La Torino – Lione oggi al centro dell’attenzione alla Commissione TRAN del Parlamento Europeo

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2f%2fEP%2f%2fTEXT%2bCOMPARL%2bTRAN-OJ-20160314-1%2b01%2bDOC%2bXML%2bV0%2f%2fIT&language=IT

16.  Presentazione a cura della Commissione sulla rete TEN-T: piani di lavoro relativi ai corridoi, documenti di analisi (documenti tematici), controllo/preparazione degli atti delegati e preparazione delle giornate TEN-T

 Oggi pomeriggio, nel corso dei lavori della Commissione TRAN (Trasporti e Turismo) del Parlamento Europeo la Torino-Lione è stata trattata finalmente da molti degli intervenuti come un problema e non più come una soluzione.

Era presente il sig. Olivier Onidi, Direttore della Direzione Mobilità e Trasporto del Commissione Europea che ha presentato il futuro dei progetti TEN-T e ricordato  che gli Stati Membri li hanno approvati tutti.

I MEPs intervenuti hanno posto nelle loro domande gli argomenti sviluppati a partire dal loro incontro con l’opposizione alla Torino-Lione d

el 14 ottobre 2014 a Bruxelles.

Sono intervenuti i MEPs Michael Cramer, EELV, Presidente di TRAN,  Marco Valli, M5S (in sostituzione di Daniela Aiuto assente per missione all’estero), Karima Delli, EELV, Curzio Maltese, GUE che hanno incalzato con i loro interventi il sig. Onidi.

Il Presidente Michael Cramer ha sostenuto la necessità di usare la linea esistente.

Karima Delli ha prima rivendicato il diritto all’accesso ai documenti negato da anni dalla Commissione. Ha poi ricordato che la società franco-spagnola (analoga alla TELT) che ha realizzato e gestito la tratta ferroviaria Perpignan-Figueras (comprensiva di tunnel), parte del Corridoio TEN-T Mediterraneo, sovvenzionata al 58% da Francia, Spagna e UE, è fallita nel luglio del 2015. Questa tratta ha avuto un costo di costruzione/km inferiore di sei volte a quanto previsto per la Torino-Lione, il traffico di merci tra la frontiera francese e quella spagnola è cinque volte superiore alle previsioni di traffico tra la frontiera italiana e quella francese sulla linea Torino-Lione. Ciò fa prevedere che la Torino-Lione è un’opera destinata a sicuro fallimento.

Vi è stato un aspro confronto tra Marco Valli e il rappresentante della Commissione Europea. Marco Valli ha infatti ricordato la recente votazione dell’8 marzo nel Parlamento Europeo che a grande maggioranza ha votato tre emendamenti alla “Relazione annuale 2014 sulla protezione degli interessi finanziari dell’Unione Europea – Lotta contro la frode” tra cui quello che contiene “la richiesta alla Commissione europea di rendere pubblici tutti i documenti attinenti al progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione e ai relativi finanziamenti”. Il funzionario delle Commissione ha prima negato che la Commissione neghi l’accesso ai documenti ai MEPs, poi ha dichiarato di essere disponibile ad un confronto bilaterale su questo argomento.

Il Gruppo GUE ha emesso questo Comunicato Stampa:

“La Torino Lione è il buco nero dei grandi progetti europei”, ha dichiarato Curzio Maltese, eurodeputato dell’Altra Europa con Tsipras, durante la riunione di oggi della Commissione Trasporti e Turismo dove si è discusso dei corridoi TEN-T (le reti di trasporto transeuropee). La Commissione Europea ha riferito in Parlamento dopo l’approvazione dei piani di lavoro sui corridoi da parte degli Stati Membri. La linea Torino-Lione è stata confermata come una grande opera “essenziale per promuovere la crescita e la competitività”. Il rappresentate della Commissione, Olivier Onidi, ha poi ribadito che “nessun progetto è stato dibattuto nell’Unione europea tanto quanto la tratta Torino-Lione” e che quindi “si possono avere delle idee differenti, ma non si può dire che non c’è trasparenza e che non sia stata fatta una buona analisi costi-benefici. Su questo non accetto critiche”. Incalzato dai parlamentari ha poi sostenuto che “alcuni documenti non possono essere trasmessi secondo quanto richiesto dai committenti”. Secondo Maltese il tratto Torino-Lione è proprio l’esempio di quando “si enunciano principi di sostenibilità che poi non vengono rispettati, finendo così per perdere credibilità in primis nei confronti dei cittadini”. Inoltre, ha sostenuto Maltese, “le vantate analisi costi benefici sono basate su flussi trasportistici inesistenti e su un budget iniziale di fatto triplicato da 12 a 30 miliardi”.Sui costi effettivi dell’opera Karima Delli (deputata francese dei verdi) ha chiesto alla Commissione di fare chiarezza sui numeri soprattutto dopo il pronunciamento della Corte dei conti francese, che ha espresso all’Assemblea nazionale francese serie riserve sull’opera. Onidi a nome della Commissione Europea sostiene che si è arrivati a 12 miliardi, mentre il vicepresidente della Commissione Trasporti Dominique Riquet ha ribattuto che “si devono calcolare ben 14 miliardi in più dei finanziamenti previsti originariamente”.

 Nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito www.PresidioEuropa.net gli estratti del video dei lavori di nostro interesse.

 PresidioEuropa No TAV

Stamane operazione dei carabinieri contro i No Tav

post — 15 marzo 2016 at 09:35

E’ iniziata stamattina sul presto in Valsusa un’operazione giudiziara da parte dei carabinieri contro diversi No Tav con la perquisizione anche della Credenza di Bussoleno e del presidio di Venaus (pare dispensando numerose minacce).

Protagonisti di questa vicenda 8  attivisti No Tav del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno e degli NPA.  Gli agenti si sono recati in maniera prepotente nelle abitazioni dei ragazzi e, oltre alla perquisizione degli oggetti personali di ognuno, sono anche state fatte delle perquisizioni personali ( spogliati nudi) tentando di umiliarli e intimorirli . In seguito, sono stati portati tutti tra le caserme di Susa e Rivoli  e li  a quattro di loro sono sono stati notificati gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni, mentre agli altri l’obbligo di firma giornaliero.

Appena saputa la notizia, sono subito arrivate da parte degli abitanti di Bussoleno dimostrazioni di solidarietà.

L’episodio incriminato è un’azione di solidarietà svoltasi a Bussoleno il 17/09/2015, a seguito di una cena degli NPA in Clarea, quando un attivista  li presente era stato inseguito e fermato in paese per un “controllo” e diversi altri No Tav, saputa la notizia, erano accorsi per vedere cosa stesse capitando senza però mai far precipitare la situazione.

Ricordiamo che in quell’occasione specifica alcuni agenti, oltre ad aver aggredito verbalmente le persone presenti, erano scivolati in squallidi luoghi comuni  razzisti del tipo ” Ho avuto meno problemi con rumeni e albanesi che con voi”. Inoltre di fronte alla normale reazione della gente della valle ad affermazioni di quello stampo, uno di loro ha risposto ” Se ci fosse il fascismo non ci sarebbe il problema della vostra protesta”.

A tal proposito ci fa sorridere che proprio una delle frasi che li avrebbe infastiditi al punto da applicare misure cautelari, è stata proprio “Siete dei fascisti”, considerando poi anche il fatto che negli uffici dei Carabinieri di Susa pare che spuntino qua e la calendari del duce e spillette fasciste.

La militarizzazione di quel giorno della Valle dopo l’iniziativa degli NPA e l’azione giudiziaria di oggi hanno il sapore dell’intimidazione verso chi  continua a mantenere costante l’iniziativa in Clarea, ed è un evidente segnale del fatto che chi sta a difendere il fortino giorno e notte, sia stanco e frustrato. Se da una parte infatti abbiamo la questura che mette in campo operazioni politiche assolutamente sottotono per cercare di indebolire il movimento, dall’altra abbiamo i carabinieri che fanno operazioni in pompa magna giusto per dimostrare che ci sono e sono attivi sul territorio e nella degradante difesa di quel cantiere illegittimo.

Ma come sempre sapremo rispondere come merita…inutile dire che anche questo ennesimo tentativo di intimidazione non ci spaventa e continueremo a lottare, come da 25 anni ad oggi, sempre a testa alta!

Solidarietà a Giulia, Guido, Fulvio, Andrea, Luca, Giorgio, Stefano e Paolo!

Avanti No Tav!

Video-interviste ai No Tav  denunciati

nicoletta 4

Video della cena in Clarea del 17/09/2015

fumi val clarea

Operazione No Tav Forze dell’Ordine questa mattina

No Tav operazione questa mattina all’alba delle Forze dell’ordine contro alcuni No Tav. Sono state perquisite le abitazioni.

di Redazione.

Scattata questa mattina alle ore 6e30 operazione di perquisizione ai danni di 5 notav uno dei quali ha ricevuto da subito gli  il fatto sembra risalire a qualche mese fa, nel periodo invernale;  dopo una cena del gruppo  degli NPA seguì un posto di blocco in Bussoleno con verifica dei documenti da parte dele Forze dell’Ordine.

Aggiornamenti:

09:35  LE FfdOo si sono recate anche al presidio di Venaus e le persone fermate salgono a 7; dalle prime indiscrezioni si tratta di fatti di poco conto (l’episodio incriminato è un’azione di solidarietà svoltasi a Bussoleno a seguito di una cena degli NPA in , quando un attivista  li presente era stato fermato in paese per un “controllo” e diversi altri No , saputa la notizia, erano accorsi per vedere cosa stesse capitando senza però mai far precipitare la situazione) ma sono state applicate misure sproporzionate come i domiciliari. Le misure cautelari sembrano esse state applicate a 4 persone. Un presidio è attivo davanti alla caserma dei Carabinieri di  dove sono trattenute alcune persone. Oltre ai domiciliari applicati agli altri fermati l’.

Situazione quindi inquietante; dopo la caduta delle accuse di terrorismo, cavallo di battaglia della Procura di Torino, adesso con contestazioni per fatti marginali le pene restrittive restano le stesse.

Il video cui si riferiscono i fatti :

fumi val clarea

 

Il video di questa mattina di NoTav.info :

nicoletta 4

AGGIORNAMENTO. Stamane operazione dei carabinieri contro i No Tav

http://www.notav.info/post/matteo-renzi-risponde-alle-mail-dei-notav-non-centro-con-i-miliardi-tav/

post — 15 marzo 2016 at 09:35

matteo-renzi-selfieMatteo Renzi tra i destinatari del mail bombing  con le 10 domande, lanciato in occasione del vertice tra Italia e Francia tenutosi a Venezia, risponde (lui o chi per lui) alla mail di un notav, non assumendosi la responsabilità dei miliardi di euro buttati via per un’opera inutile, è colpa dei governi che lo anno preceduto.

Complimenti per il coraggio!

qui sotto la corrispondenza:

Da: Matteo Renzi <matteo@governo.it>
Date: 13 marzo 2016 19:10
Oggetto: Re: Vertice 8 marzo
A:luca###@###.com

 Egregio Luca,

se lei conosce la vicenda della Lione Torino sa che l’impegno dei miliardi pubblici non è nostro, ma dei Governi che ci hanno preceduto.
Un caro saluto,
Matteo


Da: Luca ### <luca###@###.com>
Data: 05/03/2016 21:04
A: Matteo Renzi <matteo@governo.it>
Oggetto: Vertice 8 marzo

Illustre Presidente del Consiglio,
l’8 marzo incontrerà a Venezia il Presidente francese Hollande.
Parlerete anche del progetto di una nuova ferrovia AV/AC da Lione a Torino. Perché volete costruire un inutile doppione?
La ferrovia esiste già, funziona bene (ci corrono i TGV) ed è usata a meno del 30% della sua capacità (i traffici calano da vent’anni).
Potreste pensarci bene, prima di impegnare vanamente tanti miliardi pubblici?
Grazie
Con ossequi
Dr. Luca #####

Screenshot 2016-03-13 21.45.31

Tav: quattro indagati per terrorismo

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/03/14/tav-quattro-indagati-per-terrorismo_856b5c82-1655-473e-9584-15e6b5929771.html

Nel 2014 misero alcune bombe in una cava di inerti della Cmc

14 marzo 201611:44 NEWS

(ANSA) – RIMINI, 14 MAR – Quattro riminesi tra i 22 e 24 anni sono indagati dalla Procura di Rimini per atti di stampo terroristico, compiuti a gennaio 2014 ai danni della Emir di Villa Verucchio di proprietà della Cmc. La notte del 16 gennaio del 2014 furono piazzate 10 bombe nella cava di inerti della ditta, oggi dopo due anni di indagini i carabinieri di Rimini hanno individuato quelli che ritengono essere i responsabili di quello che venne accertato come un atto di terrorismo. Il gesto come lasciarono scritto gli autori voleva essere di solidarietà ai “compagni No Tav”.
    La Cmc era una delle principali ditte costruttrici in Val di Susa della Tav. La Emir in passato era stata affiliata alla Cmc.
    I ragazzi non hanno precedenti. I carabinieri del Ros di Roma avrebbero però perquisito le case dei quattro riminesi già conosciuti dalla Digos come aderenti alla sinistra antagonista. I ragazzi dopo le accuse si sono difesi sostenendo che quella notte erano in una discoteca a festeggiare il compleanno di un amico.

La crisi della UE arriva anche al Nord: Petizione popolare in Finlandia per l’uscita dall’euro

i finlandesi non gradiscono l’europa dei popoli, non amano i tagli al welfare, che xenofobi…..
Mar 12, 2016
 
Finlan-against-euro
Finlandesi manifestano contro l’euro
 
da Redazione
 
Se non bastasse la minaccia del Brexit del Regno Unito, oltre alla disastrosa situazione della Grecia, all’indebitamento e crisi di paesi come Portogallo, Spagna e Italia, adesso si aggiunge all’elenco un paese del nord Europa: la Finlandia. Il paese all’estremo nord rischia di diventare il nuovo grande malato dell’Europa. L’economia di questo paese sta attraversando una spirale di depressione cronica con la disoccupazione salita dal 6% del 2008 al 9,5% attuale.
 
Questo si verifica nonostante che la Finlandia sia uno dei pochi paesi dell’Eurozona ad avere la fiducia degli organismi finanziari internazionali, con una attribuzione di rating classificato AAA sul debito pubblico, non influenzata dal deficit del paese che risulta uno dei più alti.
 
La crisi del “modello scandinavo” ed il suo declino come sistema economico modello, è dovuta in parte dall’euro ma anche da fattori esterni che hanno colpito l’economia del paese: la crisi del settore della carta connessa con lo sviluppo del digitale, la quasi estinzione della Nokia, il principale datore di lavoro dei finlandesi e infine la politica delle sanzioni contro la Russia, quello che era il principale partner commerciale della Finlandia, che ha manifestato le sue forti ripercussioni sull’economa del paese nordico.
 
Tutto questo insieme di fattori ha determinato fra l’altro  una massiccia emigrazione dei giovani finlandesi verso la Svezia o Norvegia in una situazione anche di crisi demografica che sta attraversando il paese che vede l’aumentare della popolazione solo grazie ai flussi di immigrazione provenienti dal Medio Oriente.
 
Il premier finlandese, Juha Sipilä, in questa situazione pianifica infatti una politica di austerità con la riduzione del welfare, il taglio dei giorni festivi e altre misure contro i giorni di malattia che i dipendenti potrebbero decidere di prendere.
 
Un’altra misura che il governo ha deciso di introdurre nel giro di due anni (sotto l’attenta osservazione del M5S in Italia) è l’istituzione di un reddito di cittadinanza sotto forma di reddito base a favore di ogni cittadino maggiorenne. L’obiettivo è quello di abbattere la disoccupazione, l’alto costo del lavoro e sopperire ai tagli al welfare che ormai risultato necessari per dare ossigeno alle casse statali. L’importo di tale assegno si aggirerebbe intorno agli 800 euro.
 
Per l’Unione Europea si profila una catena di crisi multiple: oltre alla “Brexit”e alla “Grexit” ( che ritorna sempre ad essere attuale) potrebbe arrivare la “Fixit” ovvero l’uscita della Finlandia dall’euro.
 
Una petizione popolare ha raccolto già le firme necessarie (50mila) per far si che il Parlamento ne discuta e in caso indica un referendum sulla permanenza di Helsinki nell’Eurozona. Secondo un ultimo sondaggio condotto, i finlandesi sono però ancora in maggioranza a favore della moneta unica che secondo alcuni esponenti politici di governo, ha apportato benefici all’economia del Paese. Da non sottovalutare però è la crescita costante dei movimenti euroscettici, come dimostra l’ingresso nel governo di centrodestra dei Veri Finlandesi, partito critico all’Unione monetario guidato da Timo Soini che alle ultime elezioni politiche del 2015 ha raccolto il 17,7% di preferenze. Si registra anche una forte insofferenza nell’opinione  pubblica verso le politiche pro immigrazione decise a Bruxelles e per il conseguente arrivo nel paese di un notevole  numero di rifugiati e migranti.
 
Tra i finlandesi cresce sempre di più la convinzione che l’utilizzo della propria moneta darebbe stimoli positivi all’economia del paese grazie alla possibilità di svalutare la moneta e migliorare la competitività delle esportazioni come fa la vicina Svezia.
 
Infatti secondo uno studio condotto dall’economista dell’Università di Helsinki, Tuomas Mallinen, la moneta unica avrebbe indebolito la competitività ai prodotti finlandesi, togliendo la leva della svalutazione e affidandosi al quantitative easing di Mario Draghi. Un punto di vista che il governatore della Banca centrale, Erkki Liikanen, non condivide affatto in quanto la crisi economica del paese, secondo lui,  deriverebbe solo a fattori esterni.
 
La Finlandia, nonostante abbia registrato un incremento del Pil all’inizio dell’anno dello 0,4, si accinge a diventare il sesto membro dei considetti “Pigs” insieme a Spagna, Portogallo, Irlanda, Grecia e Italia, per quanto  la sua situazione sia diversa da quella dei paesi del sud. Gli europei del sud possono finalmente dare il “benvenuto” ad un fratello nordico che fino ad oggi guardava con superiorità e senso di sufficienza i “mangia spaghetti del sud Europa.

Germania: a Berlino migliaia in piazza per contestare la Merkel

Le donne tedesche  razziste, non hanno gradito la performance degli stupri a Colonia. 
 
Mar 12, 2016
 
Proteste-a-Berlino
Proteste a Berlino
 
Da Redazione. Alcune migliaia di manifestanti hanno attraversato il centro di Berlino, questo Sabato, in protesta contro le politiche del Governo Federale ed in particolare contro le politiche della Cancelliera Angela Merkel sulla crisi dei rifugiati.
 
I manifestanti hanno hanno innalzato cartelli con la scritta ‘Merkel se ne deve andare” ed hanno lanciato slogan contro la Cancelliera. Tutti i partecipanti si sono riuniti innalzando le bandiere della Germania ; allo stesso modo i militanti del movimento di estrema destra “Pegida” che hanno intonato slogan come: «Merkel prenditi i mussulmani conte e vattene“, inoltre «I politici vanno, le persone restano».
La manifestazione era stata organizzata principalmente dal movimento “Noi per Berlino e da “Alternative für Deutschland” ed ha richiesto a gran voce le dimissioni della Merkel. Una manifestazione simile è in programma anche a Stoccarda per il 13 marzo .
 
La nuova formazione politica ” Alternative für Deutschland” sta registrando una forte crescita dei consensi in Germania e inizia a far sentire la sua presenza contestando le scelte della Merkel in tema di immigrazione e di politiche europee.
 
Questo fine settimana, circa 13 milioni di elettori tedeschi sono chiamati alle urne per le elezioni in tre stati, la Sassonia-Anhalt, il Baden-Wuerttenberg e la Renania-Palatinato. Un appuntamento molto importante che è stato ribattezzato ‘Super sunday’, sulla scia del ‘Super tuesday’ americano, perché anche qui la posta in gioco è alta: il voto è considerato un test, una verifica del consenso della popolazione tedesca alla politica di apertura di Angela Merkel nei confronti dei rifugiati, ma sarà anche un indicatore del sostegno di cui godono i populisti di Afd, (Alternative fuer Deutschland) che secondo i sondaggi non avranno difficoltà a superare la soglia di sbarramento del 5% e farsi così rappresentare nelle tre assemblee regionali.
 
Oggi alcune migliaia di persone sono scese in strada a Berlino per partecipare a due contrapposte manifestazioni, l’una in sostegno e l’altra contro la politica migratoria di Angela Merkel. Nelle vicinanze della sede della cancelleria hanno sfilato quasi 4 mila sostenitori di destra che hanno chiesto la liberazione della Germania dalla “invasione” di rifugiati e migranti.
 
Contro-la-Merkel
Contestazione alla Merkel
 
Di contro, sotto cartelli che ineggiavano al diritto di asilo, circa un migliaio di persone simpatizzanti della sinistra, hanno protestato contro l’aumento dell’opposizione populista in Germania e contro le manifestazioni di intolleranza e di razzismo verificatesi in queste settimane nei confronti dei migranti.
Numerose forze di polizia sono state schierate per evitare gli scontri. Momenti di tensione si sono avuti quando circa 200 persone di sinistra (i militanti  dei “centri sociali” tedeschi) hanno tentato invano di formare un blocco per fermare la manifestazione anti-migranti.
 
Vedi video: You tube.com/watch
 
La politica migratoria della Merkel ha portato ad una grave spaccatura nella società tedesca e questa politica è stata oggetto di dure critiche da parte sia l’opposizione che da parte dei sostenitori della coalizione di governo. Il consenso di cui godeva la Merkel ha avuto un drastico calo: secondo i sondaggi, più dell’80% dei tedeschi ritiene che il suo governo ha perso il controllo della situazione dei rifugiati e che la Germania sta procedendo verso il caos con una situazione che presenta gravi rischi di destabilizzazione sociale.
 
Non piace a molti in Germania neppure  la politica di apertura verso la Turchia di Erdogan che la Merkel sta disinvoltamente praticando, impegnandosi a finanziare con miliardi di euro il paese ottomano ed  promettendo  di integrarlo nell’Unione Europea, nonostante il carattere totalitario, repressivo e filo islamico, di cui ha dato prova il Governo turco. Questo aspetto suscita ulteriori  critiche che sono state riportate anche da influenti commentatori su diversi giornali tedeschi.

Usa 2016: Clinton, Trump preoccupa leader mondo; Renzi e’ con me

Trump la pagherà, incita alla violenza, dice la Clinton, colei che ha destabilizzato LIBIA, SIRIA, IRAQ, UCRAINA finanziando bande di tagliagole che è costata milioni di morti ed un’ondata di profughi. LEI QUANDO PAGHERA’? Se lo dice lei che il mondo ha paura di Trump chi siamo noi per dubitare….detto da una pacifista come lei
Trump è bugiardo, dice lei. Già, aspettiamo che ce la racconti lei la verità sull’11 settembre
 
Houston – “Ci sono leader stranieri che mi hanno chiesto se possono manifestare il loro sostegno per me pur di fermare Donald Trump”. Lo ha detto Hillary Clintondurante il forum elettorale della Ohio State University dove sul palco era stata preceduta dal rivale democratico per la nomination del partito, Bernie Sanders. L’ex Segretario di stato non ha fatto i nomi dei leader che sostengono la sua corsa per Casa Bianca se non quello del premier italiano, Matteo Renzi, che le ha pubblicamente manifestato il suo appoggio.
 
Trump “sta chiaramente conducendo una campagna molto cinica. Incita alla violenza offrendo di pagare le spese legali a chi sferra colpi alla gente'”, ha osservato Hillary mentre sullo stesso palco il senatore del Vermont ha definito Trump un “bugiardo patologico”. Secondo quanto dichiarato dal tycoon newyorchese, sarebbero stati soprattutto i sostenitori di Sanders a fomentare le violenze che lo hanno costretto a cancellare l’evento di venerdì scorso a Chicago. “Trump pagherà le spese legali di qualcuno che ha commesso un terribile atto di violenza: è oltraggioso. Sta incitando alla violenza. Spero che si decida ad abbassere i toni, e di molto, e che in tv dica ai suoi sostenitori che la violenza non è accettabile nel processo politico americano”, ha tuonato Sanders.
 
“Donald Trump è responsabile di ciò che succede ai suoi eventi – gli ha fatto eco Hillary – lui non solo sta incitando alla violenza, la sta anche applaudendo”. Durante il forum, i due contendenti dem hanno entrambi promesso tolleranza zero sulle violenze della polizia contro gli afro-americani. Uno spettatore in platea, Ricky Jackson, che ha trascorso in carcare 39 anni, di cui molti nel braccio della morte, per un crimine che ha mai commesso, ha chiesto alla Clinton di spiegare il suo sostengno per la pena capitale. Lei ha risposto di appoggiare la pena di morte solo “in circostanze limitate”, per crimini “orrendi”, come per i terroristi dell’attentato alle Torri Gemelle. Sanders invece si è detto totalmente contrario. L’ex Segretario di stato ha dunque sottolineato di essere il candidato con più esperienza e la più idonea a contendersi la presidenza perché l’unica ad aver preso più voti di Donald Trump.
 
“Non sono una novizia nell’arena nazionale e penso che chiunque si appresti a competere con Trump debba essere davvero pronto”, ha avvertito Hillary dando per probabile la nomination Gop al miliardario americano. In vista delle cruciali primarie dem di domani in cinque stati (Ohio, Florida, Illinois, Missouri e Carolina del Nord) la Clinton, secondo l’ultimo sondaggio di Wall Street Journal-Nbc è in vantaggio in Florida con il 61% contro il 34% di Sanders e in Ohio con il 58% contro il 38% mentre è avanti di 6 punti in Illinois. L’ex first lady vanta fino a questo momento 1.244 delegati contro i 574 di Sanders. (AGI)
 
14 marzo 2016 ©

Le antenne del Muos sono accese, il monitor del pc ‘impazzisce’

il caso a gela
 
10 Marzo 2016 – 10:36 di Andrea Cassisi
Articolo letto 27.162 volte
 
di ANDREA CASSISI Un imprenditore ha pubblicato sul suo profilo facebook un video che documenta quanto accaduto nelle ore di accensione dell’impianto satellitare di Niscemi. GUARDA IL VIDEO
GELA (CALTANISSETTA) – Il monitor di un computer che si accende e si spegne ripetutamente: il tutto in concomitanza con le prove di emissione delle onde elettromagnetiche del Muos. Un imprenditore di Gela, Fabio Cammarata, ha pubblicato così un video sulla sua pagina facebook, denunciando di avere subito danni al monitor del suo computer proprio mentre nella vicina Niscemi venivano accese le antenne del sistema satellitare. Cammarata sostiene che le cause di una repentina fase di accensione e spegnimento dello schermo “sono probabilmente legate all’attivazione delle antenne statunitensi di contrada Ulmo”.
 
Coincidenza o reale verità? L’imprenditore ha documentato quello che è successo con un video. “Al mio Mac non è mai accaduto un simile problema tecnico. Per circa un minuto lo schermo si oscurava a intermittenza. Ad accorgersi di quello che stava accadendo è stato il rappresentante con cui, sul tavolo della cassa, sfogliavo un catalogo. È stato lui a farmelo notare e a chiedermi di riprenderlo col telefonino. Non voglio creare una psicosi, ma dai commenti che seguono alla pubblicazione del mio video ho potuto riscontrare che qualcuno ha denunciato di avere subito rallentamenti alla connessione internet e problemi simili al pc. Se così fosse sarebbe un grave pericolo – prosegue -. Farò controllare il mio computer a personale specializzato per potere chiarire se quanto accaduto possa davvero corrispondere all’attivazione delle antenne Muos”.
 

BBC: la guardia costiera turca prende a bastonate le barche dei profughi

la Turchia è amica, non la si può mica accusare di violare i diritti umani. SSHHH
 
sabato, 12, marzo, 2016
 
La guardia costiera turca, con lunghi bastoni, colpisce un barcone a motore pieno di migranti diretto in Grecia, attraverso il Mar Egeo. E’ quanto mostra un video girato a bordo dell’imbarcazione e consegnato  al corrispondente della Bbc, Mark Lowen, che l’ha postato su Twitter. I profughi urlano, in arabo e farsi. “Filma tutto, filma tutto”.
 
L’episodio sarebbe avvenuto in acque turche di fronte all’isola greca di Lesbo.
 
Nel filmato di circa 30 secondi si vedono delle persone che indossano giubbotti di salvataggio su un gommone mentre la baeca viene colpita con dei bastoni da alcuni uomini in piedi su un’altra nave. L’audio riporta anche delle grida in arabo e farsi.
 
Un funzionario della guardia costiera turca in seguito ha confermato quanto accaduto, ma ha detto che gli agenti stavano cercando di spegnere il motore “senza fare del male ai profughi a bordo”. “La procedura standard è quella di legare le barche dei migranti a una nave della guardia costiera per riportarli in Turchia, ma questo gommone non ha fermato il motore e ha continuato per la Grecia”, ha aggiunto.