BERGAMO: IMPRESE EDILI E IMMOBILIARI, È STRAGE TRA I FALLIMENTI, 6 SU 9 IN UNA SETTIMANA

quanto lavoro c’è….meno male che arrivano risorse

3 agosto 2014

Sei su nove imprese – pari a circa il 75 % – che hanno dichiarato fallimento nella settimana dal 14 al 20 luglio sono legate al mondo delle costruzioni. Il dato è significativo perché dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto il mondo dell’edilizia fatichi in questo periodo di crisi. I dati sono stati resi noti dalla Camera di Commercio di Bergamo. Nella settimana dal 14 al 20 luglio hanno dichiarato fallimento: L’Elite Srl di Treviglio (costruzioni edili); Colombelli Lino di Verdello (impresa edile); Set Immobiliare Srl di Treviglio (valorizzazione e vendita immobili); Alta Italia Immobiliare Srl di Gorlago (acquisto, vendita e permuta immobili); Residence Marta Srl di Osio Sotto (acquisto, vendita e permuta immobili); Thermoidraulica Giugno Srl di Azzano San Paolo (installazione impianti di riscaldamento e di climatizzazione); Relux Srl di Castel Rozzone; Rvb System Srl di Bergamo e Leo Costruzioni e Ristrutturazioni Srl di Romano di Lombardia (costruzione in proprio o su appalto, ristrutturazione di immobili). Nello stesso periodo considerato – dal 14 al 20 luglio – le imprese che hanno chiesto la cancellazione (e quindi la chiusura) sono state 49 a fronte delle iscrizioni (nuove ditte) che sono state 43.(…)

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BERGAMO: IMPRESE EDILI E IMMOBILIARI, È STRAGE TRA I FALLIMENTI, 6 SU 9 IN UNA SETTIMANAultima modifica: 2014-08-04T20:54:21+02:00da davi-luciano
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Un pensiero su “BERGAMO: IMPRESE EDILI E IMMOBILIARI, È STRAGE TRA I FALLIMENTI, 6 SU 9 IN UNA SETTIMANA

  1. Una delle aziende in elenco (non farò nomi, perché ci manca solo che quei disonesti mi querelino) si è presa in conto vendita il 90% dell’attrezzatura che avevo nel mio pastificio e non mi ha mai dato un euro, temporeggiando e prendendomi in giro dal 2013 ad oggi.
    A nulla è servita la denuncia sporta per appropriazione indebita.
    E così ho dovuto chiudere definitivamente anche io.
    L’effetto domino, in questi casi, è inevitabile.
    La differenza sta nel fatto che io, da due anni, faccio una vita infame, mentre la proprietaria dell’azienda che ha dichiarato fallimento, si sta godendo dei soldi non suoi.
    O, peggio ancora, sta già truffando qualcun altro con una nuova “attività”.
    Io, in ogni caso, le auguro ogni male possibile.

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