Aereo abbattuto, la Turchia mente: ecco le prove

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il Giornale, ultime notizie

Le Forze Armate di Ankara accusano il Cremlino: “La Turchia ha avvertito per ben dieci volte in cinque minuti che aveva violato lo spazio aereo turco prima di essere colpito”. Ma la verità è un’altra: ecco i documenti che lo dimostrano

 – Mar, 24/11/2015 – 18:05

Ankara ha accusato il velivolo di essere entrato nel proprio spazio aereo e di aver ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi. Mosca, però, ha negato lo sconfinamento e il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di “un crimine, una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi” e ha avvertito che l’incidente avrà “serie ripercussioni” sui rapporti tra Mosca e Ankara. Il capo del Cremlino ha anche affermato che il velivolo non minacciava la Turchia ed è caduto quattro chilometri all’interno del territorio siriano.

Fonti militari di Ankara hanno pubblicato le carte dei tracciati radar che segnalano l’entrata del caccia russo in territorio turco. Da questi tracciati sembrerebbe che il velivolo russo – impegnato a bombardare posizioni dei terroristi in territorio siriano, nelle montagne nella zona di Latakia – sarebbe entrato nello spazio aereo turco per due volte, percorrendo meno di due miglia, ovvero circa tre chilometri. Considerando la velocità del caccia che in quel momento stava andando a circa 600 mph – poco meno di mille chilometri orari – l’incursione sul territorio turco sarebbe durata meno di 15 secondi. La Turchia sostiene di aver avvertito per 10 volte i russi. Ma con queste tempistiche sembra proprio impossibile.

Stavano aspettando un pretesto? E a che pro?

Putin attacca la Turchia e avverte: “i complici dei terroristi pagheranno caro”

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Riscatto Nazionale

Alta tensione tra Russia e Turchia dopo che un caccia Sukhoi 24 dell’aviazione russa è stato abbattuto da due F-16 di Ankara lungo la frontiera con la Siria. Nel darne notizia, Ankara ha accusato il velivolo di essere entrato nel suo spazio aereo e di aver ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi. Mosca, però, ha negato lo sconfinamento e il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di “un crimine”, di “una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi” e ha avvertito che l’incidente avrà “serie ripercussioni” sui rapporti tra Mosca e Ankara. Il capo del Cremlino ha affermato che il velivolo non minacciava la Turchia ed è caduto 4 chilometri all’interno del territorio siriano.

Le reazioni – Ankara ha convocato l’incaricato d’affari russo e ha ottenuto la convocazione d’urgenza del Consiglio Nato per questo pomeriggio. Mosca ha risposto convocando a sua volta l’attachè militare turco, con la Duma che ha accusato Ankara di “aiutare i terroristi”. Per domani era in programma una visita distensiva a Istanbul del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che ora rischia di saltare. Uno dei due piloti sarebbe morto, probabilmente ucciso dai ribelli che hanno diffuso le immagini del cadavere, mentre per salvare l’altro sono in corso ricerche degli elicotteri russi. Il Sukhoi-24 è stato colpito nella zona montuosa di Jabal Turkman, a nord di Latakia. Ankara sostiene che il velivolo era entrato nel suo spazio aereo nella provincia sud-orientale di Hatay, nella zona di Yayladag, e non ha cambiato rotta nonostante gli fossero stati inviati 10 avvertimenti nel giro di cinque minuti. A inizio ottobre, Ankara aveva già denunciato sconfinamenti dei caccia russi e incontri ravvicinati con i jet turchi (13 in una settimana), minacciando di abbattere i velivoli in caso di nuove violazioni del suo spazio aereo. Sempre a ottobre i caccia turchi avevano abbattuto un drone russo al confine, anche se Mosca ha negato fosse suo.

Fonte: libero quotidiano

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VOICI LA TELEVISION PANAFRICAINE DE 2016 (2) : LES NOUVEAUX STUDIOS DE MALABO EN CONSTRUCTION

Luc MICHEL pour AFRIQUE MEDIA TV/

2015 11 24/

https://www.facebook.com/AFRIQUE.MEDIA.TV/

http://www.scoop.it/t/afrique-media-tv

AMTV - AM2016 II tour de Malabo (2015 11 23) FR (1) AMTV - AM2016 II tour de Malabo (2015 11 23) FR (2)

AMTV - AM2016 II tour de Malabo (2015 11 23) FR (3)

AMTV - AM2016 II tour de Malabo (2015 11 23) FR (4)

AMTV - AM2016 II tour de Malabo (2015 11 23) FR (5)

Comme je l’écrivais hier, derrière AFRIQUE MEDIA TV il y a une ambition collective : celle de faire de notre chaîne une « CNN panafricaniste et internationale ». C’est la volonté de la Direction de la télévision. C’est aussi la mienne puisque je me suis totalement engagé pour AFRIQUE MEDIA (ce qui me vaut une répression sournoise et rampante du gouvernement atlantiste en Belgique).

Je vous présentais hier les nouveaux studios d’AFRIQUE MEDIA à Douala qui ouvriront dans quelques semaines et sont en cours d’aménagement. Pour ceux qui mettraient en doute cette ambition et ses moyens, voici cette fois un reportage sur les nouveaux studios d’AFRIQUE MEDIA à Malabo en Guinée Equatoriale : une autre grande Tour ultra-moderne et une résidence extérieure, aussi au design impressionnant !

Les plans ont été validés. Vous en découvrez les esquisses d’architecte. Et le travail des fondations a commencé cette semaine.

AFRIQUE MEDIA ce sera encore une autre tour à Njamena fin 2016 (les locaux actuels étant provisoires). Et l’ouverture des bureaux d’AFRIQUE MEDIA à Bruxelles, la capitale de l’Union Européenne (avec les moyens de mes réseaux) !

Que disent encore les pitoyables critiques d’AFRIQUE MEDIA ?

Luc MICHEL

Pour AFRIQUE MEDIA TV

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“LES ETATS-UNIS ET L’OCCIDENT SOUFFRENT DES REPERCUSSIONS DU SOUTIEN AU TERRORISME EXTREMISTE” (LE GRAND MUFTI DE SYRIE)

SYRIA COMMITTEES/

Avec SANA – PCN-SPO/ 2015 11 23/

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http://www.syria-committees.org/

SYRIA - Grd Mufti sur terrorisme (2015 11 23)  FR

«Les Etats-Unis et l’Occident souffrent de leur soutien à la pensée terroriste extrémiste et, actuellement, ils en subissent les répercussions. Au début, dans le but de porter atteinte à l’Islam, ils soutenaient la pensée extrémiste et tentaient d’insinuer que ce que font les extrémistes, est, en fait, propre à l’Islam», a déclaré Ahmed Badreddine Hassoun, le Grand mufti de la République de Syrie, a-t-on appris de l’agence de presse syrienne, SANA.

«Les ressortissants syriens, dans les pays occidentaux, représentent la brillante civilisation de la Syrie», a affirmé Hassoun, lors d’une audience accordée à une délégation de l’Union des personnalités médiatiques arabes, aux Etats-Unis, et au quotidien “Al-Aatedal”, pour les migrants arabes. «La Syrie, en restant vigilante, face à des complots d’une grande ampleur, a su résister, face au terrorisme et à l’extrémisme», a ajouté le Grand mufti syrien, en mettant l’accent sur l’importance et le rôle des Syriens résidant à l’étranger, dans le renforcement des liens de leurs fils avec leur terre natale et leur soutien à la résistance, en Syrie.

Les membres de la délégation de ressortissants syriens, aux Etats-Unis, ont salué les prises de position du ministère syrien des Legs pieux, des oulémas de l’Islam et des personnalités religieuses chrétiennes, ainsi que leur rôle, dans la neutralisation des mensonges des médias tendancieux et l’échec de leurs plans visant à semer la discorde entre les Syriens.

SYRIA COMMITTEES / SANA

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Photo : Luc MICHEL, président des SYRIA COMMITTEES, en conversation amicale avec le Grand Mufti de la République de Syrie, à Damas, en décembre 2014.

ATTENTATS DE PARIS ET HYSTERIE SECURITAIRE A BRUXELLES : LES ANALYSES DE LUC MICHEL ET FABRICE BEAUR SUR SAHAR TV (IRAN)

EODE-TV/ 2015 11 21/

Avec SAHAR TV/

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https://www.facebook.com/EODE.org

https://vimeo.com/eodetv

EODE TV - SAHARTV attentats Paris LM & FB (2015 11 21)  FR

Sur la Télévision iranienne francophone SAHAR TV,

dans l’émission A LA UNE, présentée par Ahmad NOKHOSTINE, ce 21 novembre 2015,

Luc MICHEL, administrateur-général d’EODE, et Fabrice BEAUR, administrateur de EODE RUSSIA-CAUCASUS, analysent les attentats de Paris et l’hystérie sécuritaire à Bruxelles …

* Voir l’émission complète sur : https://vimeo.com/146693624

EODE-TV / EODE PRESS OFFICE

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EODE- Eurasian Observatory for Democracy and Elections

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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv

“È russo, Allahu Akbar!”. E I ribelli uccidono il pilota

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il Giornale, ultime notizie

Un commando della Decima Brigata ammazza uno dei piloti che guidavano il caccia russo abbattuto dai turchi

 – Mar, 24/11/2015 – 13:32
 
“È un pilota russo! Allahu Akbar!”. E, al grido di “Allah è grande!”, un commando di ribelli siriani appartenenti alla Decima Brigata hanno ammazzato uno dei due piloti che guidavano il caccia russo abbattuto dagli F-16 turchi.
Il pilota russo ammazzato dai ribelli siriani

I ribelli hanno, poi, diffuso su internet un video in cui si vede il cadavere dello sciagurato pilota (guarda il video).

 

“Uccciso un pilota russo nella provincia di Latakia per mano dei rivoluzionari”, esultano i ribelli della Decima Brigata su Twitter e Facebook. Il pilota russo è stato ammazzato dairibelli siriani mentre tentava di raggiungere con il suo paracadute una zona in mano al regime di Damasco. “Quando si sono lanciati, hanno cercato ripetutamente di dirigere i loro paracaduti verso la zona controllata dal dittatore Bashar al Assad – spiega Jabir Ahmad, portavoce della Decima Brigata, alla Dpa – i nostri uomini dell’unità dei mitraglieri della Decima Brigata sono riusciti a colpirlo prima che scappasse e il suo cadavere è caduto nella zona liberata”.

 Siria, la cattura dei piloti russi

Negli ultimi due mesi la zona è stata teatro di violenti scontri tra le forze governative di Bashar al Assad sostenute dai raid aerei russi e gruppi siriani ribelli. Nell’area è attivo l’Esercito libero siriano, ma anche il Fronte al Nusra legato ad al Qaeda e forze turkmene. La Russia ha iniziato a bombardare in Siria dal 30 settembre su richiesta di Assad, ufficialmente contro il sedicente Stato Islamico (Is). Fonti dell’opposizione hanno però contestato a Mosca di colpire anche i ribelli moderati che combattono il governo di Damasco.

LA VERGOGNA DELL’OCCIDENTE: LA NATO COSTRINGE I BOMBARDIERI RUSSI A VOLARE SULL’ATLANTICO PRIMA DI ATTACCARE ISIS

http://www.vietatoparlare.it/la-vergogna-delloccidente-la-nato-costringe-i-bombardieri-russi-a-volare-sullatlantico-prima-di-attaccare-isis/

 VIETATO PARLARE

21 novembre 2015 By   

 

Ecco la strada che la NATO costringe a fare all’aviazione russa impegnata contro ISIS impedendo agli aerei russi di sorvolarei territori sotto la propria giurisdizione.

I bombardieri russi  a lungo raggio Tu-22M3 partono dalla base aerea di Mozdok in Ossezia del Nord.

Gli equipaggi fanno due sortite ogni 24 ore, la missione che si svolge anche durante la notte comprende un rifornimento in volo.

I vettori sorvolato il mar di  Barents e i mari norvegesi e lo stretto di Gibilterra  prima di lanciare gli  attacchi e ritornare alla base.

Nel complesso, i Tu-160 vettori sono costretti a rimanere oltre 16 ore consecutive  in  volo…

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(dati e grafica Veteran Today)

Aereo russo abbattuto, ira di Mosca: il nostro caccia non ha sconfinato

martedì, 24, novembre, 2015jet-russo-abbattuto

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che un caccia Sukhoi-24, un bombardiere tattico a bassa quota, e’ stato abbattuto al confine tra Siria e Turchia e i due piloti sono riusciti ad eiettarsi

Il ministero, citato da Interfax, ha assicurato di poter dimostrare che il velivolo era rimasto nello spazio aereo siriano per tutta la durata del volo.

Questa è la prova che la Turchia non lotta affatto per combattere Isis. In tal caso infatti, non avrebbe abbattuto l’aereo russo avendo una causa comune. E se anche avesse davvero sconfinato, i turchi sanno bene che il caccia russo non avrebbe mai rappresentato una minaccia per la Turchia.

Nel video l’orribile spettacolo dei turcomanni urlanti intorno al cadavere del pilota russo.

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SIRIA: I RUSSI SCRIVONO “PER PARIGI” SULLE BOMBE, ISRAELE “DOPO CHE AVRANNO FINITO, RAQQA NON ESISTERÀ PIÙ”

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(di Franco Iacch)
21/11/15 

“Per Parigi”. E’ questa una delle frasi preferite che i militari russi scrivono sulle bombe destinate in Siria. In un video pubblicato dal Ministero della Difesa russo, i militari vengono immortalati mentre scrivono frasi sulle bombe che andranno a “vendicare” le vittime degli attentati nella capitale francese. In un’altra, un militare scrive: “In ricordo dei nostri”. Il video è stato girato presso la base di Hmeymim, roccaforte russa in Siria.

Dicono dal Ministero della Difesa con ironia. “Piloti e tecnici della base aerea di Hmeymim sono liberi di lasciare i loro messaggi sulle bombe. Subito dopo li consegniamo con priorità assoluta”.

Dallo Stato Maggiore comunicano che nell’ultimo raid sono stati distrutti 15 impianti di stoccaggio e 525 camion che trasportavano petrolio, riducendo le entrate giornaliere dello Stato islamico di 1,5 milioni di dollari.

Mosca, infine, ha portato a 69 gli aerei schierati in territorio siriano, non diramando però dettagli sulle nuove piattaforme.

Da Israele, intanto, rimbalza una voce (non confermata): “Dopo che i russi avranno finito di bombardare Raqqa, non resterà più nulla”. Gli israeliani paventano un bombardamento di massa.

Mosca ha sempre affermato di aver lanciato, nel limite del possibile, bombe intelligenti contro obiettivi nemici.

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