i suicidi che non esistono

Loro tutta gentaglia che non ha certo bisogno di aiuto, magari di 30 euro al giorno come garantito ad umani più umani di altri. ANCONA: DISOCCUPATA 55 ENNE SALE SUL TETTO DI UN PALAZZO E MINACCIA IL SUICIDIO, «DATEMI UN LAVORO»

28 luglio 2014
Disoccupata, con un marito malato e un assegno da 260 euro al mese. Sabato scorso aveva minacciato il suicidio dopo essersi arrampicata sul traliccio della linea ferroviaria, che corre adiacente a via Marconi, davanti alla Mole Vanvitelliana. Oggi ci ha riprovato, salendo sul tetto di un palazzo. E’ la disperazione di una donna anconetana di 55 anni che non riesce più ad arrivare a fine mese e che chiede solo una cosa: un lavoro retribuito dignitosamente.
Questa volta l’allarme è partito dal palazzo della Direzione territoriale e legale delle Ferrovie dello Stato, che si trova in via Marconi, a pochi metri dalla rotatoria di piazzale Italia. Erano circa le 12:30 quando la donna si è arrampicata proprio lassù, sul un tetto della palazzina minacciando in suicidio. Il motivo del nuovo gesto? Stamattina la 55enne ha parlato con il sindaco Valeria Mancinelli che, senza troppi giri di parole, le ha detto che di lavoro per conto del Comune non c’è. Da lì la decisione di ritornare su quel tetto che, dalla parte di via Marconi, non è alto. Ma su un lato c’è il vuoto per circa 10 metri e, sul retro, c’è linea ferroviaria.(…) Leggi tutto su anconatoday

AVELLINO: SUICIDI, È ESCALATION, 65ENNE SI SPARA UN COLPO DI FUCILE AL MENTO. 4 MORTI IN 3 GIORNI

25 luglio 2014

Sale a 25 il numero di suicidi in Irpinia. Quattro morti in tre giorni, bilancio da brividi per la provincia di Avellino, scossa da una tremenda escalation di morti per suicidio. Questa mattina un 65enne è stato trovato morto a via Zigarelli ad Avellino. L’uomo è deceduto sparandosi un colpo di fucile alla testa, puntandolo sotto il mento. Gli inquilini di un palazzo allarmanti dal colpo esploso, intorno alle ore 8,30, hanno trovato il corpo dell’uomo. Dalle prime verifiche sembrerebbe che l’uomo abbia deciso di farla finita. L’uomo risiedeva in via Dante. Proprio questa mattina i familiari avevano lanciato l’allarme per la sua scomparsa. Il corpo è stato rinvenuto nel parcheggio di un’attività commerciale. Fonte avellino.ottopagine

http://www.crisitaly.org/notizie/avellino-suicidi-e-escalation-65enne-si-spara-un-colpo-di-fucile-al-mento-4-morti-in-3-giorni/ LAPIO: DISOCCUPATO 44ENNE SI SUICIDA, È IL SECONDO CASO NELL’ARCO DI 12 ORE IN IRPINIA

23 luglio 2014
Ennesimo suicidio nel giro di 12 ore in Irpinia. Dopo il 47enne rinvenuto cadavere nella sua abitazione di Rione Valle. Un altro suicidio si è consumato a Lapio. A farne le spese un 44enne del posto, disoccupato, che ha deciso di farla finita. A ritrovare il corpo privo di vita del giovane i genitori. Inutile i soccorsi del 118.

Fonte irpinia24

http://www.crisitaly.org/notizie/lapio-disoccupato-44enne-si-suicida-e-il-secondo-caso-nellarco-di-12-ore-in-irpinia/

TITO: IMPRENDITORE 54ENNE SI SUICIDA, “I COLLEGHI, EQUITALIA E AGENZIA DELLE ENTRATE SONO I MANDANTI”

27 luglio 2014

Deve essere un attimo. Un attimo che sembra non terminare mai. Un attimo in cui tutto si spegne e a te sembra di non avere più nulla. Di non poter salvare più nulla.
Michele Zarriello era la sua azienda. L’aveva ereditata dal padre e, insieme ai due fratelli (uno dei quali morto poco tempo fa), l’aveva costruita negli anni con duro lavoro. E’ quello che non ti raccontano mai dei piccoli imprenditori: i giorni interi passati a lavorare, le notti di veglia quando sai che c’è una scadenza e non potrai pagare. E di quelle notti, negli ultimi tempi, devono essercene state tante. Perchè i problemi crescevano ogni giorno di più. Arrivavano le cartelle da pagare, ma di soldi nell’azienda di famiglia ne entravano sempre meno. E quando si parla di crisi non si parla di una cosa generica. Dietro la parola crisi ci sono persone che si sentono sempre più strangolate: non riescono a pagare bollette, le spese crescenti, gli stipendi o il mutuo. Mai come stavolta il piccolo imprenditore è come il suo operaio, con la stessa ansia, con la stessa paura per il futuro.
E quell’ansia alla fine ha avuto il sopravvento. Così, venerdì, mandati a casa i suoi ultimi collaboratori per l’ora di pranzo, Michele Zarriello è rimasto solo. Si deve essere guardato attorno, magari ha sistemato qui e là qualcosa lasciata non in perfetto ordine. Poi quel dolore ha preso il sopravvento e, nel suo ufficio, si è tolto la vita. Nel luogo che amava, nell’azienda di contrada Santa Loja a Tito scalo, che per anni aveva dato ai fratelli Zarriello grandi soddisfazioni. E a trovarlo, purtroppo già morto, è stato il fratello, che insieme a lui divideva il dolore e i problemi. Zarriello aveva 54 anni. E va ora ad allungare il triste elenco dei tanti imprenditori che in questi anni si sono tolti la vita.(…) Leggi tutto su ilquotidianoweb

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PADOVA: PERDE IL LAVORO A 61ANNI, SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN GARAGE. LO TROVA IL FIGLIO

26 luglio 2014

Lo ha trovato il figlio di 27 anni impiccato in garage. Tragedia ieri sera in una famiglia residente in via D’Acquapendente a Padova. L’uomo, un padovano di 61 anni, qualche mese fa aveva perso il lavoro di impiegato. Ma dopo qualche settimana aveva rassicurato la famiglia di aver trovato un nuovo impiego in una ditta. Ma a nessunod ei familiari aveva detto dove. Ieri sera si è impiccato in garage: il tragico sospetto dei familiari (viveva con la moglie ed il figlio) è che l’uomo non avesse trovato alcuno posto e che la disperazione l’abbia portato all’estremo gesto. Ha lasciato solo un bigliettino indirizzato alla famiglia con scritto: «Vi chiedo perdono». Sul posto è intervenuta una volante della questura. Fonte mattinopadova

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CAPACCIO: PERDE IL LAVORO, 37ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN UN CASALE NEI PRESSI DI MONTE ULIVETO

26 luglio 2014

Tragedia a Capaccio: Domenico Bambacaro 37enne residente del posto, si è impiccato in un casale vicino alla sua abitazione, in località Monte Uliveto. A fare la scoperta, questa mattina, sua moglie: l’uomo aveva anche un figlioletto. Aveva perso il suo lavoro stabile, secondo alcune testimonianze.(…) Leggi tutto su salernotoday

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LECCE: CASSINTEGRATO 50ENNE SI SUICIDA CON UN COLPO PISTOLA NELLA SUA AUTO

25 luglio 2014

Un cinquantenne si è ucciso con un colpo di pistola nella sua auto trovata parcheggiata nelle campagne di Borgo Piave, frazione di Lecce, a pochi chilometri dalla marina di Frigole. L’uomo, che si era allontanato da casa due giorni fa, era in cassa integrazione e viveva in un profondo stato di depressione. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri. Il corpo è stato ritrovato questa mattina intorno alle 11.30: l’uomo mancava da casa da circa due giorni. Fonte quotidianodipuglia

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L’AQUILA: 68ENNE SI SUICIDA DANDOSI FUOCO NELLA PROPRIA RIMESSA AGRICOLA

25 luglio 2014

Per ora sono solo le prime notizie, solo indiscrezioni che derivano però dal ritrovamento di un messaggio straziante. Il dolore provato per una vita distrutta dal terremoto non si può cancellare e sarebbe questa la causa della morte di un uomo che avrebbe deciso di togliersi la vita. Il corpo di un uomo è stato trovato carbonizzato a l’Aquila. La tragedia è avvenuta in un campo all’altezza del passaggio a livello della statale 5 bis. Tra i primi a giungere sul posto i giornalisti de Il centro che hanno potuto riprendere anche l’intervento dei soccorsi che però non è servito a nulla. Il cadavere è stato ritrovato all’interno di una baracca adibita a rimessa agricola dalla vittima. Pare che l’incendio sia nato dalla stessa volontà dell’uomo di togliersi la vita. La vittima, un alpino di 68 anni, ha lasciato dei biglietti per giustificare il suo gesto che potrebbe anche essere legato a una depressione post terremoto. Il fatto è accaduto questa mattina intorno alle 6. I vigili urbani hanno subito richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che sono arrivati sul posto ma non hanno potuto fare nulla per l’uomo, se non spegnere le fiamme dell’incendio che ha cancellato la sua vita.
Pare che ci siano dei biglietti in cui il sessantottenne parla della sua depressione e di come il terremoto devastante del 2009 gli abbia per sempre cambiato la vita. Una depressione e anche tante difficoltà economiche che lo avrebbero spinto al suicidio.(…) Leggi tutto su ultimenotizieflash

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SUSEGANA: AZIENDE FALLITE E BANCAROTTA, IMPRENDITORE 57ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI

24 luglio 2014

Era a Santo Domingo da oltre un anno, voleva rifarsi una vita. Ma, nella città caraibica, ha trovato la morte. Si è ucciso impiccandosi alla doccia Bruno Campeol, 57 anni, imprenditore trevigiano legato a tre aziende della zona: la Marmitte Zara di Susegana, l’Ape di Refrontolo e la Stark di Pieve d’Alpago.
L’uomo, dopo il fallimento delle ditte e con vari processi a suo carico per fallimento e bancarotta fraudolenta, a marzo 2013 aveva deciso di abbandornare Susegana, città dove tuttora vivono la madre, la moglie, il figlio. Aveva lasciato la famiglia, la casa, il paese e si era recato a Santo Domingo dove aveva avviato la Kiwi Tour, agenzia di viaggi. Pare che le cose, in ambito lavorativo, non gli andassero troppo bene neppure lì. Ed è forse, anche, per questo che il 57enne ha deciso di farla finita.(…) Leggi tutto su oggitreviso

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LAPIO: DISOCCUPATO 44ENNE SI SUICIDA, È IL SECONDO CASO NELL’ARCO DI 12 ORE IN IRPINIA

23 luglio 2014

Ennesimo suicidio nel giro di 12 ore in Irpinia. Dopo il 47enne rinvenuto cadavere nella sua abitazione di Rione Valle. Un altro suicidio si è consumato a Lapio. A farne le spese un 44enne del posto, disoccupato, che ha deciso di farla finita. A ritrovare il corpo privo di vita del giovane i genitori. Inutile i soccorsi del 118. Fonte irpinia24

http://www.crisitaly.org/notizie/lapio-disoccupato-44enne-si-suicida-e-il-secondo-caso-nellarco-di-12-ore-in-irpinia/ VIGONOVO: LA DITTA FALLISCE, IMPRENDITORE EDILE 48ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN GARAGE

23 luglio 2014

La sua vita era naufragata velocemente. Prima la sua ditta, un tempo florida, era fallita. Poi a finire era stato anche il suo matrimonio. M.B., 48enne di Vigonovo, come riporta il Gazzettino, evidentemente non è più uscito dal buco nero nel quale era finito. Nonostante gli sforzi per trovare un nuovo lavoro sempre nel campo dell’edilizia nel Vicentino. Cinque anni fa, come detto, la ditta di ponteggi che gestiva aveva dovuto chiudere, nonostante prima lavorasse a getto continuo. Soprattutto con i paesi in via di espansione in oriente. Ma per restare più vicini a noi, “sue” erano anche le impalcature innalzata attorno al campanile di San Marco per dei lavori di manutenzione. A ruota, poi, la rottura con la moglie e la decisione di allontanarsi dal suo paese natale per cercare fortuna in terra berica. Anche in questo caso, però, non è andata benissimo. Nonostante una nuova compagna, nei giorni scorsi pare che abbia rotto il rapporto di lavoro con l’azienda per la quale lavorava.(…) Leggi tutto su veneziatoday

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ARDENNO: PROBLEMI LAVORATIVI, 46ENNE SI SUICIDA GETTANDOSI NELL’INVASO ARTIFICIALE DELL’ENEL

22 luglio 2014
Le ricerche erano iniziate ieri mattina e si sono concluse nel modo peggiore: nella serata di ieri è stato ritrovato il cadavere di R.P., 46enne ristoratore di Sondrio.
La salma è stata rinvenuta nell’invaso di Ardenno. A dare l’allarme alla polizia è stato un agricoltore che ha visto affiorare il corpo dalle acque dell’invaso artificiale Enel di Ardenno.
La Polizia sta indagando per accertare le esatte cause del decesso ma l’ipotesi più accreditata è quella di un gesto volontario causato forse da una depressione dovuta alle difficoltà sul lavoro.(…)

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i suicidi che non esistonoultima modifica: 2014-07-30T15:34:46+02:00da davi-luciano
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