Tav, ‘ndrangheta e il senatore: Esposito si difende dal “fango”

Tav, ‘ndrangheta e il senatore: Esposito si difende dal “fango”
settembre 26 2015
di Andrea Doi

Il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito fa chiarezza dopo il polverone sollevato su un rapporto dei carabinieri dei Ros in cui un imputato al processo contro la ‘ndrangheta, Ferdinando Lazzaro, si sarebbe rivolto a lui per ottenere lavori per la Torino-Lione, il Tav.
In conferenza stampa, nonostante gli attacchi dei grillini, il nuovo assessore ai Trasporti di Roma, è apparso tranquillo, ma allo stesso tempo deciso. Lui con questa storia di mafia non solo non c’entra nulla, ma anche Lazzaro, che conosce da anni, sarebbe estraneo ai fatti.
Esposito inoltre ricorda che da tempo aveva segnalato all’allora procuratore di Torino Gian Carlo Caselli e ai Ros le anomalie in Val di Susa intorno proprio al Tav, di cui da sempre lui è un sostenitore.
«Ferdinando Lazzaro è una figura da me straconosciuta, strafrequentata e strasentita e, in tre anni di indagini, la procura non lo ha mai accusato di reati di carattere mafioso», dice Esposito parlando dell’imprenditore coinvolto nel processo “San Michele” sulle presunte inflitrazioni della mafia calabrese in Piemonte.
Si conoscevano, quindi è logico che i contatti tra i due, telefonici o di persona ci fossero, come evidenzia il senatore, che racconta che Lazzaro si rivolse a lui quando il gruppo che aveva ottenuto da Ltf la realizzazione dell’opera aveva attivato con le aziende valsusine una trattativa, come dice Esposito, “a strozzo”.
«Lazzaro si rivolse a me e ad altri perché il consorzio Cmc avviò una trattativa a strozzo nei loro confronti e in quelli di altre aziende locali – spiega il senatore del Partito Democratico – In un comunicato congiunto con l’onorevole Napoli attacchiamo la Regione Piemonte e la Provincia di Torino perché non vedevamo la ricaduta dei lavori per il Tav sulle imprese locali. Una battaglia che ho fatto e continuo a fare».
Ma non finisce qui. Tre anni fa Esposito bussa alla porta della Procura di Torino: «Nel 2012-2013 Lazzaro venne a parlarmi di alcune questioni relative alla Sitaf – continua nel racconto – Mi recai dopo le vacanze natalizie dal procuratore Caselli, che mi disse di rivolgermi ai Ros».
Due ore dura la relazione che Esposito fa ai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale, in cui racconta ciò che ha saputo da Lazzaro in riferimento alla società che gestisce l’autostrada del Frejus. E fa anche dei nomi. I Ros verificano quanto raccontato da Esposito-Lazzaro convocando quelle persone. «Mi era chiaro di avere a che fare con un imprenditore che mi veniva a raccontare delle cose che aveva vissuto in un sistema opaco, che lo stava espellendo – aggiunge Esposito – e lui cercava di sopravvivere».
Dunque la bufala è servita. Lazzaro non è un mafioso. Non perché lo dice Esposito, che come detto non nega il rapporto di amicizia, ma perché lo sostiene proprio la Procura.
«Mi dispiace solo di una cosa: che una teoria politica portata avanti negli ultimi 5-6 anni da un movimento politico, il Movimento Cinque Stelle, che ha sempre teorizzato che quegli imprenditori fossero legati alla mafia si trasformi in una tesi giornalistica falsa». Per questo il senatore ha intenzione di intentare una causa civile e non penale nei confronti del consigliere regionale di M5S Francesca Frediani, che in un comunicato stampa aveva chiesto le dimissioni di Esposito chiamandolo in causa come «come collettore della ‘ndrangheta, e come collante tra politica e ‘ndrangheta»
Perché nonostante tutto questi non sono mafiosi, e non perché lo dico io, ma perché lo certifica la Procura di Torino che non ha indagato nessuno per reati del genere. Io li ho difesi su questo versante e continuerò a farlo».
Senza dimenticare che Lazzaro qualche ostacolo legale nella sua strada da imprenditore lo ha incontrato.
«Vero. Hanno altri conti con la giustizia. Quando venne da me, sapevo che Lazzaro era stato coinvolto in Asfaltopoli, ma è un’altra cosa», conclude Esposito.

Tav, ‘ndrangheta e il senatore: Esposito si difende dal “fango”ultima modifica: 2015-09-27T14:13:41+02:00da davi-luciano
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