TARANTO: SUICIDI, LA ASL SCENDE IN CAMPO, ALLO STUDIO UN “TELEFONO ROSSO”

27 agosto 2014

«Il problema principale è riuscire a trovarsi a tu per tu con chi ha deciso di farla finita e trovare un modo per parlargli un istante prima, è questa la verità; se non troviamo il modo di entrare nel vivo di una lacerazione infinita che in un attimo produce la decisione estrema, non riusciremo mai a contenere questo orrore seriale».Mario Balzanelli, direttore del 118 interviene sull’argomento che sta gettando una intera città nello sconforto. Specie perché a scegliere una strada senza ritorno, sono in buona parte giovanissimi, ma non solo. Cinque suicidi registrati in un brevissimo lasso di tempo. Giovanni, 27 anni, nelle prime ore del Ferragosto, stesse modalità assunte da Alessandra, 25 anni, lo scorso aprile, lanciatasi dalla ringhiera a pochi metri dal Monumento dei marinai; Cataldo, unico anziano della terribile serie, 76 anni, pensionato massafrese, giovedì scorso; il giorno dopo, Franco, 37 anni, disoccupato, dalla sua abitazione, in via Lazio; Mario, 23 anni, due giorni fa a Le Canne.
«Il 30 maggio scorso – ricorda Balzanelli – come 118 abbiamo promosso un convegno intero che riflettesse sulle più grandi emergenze che schiacciano e opprimono la vita di ciascuno di noi: uno dei titoli, non a caso, era l’emergenza suicidaria; nell’occasione abbiamo lanciato l’allarme su Taranto, terra piagata da una serie devastante di suicidi che sempre più spesso riguardano i giovani; sull’argomento ci stiamo lavorando io, in qualità di responsabile del “118”, e Maria Nacci, direttore del dipartimento di Salute mentale».Non è molto semplice mettere in campo un servizio simile. Occorrono risorse per istituire una sorta di “telefono amico”. «Un telefono rosso – sottolinea il direttore del “118” – perché l’intervento richiesto sarebbe da codice rosso: è, infatti, questione di attimi intercettare l’ultimo momento; questa sarebbe l’idea, ma per fare tutto questo devono essere d’accordo il direttore del dipartimento di Salute mentale, il direttore generale dell’Asl; in estrema sintesi occorre prevedere la reperibilità h24 di uno psichiatra al quale deve essere riconosciuto l’impegno professionale, individuando eventuali risorse senza le quali, purtroppo, l’idea resta solo teoria».(…)

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TARANTO: SUICIDI, LA ASL SCENDE IN CAMPO, ALLO STUDIO UN “TELEFONO ROSSO”ultima modifica: 2014-08-28T08:54:21+02:00da davi-luciano
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