Venerdì 11 dicembre presidio all’aula bunker per udienza appello Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia

Non fu terrorismo, almeno così si è espressa per ben due volte la Cassazione, ma l’accusa torna in quell’aula bunker venerdì 11 dicembre, nel processo di appello contro Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia, quattro dei sette attivisti coinvolti nelle vicende giudiziarie per l’attacco al cantiere nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 che portò all’incendio di un compressore. A sostenere nuovamente l’accusa di terrorismo sarà il Procuratore Generale Maddalena, il cui pensionamento era previsto per il 31 dicembre ma è di oggi la notizia che il Consiglio di Stato ha congelato il pensionamento di Guariniello, Maddalena ed altre 84 toghe in conseguenza di un ricorso straordinario presentato al presidente della Repubblica.

A due anni dall’arresto e a quasi un anno dalla sentenza che in primo grado ha visto assolti i quattro compagni dall’accusa di terrorismo si ritorna nel grigiore dell’aula bunker, cornice perfetta per consentire ai media di costruire l’immagine negativa di chi in una notte, con mezzi dei quali tutti disponiamo, ha “bucato” un dispositivo di sicurezza spropositato a difesa di un cantiere, con un’azione di sabotaggio definita dagli stessi imputatiun granello di sabbia nell’ingranaggio di un progresso il cui unico effetto è l’incessante distruzione del pianeta in cui viviamo”.

 
Venerdì 11 dicembre presidio all’aula bunker per udienza appello Chiara, Claudio, Niccolò e Mattiaultima modifica: 2015-12-10T21:37:30+01:00da davi-luciano
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