Muratore 55enne si toglie la vita nella rimessa degli attrezzi + CGIL Napoli: per gli immigrati un corso di formazione retribuito in edilizia

 Muratore 55enne si toglie la vita nella rimessa degli attrezzi

mercoledì, 4, marzo, 2015

Suicidio a Pieve di Soligo, muratore 55enne trovato morto dalla moglie

DI SOLIGO Come tutti i giorni è rientrata alla stessa ora dal lavoro, ma ciò che ha visto questa volta difficilmente riuscirà a dimenticarlo. Il suo compagno era a casa, ma non riusciva a trovarlo. Si è messa a cercarlo e, pochi minuti più tardi, all’interno della rimessa degli attrezzi attigua all’abitazione, ha fatto la drammatica scoperta. Suo marito si era tolto la vita e ormai non c’era più niente da fare. Il suo cuore aveva già smesso di battere.

La tragedia si è consumata lunedì pomeriggio a Pieve di Soligo, in località Barbisano. La donna, rientrata a casa, ha rinvenuto il corpo del compagno, L.P., muratore di 55 anni, che si era impiccato poco prima. A nulla sono valsi i primissimi tentativi di soccorso, la vittima non si è più risvegliata. Un dramma, una scena indimenticabile davanti agli occhi della donna che ha allertato immediatamente i carabinieri. Secondo gli accertamenti effettuati subito dopo, sembra che all’origine del gesto ci sia una crisi depressiva.

trevisotoday.it

che strano, gli italiani i corsi di formazione se li devono pagare, e fior fior di quattrini. Anzi, se si chiede di essere retribuiti per uno stage apriti cielo

CGIL Napoli: per gli immigrati un corso di formazione retribuito in edilizia

mercoledì, 4, marzo, 2015

 “Il lavoro nero, il mancato rispetto delle norme di sicurezza, la precarietà”. Questi, spiega ad ANSAmed Ciro Nappo della Cgil, alcuni dei problemi che i lavoratori immigrati nel settore dell’edilizia devono affrontare in Italia. Per aiutarli la Cgil della Campania ha portato a termine un percorso formativo di tre mesi che ha riguardato 30 immigrati: per loro una scuola di edilizia da parte docenti del Cfme, il Centro di Formazione Maestranze Edili di Napoli, che si è conclusa oggi con la consegna delle Schede formative ufficiali che gli permetteranno di far valere le competenze acquisite anche negli altri Paesi dell’Ue.

“Il progetto – spiega Nappo – viene portato avanti da noi con la collaborazione della Regione, con l’obiettivo di dare opportunità lavorative a persone socialmente più deboli in una città come Napoli in cui il settore delle costruzioni è particolarmente multietnico”.

Al corso hanno partecipato lavoratori albanesi, rumeni, della Costa D’avorio, tunisini, che hanno ricevuto anche un rimboro economico per i tre mesi di formazione.

“Siamo partiti – spiega Nappo – dall’insegnamento dell’italiano, perché molti arrivano in Italia e imparano il dialetto napoletano. Ma Napoli è ormai sempre più solo un luogo di transito, questi lavoratori spesso vanno poi in altre zone d’Italia e devono sapersi esprimere. Poi lo abbiamo indirizzati verso le diverse specializzazioni come fabbro, carpentiere, muratore”. Una chance in più per lavorare in maniera regolare: “Spesso – racconta Nappo – anche aziende che offrono contratti regolari, poi quando assumono questi lavoratori non applicano il contratto nazionale e non applicano le norme di sicurezza sul loro lavoro. Ansamed

Muratore 55enne si toglie la vita nella rimessa degli attrezzi + CGIL Napoli: per gli immigrati un corso di formazione retribuito in ediliziaultima modifica: 2015-03-04T20:16:19+01:00da davi-luciano
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