La Sitaf fa business, altro che No Tav.

 Tutto in attivo da diversi anni, a niente sono serviti i blocchi No Tav.

di Valsusa Report.
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Una notizia e due conti sui bilanci della società che detiene in Valle di Susa il trasporto merci su gomma. Un calo del traffico pesante nel tunnel del Fréjus (-2,20% nel 2013 rispetto all’anno precedente, ma la flessione è del 24,55% rispetto al 2007) non ha impedito alla Sitaf di chiudere il bilancio con un utile di oltre 26 milioni, in progresso del 3,9%, mentre i ricavi sono pari a 135,3 milioni. La Sitaf, che gestisce l’autostrada Torino-Bardonecchia oltre al traforo di collegamento con la Francia, è una società pubblico-privata che vede l’Anas controllare il 31%, il Comune di Torino il 10,6% e la Provincia di Torino l’8,7%.

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Anche altre società stanno beneficiando di questa diversificazione di Sitaf. La Tecnositaf, che si occupa di tecnologie di controllo per la sicurezza stradale, si è aggiudicata una commessa in Algeria, del valore di 10 milioni di euro.

Gli addetti, complessivamente, sono 500 in Sitaf e TecnoSitaf, proprio grazie a questi nuovi interventi, ha assunto 30 giovani ingegneri. Gianni Luciani, amministratore delegato della società, ricorda anche che Sitaf distribuisce in Val Susa oltre 13 milioni di euro in stipendi a cui si aggiungono 115mila euro per sponsorizzazioni e donazioni.

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Grazie a queste grandi commesse e ai numerosi passaggi, la Società si appresta inoltre, a completare il tunnel di servizio del Frejus, scavato dalla parte francese, senza contestazioni. Invece dal versante italiano le contestazioni che chiusero l’autostrada nel 2010 e 2011 non hanno intaccato posti di lavoro e business.

V.R. (29/07/14)

La Sitaf fa business, altro che No Tav.ultima modifica: 2014-07-30T09:48:06+02:00da davi-luciano
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