COSA CHIEDE CAMERON PER NON APPOGGIARE IL BREXIT, E PERCHE’ E’ IMPORTANTE ANCHE PER NOI

Di FunnyKing , il 11 novembre 2015
Nota di Rischio Calcolato: l’articolo che segue mette in evidenza una importantissima trattativa che potrebbe cambiare il volto dell’intera Unione Europea, e per una volta, in senso positivo. Grazie al popolo inglese (Dio lo benedica) il premier Cameron si trova fra l’incudine, ovvero la volontà della pancia degli inglesi di mandare a fare in culo l’Europa con un referendum, e il martello ovvero la City di Londra che vuole rimanere in Europa e teme come la peste le “regole” restrittive alla circolazione dei capitali verso Londra che senza dubbio verrebbero messe da tedeschi e francesi (vi assicuro che non vedono l’ora, Berlino e Parigi odiano la primazia di Londra in campo finanziario, per questo temo che i colloqui di Cameron falliranno).
 
Però sperare non costa nulla, potrebbe anche accadere un miracolo e potremmo tutti ritrovarci con regole europee molto diverse e più orientate ad un nuovo bilanciamento fra sovranità dei singoli stati e sovranità europea. In particolare a beneficiarne in un primo momento saranno le nazioni che sono in Europa ma non aderiscono all’Euro il che porterà inevitabilmente a nuove spinte politiche verso un ripensamento o alla dissoluzione della moneta unica.
 
Forza Albione.
 
Cameron-Vignetta-ita
David Cameron ha promesso il referendum sull’uscita dall’Unione Europea entro il 2017 , ma il primo ministro inglese ha anche iniziato una vera e propria trattativa con la UE il cui risultato influenzerà la sua posizione verso questa importante decisione. Se da un lato il raggiungimento di risultati concreti in queste trattative renderebbero più semplice la permanenza inglese nell’Unione, il loro fallimento spingerebbe Cameron a fare compagna per il Brexit, come il primo ministro ha ufficialmente annunciato alla stampa.
 
Quali sono le concessioni richieste da Cameron a Bruxelles ?
  • Il Regno Unito chiede un’opzione di non sottoscrizione di eventuali accordi per una “Unione Europea più unita”, accordi già preventivati dai precedenti trattati. Sarebbe un cambiamento simbolico ed epocale.
  • Esplicitare che l’Unione Europea è un’area con più valute, per cui non vi è nessun obbligo attuale o futuro di aderire all’euro. Attualmente i paesi parte dell’Unione che non hanno adottato l’euro hanno un impegno ad entrare nella Moneta Unica con un percorso di convergenza, anche se non sono state fissate date per tutti ed alcuni, come la Polonia, stanno facendo marcia indietro.
  • restituire una serie di poteri, attualmente delegati a Bruxelles, ai parlamenti nazionali. Trattative in merito sono attualmente in corso e le trattative potrebbero portare alla creazione di un “Cartellino rosso”che permetta ai singoli parlamenti nazionali di bloccare normative europee.
  • Impedire che l’Eurozona possa legiferare in modo costrittivo anche per i paesi che non ne sono parte, soprattutto, chiaramente, in tema finanziario. La protezione della City è vista come elemento essenziale per gli Inglesi.
Se le trattative di Cameron avranno successo il processo di formazione degli “Stati Uniti d’Europa”, tanto agognato da molti politici, ma temuto da moltissimi cittadini, subirà una sonora battuta d’arresto. Soprattutto il sistema del “Cartellino rosso” sulle legislazioni comunitarie riporterà una ventata di ragionevolezza e di democrazia nelle stanze delle burocrazie comunitarie. Inoltre la doppia legislazione che differenzierà l’area euro da quella senza euro sarà un ulteriore incentivo per i paesi della moneta unica per uscirne: le specificità legislative ottenibili dai paesi con monete nazionali daranno ancora più forza ai movimenti popolari e nazionalisti .
 
Quindi, sinceramente, non possiamo ahc e augurare a Cameron di avere successo !
 
da Scenarieconomici.it articolo di Fabio Lugano

RICORSO CONTRO DRAGHI ALLA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA: ”HA MANIPOLATO LE FINANZE PER FAR ENTRARE L’ITALIA NELL’EURO”

doverebbe essere l’Italia a pensarci a fare ricorso, ma guai, sarebbe un atto di xenofobia
martedì 10 novembre 2015
 
BERLINO – Nuovo ricorso presso la Corte Costituzionale tedesca contro il piano di Qe varato dalla Bce  e voluto strenuamente da Mario Draghi a gennaio di quest’anno e il cui rafforzamento e’ una delle opzioni a disposizione della Bce a dicembre, come gia’ preannunciato, per risollevare l’inflazione nell’Eurozona.
Operazione che per la verità sembra fallita, dato che addirittura la zona euro è prossima alla deflazione.
In ogni caso, Peter Gauweiler, ex vice-presidente della Csu, il partito bavarese alleato della Cdu di Angela Merkel, gia’ noto per il suo euroscetticismo e le sue critiche ai piani di aiuto per la Grecia, ha presentato un nuovo ricorso a Karlsruhe contro il Qe.
Gauweiler, che ha lasciato il partito conservatore bavarese in marzo perche’ in disaccordo con i piani di salvataggio europei, afferma in una nota che gli acquisti di titoli pubblici e privati per 60 miliardi al mese attivati dalla Bce “per riattivare l’inflazione” violano il divieto dei Trattati europei al finanziamento monetario e il mandato sulla stabilita’ dei prezzi della Bce.
Con “somme miliardarie”, la Bce, afferma ancora Gauweiler, permette a Stati totalmente sovraindebitati – riferimento all’Italia è del tutto evidente – di continuare a finanziarsi con crediti a basso costo invece di risanare i bilanci.
Gauweiler chiede, inoltre, alla Corte Costituzionale di verificare se Draghi e’ “parziale” nelle sue decisioni, ricordando che come allora direttore generale del Tesoro italiano, Draghi e’ stato corresponsabile “delle manipolazioni finanziarie che hanno permesso all’Italia di entrare nell’area dell’euro”. Un’accusa violentissima che avrà certamente ripercussioni sui rapporti tra l’elite finanziaria tedesca e il governatore della Bce.
Un precedente ricorso sul piano di acquisti della Bce e’ stato depositato in settembre dal movimento ‘Alleanza per il progresso e il rinnovamento’ (Alfa), fondata in luglio da Bernd Lucke, ex leader del partito euroscettico ‘Alternative fuer Deutschland’.

L’associazione dei “Medici che non si vendono”: SOSTENIAMOLI!

ma quanto danno fastidio i No…
 
 
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Articolo di Beatrice Salvemini – terranuova.it
 
L’associazione NoGraziePagoIo è costituita quasi interamente da operatori sanitari. Non accettano nulla dalle case farmaceutiche e rispettano un codice di comportamento che dovrebbe essere la regola, non l’eccezione.
 
Ma purtroppo sono pochi gli operatori sanitari e i medici che decidono per scelta di stare lontano dai conflitti di interesse o dalle blandizie delle case farmaceutiche. Ma i NoGraziePagoIo non si arrendono e mettono a disposizione unbollettino di informazione che noi diffondiamo ai nostri lettori, pregandovi di leggerlo perchè riporta le denunce di chi dentro all’ambiente ha deciso di ribellarsi al sistema.
 
«Difficile però ottenere i risultati che desideriamo (per esempio, che le associazioni professionali eliminino i loro legami con l’industria della salute per una formazione indipendente da interessi commerciali) se continuiamo a raccontarcela tra noi – dicono i NoGraziePagoIo – È necessario uscire dal nostro ambito professionale per dialogare con la sempre invocata e spesso fantomatica società civile. Se molti cittadini o gruppi di cittadini, indipendentemente dalla loro posizione nella società, chiedessero le stesse cose che chiediamo noi, ed esercitassero la dovuta pressione su chi di competenza, le nostre chances di successo aumenterebbero, a beneficio della salute di tutti. Ben venga quindi l’appello di un gruppo di mamme sarde contro la pesante interferenza dell’industria su un congresso pediatrico: merita la nostra prima pagina. E la seconda pagina, ma sotto lo stesso titolo, la merita una protesta di alcuni gruppi di mamme contro una trasmissione televisiva, e la ditta di prodotti per l’infanzia che la produce, che squalifica il ruolo delle Ostetriche asservendole alle pretese del mercato e del marketing».
 
PER LEGGERE IL BOLLETTINO DEI NOGRAZIEPAGOIO, CLICCA QUI
Articolo di Beatrice Salvemini

Gli USA vogliono militarizzare l’Europa con la scusa dell’aggressione russa

2 giorni fa Pubblicato da StopEuro Staff
 
Le massime autorità militari statunitensi hanno proposto di aumentare il numero di soldati presenti in Europa e di perfezionare l’addestramento delle truppe in modo che siano pronte ad affrontare le potenziali minacce provenienti dalla Russia.
 
È quanto emerso durante un forum che si è tenuto nel fine settimana a Simi Valley, in California, tra leader militari e della Difesa, che hanno condannato presunte aggressioni militari della Russia (quali???) e avvertito che gli Stati Uniti non devono lasciare che la cooperazione di Mosca con l’Occidente sulla Siria faccia dimenticare il conflitto in Ucraina.
 
Il generale Philip Breedlove, comandante in capo delle forze della Nato in Europa, ha detto che vorrebbe vedere più brigate, in rotazione, impegnate in Europa e che una decisione sulla proposta, che sarà presentata dal Pentagono, sarà presa “nei prossimi due mesi”. Serviranno l’approvazione del presidente Barack Obama e del Congresso. Non pare che abbiano intenzione di sapere se gli Stati europei siano d’accordo. FONTE

Il nuovo capo economista del FMI è preoccupato per uno ‘scenario da incubo’ per l’Europa

ooh povero banchiere, il sogno europeo allora era il sogno dei banchieri dato che la cosca delle banche nota come FMI è delusa dal fatto che tanti cittadini ORA CHE CONOSCONO il vero volto della UE e PAGANO con la vita il “successo dell’euro” come lo ebbe a definire Monti guardando la Grecia ed il BENE che la moneta unica ha diffuso in tal paese, ma come si può rifiutare e disconoscere la MERAVIGLIA CHE E’ LA UE? Si deve essere proprio degli estremisti XENOFOBI per non gradire IL TRATTAMENTO TROIKA 
 
fmi
A pochi mesi dall’inizio del suo lavoro, le sfide per il nuovo capo economista del Fondo Monetario Internazionale Maurice Obstfeld sono già numerose, si legge su Business Insider.
C’è il piano della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse – che costituisce un profondo test per le economie di tutto il mondo. C’è la crisi migratoria in Europa. E, da non dimenticar, la minaccia della Gran Bretagna di lasciare la zona euro, con l’economia della regione già fragile.
Tutto questo in un contesto di lenta crescita economica globale e icambiamento climatico.
In un’intervista con AFP, Obstfeld, ex consigliere economico del presidente Usa Barack Obama, ha parlato di uno “scenario da incubo”, in cui varie pressioni cospirano per indebolire i legami economici dell’Europa.
“Mi preoccupo molto della forte tendenza in Europa a ritirarsi dall’integrazione dei mercati”, ha detto.
“Un fattore è la crisi dei rifugiati, con un sacco di pressione sulle frontiere e la mobilità dei lavoratori”, ha aggiunto.
“C’è un sacco di pressione politica proveniente dagli estremi, che potrebbe minacciare l’integrazione economica che c’è stata in passato”.
“Un altro fattore evidente è la Gran Bretagna che potrebbe lasciare eventualmente l’Unione europea”.
Obstfeld è arrivato al Fondo nel mese di settembre per sostituire l’economista francese Olivier Blanchard, capo economista durante la crisi finanziaria senza precedenti negli Stati Uniti e in Europa.
Obstfeldsi si trova ad affrontare alcune sfide diverse da Blanchard, in particolare l’impatto del forte rallentamento della seconda economia più grande del mondo, la Cina; e dovrà vegliare su più temi caldi, con tendenze a lungo termine.
“Il cambiamento climatico è una grave minaccia economica. Il riscaldamento riduce l’efficienza produttiva, disastri climatici possono essere profondamente dannosi per l’attività economica”, ha detto.
Il Fondo esamina come i cambiamenti climatici colpiranno le economie e i bilanci dei paesi influenzati, e cerca di aiutarli a prepararsi.
Notizia del: 11/11/2015

Israele attacca aeroporto di Damasco, F-15 distruggono armi destinate a Hezbollah

è normale? E’ legittimo? Mah…nessuna indignazione? 
  
aereo
(di Franco Iacch)
11/11/15 –
F-15 israeliani si sono alzati in volo, poco dopo le 18, per colpire obiettivi siti in un aeroporto di Damasco. Secondo i rapporti, l’aviazione israeliana ha colpito numerosi bersagli, probabilmente armi destinate in Libano.
L’attacco è stato annunciato dai media siriani, durante la messa in onda dei principali tg del paese.
L’IDF preferisce non commentare il raid, tuttavia Israele ha già annunciato una rigorosa politica di intolleranza verso ogni tipo di minaccia per il paese, come il trasferimenti delle armi tra Siria e Libano.
Ci si chiede se il raid sia stato coordinato con i russi, secondo quanto concordato nell’incontro tra il primo ministro Benjamin Netanyahu ed il presidente russo Vladimir Putin. Secondo l’accordo, tutte le operazioni in Siria sarebbero state coordinate per evitare incidenti “inconsapevoli” tra le rispettive forze aeree.
L’ultimo attacco israeliano in Siria risale al 31 ottobre scorso, quando sono stati colpiti numerosi obiettivi di Hezbollah nel sud della Siria.

Israele sbatte la porta in faccia a Matteo Salvini: “Non può venire da noi” Le sue amicizie e le sue proposte politiche non sono gradite.

Infatti, chissà perché è gradito solo a chi obbedisce alla lobby CHE NON ESISTE e tutti gli altri sono mostri antisemiti e xenofobi

Rohani in Italia, Israele avverte: “Renzi rispetti i suoi impegni”

 
di Luciano Lago
 
Il quotidiano Repubblica ha oggi anticipato l’intenzione del Governo di Tel Aviv di stoppare la visita prevista in Israele di Matteo Salvini:  “
 
“L’altolà di Israele a Salvini: “Non può venire da noi”
“…..Salta il viaggio a Gerusalemme. L’ambasciata israeliana dà parere negativo alla missione del segretario lumbard. Pesano la questione immigrati e i rapporti coi gruppi neofascisti
…..Con Israele le cose sono andate diversamente. Tutto si è consumato (finora) nella massima discrezione, anche perché il disco rosso di Israele assume tutto un altro peso. L’ambasciata a Roma che fa capo a Naor Gilon ha fatto sapere in via ufficiosa come la missione venga considerata politicamente inopportuna alla luce delle posizioni che il capo leghista ha assunto sulle politiche per l’immigrazione, ma anche per le alleanze “estreme” strette in Europa.
 
Prosegue il giornale:
“Il tandem con la destra populista e con venature razziste di Marine Le Pen non è considerata la migliore credenziale per presentarsi a Gerusalemme. Per di più, lo stop è stato notificato qualche giorno prima della manifestazione di Piazza Maggiore a Bologna. Su quel palco Salvini è salito con Silvio Berlusconi ma anche con Giorgia Meloni, erede della destra italiana, e tra i manifestanti erano ben visibili le insegne (e le teste rasate) di Casa Pound. Una piazza, anche quella, che sembra sia “piaciuta poco” all’ambasciatore Gilon…….”
 
Salvini adesso ha un motivo in più di riflessione per le sue scelte politiche. Non è possibile stare con il piede in due scarpe: se sei decisamente contro le sanzioni alla Russia (come Salvini ha più volte dichiarato) e ti dichiari a favore del presidente siriano Al-Assad, chiedendo anche di abolire le sanzioni contro la Siria e di lottare contro il terrorismo in quel paese, sei considerato un nemico da Israele ed un ospite non gradito.
 
E’ noto che Israele considera Al-Assad uno dei suoi peggiori nemici ed è al centro di tutte le trame, assieme agli USA ed Arabia Saudita, per rovesciare il governo siriano ed in questi anni ha appoggiato, più o meno apertamente, i gruppi terroristi che combattono per rovesciarlo. Altrettanto noto è che Israele ha appoggiato e sostenuto il golpe in Ucraina (sobillato dagli USA) che aveva l’obiettivo di associare l’Ucraina alla NATO e privare la Russia della delle sue basi strategiche in Crimea, sul Mar Nero.
 
Inoltre Israele ha fortemente criticato l’intervento russo in Siria che ha guastato il vecchio piano del governo sionista di smembrare la Siria e ridurla ad un protettorato di USA ed Arabia Saudita. Vedi il piano Yinon ovvero “il piano di balcanizzazione del Medio Oriente”
 
Non fa quindi nessuna meraviglia lo stop dato da Tel Aviv alla visita di Salvini in Israele, anche se la notizia data inizalmente da Repubblica è stata poi parzialmente corretta dall’ambasciata israeliana che, in un comunicato, ha accenanto ad imprecisati “motivi tecnici” che hanno determinato l’annullamento della visita. Rimane il fatto che Repubblica è un giornale “megafono” del sionismo in Italia, visto il gruppo a cui appartiene (gruppo De Benedetti) e la linea politica filo israeliana che ha sempre seguito. “Repubblica” probabilmete ha anticipato quello che le autorità di Tel Aviv pensano di Salvini.
 
Naturalmente non poteva mancare l’accusa di alleanza con i neo fascisti (quelli di Casa Pound) come incompatibile con la mentalità israeliana che non tollera qualsiasi partito o movimento che si richiami all’esperienza storica del Fascismo.
 
Questa preclusione tuttavia non ha impedito ad Israele di appoggiare apertamente il governo ucraino di Kiev che ha incluso al suo interno esponenti neo nazisti in posizioni di responsabilità. Il governo di Kiev risponde ad una strategia di attacco contro la Russia e di conseguenza gli estremisti ed i crimini commessi da quel governo, in quel caso, si possono giustificare. Vedi: Chi sono i nazisti nel governo ucraino.
 
Le dichiarazioni fatte in passato da Salvini a favore di Israele non sono state giudicate sufficienti per considerare il segretario della Lega un possibile interlocutore del governo di Tel Aviv.
 
Questa dovrebbe essere una lezione per Salvini: per i sionisti chi non è allineato con tutte le posizioni del governo di Israele viene considetato un nemico. “O con noi o contro di noi”, è quello che pensano in Israele.
 
Per Israele è andato bene Renzi che è un personaggio totalmente sottomesso ai poteri sovranazionali ed è andato infatti ad omaggiare ed a fare l’inchino a Natanyahu prima ed alla monarchia dell’Arabia Saudita (alleata di Israele) non più tardi di due giorni fa.
Non può andare ugualmente bene per Salvini che vuole rappresentare una alternativa al governo Renzi e che cavalca, almeno nel suo programma, delle posizioni di opposizione contro i poteri sovranazionali e contro l’oligarchia Europea.
 
Se la Lega di Salvini vuole essere coerente, non basta farsi fotografare con Putin ma   occorre  trovarsi dalla parte dei popoli che lottano per la loro indipendenza e la loro autonomia, bisogna spendere qualche parola a favore dei siriani, dei palestinesi, degli yemeniti, così come dei russi del Donbass, tutti popoli che sono oggetto di aggressione dal potere egemonico rappresentato dagli USA e da Israele (e dai loro reggicoda).
 
Naturalmente questo significa che prima o poi, con le dovute cautele, arriverà il momento di parlare della servitù dell’Italia nei confronti del potere USA, delle 113 basi sul territorio italiano e del ruolo della NATO, divenuto lo strumento delle guerre di aggressione americane che non hanno nulla a che fare con gli interessi nazionali dell’Italia.
 
Salvini si ispira ed è alleato con la Marine Le Pen in Francia e da lei sono venute parole molto chiare di netto dissenso rispetto alla politica estera del suo paese asservita agli politica di Washington e prostituita agli interessi ed ai denari della monarchia saudita. Vedi: Marine Le Pen richiama la UE a liberarsi dalle pressioni degli USA
 
Molti si aspettano che anche Salvini possa avere lo stesso coraggio e prendere posizioni chiare e precise invece di correre ad accreditarsi con uno di poteri forti internazionali. La porta in faccia in questo caso potrebbe essere stata salutare.

Eccesso di legittima difesa? Parliamo di eccesso di illegittima offesa piuttosto!

eh no. E’ giusto lasciar rapinare i propri genitori anziani e lasciarli malmenare in casa propria, sennò se ci si oppone si dice che siamo dei selvaggi del far west. Bisogna essere accoglienti con i poveri malviventi. Strano che ci predica sta cantilena viaggi con la scorta, ad esempio. Cos’è st’abominio di volersi sentire al sicuro in casa propria? Ma è roba da reazionari.
 
L’editoriale di Salvatore Viglia on 12 Novembre, 2015 
polonia
Stando alle ultime notizie di sparatorie che vorrebbero i ladri invasori di case soccombere al fuoco dei malcapitati,  urge una legislazione. L’errore comune che si commette è di rivedere “l’eccesso di legittima difesa” per adeguarlo all’emergenza attuale piuttosto che considerare l’aspetto fondamentale che annulla discussioni e fuga ogni dubbio: “l’ eccesso di illegittima offesa”. Questo eccesso temerario all’ennesima potenza, consente ad un malvivente di introdursi notte tempo nella casa o nella proprietà di un cittadino ponendo in prostrazione psicofisica gli abitanti perché li costringe, tra terrore, paura ed ansia a valutare nella concitazione di fatti gravissimi, quale difesa in quel caso può essere consentita dalla legge se cioè è lecito oppure no difendersi con un’arma da fuoco. Chi si introduce in casa oppure in una proprietà di notte al buio, lo fa per commettere un reato  accettando, in quelle condizioni, il rischio concreto di essere scoperto. E’ evidente che non temere di essere sorpresi neanche nella paura di una reazione normale e legittima di chi cercherà di difendersi, rende il delinquente spropositatamente superiore nei rapporti di forza dell’azione illecita che ha intenzione di compiere ad ogni costo. Di qui “l’eccesso di illegittima offesa”  caratterizzato dalla  sfrontata azione spericolata del delinquente che lo pone in una posizione di vantaggio esageratamente conveniente al compimento dell’azione criminale. L’eccesso di illegittima offesa, nei casi prospettati   andrebbe considerato per consentire alla vittima dell’intrusione criminale, l’uso di un’arma da fuoco contro il malvivente. L’eccesso di legittima difesa, viceversa, non può essere preso in considerazione nei casi di intrusione in casa o nella proprietà notte tempo senza la possibilità di vedere chiaramente con chi si ha a che fare, se è armato oppure no, e di quale arma si tratti al solo scopo di scegliere il tipo di difesa personale per non incorrere nella maglie della giustizia stando attenti quindi a non eccedere nella difesa legittima. Il reato di “Eccesso  di illegittima offesa”, deve essere introdotto nella legislazione penale italiana nelle condizioni esplicitate (introduzione in casa o in proprietà notte tempo ed al buoi) ed in tutti i casi in cui il malvivente mostra una straordinaria temerarietà e decisione nel commettere il reato coperto dalle condizioni di luce, clima e visibilità limitate. Ciò consente di poter usare, anche se come ultima ratio, un’arma da fuoco per difendere sé stessi, la propria famiglia e i figli senza, con questo, incorrere nell’eccesso di legittima difesa tuttora previsto dalla legge ma che non disciplina in maniera corretta i casi di cui sopra.

Polonia, giorno della Nazione: bruciano le bandiere dell’Unione Europea

 aggiornare il vocabolario della lingua italiana: PER la mafia del PD essere contrari all’Unione europea E’ SINONIMO di xenofobia e razzismo.
Non gradisci la sodomizzazione che la troika e l’euro IMPONGONO? Sei un mostro, parola della società civile, vedi Tsipras, eletto per salvare i greci dal trattamento troika ha tradito macellando quel poco che rimane della e nella vita dei greci. Però non sarò “xenofobo” quindi, tutto OK.
I polacchi NON VOGLIONO fare la fine dei greci?? Cattivi, bastardi, xenofobi. Chissà se la DEMOCRATICA E TOLLERANTE EUROBANKENSTEIN lascerà operare questo nuovo governo polacco in totale autonomia e libertà. Già da domani dovremmo leggere titoli di falsa propaganda tipo magari il ritorno delle fosse comuni (magari all’indomani dell’ennesimo diniego all’euro?)
 
A Varsavia a in occasione della manifestazione organizzata per celebrare la rinascita della Polonia nel 1918
giovedì, 12, novembre, 2015
 
Nella capitale polacca presente anche una delegazione del partito dell’estrema destra ungherese, Jobbik. ‘Stop all’islamizzazione’, ‘Ieri Mosca, oggi Bruxelles ci priva della libertà’ recitavano gli striscioni portati dai più giovani che non hanno vissuto gli anni del crollo del Muro di Berlino e le migrazioni verso l’Occidente.
Diverse le cerimonie ufficiali organizzate a poche settimane dalla vittoria della destra alle elezioni politiche. Il nazionalismo polacco ha anche il suo eroe: due gli omaggi al maresciallo Jozef Pilsudski, l’ufficiale-dittatore considerato il principale architetto della riunificazione del Paese.
La mattinata era iniziata con una messa per la patria alla presenza del presidente, Andrzej Duda, dal leader del partito di governo Diritto e Giustizia, Jaroslaw Kaczynski e dalla neo premier, Beata Szydlo.