Verbale Consiglio comunale di Bussoleno del 18 gennaio e testo delibera no tav

CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO
COMUNE DI BUSSOLENO
VERBALE DI DELIBERAZIONE

DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 1

OGGETTO: NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE, NUOVI SCENARI E TAVOLI ISTITUZIONALI: DETERMINAZIONE IN MERITO. 

L’anno duemilasedici, addì diciotto del mese di gennaio, alle ore 21.00 nella sala delle adunanze consiliari, convocato per determinazione del Sindaco con avvisi scritti e recapitati a norma di legge, si è riunito, in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione, il Consiglio Comunale, del quale sono i membri i Signori:
ALLASIO Anna Maria Presente
FUCILE Ivano Antonio Presente
RICHIERO Arianna Presente
SOFFREDINI Gabriella Presente
MALACRINO’ Pasquale Andrea Presente
MILETTO Massimiliano Presente
AMPRIMO Valter Presente
VITULANO Alessandro Assente
PEIROLO Davide Presente
CASEL Luigi Presente
SACCO Davide Stelvio Presente
BALDO Daniela Rita Presente
RICHETTO Francesco Presente
SOS.
Totale presenti: 12
Totale assenti : 1
Assume la presidenza il Sindaco Anna Maria ALLASIO
Partecipa alla seduta il Segretario Comunale Dr.ssa Maria Grazia MAZZOLARI.

Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta.

ORIGINALE

La seduta è aperta alle ore 21.09.

I presenti in aula sono n. 12.
Assenti n. 1 (consigliere Vitulano assente giustificato).
In considerazione della richiesta da parte del gruppo di minoranza di convocazione del Consiglio Comunale con deposito della relativa proposta di deliberazione, il Segretario Comunale cui è stato indirizzato l’atto in esecuzione al Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, ha rilevato in sede istruttoria che la trattazione dell’argomento de quo:
• in quanto relativo a problematiche di politica amministrativa, non costituisce deliberazione, per la natura dialettica che riveste, per cui, a norma dell’art. 49, 1° comma, D.Lgs. 18.8.2000 n. 267, non è richiesta la formazione di pareri tecnici;
• che non comporta spesa;
• che rientra nell’art. 42, 1 ° comma D.Lgs. 18.8.2000 n. 267 che conferisce al Consiglio Comunale poteri di indirizzo e controllo politico amministrativo.
___________________________________________________________
Il Sindaco legge la dichiarazione preliminare ed invita ad esprimersi i capigruppo:

“L’opposizione al Tav rappresenta ormai da molti anni uno dei temi ricorrenti nelle discussioni e nelle delibere del CC di Bussoleno. La contrarietà alla realizzazione di questa opera è stata espressa più volte, in questa sede, con delibere congiunte di minoranza e maggioranza, anche attraverso un CC aperto, sui luoghi interessati dal progetto.
Vi è stata unitarietà di intenti e condivisione di convincimenti tra maggioranza e minoranza, realizzata attraverso dialoghi e confronti costruttivi e propositivi.
La seduta di questa sera ha come odg una delibera presentata dal gruppo di minoranza ed una controproposta presentata dal gruppo di maggioranza, identica nei contenuti sostanziali, differente nella dialettica formale.
Il tema del CC sarà dunque l’analisi e la discussione del contenuto delle delibere.
Nei giorni scorsi sono comparsi striscioni e scritte sui muri di Bussoleno, con i quali si mette in dubbio la trasparenza e la buona fede dell’operato dell’Amministrazione (di cui peraltro tecnicamente anche la minoranza fa parte) riguardo i metodi di opposizione al TAV e frasi che offendono e sviliscono il ruolo del Sindaco e di tutta l’amministrazione.
Come consiglieri comunali, rappresentanti dei cittadini siamo tenuti a dissentire e prendere le distanze da queste azioni che non rispettano neppure la normale dialettica democratica.
Chiedo pertanto ai gruppi presenti di dissentire formalmente e prendere le distanze da queste azioni che offendono il ruolo istituzionale da noi tutti ricoperto”.

Il Capogruppo Amprimo legge intervento: 

“In questo consiglio comunale voglio esprimere la solidarietà mia e del gruppo che rappresento al sindaco e all’amministrazione per l’attacco anonimo attraverso striscioni e scritte di cui sono stati oggetto in questi giorni.
Parlo anche per le persone che come me non sono iscritte ad alcun partito pur avendo una loro collocazione.
Posso assicurare comunque che né il sindaco né gli altri amministratori obbediscono a logiche di partito, ma lavorano sempre per la ricerca del bene comune mettendo a disposizione le loro competenze.
Nella tradizione del nostro comune il confronto politico è sempre stato molto serrato e a volte anche duro, ma sempre alla luce del sole, negli ambiti istituzionali e nel rispetto reciproco.
Auspico che anche la minoranza dissenta e prenda le distanze da questi gravi gesti”.

Il Capogruppo Casel non ha capito la drammatizzazione. Non ha visto le scritte. C’è un Consiglio Comunale formalmente convocato per discutere un’o.d.g. e non credo che la delibera della maggioranza possa essere uguale a quella proposta dalla minoranza. E’ singolare che la minoranza abbia dovuto chiedere un Coniglio Comunale per discutere di scelte strategiche. Il Consiglio Comunale è il posto per discutere di TAV, chiedo di discutere senza uscire dall’ordine del giorno. Dopo il Consiglio Comunale si potrà stilare un documento di solidarietà al Sindaco.
Il Capogruppo Amprimo: sono stati fatti apprezzamenti anonimi, non è una questione di stato.
Il Vice Sindaco Fucile legge il testo delle frasi, del tenore similare: il PD ordina e l’amministrazione esegue.
Il Capogruppo Casel non si dissocia assolutamente se non per il fatto che sia stato sporcato un muro. Non paiono frasi offensive. 
Il Capogruppo Amprimo: non ho tessere di partito e scelgo il male minore aderendo al PD. Nessuno della Giunta prende ordini da nessuno. Le cose si fanno alla luce del sole.
Il Vice Sindaco Fucile: la questione prende una piega triste alla luce della collaborazione in questi mesi attuata visto che le scritte paiono offensive.
La maggioranza non è soddisfatta della posizione della minoranza ma il Consiglio Comunale va avanti.
Il Sindaco invita il Capogruppo Casel a leggere la proposta di delibera che lo stesso illustra nel dettaglio:
La posizione è di contrarietà all’opera. Non è una proposta volta ad imporre qualcosa ma serve per portare a discussione la problematica “tavolo”. Occorre mettere in atto atteggiamenti sostanziali per ostare all’opera con metodi istituzionali. E’ un passo per poter portare avanti le ragioni di contrarietà all’opera. Il Ministro Delrio non pone però in discussione la realizzazione dell’opera anche se ha incontrato i Sindaci della valle. Qui è emerso che il Commissario Foietta abbia rilevato di non essere istituzionalmente deputato a parlare se non in termini tecniciesecutivi e non in termini politici cioè se realizzare o no Tav. La delibera dice che il tavolo non solo non è utile, ma è dannoso. In aderenza ai programmi elettorali si chiede di non partecipare più a questo tavolo. Non ai tavoli, ma a questo tavolo finché il governo non indicherà qualcuno in grado di essere controparte istituzionale cioè partendo dall’opzione zero.

Se si discute di come fare l’opera vuol dire che non si è più contrari all’opera. In quest’ottica voglio dire sommessamente e senza essere offensivo che comunque un’influenza del PD si percepisce. 
Legge interamente la proposta di delibera che la minoranza ha formato nel testo che segue:
IL CONSIGLIO COMUNALE di BUSSOLENO

• Richiamate le proprie deliberazioni precedenti con le quali si esprimeva parere contrario alla realizzazione delle Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione;

• Richiamata la Delibera del Consiglio Comunale n.25 del 12-06-2014 con cui questa maggioranza ha approvato le linee programmatiche del sindaco e della giunta, come si evince dall’allegato “A” che recita nel punto riguardante il TAV:
Piena contrarietà alla realizzazione della linea Tav/Tac. In un momento di crisi e di disoccupazione come quello che stiamo affrontando la realizzazione di questa grande opera non rappresenta un buon esempio di spesa pubblica. Le priorità nel nostro paese sono ben altre: scuola, sanità, sicurezza e manutenzione delle linee storiche esistenti. Oltre ad essere costosissimo consideriamo il Tav inutile, pericoloso per la nostra salute e
devastante dal punto di vista ambientale. In quest’ottica riteniamo che il contrasto a questo progetto debba avvenire soprattutto sul piano del confronto istituzionale ed amministrativo, che ponga in primo piano l’ascolto delle istanze locali, che preveda una corretta ed imparziale informazione ai cittadini e l’approvazione di ogni scelta da parte del singoli Consigli Comunali.

• Ritenuto che in un momento di crisi e di disoccupazione, come quello che stiamo affrontando, la realizzazione di questa grande opera rappresenta uno spreco di risorse pubbliche, incidendo negativamente sul Bilancio dello Stato;

• Ribadito che un’opera pubblica, anche se ritenuta strategica dal Governo, si realizza solo con un ampio consenso anche “locale” costruendo nel dialogo una soluzione che affronti la questione dell’ammodernamento del sistema ferroviario Torino-Lione e del trasferimento dalla “gomma” al “ferro” di una quota considerevole del trasporto merci anche in relazione agli interventi previsti sugli altri valichi alpini nell’ambito di un disegno complessivo ad oggi assolutamente inesistente;

• Considerato che sono quasi terminati i lavori per il raddoppio del tunnel stradale del Frejus, opera in contrasto con la volontà di dirottare il trasporto delle merci dalla gomma al ferro;

• Tenuto conto di autorevoli studi che dimostrano l’anti-economicità del sistema ad Alta Velocità in Italia, che ha visto l’assegnazione degli appalti con procedure quantomeno discutibili (general contractor) che hanno generato un’impressionante aumento dei costi, dove le nuove linee sono state progettate senza un’analisi costi-benefici e sulla base di ipotesi di incremento del traffico già di per sé ottimistiche, senza considerare la drammatica condizione di crisi economica internazionale, nonché del continuo decremento di traffico registrato negli ultimi 10 anni sulla tratta Torino – Lyon;

• Tenuto conto del massiccio piano di soppressione di varie linee ferroviarie per il trasporto locale fondamentali per le economie locali e per la mobilità dei pendolari;

• A seguito dell’avanzamento dell’iter procedurale, che delinea un’opera che interessa il territorio del Comune di Bussoleno con considerevoli impatti ambientali, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio;

• Preso atto che il confronto istituzionale nel merito e nel metodo dell’opera non si attua secondo modalità di trasparenza ed avviene in assenza di coinvolgimento fattivo delle Amministrazioni interessate;

• Considerato che il confronto con le popolazioni e le istituzioni locali («mai realizzato in val Susa, dopo il timido tentativo della fase iniziale dell’Osservatorio, presto superato dalla pregiudiziale secondo cui “di tutto si può discutere ma non della necessità che l’opera sia fatta”») non è un lusso, ma «un passaggio ineludibile in un sistema democratico». Continuare a ignorarlo produce «non solo una rottura sempre più difficile da sanare con la valle, ma anche una ferita profonda alla democrazia dell’intero paese»;

• Visto inoltre il compito dei Commissari di Governo Paolo Foietta ed il suo predecessore Mario Virano che si è sostanziato unicamente con l’apertura di tavoli di finto dialogo con le popolazioni locali, 

• Visto il compito a loro assegnato dal governo con l’articolo 1 del D.P.R. 23 aprile 2015 ovvero: “[…] è attribuito, fra gli altri, il compito di presiedere l’Osservatorio citato in premessa, che viene confermato secondo quanto previsto dai precedenti provvedimenti e sulla base delle intese promosse dalla Presidenza del Consiglio dci Ministri, fino al 31 dicembre 2016. Il Commissario straordinario, attraverso l’Osservatorio, in cui assume il coordinamento della delegazione governativa già costituita nell’ambito dell’Osservatorio medesimo, oltre a gestire gli effetti della cantierizzazione della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria Torino-Lione nel territorio dei comuni di Susa-Bussoleno, ed in quello dei comuni di Chiomonte e Giaglione, pone in essere, con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali e degli altri soggetti interessati, tutte le attività che costituiscono la governance del progetto volto alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione nel passaggio dallo stadio preliminare a quello definitivo per la tratta nazionale, così come già avvenuto in precedenza per la tratta internazionale” e che i Commissari sono risultati unicamente appiattiti su una linea politica di promotori dell’opera;

• Considerato che le sopraindicate tesi sono validate e confermate anche dalla recente espressione dell’autorità garante della concorrenza e del mercato con provvedimento esecutivo del 10 dicembre 2015 “che, in relazione all’incarico di direttore generale della TELT assunto dall’arch. Mario Virano sussiste l’incompatibilità post-carica prevista dall’art. 2, comma 4, Il periodo della legge n.215/04”;

• Richiamato infine come l’azione governativa, esplicata per mezzo dei Commissari, sia unicamente impostata sulla validazione politica dell’opera senza rispondere alle obiezioni tecniche accurate e puntuali mosse dalla Commissione Tecnica della ex-Comunità Montana e che il confronto con tali Istituzioni è ricondotto alla strategicità dell’opera e quindi all’insignificanza di ogni ragionamento e dato tecnico – scientifico;

DELIBERA

 Di ribadire l’assoluta contrarietà, per le motivazioni espresse in premessa e per quelle contenute nei precedenti atti deliberativi, alla realizzazione della nuova linea Torino-Lione e ad ogni ipotesi progettuale relativa alla costruzione di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;

 Di ribadire che la realizzazione della linea ad alta velocità Torino Lione oltre a rappresentare un costo irragionevole per le casse pubbliche non è funzionale alle necessità del traffico merci, rappresenta un rischio per la salute delle comunità della Valle ed è insostenibile da un punto di vista ambientale;

Di rifiutare il principio delle compensazioni per la realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla realizzazione dell’opera, rigettando il principio che opere necessarie e richieste da anni, quali manutenzioni straordinarie, messa in sicurezza di scuole, salvaguardia del territorio da dissesto idrogeologico siano realizzate a titolo di compensazione anziché oggetto di pianificazione e realizzazione autonoma, senza essere vincolate alle grandi opere;

 Di rifiutare tavoli politici o tecnici di confronto in merito al progetto dove non venga presa in considerazione l’opzione zero. Ovvero un ragionamento onesto che metta in discussione l’utilità stessa di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;
 Di considerare i tavoli proposti dal ministro Delrio e dal commissario Foietta i quali escludono con fermezza ogni ripensamento sulla realizzazione di una nuova linea ferroviaria, ovvero rifiutano l’opzione zero, in contrasto con le istanze locali di cui questa amministrazione vuole farsi promotrice così come evidenziato nel programma elettorale.

ED IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

stante il presente deliberato

 A rifiutare l’interlocuzione con i soggetti (persone, aziende o enti governativi) che hanno il mandato unico di costruire e progettare la nuova linea ad alta velocità Torino Lione,
 A rifiutare l’invito e dunque a partecipare a qualsivoglia confronto o tavolo di trattativa che anche minimamente sfiori nel suo scopo o nel suo programma i punti precedentemente espressi, 

A ritenere, quindi, il commissario di governo Paolo Foietta persona non idonea ad una proficua interlocuzione al fine della soluzione del problema stesso. Commissario avente un chiaro e unico mandato istituzionale opposto a quello espresso dall’esito elettorale di questo Comune, nella presente e nelle precedenti legislature,

 A sottoporre al voto del Consiglio Comunale qualsivoglia azione istituzionale riguardante il tema-progetto nuova linea ferroviaria Torino Lione.
___________________________________________________________
Il Capogruppo Amprimo presenta la posizione della maggioranza
leggendo un testo che in gran parte ricalca quanto in precedenza udito
nella proposta della minoranza, come segue:

IL CONSIGLIO COMUNALE di BUSSOLENO

• Richiamate le proprie deliberazioni precedenti con le quali si esprimeva parere contrario alla realizzazione delle Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione;

• Richiamata la Delibera del Consiglio Comunale n.25 del 12-06-2014 con cui questa maggioranza ha approvato le linee programmatiche del sindaco e della giunta, come si evince dall’allegato “A” che recita nel punto riguardante il TAV:

Piena contrarietà alla realizzazione della linea Tav/Tac. In un momento di crisi e di disoccupazione come quello che stiamo affrontando la realizzazione di questa grande opera non rappresenta un buon esempio di spesa pubblica. Le priorità nel nostro paese sono ben altre: scuola, sanità, sicurezza e manutenzione delle linee storiche esistenti. Oltre ad essere costosissimo consideriamo il Tav inutile, pericoloso per la nostra salute e
devastante dal punto di vista ambientale. In quest’ottica riteniamo che il contrasto a questo progetto debba avvenire soprattutto sul piano del confronto istituzionale ed amministrativo, che ponga in primo piano l’ascolto delle istanze locali, che preveda una corretta ed imparziale informazione ai cittadini e l’approvazione di ogni scelta da parte dei singoli Consigli Comunali.

• Ritenuto che in un momento di crisi e di disoccupazione, come quello che stiamo affrontando, la realizzazione di questa grande opera rappresenta uno spreco di risorse pubbliche, incidendo negativamente sul Bilancio dello Stato;

• Ribadito che un’opera pubblica, anche se ritenuta strategica dal Governo, si realizza solo con un ampio consenso anche “locale” costruendo nel dialogo una soluzione che affronti la questione dell’ammodernamento del sistema ferroviario Torino-Lione e del trasferimento dalla “gomma” al “ferro” di una quota considerevole del trasporto merci anche in relazione agli interventi previsti sugli altri valichi alpini nell’ambito di un disegno complessivo ad oggi assolutamente inesistente;

• Considerato che sono quasi terminati i lavori per il raddoppio del tunnel stradale del Frejus, opera in contrasto con la volontà di dirottare il trasporto delle merci dalla gomma al ferro;

• Tenuto conto di autorevoli studi che dimostrano l’anti-economicità del sistema ad Alta Velocità in Italia, che ha visto l’assegnazione degli appalti con procedure quantomeno discutibili (general contractor) che hanno generato un’impressionante aumento dei costi, dove le nuove linee sono state progettate senza un’analisi costi-benefici e sulla base di ipotesi di incremento del traffico già di per sé ottimistiche, senza considerare la drammatica condizione di crisi economica internazionale, nonché del continuo decremento di traffico registrato negli ultimi 10 anni sulla tratta Torino – Lyon;

• Tenuto conto del massiccio piano di soppressione di varie linee ferroviarie per il trasporto locale fondamentali per le economie locali e per la mobilità dei pendolari;

• A seguito dell’avanzamento dell’iter procedurale, che delinea un’opera che interessa il territorio del Comune di Bussoleno con considerevoli impatti ambientali, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio;

• Preso atto che il confronto istituzionale nel merito e nel metodo dell’opera non si attua secondo modalità di trasparenza ed avviene in assenza di coinvolgimento fattivo delle Amministrazioni interessate;

• Considerato che il confronto con le popolazioni e le istituzioni locali («mai realizzato in val Susa, dopo il timido tentativo della fase iniziale dell’Osservatorio, presto superato dalla pregiudiziale secondo cui “di tutto si può discutere ma non della necessità che l’opera sia fatta”») non è un lusso, ma «un passaggio ineludibile in un sistema democratico». Continuare a ignorarlo produce «non solo una rottura sempre più difficile da sanare con la valle, ma anche una ferita profonda alla democrazia dell’intero paese»;

• Visto il compito assegnato dal governo ai Commissari di Governo con l’articolo 1 del D.P.R. 23 aprile 2015 ovvero: “[…] è attribuito, fra gli altri, il compito di presiedere l’Osservatorio citato in premessa, che viene confermato secondo quanto previsto dai precedenti provvedimenti e sulla base delle intese promosse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino al 31 dicembre 2016. Il Commissario straordinario, attraverso l’Osservatorio, in cui assume il coordinamento della delegazione governativa già costituita nell’ambito dell’Osservatorio medesimo, oltre a gestire gli effetti della cantierizzazione della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria Torino-Lione nel territorio dei comuni di Susa-Bussoleno, ed in quello dei comuni di Chiomonte e Giaglione, pone in essere, con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali e degli altri soggetti interessati, tutte le attività che costituiscono la governance del progetto volto alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione nel passaggio dallo stadio preliminare a quello definitivo per la tratta nazionale, così come già avvenuto in precedenza per la tratta internazionale” e che non rientrano tra le prerogative dei Commissari a valutazione dell’”opzione zero”;

• Richiamato infine come l’azione governativa, esplicata per mezzo dei Commissari, sia unicamente impostata sulla validazione politica dell’opera senza rispondere alle obiezioni tecniche accurate e puntuali mosse dalla Commissione Tecnica della ex-Comunità Montana e che il confronto con tali Istituzioni è ricondotto alla strategicità dell’opera e quindi all’insignificanza di ogni ragionamento e dato tecnico – scientifico;

DELIBERA

➢ Di ribadire l’assoluta contrarietà, per le motivazioni espresse in premessa e per quelle contenute nei precedenti atti deliberativi, alla realizzazione della nuova linea Torino-Lione e ad ogni ipotesi progettuale relativa alla costruzione di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;

➢ Di ribadire che la realizzazione della linea ad alta velocità Torino Lione oltre a rappresentare un costo irragionevole per le casse pubbliche non è funzionale alle necessità del traffico merci, rappresenta un rischio per la salute delle comunità della Valle ed è insostenibile da un punto di vista ambientale;

➢ Di rifiutare il principio delle compensazioni per la realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla realizzazione dell’opera, rigettando il principio che opere necessarie e richieste da anni, quali manutenzioni straordinarie, messa in sicurezza di scuole, salvaguardia del territorio da dissesto idrogeologico siano realizzate a titolo di compensazione anziché oggetto di pianificazione e realizzazione autonoma, senza essere vincolate alle grandi opere;

➢ Di rifiutare tavoli politici o tecnici di confronto in merito al progetto dove non venga presa in considerazione l’opzione zero. Ovvero un ragionamento onesto che metta in discussione l’utilità stessa di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;

➢ Di essere disponibile a partecipare a confronti tecnico politici qualora riguardino l’utilità e la sostenibilità dell’opera e nei quali venga presa in considerazione l’opzione zero, senza che vengano posti limiti pregiudiziali al confronto, da svolgersi con tecnici designati dal Governo e dai Ministeri competenti, con diffusione in diretta streaming di tutti gli interventi al fine di garantire la trasparenza necessaria e la chiarezza dei contenuti di quanto discusso ed esaminato, come da orientamento maturato in seno all’Assemblea dei Sindaci dell’Unione Montana.

➢ Di considerare i tavoli che escludono ogni ripensamento sulla realizzazione di una nuova linea ferroviaria in contrasto con le istanze locali di cui questa amministrazione vuole farsi promotrice così come evidenziato nel programma elettorale.

➢ Di richiedere, di concerto con le altre Amministrazioni del territorio dell’Unione Montana una audizione parlamentare presso la Camera dei Deputati, IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni e il Senato della Repubblica, XIII Commissione Lavori pubblici Comunicazioni e Commissione Trasporti Regione Piemonte per illustrare con il supporto dei tecnici dell’ex Comunità Montana Vallesusa e Sangone, le motivazioni di ordine tecnico ed economico che dimostrano come la Nuova Linea Torino-Lione sia un’opera inutile, dannosa e antieconomica e come le decisioni finora assunte siano parziali e reversibili.

➢ Di sottoporre al voto del Consiglio Comunale qualsivoglia azione istituzionale riguardante il tema progetto Nuova Linea ferroviaria Torino Lione.
___________________________________________________________
Il Consigliere Richetto chiede interruzione del Consiglio Comunale per leggere la proposta della maggioranza.

All’unanimità viene votata con votazione palese l’interruzione del Consiglio Comunale alle ore 21.55.

Il Sindaco pertanto sospende la seduta.

Il Sindaco riapre la seduta alle ore 22.25.

Il Sindaco: siamo addivenuti ad una delibera unica con aggiunta una frase al testo della maggioranza, per cui si vota il testo con la seguente aggiunta: “Di chiedere al governo la nomina di rappresentante terzo con mandato di discutere l’opzione zero subordinando la partecipazione ai tavoli a tale nomina”.

Con votazione espressa per alzata di mano, per la delibera unica concordata in seduta odierna, che ha determinato il seguente risultato accertato e proclamato dal Presidente:

Presenti n. 12
Astenuti n. //
Votanti n. 12
Voti favorevoli n. 12
Voti contrari n. //

DELIBERA

➢ Di ribadire l’assoluta contrarietà, per le motivazioni espresse in premessa e per quelle contenute nei precedenti atti deliberativi, alla realizzazione della nuova linea Torino-Lione e ad ogni ipotesi progettuale relativa alla costruzione di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;

➢ Di ribadire che la realizzazione della linea ad alta velocità Torino Lione oltre a rappresentare un costo irragionevole per le casse pubbliche non è funzionale alle necessità del traffico merci, rappresenta un rischio per la salute delle comunità della Valle ed è insostenibile da un punto di vista ambientale;

➢ Di rifiutare il principio delle compensazioni per la realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla realizzazione dell’opera, rigettando il principio che opere necessarie e richieste da anni, quali manutenzioni straordinarie, messa in sicurezza di scuole, salvaguardia del territorio da dissesto idrogeologico siano realizzate a titolo di compensazione anziché oggetto di pianificazione e realizzazione autonoma, senza essere vincolate alle grandi opere;

➢ Di rifiutare tavoli politici o tecnici di confronto in merito al progetto dove non venga presa in considerazione l’opzione zero. Ovvero un ragionamento onesto che metta in discussione l’utilità stessa di una nuova linea ferroviaria in Valle di Susa;

➢ Di essere disponibile a partecipare a confronti tecnico politici qualora riguardino l’utilità e la sostenibilità dell’opera e nei quali venga presa in considerazione l’opzione zero, senza che vengano posti limiti pregiudiziali al confronto, da svolgersi con tecnici designati dal Governo e dai Ministeri competenti, con diffusione in diretta streaming di tutti gli interventi al fine di garantire la trasparenza necessaria e la chiarezza dei contenuti di quanto discusso ed esaminato, come da orientamento maturato in seno all’Assemblea dei Sindaci dell’Unione Montana.

➢ Di considerare i tavoli che escludono ogni ripensamento sulla realizzazione di una nuova linea ferroviaria in contrasto con le istanze locali di cui questa amministrazione vuole farsi promotrice così come evidenziato nel programma elettorale.

➢ Di richiedere, di concerto con le altre Amministrazioni del territorio dell’Unione Montana una audizione parlamentare presso la Camera dei Deputati, IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni e il Senato della Repubblica, XIII Commissione Lavori pubblici Comunicazioni e Commissione Trasporti Regione Piemonte per illustrare con il supporto dei tecnici dell’ex Comunità Montana Vallesusa e Sangone, le motivazioni di ordine tecnico ed economico che dimostrano come la Nuova Linea Torino-Lione sia un’opera inutile, dannosa e antieconomica e come le decisioni finora assunte siano parziali e reversibili.

➢ Di sottoporre al voto del Consiglio Comunale qualsivoglia azione istituzionale riguardante il tema progetto Nuova Linea ferroviaria Torino Lione.

➢ Di chiedere al governo la nomina di rappresentante terzo con mandato di discutere l’opzione zero subordinando la partecipazione ai tavoli a tale nomina.

La seduta è chiusa alla ore 22.27.

Verbale Consiglio comunale di Bussoleno del 18 gennaio e testo delibera no tavultima modifica: 2016-01-22T21:15:27+01:00da davi-luciano
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