“PROCESSO DE LUCA: METTERE UN INTELLETTUALE ALLA SBARRA PER UN REATO D’OPINIONE NON E’ DEGNO DI UN PAESE CIVILE”

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Erri De Luca processato per aver espresso un’opinione: capita anche questo nella storia del movimento No TAV. Sembra impossibile, eppure è tutto vero e oggi il pm, all’apertura del processo, ha dichiarato di avere “il dovere di procedere”.

A prescindere dall’opinione che ognuno di noi può avere rispetto alla realizzazione del TAV, vedere un intellettuale alla sbarra dovrebbe suscitare lo sdegno di tutti coloro che ancora credono nella liberà di pensiero e di parola. Invece non vediamo nessun segnale di indignazione da parte della politica, che solo fino a qualche giorno fa scendeva ipocritamente in piazza per difendere la libertà d’espressione. Insomma, nessuno, ad eccezione dei No Tav, si alzerà in piedi per dire: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”.

Il finale di questa vicenda, con il rinvio del processo a marzo, pare ancora lontano ed è tutto da scrivere: c’è ancora il tempo per scegliere un epilogo che riporti un po’ di buonsenso in una storia che di buonsenso, finora, ne ha visto ben poco.

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte

“PROCESSO DE LUCA: METTERE UN INTELLETTUALE ALLA SBARRA PER UN REATO D’OPINIONE NON E’ DEGNO DI UN PAESE CIVILE”ultima modifica: 2015-01-28T20:47:01+01:00da davi-luciano
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