- 22/03/2015 at 20:12
- by Simonetta Zandiri
Ancora una volta il teorema del “doppio livello”, portato avanti dal duo Padalino e Rinaudo, per cui gli indagati affiancherebbero ad iniziative “palesi”, come la pubblicazione della rivista Nunatak e le attività della Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali, azioni “dirette e atti di sabotaggio, con particolare riferimento a quelli attuati contro il cantiere del TAV”.
Nel corso delle perquisizioni effettuate dai ROS, maldestri tentativi di piazzare microspie e sequestro di materiale informatico, con riferimento alla solidarietà anticarceraria e ad un non meglio precisato attacco “al cantiere di Chiomonte”, ma è chiaro l’intento di criminalizzare la solidarietà, soprattutto quando è essa stessa “rivoluzionaria”.
“Noi andiamo avanti per la nostra strada”, ribadiscono i compagni oggetto della perquisizione, con quell’atteggiamento che la magistratura bolla come “resipiscienza” e che per noi è e resta RESISTENZA. Simonetta Zandiri – TGMaddalena.it
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REPRESSIONE! Lo stato di polizia è servito, tra il silenzio dei PRESUNTI Compagni…il silenzio è complice dei poteri forti e dello Stato Corrotto.
Come possono i cosidetti Notav,tacere su tutto da un bel po’ l’unica voce che si è sentita dalla Val Susa è quella in difesa di Erri De Luca, e NIENTE ALTRO, il silenzio ASSOLUTO…
C’è una poesia di Bertolt Brecht, che mi sento di accostare ai leader Cosidetti NoTav, quelli che delegano il Pd a rappresentarli in piazza, la poesia dice :
AL MOMENTO DI MARCIARE MOLTI NON SANNO
che alla loro testa marcia iul nemico.
La voce che li comanda
è la voce del nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.