Frejus, nuova canna

Mentre l’Italia esonda ovunque, in Val di Susa Ministri e Senatori festeggiano l’opera sperando che i costi tornino e ci siano nuovi diaframmi.

di Valsusa Report

Atmosfera cupa all’inaugurazione della seconda canna del Frejus dove tutti i pensieri sono sul Tav. Tutti si guardano, accenni sguardi, davvero i conti non tornano, poi parte lo shows. Chiamparino guardando Scibona dice che le contestazioni sono di gruppi No Tav Si Truks; Lupi che ripete a vanvera che i costi del Tav non sono in aumento; irreale un Confalonieri che benedice le Grandi Opere come uno strumento di Dio per i popoli e per la comunanza tra gli Stati. Un continuo blaterare di ecologia e sicurezza, le parole d’ordine della giornata. Un palchetto allestito in mezzo alla galleria attorno a cui si stringono le maschere della politica per ottenere cinque secondi di servizio filmato. Un Virano, un Ferrentino e un Napoli lontani dalle star quasi ad evidenziare un tramonto di se stessi: sono serviti allo scopo ed ora fuori dalle scatole. Bufalini, direttore Ltf, fa a gara con il tecnico autostradale su chi ha la talpa più grossa, che esce anche disassata dal tunnel.

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La festa tra quattro compari era tutta li. Si sono svagati di più gli operai che si sono stretti in un abbraccio internazionale dopo il duro lavoro di miniera. Sono usciti uno ad uno dal fronte della talpa per contribuire a una scena surreale ove i politici si dedicavano a convincere i presenti loro simili e i pochi giornalisti della bontà delle opere mentre gli operai gridavano di gioia, si abbracciavano e scattavano foto e selfie. Ad applaudire il Chiamparino che elogiava il Tav erano quattro o cinque persone poi, in fretta, il buffet.

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Molte delle attrezzature imprestate non sono tornate: chi se ne andava con ombrelli Sitaf, chi con caschetti, chi con le giacche. Ma tutti hanno usufruito dell’abbuffata di mezzogiorno comprese le squadre antisommossa, premiate con qualche canapè per la loro dedizione nello scacciare il fastidioso popolo che impedisce lo sperpero. I No Tav si sono radunati al piazzale Statuto di Bardonecchia, sono stati tenuti lontani da blindati, forze dell’ordine varie, comprese quelle della Police francese, poi hanno iniziato un accerchiamento riuscendo a piazzare una bandiera vicino al vecchio tunnel ferroviario, quello di Cavour. Loro il banchetto lo avevano già fatto ieri a Vaie e a San Didero con Erri De Luca mettendoci anche un po di storia e di cultura: in guerra si va con lo stomaco pieno.

Il M5S regionale ha messo in risalto in un comunicato firmato dai due consiglieri Frediani e Bono la stridente contraddizione dei promotori: “La realizzazione di quest’opera mette in luce, una volta di più, le politiche strabiche dei Governi nazionali e di quelli che si sono succeduti a livello regionale. Da una parte si sostiene che occorre puntare sul TAV, e dunque sulla rotaia, ma allo stesso tempo si investono ingenti risorse per il trasporto su gomma”. Il dito sulla piaga.

(V.R. 17.11.2014)

Frejus, nuova cannaultima modifica: 2014-11-19T07:50:54+01:00da davi-luciano
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