Nel paese dei mille condoni edilizi non ti perdonano se ospiti i No Tav

Vicenda paradossale che coinvolge i No Tav, questa volta a farne le spese è un agricoltore di Rivoli colpevole di aver ospitato i “terroristi” in una costruzione abusiva sul suo terreno

di Davide Amerio

Un vicenda grottesca, al limite dell’assurdo ma che ha una sua logica ben precisa. In italia gli abusi edilizi non si contano nemmeno più. I condoni nemmeno e con le sanatorie ci si mette sovente una pezza per salvare capra e cavoli ben sapendo che le lungaggini burocratiche e le miriadi di codicilli cui è necessario adempiere per essere in regola invitano a cercare delle scorciatoie.

Questa come “regola” generale non scritta. Se però la struttura che hai messo in piedi, abusivamente, è stata “utilizzata” da qualche No Tav ecco che nemmeno le sanatorie ti possono più salvare.
Ne sa qualcosa Enzo Vitulano il quale mercoledì 22 ottobre è stato condannato a due mesi di carcere e ottomila euro di ammenda per abuso edilizio commesso su un terreno agricolo di sua proprietà.

La vicenda risale al 2010 all’epoca dei sondaggi. Sul terreno di Enzo dovevano fare dei prelievi che poi in realtà non furono eseguiti. Enzo, agricoltore, decide come molti altri valsusini di opporsi all’imposizione dei carotaggi e con l’aiuto di qualche amico costruisce una struttura composta di legno e qualche tubo di ferro. Il desiderio comunque è costruire sia qualcosa di utile per il suo lavoro di agricoltore, sia quello di dimostrare che il terreno è suo ed è determinato a disporne come meglio crede.

Passa il tempo e la struttura diventa utile magazzino per Enzo e nel contempo diventa luogo di incontro dei No Tav e viene assunto come “presidio” della zona. Ma qualcuno non gradisce la cosa e denuncia l’abuso edilizio. Ne nasce un contenzioso giuridico che coinvolge il povero Enzo sia in sede civile che penale e parte la richiesta di procedura per la demolizione della struttura.

Essendo agricoltore Enzo dimostra, con l’ausilio di architetti, che quella struttura è primariamente usata per il suo lavoro, che è in grado di ottemperare alle sanatorie previste in questo caso e presenta pure progetti di ristrutturazione e abbellimento. Nulla. Dopo un anno la procedura penale prosegue e il comune di Rivoli nega la possibilità di usufruire della sanatoria con la motivazione che la struttura è un presidio No Tav. L’avvocato di Enzo ha presentato ricorso al Tar ma questo giace disperso nei suoi meandri da due anni.

Morale:  Enzo Vitulano viene condannato a due anni mentre la procura ne aveva chiesto uno. Se ci sono di mezzo i No Tav la giustizia italiana è diventata “severissima”.

L’avvocato difensore, Vincenzo Enrichens, afferma che “il processo non doveva neppure cominciare, o per lo meno doveva essere sospeso, perché quel piccolo abuso edilizio è sanabile in base al piano regolatore del Comune ed è ancora pendente il ricorso al Tar”. Il legale sottolinea che nella casupola “si riunivano ogni tanto alcune persone per discutere in modo conviviale di Tav, esercitando un diritto garantito dalla Costituzione”.

In queste ore in molti si stanno muovendo per esprimere solidarietà a Enzo e per contestare una sentenza che molti leggono come “politica” e poco credibile in un paese dove abusi edilizi e cemetificazione distruggono rovinosamente il territorio. Che ci sia forse dell’accanimento contro i No Tav?

D.A. 24.10.14

Nel paese dei mille condoni edilizi non ti perdonano se ospiti i No Tavultima modifica: 2014-10-29T20:47:22+01:00da davi-luciano
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