Salvini in tour per l’Italia centromeridionale: scopo del tour, farsi prendere a inevitabili sputi e pomodori, sfruttando per sé, ma indignandosi se lo contestano, la cosiddetta libertà democratica di espressione, come appunto la intende lui. Scortato per ogni dove da nugoli di polizia. Quella stessa libertà di espressione che lui nega o negherebbe a chiunque non sia italiano, padano, bianco, (dolicocefalo biondo, ariano?): sul fatto che il personaggio — recentemente accordatosi coi fascisti di Forza Nuova — smuova il peggior razzismo, xenofobo, ignorante e fascista, e che solletica la pancia e gli istinti peggiori degli italiani, non ci son dubbi. La sua Lega è in caduta libera, nonostante le continue ospitate nei talk show dei media servi di regime, regime al quale Salvini — come ogni fascista — è complementare per permettere ai governanti attuali di far vedere quanto loro son meglio di lui. Insomma: Italiani mangiate questa minestra rancida, se no mangereste merda. Ma occorre far parlare di sè.
Il nostro è ieri a Massa Carrara, patria dell’anarchia italiana.
Evitando Carrara astutamente, dove probabilmente non sarebbe neppur riuscito a scender dall’auto, tiene il suo comizio a Massa . Citta’ blindata e tagliata in due. Il Presidio e la numerosa Manifestazione per contestarlo son fatti dall’area alternativa, CSOA Casa Rossa Occupata, ma c’è anche molta altra gente; mentre rimarchiamo l’assenza totale delle forze politiche tradizionali: tutte! E questo in una provincia decorata di medaglia d’oro per la Resistenza .
Silvano è un uomo di mezz’età, ed è un anarchico. Dice quel che ha da dire contro Salvini e contro la polizia: saranno magari anche parole dure, ma le dice con le mani dietro la schiena.
Silvano dopo la risposta a quanto aveva da dire
Silvano viene colpito a manganellate durante due cariche partite senza alcun motivo; dira’ poi la polizia in risposta al lancio di sassi e bastoni.
Silvano dopo la risposta a quanto aveva da dire
Ma nelle riprese si vedono i manifestanti con gommoncini e materassini da spiaggia, per ricordare a Salvini il suo reato di incitamento alla strage dei migranti: bombardare i barconi, giusto?
https://www.facebook.com/video.php?v=663080850465248
Si evidenzia nelle riprese il tentativo dei funzionari di P S di fermare gli uomini dei reparti antisommossa e di riportarli indietro. Segno evidente di uno scollamento nella catena di comando.
I cosiddetti ” esterni ” volevano menare.
Tutti han poi visto il video di Silvano sanguinante in mano alla polizia; di molto, ma di molto inca**ato per aver avuto la testa quasi spaccata (ah che delinquente!!!) osa cristonare un po’ e addirittura far partire qualche sputo: come ha osato? Non sa che ne ferisce più sputi che manganellate?
Io però nel video sento un’altra cosa. Silvano che dice, mentre è in barella:
“Sta’ dret a Luchino!” (Sta’ dietro a Luchino).
Lo urla ad un amico. Luchino è il figlio. Luchino che aveva cercato di soccorrere il padre insaguinato. Luchino che stavano portandolo via.
L’amico lo rassicura, gli dice che gli sta dietro lui.
Luchino (maglietta azzurra) e suo padre Silvano.
Quell’amico è Toni, il paramedico che nel video cerca di soccorrerlo, bloccato dalla polizia.
Toni è un anarchico. Ed è di Carrara. E ci siamo pure conosciuti una volta. E siamo diventati amici. Perché è facile diventare amici degli anarchici: ti accettano come sei, senza importi niente.
Le foto in questo articolo sono sue, a parte quella che sta girando sul web da ieri. Pure sua è la testimonianza di come sono andate le cose. Perché lui era lì, vicino a Silvano. Per puro caso non è rimasto ferito.
Lascio a Toni la parola per concludere la sua preziosa testimonianza:
“Terminando con una nota di colore Silvano mentre veniva catturato non gridava “viva l’anarchia” bensi’ “fam tirar su i calson , strons” in perfetto dialetto carraino. Nelle riprese io sono quello spintonato da celerino di fianco al cellulare che vengo allontanato dopo aver portato aiuto a Silvano.”
Grazie.