ITALIANO, DISOCCUPATO CON 5 FIGLI OCCUPA UNA STANZA NELL’ALBERGO DEI CLANDESTINI: “ADESSO IL PREFETTO DEVE PAGARE COME FA PER CHI CHIEDE ASILO”

cosa fa la società civile degli antirazzisti moralmente superiori????????
Senza lavoro, 5 figli e moglie a carico: “Chiedo asilo anch’io”. E occupa
«I proprietari dell’albergo dovranno presentare il conto alla Prefettura e all’Europa, perché io non ho un soldo, non ho un lavoro, ho cinque figli e moglie a carico, non pago l’affitto da mesi e francamente ritengo che ogni italiano nella mia situazione debba essere aiutato»
 
Sulzano (Brescia) – «Lo scorso sabato mi sono presentato all’Hotel Alpino di Sulzano e, verificato che una camera fosse libera, ho presentato i documenti e l’ho occupata, naturalmente dopo che gli albergatori me ne hanno dato le chiavi. Ora i proprietari dell’albergo dovranno presentare il conto alla Prefettura e all’Europa, perché io non ho un soldo, non ho un lavoro, ho cinque figli e moglie a carico, non pago l’affitto da mesi e francamente ritengo cheogni italiano nella mia situazione debba essere aiutato». Parola di Salvatore Brosco, 47 anni, di Brescia, non nuovo alle proteste ad effetto dopo che tre anni fa ha perso il lavoro. Brosco ha scelto uno degli alberghi del Bresciano dove sono alloggiati richiedenti asilo politico. All’Alpino di via dei Molini dall’anno scorso il loro numero oscilla da 15 a 20 circa. Sono per lo più africani e afghani.
 
«Ritengo – dice Brosco – di avere diritto anche io ad essere mantenuto dallo Stato e dall’Europa, visto che non ho un euro e nessuno mi dà un lavoro. Non ho nessuna nessuna intenzione di lasciare Sulzano e l’albergo Alpino. Il dieci la camera che ho preso non sarà più libera. Non avrò nessun problema a trasferirmi in una delle stanze dei richiedenti asilo politico, a dormire con loro e a mangiare quello che mangeranno loro. Siamo tutti persone bisognose di aiuto: dobbiamo starci vicino. Non vedo perché non debba spettare a me che sono italiano e che all’Italia ho sempre dato il mio contributo».
 
Brosco assicura che non lascerà l’hotel per nessuna ragione e per questo sabato ha organizzato con amici  e sostenitori un presidio in via dei Molini per chiedere uguaglianza di trattamento per italiani in difficoltà e richiedenti asilo politico. «Al sindaco di Sulzano vorrei fare sapere che mi trovo in paese, un paese che so essere sensibile e accogliente a differenza di Brescia dove ho sempre vissuto». Dai gestori dell’albergo Alpino non è stato fatto nessun commento. Sembra però che ieri nel pomeriggio abbiano avvisato le forze dell’ordine della presenza di Salvatore Brosco in una delle loro stanze.
 
IL LAVORO E L’AFFITO – Viveva alla Badia, Salvatore, ma da tempo non riusciva a sostenere l’affitto. Prima gli era andata male con il commercio d’antiquariato, e poi anche con il lavoro di autotrasportatore. Di fatto, Brosco è disoccupato da tre anni. Il titolare dell’hotel è al corrente della situazione di Salvatore. E sa che Brosco non ha alcuna intenzione di andarsene, almeno finché non avrà risposte e aiuti dalle istituzioni. Ma sulla sua testa pende la minaccia di un foglio di via.
FONTE
 
ITALIANO, DISOCCUPATO CON 5 FIGLI OCCUPA UNA STANZA NELL’ALBERGO DEI CLANDESTINI: “ADESSO IL PREFETTO DEVE PAGARE COME FA PER CHI CHIEDE ASILO”ultima modifica: 2015-08-16T21:54:13+02:00da davi-luciano
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