Il presidente francese al Centre National du Livre: “Non posso entrare negli affari giudiziari, ma a nome della Francia posso sostenere il principio: gli scrittori non devono essere perseguiti per i loro testi”. Lo scrittore aveva dichiarato in un’intervista all’Huffington Post che era giusto sabotare la Tav. Appello per De Luca da autori come Paul Auster, Salman Rushdie e Marc Lévy
Riunito ieri pomeriggio al Centre National du Livre (Cnl), il comitato di sostegno allo scrittore napoletano, che include, tra l’altro, l’ex ministra della Cultura Aurélie Filippetti e il numero uno delle edizioni Gallimard Denis Olivennes – è tornato a chiedere a Hollande di indurre la parte francese della LTF (filiale della Sncf, di proprietà dello Stato) che fine a poco tempo fa aveva la responsabilità dei lavori di costruzione dell’opera e poi rimpiazzata dalla Telt (Tunnel Europeo Lione-Torino, società mista italo-francese) di ritirare la denuncia. Un appello lanciato anche a nome della libertà d’espressione, principio cardine della République, il cui attaccamento è stato espresso dai milioni di manifestanti scesi in piazza a gennaio dopo gli attentati a Charlie Hebdo. Un tragico evento che Hollande è tornato ad evocare oggi al Salone del Libro. “A gennaio siamo stati colpiti e questo Salone è una delle risposte”, ha dichiarato il presidente, invitando tutti a non perdere “questa fiducia nel pensiero, nella fede irreversibile nella letteratura, la creazione, l’espressione, il pensiero: la Francia deve sempre essere al fianco dei creatori”.
Durante la visita, Hollande si è anche prestato a cameramen e fotografi con l’album ‘La Bd est Charlie’, ‘Il fumetto è Charlie’,
pubblicazione realizzata da diversi editori i cui proventi andranno a favore delle famiglie delle vittime degli attentati di gennaio. A sostegno di De Luca, si era espressa nei giorni scorsi anche la ministro della Cultura, Fleur Pellerin: “De Luca – aveva detto – è un grande scrittore. La sanzione che potrebbe essergli inflitta è sproporzionata rispetto al suo impegno o alle sue parole. Ora però non voglio interferire in una vicenda giudiziaria in corso”. Il comitato internazionale a favore dell’intellettuale sotto processo a Torino per istigazione a delinquere è stato lanciato in simultanea lo scorso 18 marzo a Parigi e a Barcellona. Il successivo appello è stato firmato da scrittori di fama internazionale come Paul Auster, Salman Rushdie e Marc Lévy. “Più di trecento personalità di 19 Paesi – recita il testo della petizione – difendono oggi il diritto alla libertà d’espressione per Erri De Luca” e chiedono “il ritiro della denuncia della Lyon-Turin Ferroviaire”.