Tav. Sindaci denunciano le bugie di Foietta

 cropped-cropped-VSN-Logo-370x120_j

VALSUSA NOTIZIE

Voci indipendenti dalla Val Susa

Presentati documenti ufficiali che ne smentiscono operato e affermazioni. Il Commissario di governo è un interlocutore inadeguato e inaffidabile. Ribadita la richiesta di confronto tecnico a tutto campo. Denunciate le debolezze dell’intero progetto Torino-Lione: “Si può fermare”. Ma in serata, i sindaci di Avigliana e S. Ambrogio si contraddicono e accettano di continuare nel “dialogo” senza sbocchi con Foietta.

Inserito il 30 gennaio 2016

SindaciGronda29.1.2016-620x264

di Fabrizio Salmoni

Bugie e disinformazione sono da sempre il metodo dei Commissari di Governo, prima Virano poi Foietta, per dividere i sindaci e l’opposizione popolare alla Torino-Lione. Non è la prima volta che vengono smascherati, ma un’informazione complice non si premura di farlo sapere con l’eguale rilievo con cui diffonde le veline dei devastatori.

Il caso odierno è fornito da cinque sindaci, di Alpignano, Avigliana, Rivalta, S. Ambrogio e Venaria Reale, tutti Comuni usciti dall’Osservatorio tecnico condotto dal Commissario Foietta per polemica contro il suo operato, che smentiscono due cruciali affermazioni del soggetto e ne ribadiscono l’inadeguatezza a svolgere il poco stimabile compito affidatogli, quello di guidare un Osservatorio spopolato di rappresentanti del territorio e di fare opera di sovversione tra i primi cittadini pilotando le compensazioni verso quelli di loro che chinano il capo.

Nello specifico, le affermazioni di Foietta con oggetto la tratta nazionale della linea ferroviaria gestita da Rfi (Rete Ferrovie Italiane) risalgono al Luglio 2015 quando l’agente del Governo, con evidente forzatura, dichiarò:

  1. che il Cipe “avrebbe DOVUTO approvare entro l’autunno il progetto preliminare della tratta nazionale”
  2. che su sua richiesta “l’avvio in anticipazione della progettazione definitiva…ha consentito l’inizio alle attività… alla fine del 2014“.

Affermazioni smentite dal Dipe (Dipartimento per  la programmazione e il coordinamento di Politica Economica della Presidenza del Consiglio) e dalla stessa Rfi in due note separate. La prima del 17 dicembre 2016 in cui si dice testualmente che “…nessuna proposta d’iscrizione all’OdG del Cipe del progetto… e connessioni al collegamento Torino-Lione è mai pervenuta a questo dipartimento...” e che “nessun organismo terzo ha il potere d’impegnare pro futuro il Comitato ad assumere specifiche decisioni“. La seconda rivela che “…la presunta e pretesa progettazione definitiva che il Commissario avrebbe preventivamente autorizzato…non è mai stata avviata”. Brutta figura.

Conclusioni? La solita fuffa mediatica, quella di Foietta, per ingannare una volta di più l’opinione pubblica. La verità è che il progetto non c’è e non ci sono nemmeno i soldi. E Foietta non può essere un interlocutore affidabile. Punto e basta.

I sindaci, affiancati dai tecnici Giunti, Poggio e Tartaglia, veri elementi di forza dell’opposizione popolare alla Torino- Lione, hanno poi aggiunto osservazoni e aggiornamenti sull’intero progetto: ci sono “enormi criticità ambientali e incongruenze operative” nell’annunciata proposta di realizzare una stazione di Buttigliera (Patrizio);  “Tutto è inaccettabile dell’opera perchè devastante per Venaria e perchè gli interessi dei cittadini sono diversi da quelli di chi la propone’“(Falcone); “L’opera è ferma, la tratta francese è rinviata, la parte italiana ad oggi  non è finanziata (Poggio);  Tartaglia si collega alle esitazioni del ministro Del Rio riscontrate al più recente incontro (“…potete anche avere ragione ma l’opera non si può fermare. E’ stata presa una decisione politica…“) per rispondergli: “L”opera si può fermare. Non è stato fatto alcun atto formale che avvii l’opera. Gli appalti riguardano solo le opere preliminari e possono essere rigettati con qualche decina di milioni di eventuali penali a fronte di almeno 20 miliardi di spesa mentre finora è stato speso circa un miliardo. E non ci sono nè penali nè punti vincolanti negli accordi politici da cui ci si può sfilare“.

Tutti ribadiscono con forza a un potere politico ottuso e corrotto la richiesta di un tavolo tecnico di confronto a tutto campo. Con questi tecnici non si dovrebbe aver paura di niente.

Peccato che due degli stessi sindaci (Fracchia- S. Ambrogio e Patrizio- Avigliana) in serata soccombano alle pressioni del Pd di Valle e accettino di continuare il “dialogo” con quello stesso Commissario che al mattino avevano denunciato come bugiardo e inaffidabile. Il commento più benigno che gira in rete: “Mendicanti!”.

(F. S. 30.1.2016)

Tav. Sindaci denunciano le bugie di Foiettaultima modifica: 2016-01-30T15:19:58+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo