Inchiesta Telt, soggetto che gestisce soldi pubblici.

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Sono oramai diversi anni dal 2011 che il cantiere della Maddalena ha trovato posizione, ma come sta andando avanti? I soldi sono amministrati bene? Un’inchiesta ne delimita i confini in varie tappe, descrivendone le scelte e i servizi.

di Valsusa Report

 ora, ma prima , hanno e amministrano diversi milioni di soldi pubblici italiani, si perchè l’Europa ce ne ha messi veramente pochi, la maggior parte arriva dai capitoli di spesa messi a disposizione dai Governi, ergo soldi dei contribuenti, soldi delle tasse di ogni cittadino. Quella cifra con il meno davanti della busta paga o delle trattenute della partita iva, mensilmente lacrime e sangue, va alla gestione pubblica. Sono soldi che affidiamo nelle mani di chi nel Governo ci amministra e sceglie il meglio per noi, affidando a soggetti terzi i lavori di modernizzazione o semplicemente di gestione dell’Italia. Un affidamento in buona fede?

La Torino-Lione è uno di questi progetti messi in piedi dai governi che di volta in volta hanno destinato questo patrimonio di denaro pubblico per la sua costruzione, al di là della necessità di quest’opera, andiamo a vedere nel web i conti e come vengono amministrati. Si parlerà di incarichi, di cantieri e di ditte, ma poi si arriverà ad una conclusione, basta indagare un po’, mettere del tempo a disposizione come hanno fatto i relatori tecnici dei vari siti per inquadrare una mappa, diciamo così all’italiana. Di seguito le letture con alcuni nostre righe per inquadrare il problema nuovo oramai già descritto da molti come la nuova Salerno-Reggio Calabria, “l’affaire del secolo”.

LA PROPAGANDA

  • Un piccolo viaggio a puntate a bassa velocità dentro interessanti meandri societari per analizzare se i quotidiani/media che scrivono di TAV Torino-Lione in salsa SI TAV siano neutri oppure no rispetto alla eventuale realizzazione della Torino-Lione. http://www.notav.info/post/perche-la-repubblica-e-si-tav/
  • L’Ufficio Federale dei trasporti della Confederazione Svizzera ha da poco pubblicato i dati aggiornati al 2014 del traffico merci, stradale e ferroviario, attraverso le Alpi. Sono dati fondamentali per comprendere l’evoluzione del traffico merci, li abbiamo messi in relazione con le previsioni contenute nell’Analisi Costi Benefici [2011] della Nuova Linea Torino-Lione. Nel 2014 al valico ferroviario del Fréjus sono transitate 3,299 milioni di tonnellate di merci. Secondo l’Analisi Costi Benefici della Nuova Linea Torino-Lione, fra 7 anni, nel 2023, su questo corridoio passeranno 19,1 milioni di tonnellate di merci su ferro. Si tratterebbe di un aumento del 479% rispetto al 2014. Per rispettare le previsioni occorrerebbe un aumento annuo del 21,5%. Fantascienza.http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=7395

I DENARI

  • I fondi europei sono quelli del bando “2014 CEF Transport Multi-annual Call”. Per progetti “core network” come questo, il bando dispone di soli 5,5 miliardi di euro, ai quali ambiscono numerosi progetti in differenti Stati membri. Tra Brennero (3,4 miliardi di euro) e Torino-Lione (altri 3,4), l’Italia da sola vorrebbe contributi superiori a tale cifra. Se si aggiungono gli altri “pretendenti” europei (ad esempio i progetti Fehmarn Belt e Seine-Scheldt), i desideri sono oltre il doppio della disponibilità. Pertanto è matematicamente impossibile che la Torino-Lione riceva dalla UE 3,4 miliardi di euro, ovvero il 40% propagandato dai fautori dell’opera.http://www.notav.info/creditoesaurito/
  • Nel marzo 2013 la Commissione Europea è costretta a revocare metà dei contributi agli studi preliminari per la Torino-Lione, in quanto “per via di ulteriori ritardi, l’azione non potrà essere portata a termine entro il 31 dicembre 2015. Si è dovuto pertanto aggiornare l’ambito dell’azione per includervi unicamente le attività che potranno effettivamente essere realizzate.http://www.notav.info/ormai-e-tardi/
  • L’oggetto della gara riporta “pagamento della difesa da parte dell’Avv.to Castaldi nel giudizio arbitrale promosso dalla società Sitaf (il lodo è stato emesso ad aprile scorso)”. Nell’arbitrato tra Sitaf e Ltf ha una parte di rilievo anche un’altro personaggio a noi noto, il prof. Agostino Cappelli, ordinario di ingegneria dei trasporti all’Università IUAV di Venezia. Cappelli ha una lunga frequentazione con la Torino-Lione e con Ltf. http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=7600

L’AMIANTO E LE POLVERI

  • Nel progetto definitivo c’è scritto che “considerando i risultati ottenuti dai sondaggi S9 ed S11 è ipotizzabile che le metabasiti attese per circa 400 metri dall’imbocco E del Tunnel di Base siano caratterizzate da concentrazioni in amianto localmente anche elevate; la variabilità nei tenori in amianto rende difficile la previsione di un sistema di scavo che permetta una discriminazione certa del marino ‘pericoloso’ e non”. http://www.tgvallesusa.it/2016/04/telt-lamianto-ce-ma-ci-sara-solo-nel-tunnel-di-base-oggi-no/
  • La notizia è rimbalzata nel Tg regionale di questa sera: nel torrente Clarea si è constatata una moria di pesci. A dirlo, secondo l’agenzia giornalistica, l’LTF, la Società responsabile dei lavori di preparazione della nuova linea ferroviaria. Che ha interessato L’Arpa affinché ne verificasse le cause. http://www.tgvallesusa.it/2013/10/tav-moria-di-pesci-nel-torrente-clarea/

IL CANTIERE

  • I dati riguardano solo il PM10 perché nel trimestre considerato la società Telt, incaricata di svolgere i lavori e diretta da Mario Virano, non ha svolto campagne di monitoraggio della qualità dell’aria (NO, NO2 e benzene; B(a)P e metalli sul PM10). Nel periodo in esame vi sono stati 7 superamenti del limite giornaliero per la protezione della salute umana (50μg/m3) in ognuna delle stazioni di Chiomonte, Giaglione e Gravere. http://www.tgvallesusa.it/2015/06/tav-i-controlli-di-arpa-ai-cantieri-problemi-per-telt/
  • “In modo equilibrato, dando voce ai “pro” e ai “contro”, Ghislaine Buffard mette in evidenza con metodo le carenze e le irregolarità del cantiere. Passa al setaccio le affermazioni dei promotori e dei difensori. Un’esperienza concreta, condotta con il cronometro in mano su un treno, dimostra che l’argomento di un risparmio di tempo di tre ore tra Parigi e Milano non è realistico. “Si tratta di una presentazione positiva”, “si semplifica un po’”, ammette il patron francese della Lione-Torino, con un sorriso forzato. L’argomento ecologico è rapidamente spazzato via, mentre sono esposti gli interessi politici e l’azione di lobby che sostengono il progetto, i possibili conflitti di interesse e gli scandali che costellano il dossier italiano … “ http://www.tgvallesusa.it/2015/11/torino-lione-lo-scandalo-annunciato/
  • Da gennaio 2015 all’interno del cantiere Tav di Chiomonte vengono segnalati dei superamenti della soglia di attenzione per il rumore (sulle problematiche legate all’esposizione a rumore si vedano, ad esempio, le ricerche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità). Non sono i no tav a dirlo, ma la stessa Telt, società incaricata dei lavori. La delibera Cipe 86/10, che autorizza il cunicolo esplorativo, è piuttosto chiara a proposito del rumore. La prescrizione 93 dice che “è opportuno che il proponente concordi con Arpa Piemonte le effettive misurazioni in funzione della fasi di lavorazione in cantiere (e di conseguenza attraverso adeguato crono programma predisposto dal proponente) in modo da valutare in maniera efficace l’inquinamento da rumore con particolare riferimento alle fasi di lavorazione più critiche”. http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=5843

LE DITTE

  • Dossier sul funzionamento del cantiere Tav in Valle. Si è cercato di ricostruire a che punto è il cantiere/fortino di Chiomonte, quali ditte ci lavorano, cosa fanno, come funziona il dispositivo di sicurezza che lo protegge e via dicendo. Tutte informazioni che dovrebbero essere di pubblico dominio, se la Valsusa non fosse stata trasformata in una zona di guerra, una colonia interna dove chi non si rassegna diventa un disfattista da debellare e anche solo il semplice fatto di raccogliere informazioni diventa un crimine da reprimere. http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=1383
  • Inchiesta San Michele: la “sabbia” di Toro per il cantiere Tav (durante i monitoraggi ambientali ante operam!) Ho venduto anche la sabbia riciclata a Italcostruzioni oggi, ma che cazzo ne sapete?!? Che domani lo faccio girare tutto il giorno, Dio fa, gli ho detto “stendi questa Dio fa, sulla Tav, che è bella”. Ma che cazzo ne sa sta gente, ma si dai. http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=6545

I PROCESSI

  • La “coop rossa” per eccellenza che guida appalti e lavori per la Torino-Lione scaricava fanghi e rifiuti senza autorizzazioni. Un’inchiesta che conferma l’allarme dei No Tav sulla destinazione dello scavato di Chiomonte. http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=7592
  • I legami tra corruzione, criminalità organizzata e progetti di infrastrutture sono un fenomeno in crescita associato ai processi pubblici di deregolamentazione, alla agencificazione delle amministrazioni dello Stato, alle privatizzazioni e alle partnership pubblico-privato. Concessioni incoerenti e illegali date ai soggetti privati determinano il fallimento delle autorità di regolamentazione per monitorare e controllare le gare pubbliche di appalto. http://www.presidioeuropa.net/blog/la-corruzione-nelle-grandi-opere/
  • Riteniamo che il comportamento del Presidente dell’Osservatorio abbia arrecato un notevole danno proprio allo Stato di cui egli è alto rappresentante in quanto è venuto palesemente meno ai suoi compiti che erano ben definiti all’art 2 del DPCM del 1 marzo 2006 che istituiva l’Osservatorio ovvero “l’Osservatorio è il luogo di confronto per tutti gli approfondimenti di carattere ambientale, sanitario ed economico e perseguire la precisa finalità di esaminare, valutare e rispondere alle preoccupazioni espresse dalle popolazioni della Valle di Susa http://www.tgvallesusa.it/2016/03/mario-virano-ex-presidente-dellosservatorio-tav-rinviato-a-giudizio/
  • Sarà perchè il sistema Tav a volte agisce con troppa leggerezza, visto che Virano è stato designato a capo di Telt lo scorso 23 febbraio, nello stesso giorno in cui ha abbandonato la carica di commissario del governo. A quanto pare secondo l’Antitrust  è stata violata la legge 215 del 2004 nominandolo prima che fossero passati 12 mesi dalle sue dimissioni da commissario straordinario di governo per la Tav e numero uno dell’Osservatorio sulla Torino-Lione. “Il titolare di cariche di governo – è ricordato nel provvedimento del Garante – non può ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni ovvero esercitare compiti di gestione in società aventi fine di lucro o in attività di rilievo imprenditoriale”. http://www.tgvallesusa.it/2015/12/virano-il-tuttofare-del-tav-e-i-suoi-incarichi-e-conflitto-dinteressi/
  • Il Tribunale Permanente dei Popoli dopo aver ascoltato e analizzato le argomentazioni dei No Tav sulla situazione delle grandi opere e in particolare della linea Torino-Lione che dovrebbe attraversare la Val Susa ha emesso la sentenza. In questa il tribunale ha rilevato che la lotta dei No Tav si inquadra in una grande sfida a livello mondiale condotta in difesa dei diritti umani e del territorio. Viene ribadito il diritto fondamentale delle comunità alla partecipazione nelle scelte che riguardano il loro territorio e il diritto a una informazione corretta ed esaustiva. Il TPP ha constatato che sono stati violati dai governi (Italiano e Francese) i diritti dei cittadini ad essere consultati dando valore effettivo a queste consultazioni per esaminare tutte le opzioni alternative possibili per le grandi opere senza scartare l’opzione “zero”. http://www.tgvallesusa.it/2015/11/tribunale-permanente-dei-popoli-sentenza-storica-in-favore-dei-no-tav/
  • Alla conferenza stampa vi era anche Mario Parente, comandante del Ros “Questo tipo di direzione dei lavori consentiva modifiche, con opere che lievitavano anche del 40 per cento”, ecco spiegato come il Tav lievita anche 12 volte rispetto agli altri stati, calcoli che nella valle dei No Tav erano già stati fatti dal lontano 1995 con i primi costi visti transitare. Al centro della vicenda Ercole Incalza aiutato e in combutta con il Perotti che riceveva fino a 25 milioni di appalti affidati a società a lui legate. Da stamane però, gli investigatori, hanno perquisito uffici della Rete Ferroviaria Italiana Spa, dell’Anas International Enterprises,  ambienti della Struttura di Missione presso il Ministero delle Infrastrutture, gli uffici delle Ferrovie del Sud Est Srl, del Consorzio Autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, dell’Autostrada regionale Cispadana Spa e dell’Autorità portuale Nord Sardegna. I territori toccati sono le province di Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Padova, Brescia, Perugia, Bari, Modena, Ravenna, Crotone e Olbia. http://www.tgvallesusa.it/2015/03/incalza-anche-il-figlio-del-ministro-lupi-finisce-nelle-indagini/
  • L’indagine dovrà accertare se vi siano irregolarità nella cofinanziata linea Tav. A dare questa notizia, il 5 febbraio, sono state le deputate verdi Karima Delli, membro della commissione trasporti, con Michèle Rivasi, membro della commissione ambiente. Le due eurodeputate accompagnate dal portavoce dei No Tav transalpini Daniel Ibanez, hanno commentato: “La serietà delle prove raccolte obbliga l’Olaf a indagare su questo progetto, obiettivo di un cofinanziamento europeo. L’apertura di un’inchiesta è la prova stessa che non si tratta di accuse, ma di fatti reali e frodi fatte a danno del bilancio dell’Ue”. http://www.tgvallesusa.it/2015/02/lolaf-lufficio-anti-frode-dellunione-europea-avvia-un-indagine-sulla-tratta-torino-lione/
  • “Noi dobbiamo stare lì perché è lì dentro che nei prossimi dieci anni arrivano 200 milioni di euro di lavoro … La torta non me la mangio da solo. Me la divido con te e ricordati queste parole, che ce la mangiamo io e te la torta dell’alta velocità”. Tramite le ditte di Lazzaro, asfalta le strade del cantiere, su richiesta delle forze dell’ordine, ed entrando nel cantiere con una telefonata in Prefettura tramite Lazzaro. http://www.tgvallesusa.it/2014/07/stavano-gia-lavorando-per-il-cantiere-tav-di-chiomonte/

LA GUARDIANIA

  • “Costi sicurezza ai sensi della norma L. 183/2011” (1), il Governo Italiano li chiama così. Sono i soldi che servono per trasformare i cantieri in un “aree di interesse strategico nazionale” ovvero una base militare. Un affare da 329,1 milioni di euro per cosiddetti “lavori di messa in sicurezza”: 168,7 milioni sui cantieri francesi (2), 130,4 sul cantiere da aprire nella Piana di Susa (3) e altri 30 su La Maddalena di Chiomonte (4). I dati arrivano dalla certificazione dei costi prodotta da Tractebel Engineering e TUC Rail. http://www.tgvallesusa.it/2016/03/400-milioni-denaro-pubblico-costo-dei-signori-della-guerra-del-tav/
Inchiesta Telt, soggetto che gestisce soldi pubblici.ultima modifica: 2016-04-05T16:22:48+02:00da davi-luciano
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