Greci in piazza per la «fermezza»

il manifesto come tutta la stampa mainstream ha dell’incredibile: fuoco e fiamme, manifestazioni antiausterity MA GUAIA A DIRE IL FMI E’ CRIMINALE O FUORI DALL’EURO.
Ricordano la povertà ed i suicidi MA RIBADISCONO CHE USCIRE DALL’EURO SAREBBE PIU’ COSTOSO.
Come non fosse chiaro fin dall’inizio COSA L’EURO COMPORTASSE, come fingere di stare dalla parte dei deboli CONTINUANDO A FARE MIELINA PER LE BANCHE
Disgustosi. D’altronde come non pensare all’ “antagonista” Casarin che dissse che la nuova sinistra sta con l’euro? (perché quella vecchia era contro??!!!!)

Ma ovviamente è tutta colpa della Merkel che pure disse che avrebbe accettato un GREXIT, il FMI?? Angeli a quanto pare per il manifesto
Ed il BANKRUN?
 

Atene. Tsipras incontra oggi e domani Putin a San Pietroburgo sulla pipeline Turk Stream. Syriza contro il tempismo del presidente della Banca di Grecia Stournaras che agita il default mentre è braccio di ferro con i creditori
 
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ATENE
 
Edizione del 19.06.2015
 
Pubblicato  8.6.2015, 23:57    –  Aggiornato 19.6.2015, 12:23
 
Il paese, a sen­tire i greci, vive i momenti piú cri­tici dal dopo­guerra. La frase «guerra aperta tra la Gre­cia e i suoi cre­di­tori» domina ormai in tutti i tg e titoli di stampa. Ale­xis Tsi­pras ha accu­sato, cre­di­bil­mente, il Fmi di avere «respon­sa­bi­litá cri­mi­nali» per la situa­zione in cui versa il Paese, Jean-Claude Junc­ker a sua volta — ma ingiu­sta­mente come si é dimo­strato dopo — ribatte a Tsi­pras di men­tire sul negoziato.
 
Ogni giorno è un’altalena di sen­ti­menti, tra rab­bia e pre­oc­cu­pa­zione, timore e fer­mezza che, è bene ricor­darlo, è il sen­ti­mento più popo­lare, basta par­lare con la gente. La stessa che per due giorni con­se­cu­tivi si é radu­nata a Pla­tia Syn­tag­ma­tos, la piazza della Costi­tu­zione ad Atene, alla Torre bianca, il sim­bolo della cittá di Salo­nicco, a Cha­nia nell’ isola di Creta.
 
Due mani­fe­sta­zioni diverse, la prima dell’altro ieri pro­mossa da movi­menti e col­let­tivi di sini­stra nella quale hanno par­te­ci­pato anche par­la­men­tari e mini­stri del governo del Syriza e dei Greci indi­pen­denti (Anel); l’ altra di mer­co­ledì sera orga­niz­zata da ini­zia­tive poli­ti­che ade­renti ai con­ser­va­tori della Nea Dimo­kra­tia e ai socia­li­sti del Pasok.
 
«No alla sot­to­mis­sione» ai cre­di­tori, «il nego­ziato lo fac­ciamo noi» gri­da­vano gli atti­vi­sti della sini­stra radi­cale che in tanti si schie­rano a favore di una rot­tura delle trat­tat­tive con Bru­xel­les; «Rima­niamo in Europa» era lo slo­gan prin­ci­pale dei socia­li­sti e dei con­ser­va­tori dimen­ti­chi di come loro ci sono stati, in Europa: subal­terni, a subire ricatti e ad allar­gare il debito. Comun­que, deno­mi­na­tore comune in ambe­due le mani­fe­sta­zioni la fer­mezza per un accordo che sia ono­re­vole e per una solu­zione sostenibile.
 
Parole che lo stesso Tsi­pras ha ripe­tuto al ter­mine di un incon­tro con il can­cel­liere austriaco Wer­ner Fay­mann che si è dichia­rato «soli­dale con Atene». «Siamo pronti a dare un grande no a un cat­tivo accordo» ha affer­mato il pre­mier greco, che oggi si incon­tra a San Pie­tro­burgo con il pre­si­dente russo Vla­di­mir Putin al mar­gine di un forum eco­no­mico internazionale.
 
Nes­suno vor­rebbe l’ uscita della Gre­cia dalla zona euro. Il costo sarebbe troppo ele­vato. Ma il buco finan­zia­rio — le diver­genze tra le pro­po­ste di Atene e i suoi cre­di­tori — non supe­rano il miliardo di euro. Per­ché allora il nego­ziato rischia di fal­lire «per un pugno di dol­lari»? Per­ché è in atto uno scon­tro poli­tico sulla cosi­detta «ricetta di sal­va­tag­gio». I memo­ran­dum impo­sti in tutti que­sti anni in Gre­cia da parte dei cre­di­tori hanno pro­vo­cato una crisi uma­ni­ta­ria immensa, senza risol­vere il pro­blema del debito pub­blico e della cre­scita nel paese.
 
La Gre­cia é il paese che ha fatto piú riforme durante la crisi. E que­sto non lo dice sta­volta il governo Tsi­pras, ma un isti­tuto ban­ca­rio tede­sco, la Beren­berg, che da anni ana­lizza lo stato delle riforme nell’eurozona. Insomma, le cose non cam­biano se non cam­bia la «ricetta di sal­va­tag­gio» con annessa la ristrut­tu­ra­zione del debito. E qual­siasi misura che peg­giori lo sta­tus eco­no­mico non é accet­ta­bile, non solo per­ché Tsi­pras vio­le­rebbe il suo man­dato elet­to­rale, ma anche per­ché c’è poco da spre­mere, la mag­gio­ranza dei greci vive sull’ orlo o sotto la soglia (al 18%) della povertá (basta pen­sare a due record: i disoc­cu­pati e suicidi).
 
Nono­stante che la que­stione della ristrut­tu­ra­zione del debito non venga sol­le­vata dai part­ner euro­pei — ne parla il Fmi ma non per il «suo» debito con Atene — a Bru­xel­les insi­stono che c’è il blocco del nego­ziato per­ché Atene non ha man­dato un altro cata­logo di riforme. Men­tre Junc­ker si smen­ti­sce, in disac­cordo con le «Isti­tu­zioni» che insi­stono sull’aumento dell’Iva su far­maci e beni di prima neces­sitá, oltre all’aumento delle bol­lette elet­tri­che. Il pre­mier greco invece insi­ste che «la nostra pro­po­sta assi­cura che cen­tre­remo gli obiet­tivi di bilan­cio fis­sati dalle isti­tu­zioni per il 2015–2016». Insomma quel che aspetta la Com­mis­sione Ue è. giá sul tavolo del negoziato.
 
Intanto il pre­si­dente della Banca di Gre­cia (BdG), Yan­nis Stour­na­ras, ex mini­stro delle finanze durante il governo di coa­li­zione tra con­ser­va­tori e socia­li­sti, avverte che il man­cato rag­giun­gi­mento di un accordo si tra­durrà in un default e di con­se­guenza la Gre­cia sarà costretta ad uscire non solo dall’euro, ma anche dall’Unione europea.
 
Le valu­ta­zioni di Stour­na­ras hanno pro­vo­cato una marea di rea­zioni dure da parte di Syriza. Che pro­te­sta per il «tem­pi­smo» scelto dal pre­si­dente della indi­pen­dente BdG: Stour­na­ras infatti ha deciso di anti­ci­pare la pub­bli­ca­zione del suo rap­porto pro­prio nel momento più cri­tico delle trat­tat­tive con i cre­di­tori, facendo con­si­de­ra­zioni poli­ti­che che non riguar­dano un’autorità indipendente.
Greci in piazza per la «fermezza»ultima modifica: 2015-06-20T13:23:38+02:00da davi-luciano
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