Wikileaks. Nei nuovi Spay Files anche l’Italia fra gli acquirenti di captatori informatici

TG Valle Susa

L’Italia risulterebbe dagli ultimi Spy Files rilasciati da Wikileaks come acquirente di software dedicato all’intrusione informatica dell’azienda tedesca FinFisher.

di Leonardo Capella 

Il 15 settembre, WikiLeaks ha rilasciato una nuova versione degli Spy Files. La distribuzione di queste informazioni è iniziata nel 2011 e oggi è arrivata al quarto rilascio. Oggetto di questo nuovo Spay Files è un azienda tedesca, la FinFisher, facente parte del Gamma Group International (fino al 2013). L’azienda distribuisce e vende sistemi di intrusione per computer, per exploit software e sistemi di monitoraggio a distanza che sono in grado di intercettare le comunicazioni e i dati da OS X, Windows e Linux, così come da Android, IOS, BlackBerry, Symbian e dispositivi Windows Mobile. 

Questi software sono normalmente utilizzati dalle agenzie di intelligence di tutto il mondo, come sostiene la stessa azienda. La capacità di questo software vanno dal monitorare le attività svolte, al monitorare le conversazioni Skype, le email, le chat, sino ai files salvati sul computer. 

spyfiles

Sin dai primi Spy Files rilasciati da Wikileaks, i ricercatori hanno pubblicato rapporti che identificavano la presenza di prodotti FinFisher nei vari paesi del mondo e documentavano il loro utilizzo contro i giornalisti, gli attivisti e i dissidenti politici.

Rilasciando questi nuovi files Wikileaks da la possibilità ai ricercatori sulla sicurezza di tutto il mondo di analizzarli con lo scopo di trovarne vulnerabilità e fingerprint (impronte lasciate dal software).

Così infatti dichiara Julian Assange, fondatore di Wikileaks: “Questo rilascio completo di dati aiuterà la comunità tecnica a predisporre strumenti in gradi di proteggere le persone da FinFisher, anche tracciando i suoi centri di comando”

La stima degli introiti della FinFisher ammontano secondo le stime di Wikileaks a circa 48 milioni di euro. 

L’elaborazione fatta WikileaksInteressante sui dati ci rende l’elenco degli stati che hanno acquistato dall’azienda tedesca , essi sono: Slovacchia, Mongolia, Sicurezza di Stato del Qatar , Sud Africa, Bahrein, Pakistan, Estonia, Vietnam, Australia NSW Police, Belgio, Nigeria, Paesi Bassi KLPD, PCS sicurezza di Singapore, Bangladesh, Servizi segreti dell’Ungheria, Italia e Bosnia Erzegovina Intelligence.

L’Italia compare in questo elenco per l’acquisizione di licenze con due clienti per una cifra totale di quasi 2 milione di euro nel solo 2013. I trojan usati per fini investigativi in Italia sono chiamati captatori informatici e il loro inquadramento giuridico sembra ancora piuttosto indistinto. In alcuni casi la giurisprudenza sembra equipararli a intercettazioni telematiche, mentre in altri casi li considera come intercettazioni di comunicazioni.

L.C. 18.9.14

Wikileaks. Nei nuovi Spay Files anche l’Italia fra gli acquirenti di captatori informaticiultima modifica: 2014-09-18T13:39:09+02:00da davi-luciano
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