La cifra esce da uno studio affidato da Telt, la società che costruisce la linea
di MARIACHIARA GIACOSA
E’ DI QUASi 400 milioni di euro il costo per la sicurezza della Torino-Lione. Soldi che serviranno per le reti, i cancelli, la videosorveglianza e per tutto ciò che dovrà proteggere il cantiere del tunnel dell’alta velocità. A rendere nota la cifra sono i No Tav che hanno ottenuto dal ministero delle Infrastrutture il documento sulla certificazione dei costi (quello che è alla base dell’accordo di Venezia tra Italia e Francia) realizzato da due società su incarico di Telt.
E mentre i No Tav transalpini avviano ricorsi, «perché c’è un conflitto d’interessi tra Telt e chi ha condotto lo studio», da questa parte del confine gli oppositori alla Torino-Lione puntano il dito contro l’incertezza dei costi. «Le indicazioni sono opache – hanno detto ieri Paolo Prieri e Alberto Poggio in un incontro con alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle – la certificazione della Tav è basata su cifre vaghe e legate a ipotesi da approfondire». E’ il caso, precisano, del trasloco del cantiere principale da Susa a Chiomonte, che lo studio quantifica in 70 milioni, a cui si aggiungerebbero i 329 milioni per gestire la sicurezza della zona. «Incertezze che valgono quasi mezzo miliardo » sostengono.
La risposta è contenuta in una nota di Telt, la società che gestisce appalti e costruzione dellaferrovia. «I sovracosti per la sicurezza sono stati calcolati sull’esperienza della Maddalena a Chiomonte: si tratta di misure più stringenti rispetto ai cantieri normali, necessarie per tutelare mezzi e maestranze dagli attacchi di chi si oppone in modo violento all’opera: recinzioni più solide, ostacoli contro i veicoli, dispositivi di videosorveglianza ». La cifra non esce, comunque, dal budget fissato a 8,3 miliardi, precisa la società che aggiunge: «Coloro che mettono in evidenza gli extra – costi per la sicurezza, sono gli stessi che causano un danno economico alla collettività».
Le critiche dei No Tav riguardano anche la stima complessiva dei costi, fissata dai due governi a 8,3 miliardi, proprio sulla base dello studio. «E’ una cifra poco credibile – hanno detto Prieri e Poggio – considerato che il Gottardo costa 11,5 miliardi ed è un’opera analoga alla Torino-Lione, con una galleria lunga 57 chilometri, come il tunnel della Valsusa». «Il Gottardo ha utilizzato tecnologie che allora erano innovative e costose, ormai sono più diffuse – fa notare il commissario di governo Paolo Foietta – i costi ridotti sono l’unico vantaggio dell’essere arrivati dopo e di aver accumulato ritardi».
Le critiche dei No Tav riguardano anche la stima complessiva dei costi, fissata dai due governi a 8,3 miliardi, proprio sulla base dello studio. «E’ una cifra poco credibile – hanno detto Prieri e Poggio – considerato che il Gottardo costa 11,5 miliardi ed è un’opera analoga alla Torino-Lione, con una galleria lunga 57 chilometri, come il tunnel della Valsusa». «Il Gottardo ha utilizzato tecnologie che allora erano innovative e costose, ormai sono più diffuse – fa notare il commissario di governo Paolo Foietta – i costi ridotti sono l’unico vantaggio dell’essere arrivati dopo e di aver accumulato ritardi».
Proteggere il cantiere della Torino-Lione costa 400 milioni: i No Tav svelano la spesa per la sicurezzaultima modifica: 2016-04-21T18:12:00+02:00da
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