio si trattava di un “pazzo” isolato, nemmeno particolarmente “religioso”, ma passano poche ore e non ci sono più dubbi: è stato l’Isis.
La mitica Rita Katz, la fondatrice del SITE che come da copione ha già diramato la “rivendicazione dell’Isis”, ha messo il logo della sua agenzia investigativa su tutte le foto dell’assassino diramate dai media internazionali.
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Alle 20.16 ha già messo la firma il SITE…
Come al solito, più passeranno i giorni e meno ci vedremo chiaro, ovvero si consoliderà la solita versione dell’“attentato islamico”, come quando tutte le bombe erano “fasciste” o i giustizieri dei giuslavoristi in tempi di “riforme del lavoro” appartenevano alle redivive, fantomatiche (e difatti mai più viste) “Brigate Rosse”.
Chi “riscuoterà” i dividendi dell’ultima strage “omofoba” è evidente: l’Islam – e per osmosi ogni religione refrattaria a venire a patti con un certo “progresso” fatto di “diritti per tutti” – verrà ulteriormente demonizzato anche perché “omofobo”, mentre la “comunità gay” e la cosiddetta “ideologia di genere” saranno sempre meno criticabili, in quanto chi è contrario, per il semplice fatto di esserlo, sarà passibile d’esser accusato di “simpatie” per episodi come questo.
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Due ore dopo è certo: è stato l’Isis!
Pian piano, con la mordacchia della “omofobia”, grazie a “shock” del genere, risulterà impossibile esprimere un qualsiasi parere negativo sull’ideologia “unisex”. Inoltre, stragi come questa gettano su ogni posizione critica una sorta di “responsabilità”, perché tenteranno in ogni modo di far passare i critici – anche i più onesti intellettualmente, benché preparati ed intransigenti – come dei potenziali assassini o comunque come quelli che pongono le basi teoriche di stragi come questa, quando invece, in un mondo libero dove davvero esistesse la “libertà di parola” sarebbe lecito chiedersi se non sono piuttosto le esagerazioni degli omosessualisti militanti ed il risalto ed il sostegno offerto loro dai fabbricanti del consenso, oltre che un crescente permissivismo delle “istituzioni”, a predisporre le condizioni, in individui particolarmente soggetti a tradurre la loro esasperazione in cieca violenza, per episodi sanguinosi come questo.
I quali – andrà ripetuto con forza finché sarà consentito – non sono più gravi e meritevoli di un surplus di esecrazione, cordoglio e – se almeno una volta questi “terroristi” venissero presi vivi! – condanna penale rispetto ad altri, analoghi, che hanno per bersaglio persone intente in faccende diverse da quelle che si possono sbrigare in un “club gay”.
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Scene impensabili, oggi, della commedia italiana degli anni Settanta e Ottanta, eppure c’era assai meno esasperazione…
Questo tipo di locali esiste da decenni, anche in Italia, e nessuno s’è mai sognato di andarci a fare una strage. Ma erano i tempi delle battute sui “finocchi” e le commedie all’italiana col “ricchione” preso in giro da Lino Banfi. Sarà anche stato poco simpatico per un omosessuale, ma quante persone dovevano e devono sopportare angherie e soprusi, dei quali ancor oggi non parla mai nessuno perché non “fa figo” e non è gradito a questo sistema: per esempio le mamme, le quali sono letteralmente massacrate, prima, durante e dopo il parto, tra medicalizzazione, emarginazione e discriminazione.
Mentre il problema dei problemi sembra esser diventato ostentare ed imporre la propria omosessualità. Il che – unito ad una propaganda asfissiante a senso unico – sta conducendo all’ennesima guerra sulle barricate su una questione, come tutte, posta male in partenza, poiché in un mondo normale la preoccupazione principale di uno Stato degno di rispetto sarebbe quella di sostenere le madri e le famiglie, e non gli schiribizzi sentimentali e sessuali di una minoranza di persone che per un basilare fatto naturale con la loro “unione” non possono apportare alcunché di apprezzabile alla comunità nel suo complesso.
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Degli eroi non “al passo coi tempi”…
In poche parole, questo gran putiferio sulla “omofobia” nasce perché le vere discriminate sono le famiglie che fanno figli, e più ne fanno e più sono discriminate (persino dal Papa!). Poco importa che non vengano ammazzate dall’Isis come i “gay”: per ogni figlio che non si fa perché in famiglia non c’è un lavoro sicuro e dignitoso, per le madri che vengono ignorate e lasciate sole, per tutto questo sistema che incita a tutto fuorché a procreare, penso che questi cosiddetti governanti, così solerti ed accalorati nel condannare l’omofobia” e l’“estremismo islamico”, facciano una figura decisamente peggiore di qualsiasi “pazzo estremista” che, una tantum, compie una strage e toglie il disturbo.

Il Pd è moralmente superiore, guai attaccarlo o criticarlo, è da fascisti

Chiara Appendino sul ricatto della Boschi ai torinesi: “se vince M5S, niente soldi”.
Pubblicato 14 giugno 2016 – 10.57  Da Claudio Messora
 
Chiara Appendino risponde al ricatto di Maria Elena Boschi ai torinesi sui 250 milioni di euro a rischio per il Parco della Salute, in caso ai ballottaggi per le comunali di Torino vincesse il M5S rispetto al PD di Piero Fassino.
 
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Conto alla rovescia: pensioni Ue stanno per fare crac

10 giugno 2016, di Daniele Chicca
 
NEW YORK (WSI) – Una bomba a orologeria. Il conto alla rovescia per il collasso dei sistemi pensionistici europei è partito. I tassi nulli o in molti casi negativi stanno rovinando i risparmi e le pensioni dei cittadini europei.
 
Il tutto mentre negli Stati Uniti gli assegni pensionistici saranno pari a praticamente lo zero per ben 407mila conduttori di camion e altre categorie, secondo i calcoli della CNN. È l’effetto del fallimento dei fondi pensione nel crash del 2008.
 
A causa dei tassi di interesse zero le pensioni ne sono uscite decimate e continueranno a venire ridimensionate nei prossimi anni. Le politiche accomodanti straordinarie delle banche centrali stanno penalizzando centinaia di milioni di pensionati e futuri pensionati, favorendo invece banche e multinazionali.
 
All’apice della crisi finanziaria i governi come quello degli Stati Uniti hanno salvato banche e altre società privilegiate o ‘too big to fail’, come quelle del settore automobilistico. I banchieri, che si lamentano per il calo dei ricavi provenienti dagli interessi, hanno invece ricevuto un trattamento di favore rispetto a pensionati e risparmiatori.
 
Constantin Gurdgiev, professore di Finanza presso il Middlebury Institute of International Studies, dice a Russian Today che la situazione del debito europeo è ancora molto critica e che la ripresa dell’Irlanda non sarà duratura perché non poggia su fondamentali solidi.
 
Il piano pensionistico tradizionale, composto da un portafoglio equilibrato di azioni, bond e una percentuale di cash, non è più sufficiente. Anzi, rischia di essere un disastro. Anche perché non è il momento ideale per investire in obbligazionario o nelle Borse. I mercati dei bond e l’azionario sono ai massimi assoluti grazie alle droghe monetarie imposte in tutto il mondo, dalla Bce e della Fed.
 
Diversificare rimane sempre la parola d’ordine quando si investe, secondo Gurdgiev, e lo stesso vale per qualsiasi tecnica di difesa in caso di scoppio della bomba delle pensioni sopracitata. Ma l’asset chiave per evitare di vedere depauperati i risparmi di una vita o la propria pensione è l’oro.
 
Avere una pensione senza un investimento in oro oggi come oggi è un rischio molto alto e detenere il metallo prezioso non è mai stato così importante come lo è ora per poter mettersi al riparo da eventuali choc. Il bene rifugio per eccellenza è anche un modo ideale per assicurare il proprio portafoglio.
 

Avanti un altro: condannato a 9 mesi il marito di Finocchiaro per d’abuso ufficio e truffa

finocchiaro
La questione morale a sinistra: condannato a 9 mesi il marito dell’ex ministro PD Finocchiaro per abuso d’ufficio e truffa, nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti PTA di Giarre costati 350mila euro.
 
Il marito della senatrice Pd Anna Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo, è stato condannato per abuso di ufficio a nove mesi con la sospensione della pena, nella vicenda per l’appalto al PTA di Giarre. Insieme a Fidelbo, è stato condannato anche Giuseppe Calaciura, ex manager dell’Asp di Catania, interdetto dai pubblici uffici.
 Le indagini
La vicenda parte nel 2010 con la Guardia di Finanza di Catania che sequestra negli uffici dell’assessorato alla Sanità, a Palermo, la documentazione degli ispettori sull’appalto, di 350mila euro, del sistema di informatizzazione del Presidio territoriale di assistenza di Giarre. I lavori furono presi dalla Solsamb, di cui Melchiorre Fidelbo era amministratore, con un affidamento diretto. Indagati, per truffa aggravata ed abuso d’ufficio, oltre al marito della senatrice Pd, anche l’ex direttore generale Antonio Scavone, il direttore amministrativo Giovanni Puglisi e l’ex direttore amministrativo Giuseppe Calaciura.

BANCHE: DELIRIO DI RENZI – I fatti e le opinioni del Nord – ilnord.it

venerdì 10 giugno 2016
Renzi è riuscito a fare un ”capolavoro a rovescio”: ha accusato famiglie e piccole imprese di essere colpevoli del disastro in cui versano le banche italiane, come se – ad esempio – fosse colpa dei clienti di Banca Etruria e non del suo cda di criminali il fallimento dell’istituto di credito. ”Ormai non ci stupiamo piu’ di nulla, ma e’ incredibile leggere tra virgolette le parole attribuite oggi al premier dal maggior quotidiano economico nazionale. Renzi avrebbe detto che ‘le banche sono vittime delle imprese e degli artigiani che non pagano i debiti e delle famiglie che non pagano puntualmente le rate dei mutui’. Banche vittime? Artigiani o famiglie carnefici? Siamo al capovolgimento, fraudolento, odioso e insopportabile, della realta”’. Lo denunciano i deputati M5S. ”Il premier ha davvero perso il contatto con il mondo e preferisce accucciarsi sotto il tavolo dei soliti poteri forti – rincarano – E’ cosi’ che si spiegano le decine di provvedimenti a favore degli istituti di credito degli ultimi due o tre anni. Ma il premier lo sa che oltre il 70% delle sofferenze deriva da prestiti superiori a 500mila euro e circa il 50% da impieghi oltre i 2,5 milioni? Altro che artigiani”.
 
Renzi, lo ha detto veramente: le banche? Sono delle vittime!
 
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“Le banche sono vittime delle imprese e degli artigiani che non pagano i debiti contratti e delle famiglie che non pagano puntualmente le rate dei mutui”.
 
Genova 07:30 del 13/06/2016 Scritto da Sasha
Matteo Renzi (lo ha detto veramente): LE BANCHE? SONO DELLE VITTIME !!
 
“le banche sono vittime delle imprese e degli artigiani che non pagano i debiti contratti e delle famiglie che non pagano puntualmente le rate dei mutui”.
Così Matteo Renzi a commento del voto sul decreto per le banche!
 
(V. a circa metà dell’ultimo capoverso)
Non abbiamo assolutamente commenti.
Sappiamo cosa sono le banche e sappiamo quanto ha fatto questo Governo per supportare lo strapotere delle lobby dei banchieri.
 
Ma le banche sono le vittime!
 
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Evidentemente i colpevoli sono i correntisti di Banca Etruria, i 4.000 suicidi dell’anno scorso ed il paio di migliaia di quest’anno (fino a oggi), la gente che non arriva a fine mese ed ogni coglione che sta ancora a sentire questo cazzaro!
Non abbiamo commenti, ma solo per decenza nei confronti di chi ci legge!!
 
renzi13
Più tempo prima che scatti il cosiddetto “patto marciano” (l’accordo che consente al creditore di acquisire un bene di proprietà del debitore, con l’obbligo di versargli l’eventuale differenza tra importo del credito e valore) stipulato tra una banca e un imprenditore e platea più ampia degli obbligazionisti subordinati di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e CariChieti che potranno accedere ai rimborsi automatici e forfettari all’80 per cento.
 
“Palazzo Madama ha licenziato il decreto con il 55esimo voto di fiducia. La parola adesso passa alla Camera ”
 
Queste le due novità principali introdotte nel testo del Dl banche dal Senato, che ieri ha licenziato il decreto con il voto di fiducia al governo. Il provvedimento passa ora alla Camera e dovrà essere approvato in via definitiva entro la fine del mese. La fiducia sul maxiemendamento firmato dalla ministra per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi è la 55esima: 169 sì e 70 no. Cambia, anche se solo leggermente, la parte del Dl dedicata agli indennizzi. Rimangono i paletti, concordati con l’Europa, che prevedono l’accesso ai rimborsi forfettari all’80% per i clienti delle 4 banche fallite che hanno acquistato obbligazioni subordinate prima del 12 giugno 2014 e abbiano un reddito Irpef sotto i 35mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100mila euro. Per tutti gli altri si prevede invece la possibilità di procedere con l’arbitrato, con cui si potrebbe ottenere anche un risarcimento al 100 per cento.

DOMANI A PARIGI BLOCCHI STRADALI E SCIOPERO GENERALE (ANCHE) DEI TASSISTI

13 giugno – PARIGI –
Anche i tassisti saranno mobilitati domani per la giornata di protesta generale in tutta la Francia contro la riforma della legge sul lavoro. I principali sindacati di categoria annunciano una giornata di astensione dal lavoro, con ”operazioni di blocco stradale”. I blocchi, ha spiegato il delegato sindacale Joseph Bitar ai microfoni di FranceTv Info, saranno soprattutto lungo la tangenziale di Parigi, il ‘peripherique’, e nei pressi degli stadi di Bordeaux e Saint-Etienne. Nella capitale, diverse organizzazioni di tassisti preannunciano ”una mobilitazione ad ampio raggio”, per protestare contro la riforma ma anche contro la concorrenza, ritenuta sleale, dei servizi di noleggio e di app come Uber. Caos assoluto ovunque, in Francia.