Lucio Alberti, un anarchico di Milano, condannato insieme ad altri due No Tav a maggio per l’assalto al cantiere di Chiomonte, nel maggio 2013, torna in cella.
L’uomo, dopo la sentenza a due anni e dieci mesi, si trovava agli arresti domiciliari, ma, secondo un’agenzia stampa, sarebbe stato sorpreso dai carabinieri durante un controllo mentre chiacchierava sul pianerottolo di casa.
Pochi centimetri dal suo appartamento, vicino alle scale, ma quanto sarebbe bastato ai militari per riportarlo in cella. E ora verrà indagato per evasione.
AGGIORNAMENTO DELLE 19.15
Secondo notizie raccolte dagli amici e compagni dell’attivista No Tav, avendo sentito direttamente il suo legale, Alberti non sarebbe stato arrestato e quindi non sarebbe indagato per evasione.