TAV – Frediani (M5S): “la delibera della giunta sembra più una bocciatura al progetto”

Comunicato stampa della consigliera regionale Francesca Frediani del Movimento 5 Stelle sulla delibera della Giunta regionale relativa alla Torino-Lione.

COMUNICATO STAMPA
 
Ben 130 prescrizioni vincolanti al progetto definitivo del Tav sembrano più una bocciatura che un “via libera” incondizionato. Tuttavia l’iter è destinato a proseguire presso i Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti nonostante i rilievi evidenziati siano piuttosto numerosi e riguardino temi fondamentali come la tutela della salute della popolazione e la tutela dell’ambiente.
Sembra incredibile come, a fronte di così tante modifiche richieste dalla Regione, la politica si ostini a proseguire su questo progetto dimostrando di tenere più in considerazione il completamento dell’iter di approvazione piuttosto che la tutela della salute pubblica e del territorio.
Manterremo i riflettori accesi in tutte le sedi, dal Consiglio Regionale al Parlamento.
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte
Torino, 29 settembre 2014

Obama ha inventato la falsa ‘minaccia’ terrorista per rilanciare la guerra alla Siria

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E’ divenuto evidente, grazie soprattutto all’eccellente reporting e analisi di Glenn Greenwald Justin Raimondo , che la minaccia “Khorasan Group” usata come pretesto per il bombardamento americano della Siria è stato in realtà completamente fabbricato da parte del governo degli Stati Uniti.
Lo scopo è il tentativo di legittimare ciò che altrimenti sarebbe un attacco illegale degli Stati Uniti.
Nella immediata vigilia del bombardamento americano della Siria, fonti anonime del governo degli Stati Uniti hanno cominciato a spifferare alla corporativa e obbediente stampa statunitense racconti fantasiosi su un nuovo gruppo di terroristi che erano molto più terribili di ISIS (che dicevano fosse molto più terrificante di al-Qaeda).
 
Questo nuovo gruppo, soprannominato da parte del governo USA il “Gruppo Khorasan” , è stato suggerito alla stampa da funzionari degli Stati Uniti che era una “minaccia diretta e imminente per gli Stati Uniti.”
 
Gli attacchi degli Stati Uniti in Siria avrebbero sventato un “ attacco imminente ” sul suolo americano da parte di questo “Gruppo Khorasan“, così afferma l’amministrazione statunitense, come riportato dalla CNN.
 
Per il momento, da quando gli Stati Uniti hanno attaccato la Siria, non abbiamo sentito quasi nulla su ISIS, nonostante il motivo stabilito in origine  per gli attacchi degli Stati Uniti fosse tale target.
L’amministrazione statunitense ha dovuto colpire immediatamente ISIS, “prima che ci ammazzino in casa“, come ammise il senatore Lindsey Graham.
Eppure improvvisamente la vera minaccia era Khorasan, e non ISIS.
 
Perché questo?  Evidentemente gli avvocati della Casa Bianca si ingegnavano nel cercare, fino a tarda notte,  il modo per mettere una foglia di fico legale a quello che sarebbe in realtà una violazione del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti.
Al presidente degli Stati Uniti non è permesso di lanciare un attacco militare senza il consenso del Congresso, a meno che non si tratti di difendersi da un attacco “imminente“.
Questo non poteva includere ISIS, che è  era dentro un territorio occupato a 6.000 miglia da Washington, DC.
Che fare allora? Si inventa un attacco. E questo è ciò che l’amministrazione Obama ha fatto. Ma non appena le bombe sono state lanciate, si è dovuto cambiare molto rapidamente la storia.
 
 Scrive Greenwald che lo hanno fatto:
 
Ma una volta che è servito allo scopo per giustificare l’inizio della campagna di bombardamenti in Siria, la fantasia su Khorasan evapora rapidamente allo stesso modo di come si era materializzato… E letteralmente nel giro di pochi giorni, siamo passati da ‘forse siamo nelle  fasi finali della preparazione di un attacco’ (CNN) a ‘complottare con ‘aspirazioni’ e ‘ non ci è tuttavia sembrato  essere un piano concreto dei lavori ‘ (NYT). Ancora più notevole, si scopre l’esistenza di un vero e proprio ‘gruppo di Khorasan’ che è in qualche misura un’invenzione del governo americano. NBC [Richard] Engel, il giorno dopo che ha riferito al Nightly News le affermazioni del governo degli Stati Uniti circa l’esistenza del gruppo, sembrava avere seri ripensamenti a tal proposito, e tweeta  “gli attivisti siriani non hanno mai sentito parlare di Khorasan e del suo leader. “
 
Il presidente Obama e la sua amministrazione hanno mentito agli Stati Uniti sulla  guerra contro la Siria, tanto quanto l’amministrazione Bush  ha mentito sulla guerra contro l’Iraq. Sono stati i media americani a smentire il governo non  essendo compatibili con il governo degli Stati Uniti come lo erano invece stati nel 2002. Quante persone sono state ingannate ancora una volta a sostenere l’azione militare degli Stati Uniti sulla base di quanto pubblicizzato dagli Stati Uniti sui media mainstream? Questa volta, ci hanno detto, abbiamo dovuto credere  nell’amministrazione statunitense. Abbiamo dovuto agire! E hanno mentito ancora. L’idea che abbiamo dei media, negli Stati Uniti, indipendenti che agiscono come  cani da guardia per il bene comune è uno dei più grandi miti del nostro tempo.
 

LA FAMIGLIA ROCKFELLER CAMBIA INVESTIMENTI

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PERCHE’ LA FAMIGLIA ROCKFELLER STA RITIRANDO I PROPRI INVESTIMENTI DAL SETTORE CHE L’HA RESA RICCA ?FONTE: RT.COM
 
Come riportato dal The Guardian, la famiglia Rockefeller  ha aderito al movimento di disinvestimento che insiste nella necessità di abbandonare le aziende petrolifere, carbonifere e produttrici di gas. Questo disinvestimento sta coinvolgendo sia le istituzioni che gli investitori.
 
Il Rockefeller Brothers Fund controlla circa 860 milioni di dollari in assets, il 7% dei quali è investito in combustibili fossili.
Tuttavia, Stephen Heintz, il presidente del fondo, ritiene che questa decisione sarebbe in linea con i desideri di John D. Rockefeller, che ha accumulato una fortuna di milioni di dollari dopo aver fondato la Standard Oil Company alla fine del XIX secolo.  “Siamo convinti che se J.D. Rockfeller fosse vivo, da astuto e lungimirante uomo d’affari qual’era, avrebbe abbandonato i combustibili fossili per investire in energia pulita e rinnovabile “, ha detto Heitz in un comunicato citato dal The Telegraph.
 
Secondo dichiarazioni della fondazione, la Rockefeller Brothers Fund è profondamente impegnata nella lotta contro il cambiamento climatico e questo l’ha spinta ad abbandonare i combustibili fossili, in particolare carbone e sabbie bituminose, due delle principali fonti di anidride carbonica.  La decisione è stata presa alla vigilia del vertice sul clima delle Nazioni Unite, che è iniziato Martedì 23 Settembre. Attualmente, più di 800 investitori in tutto il mondo, comprese le fondazioni come Rockefeller Brothers Fund, gruppi religiosi, organizzazioni sanitarie, comuni e università hanno accettato di ritirare, entro i prossimi cinque anni, un totale di 50.000 milioni di dollari di investimenti nei combustibili fossili.
 
 
Fonte e Traduzione: comedonchisciotte.org a cura di LUIGI FABOZZI

LA RUSSIA TAGLIA IL 25% DEL GAS AD AUSTRIA ED ITALIA

giovedì 25 settembre 2014
  
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VIENNA – L’Austria lancia l’allarme sulle forniture di gas russo e denuncia una riduzione del 20-25% delle consegne tra venerdi’ e sabato. “Un calo tra il 20% il 25% non e’ normale”, sottolineaa Martin Graf, responsabile dell’autorita’ di controllo sull’energia. Graf spiega che le compagnie hanno contattato Gazprom per conoscere i motivi della riduzione dei flussi senza avere risposta. Al momento le capacita’ di stoccaggio del gas austriaco sono al 99%.
 
“Dopo la riduzione delle forniture a Polonia e Slovacchia, arriva anche la notizia di un calo delle consegne di gas di Gazprom all’Austria, che venerdì e sabato ha ricevuto circa il 25% di combustibile in meno. È uno scenario estremamente preoccupante anche per l’Italia, perchè l’Austria è paese di transito per il gas russo destinato al nostro Paese. Non a caso, secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, i dati di Snam Rete Gas avrebbero già risentito di questa riduzione dei flussi”. Lo sottolinea in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi.
 
“È quantomai urgente che il governo, con il ministro Guidi o direttamente con il premier Renzi – spiega Librandi – riferisca in Parlamento sullo stato delle scorte ordinarie e strategiche italiane, così come sulle possibili strategie di approvvigionamento di gas alternativo a quello russo”.
 
“C’è da tempo una mia interrogazione sull’argomento, sarebbe cosa buona per tutti se il governo desse rapidamente una risposta: non possiamo più davvero escludere che la crisi politica non abbia ricadute immediate e importanti sullo scambio energetico tra Europa e Russia”, conclude Librandi.
 
Fonte: IlNord.it

Villaggio spagnolo in vendita al prezzo di un appartamento

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A causa dell’economia in crisi centinaia di paesi sono in attesa dei migliori acquirenti
 
In Spagna sono in vendita interi villaggi, che costruttori,  comuni e  banche vogliono scaricare a causa dell’economia in difficoltà del paeseRT ha visitato una di queste comunità abbandonate per scoprire quanto è grande la domanda di villaggi a basso costo.
A poco più di un’ora di auto da Barcellona, in Catalogna, si trova il villaggio di Esblada. L’intero villaggio è in vendita a soli 280,000 euro, come il prezzo di un appartamento con una camera da letto in una grande città.
A quel prezzo, il potenziale acquirente ottiene un’abitazione con una cantina, una piccola chiesa e quattordici case, abbandonate e trascurate da più di 60 anni.
 
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L’unico residente rimasto, Ramon Martin, un enologo, spera che l’acquirente giusto possa riportare vita e occupazione nel villaggio.
“Mi piacerebbe che arrivasse gente alternativa”, ha detto di RT Matt Trezza. “Persone che amano la natura. Non vorrei vedere persone che vengono qui per sfruttare questi luoghi, ma che lavorassero per svilupparli”.
 
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Finora ha visto potenziali acquirenti che vanno e vengono. Elvira Farian, un’ agente immobiliare, dice la maggior parte di loro sono stranieri.
“Russi, americani, messicani – in questo momento stiamo lavorando con questo tipo di clienti,” dice. “I russi, che cercano questo tipo di proprietà sono di solito alla ricerca di un investimento, o vogliono avviare qualche affare qui”.
 
I residenti di Esblada o sono morti o si sono andati via, e il villaggio è stato venduto ad un costruttore che è fallito durante la crisi finanziaria. Ora è di proprietà di una banca, che sta cercando di liberarsene. E non è certo facile.
 
Ci sono circa un centinaio di altri villaggi in Spagna in attesa di essere venduti. Uno di questi, a Barcellona, è stato anche offerto gratuitamente a marzo a chi avesse proposto con un progetto di sviluppo per il paese.
Le offerte non sono mancate e hanno superato persino la domanda. Tuttavia, il prezzo basso viene compensato dalla prospettiva di spendere una fortuna nella ristrutturazione.
Notizia del: 25/09/2014

Ok alla sperimentazione della pistola taser per le Forze dell’Ordine

martedì, 30, settembre, 2014

Le commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati hanno accolto l’emendamento che propone di avviare la sperimentazione, presso il ministero dell’Interno, della pistola elettrica Taser, quale strumento di contrasto in dotazione alle nostre Forze dell’ordine, a condizione che cio’ avvenga di concerto con il ministero della Salute.
Soddisfazione da parte del promotore dell’emendamento, Gregorio Fontana di Forza Italia: “E’ stato fatto un primo passo vero l’introduzione del Taser come strumento in dotazione alle Forze dell’Ordine. La Prima commissione ha infatti approvato l’emendamento, anche se riformulato dal coverno. C’e’ da augurarsi che tale condizione non si trasformi in una manovra ostativa, verso un’operazione di ammodernamento tecnologico, di estrema utilita’ per gli operatori della sicurezza e per tutti i cittadini.
La pistola elettrica Taser – ha spiegato Fontana -, come e’ noto, e’ un’arma di dissuasione non letale: essa produce una scarica elettrica che rende la persona colpita inoffensiva per alcuni secondi, sufficienti alle forze dell’ordine per arrestarla. Il suo utilizzo, pertanto, contribuisce sia a ridurre i rischi per l’incolumita’ personale degli agenti sia a ridimensionare drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza, come dimostra l’esperienza di molti Paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera” 

Grazie ai raid USA, Isis avanza di 5 km verso la Turchia

martedì, 30, settembre, 2014

Gli jihadisti sunniti dello Stato islamico (Isis) in Siria sono arrivati a pochi chilometri dal confine con la Turchia, nonostante i raid aerei della coalizione contro le loro postazioni. L’esercito turco ha rafforzato la presenza di carri armati alla frontiera e il Parlamento discutera’ questa settimana se partecipare all’offensiva contro l’Isis.
Gli jihadisti sono riusciti ad avanzare arrivando a 5 chilometri dalla citta’ strategica siriana di Ain al-Arab (Kobane in curdo). I miliziani hanno lanciato 15 razzi verso il centro della citta’, uccidendo almeno una persona e colpi di mortaio hanno raggiunto il territorio turco. Dall’altro lato della frontiera, l’esercito di Ankara ha schierato carri armati e blindati nella citta’ di Mursitpinar.
http://www.imolaoggi.it/2014/09/30/grazie-ai-raid-usa-isis-avanza-di-5-km-verso-la-turchia/

Codacons: “Sempre più cittadini non riescono a pagare le bollette”

immagino che questi 19 milioni siano figli di un Dio minore che non meritano né aiuto né solidarietà. La società civile non si preoccupa per loro, quindi il caso non sussiste….così è nel regime politically correct

sabato, 27, settembre, 2014

La crisi economica che ha colpito il nostro paese e la perdita di potere d’acquisto subita dalle famiglie, non ha prodotto solo il drammatico calo dei consumi ma anche una crescita del numero di cittadini che non riescono più a pagare le bollette, e rischiano il distacco delle forniture.
E’ la denuncia che arriva dal Codacons, che calcola che siano, ad oggi nel nostro Paese, circa 19,1 milioni gli italiani che risultano morosi sul fronte delle bollette luce, gas, telefonia e acqua. Quasi un cittadino su 3, quindi, non riesce a far fronte al pagamento di tutte le utenze, e i crediti da parte delle società erogatrici hanno raggiunto nel 2014 un livello record pari a 18 miliardi di euro solo in questi quattro settori.
La regione dove si registrano le maggiori difficoltà nel pagamento delle bollette è la Sicilia, seguita da Calabria, Puglia e Molise, mentre quelle dove i cittadini appaiono più virtuosi e la concentrazione di morosi è minore sono Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta ed Emilia Romagna.
Dal 2012 al 2014, spiega ancora il Codacons, il numero di utenti morosi su almeno una fornitura è aumentato di circa 2 milioni di individui, e parallelamente è cresciuto anche il numero di famiglie che non riesce a far fronte alle spese condominiali. Nel 2014, il 25% delle famiglie, ossia 1 su 4, risulta morosa sul fronte del pagamento del condominio per la propria abitazione.
http://www.imolaoggi.it/2014/09/27/codacons-sempre-piu-cittadini-non-riescono-a-pagare-le-bollette/

Kissinger: i soldati “stupidi animali da usare come pedine per la politica estera”

martedì, 30, settembre, 2014
Un pretesto per giustificare altri colpi di Stato: “I soldati stupidi animali da usare come pedine per la politica estera.”
L’ex segretario di Stato degli Stati Uniti, e una delle figure più potenti nel club Bilderberg, Henry Kissinger, auspica la creazione di una forza mercenaria globale per combattere i terroristi.
 
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La giornalista americana di Fox News, Bill O’Reilly, ha affermato, in un programma dell’ABC News, che Kissinger, famoso globalista e membro del club Bilderberg, “per anni ha appoggiato l’idea di creare una forza globale anti-terrorismo finanziata da una colazione di nazioni sotto la supervisione del Congresso”.
 
Come riportato nel portale ‘Infowars‘ non sorprende apprendere che Kissinger sostiene l’idea di un esercito mercenario con il pretesto della lotta al terrorismo, visto che lui “ha supervisionato direttamente i colpi di stato contro i governi eletti in Sud America e in altri luoghi, così come il massacro in Vietnam e Cambogia, sotto la giustificazione della lotta contro l’ascesa del comunismo. ”
 
Kissinger si considera un “globalista convinto” che all’età di 91 anni continua a scrivere libri che chiedono apertamente la creazione di un governo mondiale, perché, egli suggerisce, gli stati nazionali “stanno causando scompiglio nel mondo moderno” .
 
Il portale fa anche riferimento alle parole dei noti giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, i quali richiamano le parole di Kissinger quando descrisse i soldati come “stupidi animali da usare come pedine per la politica estera.”
 

In Italia la poverta’ aumenta, anche tra chi un lavoro ce l’ha

ammazza veloci al Cnel….

martedì, 30, settembre, 2014

I costi sociali dell’aggiustamento dei conti pubblici nei paesi periferici dell’area euro si stanno rivelando molto elevati. E’ quanto rileva il Cnel nel rapporto sul mercato del lavoro sottolineando che ”l’arretramento nel potere d’acquisto dei redditi medi delle famiglie in corso in diversi paesi sta conducendo a radicali mutamenti nei comportamenti di spesa”.
Anche in Italia le famiglie hanno modificato strutturalmente i propri comportamenti di consumo. ”Ampie fasce della popolazione stanno subendo un arretramento del proprio stile di vita. Sta aumentando la parte della popolazione che sperimenta condizioni di poverta”’.
Se tradizionalmente le difficolta’ erano associate prevalentemente allo stato di disoccupato, ”adesso anche fra gli occupati sono frequenti i casi di privazione materiale derivanti da condizioni di sottoccupazione o di precarieta’ del lavoro”. Il rischio di essere un working poor e’ cresciuto durante la crisi soprattutto per alcune categorie di lavoratori (i meno qualificati, con bassi livelli di istruzione e occupati in settori a bassi salari). Tuttavia anche quei gruppi che tradizionalmente ne erano esenti (lavoratori autonomi con dipendenti e i piu’ istruiti) sono stati investiti dal generale impoverimento.
Anche il rischio di poverta’ di nuclei familiari con alcuni membri che lavorano (la cosiddetta inwork poverty) e’ aumentato con la crisi. In particolare – rileva il rapporto – ad essere maggiormente esposti al rischio di poverta’ sono quelle famiglie in cui il lavoratore a bassa remunerazione e’ il principale se non addirittura l’unico percettore di reddito. asca
http://www.imolaoggi.it/2014/09/30/in-italia-la-poverta-aumenta-anche-tra-chi-un-lavoro-ce-lha/