TORINO: RECESSIONE, PEGGIORANO TUTTI GLI INDICATORI, RALLENTA ANCHE EXPORT

no tutto falso, c’è la ripresa dicono i tiggi

19 settembre 2014

Negative le previsioni delle imprese torinesi. Nessuna speranza di inversione del ciclo recessivo del settore manifatturiero, almeno per ora: peggiorano tutti gli indicatori, che tornano ad essere negativi. Emerge dall’indagine previsionale dell’Unione Industriale di Torino relativa all’ultimo trimestre dell’anno. Si indebolisce anche l’export, che nei mesi scorsi aveva sempre garantito un buon sostegno alla nostra industria. Nessun segnale di rilancio degli investimenti, mentre aumenta lievemente il ricorso alla cassa integrazione. Si conferma al di sotto del livello pre-crisi il tasso di utilizzo della capacità produttiva, così come rimangono tuttora elevati i tempi di pagamento. Tornano negative le attese sui livelli produttivi per le quasi 300 aziende del campione: il saldo ottimisti-pessimisti passa da +1,7 a -5,4 punti percentuali. Analogamente tornano di segno meno anche gli ordini totali, che da +3,8% scendono a -13,1%. Peggiorano di qualche punto rispetto a giugno anche le previsioni sull’occupazione, che da -0,4 passano a -2,6 punti percentuali. Soltanto le attese sull’export rimangono leggermente positive (+5,9%), ma in calo rispetto al terzo trimestre (quando il saldo era pari a +10,8%): «un segnale preoccupante – sottolinea l’Unione Industriale – considerando che i mercati esteri sono stati in questi anni il principale motore di sviluppo». a livello settoriale non si attenua la crisi di edilizia e impiantisti. Dal comparto dei servizi provengono segnali di rallentamento, anche se i principali indicatori sono meno sfavorevoli rispetto al manifatturiero. In particolare, peggiorano in misura significativa le attese su livelli di attività e ordini totali; torna a crescere il ricorso alla CIG e calano le previsioni di investimento. «Il sondaggio di settembre – commenta la Presidente dell’Unione Industriale di Torino Licia Mattioli – conferma le nostre preoccupazioni sulla fragilità della ripresa. La debolezza dell’economia europea, i numerosi conflitti in atto, insieme alle difficoltà di alcune economie emergenti, definiscono un contesto globale meno favorevole rispetto ai mesi scorsi. È evidente che nei prossimi mesi le nostre aziende potranno contare di meno sul traino dell’economia mondiale per uscire dalla crisi. Renzi ha però dimostrato, nei fatti, di avere a cuore la sorte delle imprese e di metterle al centro della sua politica per lo sviluppo. La necessità di accelerare le riforme strutturali si fa sempre più pressante, non solo per rilanciare la crescita e dare un segnale di cambiamento e di discontinuità».

Fonte Ansa
http://www.crisitaly.org/notizie/torino-recessione-peggiorano-tutti-gli-indicatori-rallenta-anche-export/

TORINO: RECESSIONE, PEGGIORANO TUTTI GLI INDICATORI, RALLENTA ANCHE EXPORTultima modifica: 2014-09-21T21:59:26+02:00da davi-luciano
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