Sindaci della Val Susa incontrano Lupi al Ministero delle Infrastrutture. Comunicato di Marco Scibona.
L’appuntamento era importante, finalmente dopo molti, troppi, anni di esclusione dal dialogo istituzionale, i cosiddetti amministratori “non allineati” alle politiche del tondino e del cemento hanno potuto esprimere il punto di vista dei cittadini che li hanno eletti. La finta democrazia del Governo non gli permetteva neanche più di presentare le ragioni di una contrarietà fastidiosa per i manovratori.
Le ragioni della delegazione di amministratori erano sostenute e corroborate dai dati reali e scientifici presentati dal comitato tecnico, questi dati, come spesso è successo, si sono infranti sul muro di gomma governativo del “dobbiamo proseguire i lavori ad ogni costo” e, dico io, nonostante l’evidenza dei fatti esposti.
Al di là delle rispettive posizioni quelle che sono mancate sono le risposte alle puntuali questioni poste al Ministro e ai funzionari ministeriali presenti.
Risposte alle richieste di chiarimento sul costo effettivo dell’opera, sulla tratta di cui si richiede il finanziamento, sulle tempistiche di realizzazione della galleria geognostica di Chiomonte, sulle tempistiche di presentazione e ratifica parlamentare dei protocolli aggiuntivi relativi agli accordi franco – italiani del 2012 per garantire che tutte le operazioni relative agli appalti, contratti e lavorazioni siano sottoposti alle clausole antimafia che allo stato attuale non sono applicabili. Questo solo per citare i punti salienti delle tante questioni enunciate.
Ancora una volta abbiamo assistito al mercanteggiamento del consenso tramite la promessa delle compensazioni e della possibilità di sforare il patto di stabilità. Proposte rimandate al mittente dagli amministratori che rivendicano per i propri concittadini almeno gli stessi diritti degli altri italiani.
La situazione reale della Valsusa è al limite, l’assistenza sanitaria annullata con la chiusura di reparti del nosocomio di valle, il Trasporto Pubblico Locale totalmente allo sbando, la Pubblica Istruzione che si sgretola sotto gli edifici inadeguati.
Nulla di tutto ciò è dovuto per compensare un ulteriore danno che si vorrebbe arrecare al già provato territorio valsusino, ma fa parte dei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione e dovuti a norma di legge ai cittadini italiani: vi stupirà ma anche la Valle di Susa è Italia!
Marco Scibona – Senatore M5S