Omicidio Raggi, le scorribande violente di Aziz nelle Marche: prete picchiato e vecchiette scippate

I ternani hanno saputo reagire bene, scrive il sindaco a Renzi. CERTO, L’ITALIANO DEVE SOLO MORIRE E RINGRAZIARE.

Il vescovo dice che il marocchino era frustrato per il disagio patito. Si vede che la chiesa è appieno nel business di mafia capitale?

 14 marzo 2015

Nuovi particolari sul marocchino che ha ucciso David. Vescovo: «Tutti si adoperino per rendere più vivibile Terni». Di Girolamo scrive a Renzi e Lucidi chiede le dimissioni di Bocci

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 Aziz esce dalla Questura di Terni

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di C.F.
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Era l’incubo delle vecchiette di Fermo e aveva picchiato e rapinato un prete di Porto San Giorgio. Amine Aassoul, detto Aziz, era uno dei componenti della banda dello scippo che sette anni fa aveva terrorizzò con una raffica di scippi e rapine le due cittadine. La notizia è riportata da Il Resto del Carlino.

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Scippi e rapine nelle Marche In particolare secondo il quotidiano l’assassino di David Raggi era stato arrestato per ben tre volte, dopodiché espulso dal questore di Ascoli Piceno proprio alla luce dei crimini commessi nelle Marche. All’epoca a capo del commissariato di Fermo c’era proprio Giuseppe Taschetti, il capo della squadra volante di Terni che lo ha arrestato per il barbaro omicidio del ventisettenne ternano. Secondo il quotidiano Aziz aveva seminato il terrore tra Porto San Giorgio e Fermo, arrivando perfino a rapinare un prete, don Davide Veccerica, non prima di averlo picchiato violentemente.

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Interrogatorio di garanzia Poi il rientro in Italia da Lampedusa e l’arrivo a Terni, dove vive la madre, rintracciata nelle ultime ore dagli uomini della Questura. Lunedì mattina Aziz sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia nel carcere di Sabbione, mentre il medico legale eseguirà l’autopsia sulla salma di David, come disposto dal sostituto Raffaele Pesiri. I funerali del giovane ternano dovrebbero svolgersi martedì.

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Vescovo Piemontese Sul barbaro omicidio sabato si è espresso anche il vescovo Piementose: «Tutta la comunità cittadina e diocesana – ha detto – piange per la morte di David Raggi, un giovane che aveva davanti una vita ricca di promesse. La morte è sempre un mistero, ma quella di David facciamo ancora più fatica a comprenderla, perché un innocente è caduto prematuramente e vittima di violenza inspiegabile. Un delitto assurdo e inutile causato più che da cattiveria, dalla superficialità e dall’incoscienza provocate da una mente annebbiata da alcool e forse droga. In questi momenti le parole servono a poco. Occorre stringersi intorno alla famiglia con l’affetto e con la preghiera, per essere ad essa di conforto e sostegno in quest’ora di dolore e di prova. Nessuno si lasci invadere né alimenti sentimenti di vendetta o intolleranza, che prolungano la catena di violenze e sofferenze e che non servono a lenire il dolore né a ridarci David. Piuttosto ognuno, se è credente, preghi il buon Dio per il conforto dei familiari di David e per la conversione dei violenti. Tutti si adoperino con responsabilità per rendere più vivibile la nostra città, individuando ed eliminando le cause di tanto disagio e di tante sofferenze».

Di Girolamo: «Da Terni messaggio di maturità e civiltà all’Italia» Torna poi a palare anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo, evidenziando come «in una giornata drammatica segnata dalla morte assurda di David, la città ha saputo, ancora una volta, lanciare al Paese un messaggio di maturità e civiltà. Venerdì sera, rispondendo a un invito lanciato dagli amici, migliaia di persone si sono raccolte in un corteo silenzioso, fatto di amici, conoscenti di David, tanti giovani, intere famiglie con bambini, rappresentanti delle istituzioni e delle tante realtà che contribuiscono a rendere viva la città. Un corteo nel quale si sentiva lo sgomento, l’incredulità, la rabbia per quanto accaduto, per una violenza cieca e priva di alcuna giustificazione. Una moltitudine che ha voluto testimoniare una richiesta impellente di giustizia. Un corteo che ha voluto esprimere la piena vicinanza alla famiglia di David e condividere con loro quel dolore immenso, insopportabile».

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Il sindaco scrive a Renzi E poi: «Non c’era alcuna voglia di vendetta, i ternani hanno saputo reagire nella maniera giusta, aiutati moltissimo dalle parole e dai comportamenti della famiglia Raggi che, rifacendosi ai sentimenti e ai valori che in primo luogo animavano la vita di David, ha chiesto solo giustizia. La famiglia Raggi, pur in un dolore indicibile, è stata un esempio di umanità, compostezza, fermezza e anche per questo la loro richiesta di giustizia è ancora più rilevante. Così come la richiesta di più sicurezza che insieme a loro tanti ternani hanno voluto evidenziare. Per questo scriverò al Presidente Renzi ed ai Ministri Alfano ed Orlando affinchè siano date alle nostre Forze dell’Ordine più mezzi e strumenti per aumentare il livello di sicurezza nelle nostre città e si modifichino quelle norme che, usate strumentalmente, oggi permettono a soggetti criminali di potersi aggirare indisturbati nelle nostre comunità mettendo a rischio l’incolumità dei nostri cittadini. Quello che è accaduto a David non deve più accadere».

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IL RICORDO DI AMICI E COLLEGHI

Lucidi (M5s) chiede le dimissioni di Bocci A intervenire sabato anche il senatore Stefano Lucidi: «Mi permetto di esprimere profonda solidarietà alla famiglia del povero David per il dolore terribile che li accompagnerà per sempre, insieme alle Sue ultime parole. Non ho partecipato alla sentita fiaccolata perché non volevo essere scambiato per uno di quei politici che pochi giorni fa ha detto che Terni è una delle città più sicure d’Italia, cioè al fianco di chi non ha la capacità di prevedere e quindi di amministrare. I ragazzi della fiaccolata meritano di più. Fa male leggere gli articoli del New York Times e del Telegraph che indicano l’Umbria come meta preferita dagli inglesi. Purtroppo per noi però vanno in vacanza in provincia di Perugia e nessuna meta ternana viene citata come attrattiva, e questo nel silenzio dei politici che non si indignano e non hanno scatti di ribellione verso questo modo di affrontare la vita sociale, verso questo modo di intendere la vita sociale. Verso questo modo di non vedere i problemi della città. Siamo oggi di fronte al secondo omicidio efferato a Terni. Una città martoriata da crisi sociali, crisi ambientali e anche da problemi di sicurezza. Il 9 febbario scorso il sottosegretario Gianpiero Bocci ha pronunciato queste parole: ‘Terni è una città che ha già un buon margine di sicurezza, ma per la quale si può fare ancora di più. Terni è sicuramente una delle città più sicure d’Italia ma, come accade anche altrove, sta vivendo la piaga dei furti in abitazione, un fenomeno grave che colpisce profondamente le vittime’. Per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose, Bocci ha sottolineato come ‘l’Umbria è una regione dove è difficile per tutti venire a consumare reati mafiosi di ogni tipo e questo anche grazie ad un tessuto sociale e civile che ancora tiene’. Caro Bocci, oggi Terni non è una città sicura! Le chiediamo di fare un passo indietro rimettendo le sue dimissioni da sottosegretario agli Interni.

http://www.umbria24.it/omicidio-raggi-le-scorribande-violente-di-aziz-nelle-marche-prete-picchiato-e-vecchiette-scippate/349127.html

Omicidio Raggi, le scorribande violente di Aziz nelle Marche: prete picchiato e vecchiette scippateultima modifica: 2015-03-17T11:30:15+01:00da davi-luciano
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