Dal 17 al 27 luglio, la Val Susa in marcia contro il Tav – Programma completo

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 Dal 17 al 27 luglio, la Val Susa in marcia contro il Tav – Programma completo

LA VALSUSA IN MARCIA CONTRO IL TAV

LA VALSUSA CONTRO TUTTE LE NOCIVITÀ

 Campeggio itinerante da Avigliana a Chiomonte, dal 17 al 27 luglio 2014

Nel 2006 il Movimento NO TAV della Valle di Susa fece una marcia sino a Roma incontrando le realtà in lotta a difesa dei propri territori e i numerosi sostenitori e amici diffusi in tutta Italia

Oggi il Movimento NO TAV della Valle di Susa chiama tutti i movimenti di lotta, tutti gli amici e i propri sostenitori ad una marcia in Valle di Susa.

Tappe della marcia: Avigliana, Vaie, San Didero, Bussoleno, San Giuliano di Susa, Venaus, Chiomonte.

Camminata a bassa velocità per dire no alle grandi opere, inutili e dannose, imposte alla popolazione, causa della devastazione delle nostre valli e dello spreco di denaro pubblico.

Camminata contro il controllo e la militarizzazione del territorio, per rispedire al mittente l’attacco repressivo contro il Movimento NO TAV.

Per ribadire che vogliamo Chiara, Claudio, Mattia, Nicco, Forgi e Paolo liberi insieme a noi.
Per informare e informarsi, per partecipare e condividere .

Per sostenere la Resistenza NO TAV….. perchè insieme si può battere il progetto Tav ….. perchè insieme si vince.

Non delegare…. Partecipa! Il Movimento NO TAV

 

PROGRAMMA

17 luglio – Avigliana (pernottamento ad Avigliana)

dalle ore 15: arrivo e sistemazione partecipanti nella zona dello Spazio Sociale del VisRabbia.

ore 17,30 NOTAV Torino e cintura , il comitato NOTAV Collina morenica e Valsangone,il comitato NOTAV Ciriè Valli di Lanzo si incontrano al Municipio di Buttigliera Alta dalle per raggiungere a piedi Piazza del Popolo ad Avigliana alle 19 circa .

dalle ore 18: Serata di apertura in Piazza del Popolo, banchetti, informazione sullo stato dell’avanzamento del cantiere, situazione de* prigionier*, presentazione della marcia, ecc. .

a seguire: cena condivisa .

dopo cena: intrattenimento musicale con Alessio Lega e Ice Eyes Band.

 18 luglio – Avigliana / Sant’Ambrogio / Vaie (pernottamento a Vaie)

ore 9: partenza della marcia da Avigliana a Vaie, fermata a S.Ambrogio e incontro inPiazza XXV aprile con il comitato locale e l’amministrazione cittadina (con dono da parte del Movimento di una bandiera NO TAV e una bandiera per la libertà de* quattro NO TAV accusat* di terrorismo. Le bandiere verranno donate ad ogni amministrazione)

pranzo al sacco nei vicini giardinetti

prosecuzione verso Chiusa S.Michele passando nella zona delle cave

Arrivo a Vaie e sistemazioni in area presidio.

alle ore 18: incontro sul tema ‘Storia del presidio e prospettive di lotta’

a seguire: cena nell’area del presidio di Vaie.

alle ore 21,30: proiezione del docufilm di Fulvio Grimaldi “Fronte Italia-Partigiani del 2000, dai No Tav ai No Muos, tutti i NO della resistenza in giro per l’Italia.”

dibattito con l’autore .

a seguire: musica.

 19 luglio – Vaie / Sant’Antonino / Villarfocchiardo / San Didero (pernottamento a San Didero)

alle ore 9: partenza da Vaie verso San Didero. Arrivo Sant’Antonino con volantinaggio e presenza di banchetti al mercato

Pranzo a Villarfocchiardo (offerto dal comitato locale) e incontro con l’amministrazione cittadina

Da Villarfocchiardo partenza per San Didero.

Arrivo e sistemazione dei partecipanti. Incontro con l’amministrazione cittadina.

A seguire, volantinaggio e iniziative musicali a passeggio per il paese .

Cena organizzata dai No Tav Trento .

Alle ore 21: incontro / confronto tra le realtà espressioni delle lotte territoriali : No Tav Trento, No Tav Terzo Valico, No Mous, La Zad, etc.

 20 luglio – San Didero / Borgone di Susa (pernottamento a San Didero)

Alle ore 9: colazione al campeggio a San Didero e pranzo autogestito al presidio.

Alle ore 15: passeggiata sino al “Maometto” di Borgone, storia del luogo racconti storici e leggende.

Cena al presidio di Borgone.

Alle ore 21,30: incontro – il presidio si racconta e incontra i partecipanti alla marcia – .

Alle ore 24 Rientro al campeggio a San Didero.

 21 luglio – San Didero / Bussoleno (pernottamento a Bussoleno)

Alle ore 9: partenza da San Didero in direzione Bussoleno.

Nel percorso iniziative di lotta .

Arrivo in paese e piazzamento tende alle spalle del salone polivalente

Pranzo autogestito con invito ai valligiani a portare da casa del cibo da condividere .

Iniziative in piazza con presenza di mostre fotografiche, banchetti documentazione, gadget, ecc.

Ore 18 incontro di una delegazione con l’amministrazione cittadina.

Alle ore 18: in piazza del Mulino spettacolo teatrale dal titolo ‘Vincenzina Franti operaia punk’ con Ugo e Fra’ Diavolo, spettacolo che traccia, attraverso canzoni più e meno note, il percorso delle lotte operaie in Italia dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri.

Aperitivo

Cena ore 19.00 – 19.30 cena al polivalente (se possibile all’aperto) organizzata da i No Tav di Bussoleno

Alle ore 21: Assemblea Popolare presso il centro Polivalente con lancio della marcia popolare del 26 Luglio da Giaglione a Chiomonte.

  22 luglio – Bussoleno / Susa (pernottamento a San Giuliano di Susa)

 

ore 9 partenza da Bussoleno verso Foresto e l’area dell’Isolabella (interessata dal progetto)

ore 10.30 momento informativo sui terreni a cura dei tecnici no tav Luca Giunti e Mario Cavargna

a seguire breve consiglio comunale aperto in cui si delibererà la contrarietà all’opera con la partecipazione e l’invito ai sindaci della futura unione dei comuni e soprattutto dei paesi limitrofi come Susa (cantierizzazione gemella con nastro trasportatore ecc.)

ore 12 arrivo a Foresto presso i giardini comunali con pranzo organizzato dagli amici del comitato no tav di Foresto e musica .

ore 14 visita all’orrido di Foresto con introduzione naturalistica a cura del guardiaparco e guida naturalistica Luca Giunti (5 min a piedi dai giardini)

ore 15 partenza verso Susa con due possibilità, pista ciclabile in piano che costeggia la ferrovia o in alternativa sentiero dei Ginepri che attraversa il parco e l’oasi xerotermica dell’orrido di Foresto

lunghezza tappa totale 7.2 km

Bussoleno (polivalente) – Foresto 4.3 km

Foresto – Susa (presidio no tav) 2.9 km

 Arrivo a Susa , sistemazione .

Incontro con l’amministrazione cittadina di Susa

Cena al presidio No Tav- Lupi delle Alpi,organizzata dal comitato No Tav Susa – Mompantero.

Serata in piazza 4 Novembre a Susa (ex piazza del Sole) con banchetti, mostra fotografica, interventi.

Alle ore 21 ,30 : “ Voci dal carcere “spettacolo teatrale.

Ore 22,30 canti popolari a cura dell ‘Anonima Coristi “.

Ore 24 rientro al presidio con “Casseruolata” contro le truppe di occupazione.

 23 luglio – Susa / Venaus (pernottamento a Venaus)

Alle ore 9: partenza da Susa verso Venaus , nel percorso iniziative di lotta rivolte contro le ditte e le truppe di occupazione .

Alle ore 12: arrivo e sistemazione dei partecipanti al presidio di Venaus .

Pranzo autogestito, con invito ai valligiani a portare cibo da condividere

Incontro con l’amministrazione cittadina.

Pomeriggio alle cascate e/o passeggiata per i dintorni.

Alle ore 20: Cena -Pizzata a cura dei pizzaioli di Milano e della Valle.

Alle ore 21,30: presentazione della rivista “Il Compressore“, presenti gli autori.

 24 luglio – Venaus (pernottamento a Venaus o in Clarea)

Alle ore 9: partenza da Venaus verso la Val Clarea effettuando lavori di pulizia dei sentieri lungo il percorso.

Campeggio in Val Clarea per i più sportivi, gli altri possono tenere come campo base Venaus .

Alle ore 18: al presidio di Venaus incontro dibattito con antinuclearisti francesi.

Alle ore 20,30: cena autogestita al presidio di Venaus e/o in Val Clarea .

Alle ore 22: serata musicale a Venaus.

 25 luglio – Venaus (pernottamento a Venaus o in Clarea)

Verifica sentieri e lavori al presidio Garavella di Chiomonte in preparazione della marcia popolare del 26 luglio.

Pranzo al sacco.

Ritorno al campeggio di Venaus o in Val Clarea .

Alle ore 20,30: Cena offerta dai Comitati No tav Torino e cintura e NOTAV Ciriè Valli di Lanzo.

Alle ore 22 dibattito: l’appello di Francoforte e le lotte in Valle ,alla Zad, a Barcellona, ecc .

.26 luglio – Venaus (pernottamento a Venaus o in Clarea)

Alle ore 14: marcia popolare Giaglione /Chiomonte.

A fine marcia festa al presidio Garavella con musica, giocoleria, ecc.

Portare cibo e bevande , strumenti musicali, ecc

A seguire battitura al cancello della centrale .

 27 luglio – Venaus

Dalle ore 9: PANICO – Mercatino da paura.    Mercatino dei produttori per la libera lavorazione dei prodotti agricoli

Alle ore 16: assemblea al presidio di Venaus : bilancio marcia, iniziative e proposte per il mese di Agosto e l’autunno a venire.

Alle ore 20,30: Cena autogestita con invito ai valligiani a portare cibo da condividere

Dalle ore 22: Serata musicale.

 IL MOVIMENTO NO TAV

 per info: www.notav.info www.spintadalbass.org e in tutti il siti del Movimento

email: avsnotav@virgilio.it

facebook: presidio gravella

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Alleanza di 133 Paesi contro il NWO (Nuovo ordine mondiale)

I media americani ed europei hanno fatto tutto il possibile per nascondere questa notizia: il 14 e 15 giugno, si sono riuniti a Santa Cruz della Sierra, in Bolivia, 133 leader mondiali (c’erano anche Cina e India) creando un’alleanza contro il NWO ed i suoi vari “tentacoli”: Stati Uniti, Unione Europea, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il governo ombra mondiale guidato dal FMI e l’OMC.
 
L’Incontro
 
Quando le Nazioni più ricche e potenti della Terra formarono i G7, G8, G20 e simili, si unirono per combinare il loro dominio sugli altri 175 Paesi. Per decenni, i ricchi 20 Paesi guidati dagli Stati Uniti sono diventati esponenzialmente più ricchi a scapito delle 175 Nazioni più povere, che a loro volta sono divenute ancora più povere. Questo è stato il risultato del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ occidentale, guidato principalmente da governi globali auto-nominati come il Fondo monetario internazionale e l’Organizzazione mondiale del commercio. Tuttavia la crisi economica di un tale sistema basato sullo sfruttamento delle risorse (animali, minerali e vegetali) dei Paesi più deboli era inevitabile in quanto insita in un sistema consumistico e quindi distruttivo che depredato quanto vi è all’esterno rivolge su se stesso le medesime logiche. Ad aiutare la caduta di questo impero si schiereranno 133 Paesi che ne hanno avuto abbastanza di questo sistema finanziario globale truccato del Nuovo Ordine Mondiale con sede a New York e Londra. Hanno visto le loro economie distrutte da società e governi corrotti che creano un ciclo senza fine di dipendenza e povertà. Hanno visto vaste risorse delle loro Nazioni derubate dalle multinazionali. Il loro paesaggio agricolo è stato avvelenato. I loro cittadini sono stati portati alla bancarotta da parte del FMI e da Wall Street. E i loro leader democraticamente eletti sono stati rovesciati da agenti stranieri provenienti da Paesi come gli Stati Uniti. Pertanto i 133 Paesi, costituenti i due terzi delle Nazioni sulla Terra, hanno firmato un accordo per eliminare il Nuovo Ordine Mondiale Occidentale e sostituirlo con un sistema equo, onesto e legittimo che permetta a tutti di partecipare e beneficiare delle risorse del pianeta. L’organizzazione è ufficialmente chiamata ilGruppo dei 77 e della Cina‘, ma l’alleanza in realtà comprende 133 Nazioni …
  
Gli interventi
 
Per mostrare quanta influenza abbiano, il loro incontro è stato aperto con un discorso del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon. Tra il pubblico vi erano oltre 30 capi di stato di tutto il mondo e rappresentanti ufficiali provenienti da oltre 100 altri governi. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha partecipato, dicendo davanti alle Nazioni presenti che dovevano unirsi per “lottare per una crescita economica equa e sostenibile e per un nuovo ordine economico mondiale.” Il presidente ecuadorianoRafael Correa è andato un passo oltre, dicendo ai leader nazionali riuniti e ai rappresentanti, “Solo quando saremo uniti in tutta l’America Latina e uniti in tutto il mondo saremo in grado di far sentire la nostra voce e cambiare un ordine internazionale che non è solo ingiusto, è anche immorale.” Un rapporto AFP su Yahoo News, l’unica relazione trovata sui media occidentali, descrive come anche il presidente cubano Raul Castro abbia partecipato con un intervento molto focalizzato sull’economia:” “E‘ necessario richiedere un nuovo ordine internazionale finanziario e monetario e eque condizioni commerciali per i produttori e gli importatori vessati dai guardiani del capitale, centrati sul Fondo monetario internazionale e sulla Banca mondiale e dai difensori del neoliberismo raggruppati nell’Organizzazione mondiale del commercio, che stanno cercando di dividerci. I princìpi del diritto internazionale sono sfacciatamente violati, cercano di legalizzare l’ingerenza imposta, utilizzano le minacce e la forza con impunità, i media sono utilizzati per promuovere la divisione. Solo l’unità ci permetterà di far prevalere la nostra ampia maggioranza.“ In seguito ha rivolto alle Nazioni partecipanti un appello per aiutare il loro alleato principale, il Venezuela. Cuba, Venezuela, Bolivia e un certo numero di Paesi sudamericani hanno avvisato di essere attualmente sotto attacco da parte degli Stati Uniti e della CIA, i quali stanno disperatamente cercando di orchestrare colpi di stato per rovesciare governi democraticamente eletti, come stanno facendo in Ucraina. Come riportato dal Times of India, il presidente boliviano Evo Morales ha minacciato gli Stati Uniti e il presidente americano dicendo “Se Obama continua ad assalire il popolo del Venezuela, sono convinto che, di fronte a provocazioni e aggressioni, il Venezuela e l’America Latina saranno un secondo Vietnam per gli Stati Uniti.”
 
Iran e l’ONU
 
Un annuncio pubblicato dalle Nazioni Unite in questo fine settimana esprime la partecipazione entusiasta di segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon in occasione della riunione del G77. Si discute l’importanza di questa massiccia alleanza e degli obiettivi delle Nazioni Unite, con particolare riguardo all’inversione della crescente disuguaglianza economica mondiale tra le Nazioni. Moon e le Nazioni Unite stanno sponsorizzando un incontro separato ma correlato delle Nazioni nel mese di settembre per redigere nuove risoluzioni sul clima che dovranno essere emanate nel 2015. L’annuncio descrive un incontro privato tra il Segretario Generale delle Nazioni Unite e vice presidente iraniano: “A margine del vertice odierno, Ban Ki-Moon ha incontrato il Primo Vice Presidente dell’Iran, Eshaq Jahangiri, per discutere le questioni legate allo sviluppo, nonché il ruolo potenziale che l’Iran potrebbe svolgere nel ripristino della stabilità in Iraq e la Siria. Il segretario generale ha aggiunto che non vedeva l’ora di coinvolgere l’Iran sul cambiamento climatico e ha detto che sperava molto che il presidente Hassan Rouhani potesse partecipare al vertice sul clima a settembre.” Il rapporto dice anche i due leader hanno discusso le ambizioni nucleari dell’Iran e la scadenza in luglio prossimo per la conformità con i mandati precedenti.
 
Sciogliere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
 
Uno degli obiettivi più ambiziosi del G77 e dei suoi 133 Paesi partecipanti è l’eliminazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I leader mondiali insistono che è poco più di una tirannia che cinque Nazioni siano al di sopra dell’intero corpo delle Nazioni Unite. Con cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno diritto di veto su tutto il resto, le politiche e le azioni delle Nazioni Unite sono dettate da questi cinque Paesi – Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Francia e Cina. I membri del G77 vogliono che il Consiglio di Sicurezza elimini dall’ONU questo organo per poter tornare ad essere un’organizzazione puramente democratica.
 
I pezzi del Domino cominciano a cadere
 
Questo è solo l’ultimo attacco organizzato verso un sistema finanziario globale truccato da governi corrotti e multinazionali che li controllano. Proprio il mese scorso, la Russia e la Cina hanno firmato un’alleanza commerciale a lungo termine che rappresenta la prima crepa importante nella bolla del dollaro USA. I due Paesi hanno deciso di smettere di usare dollari USA nelle loro transazioni e di utilizzare invece le proprie due valute. Le due maggiori banche dei due Paesi hanno immediatamente annunciato che avrebbero cestinato il dollaro statunitense. In cima a quello, i Paesi del mondo ‘BRIC’ – Brasile, Russia, India e Cina – hanno dichiarato pubblicamente il loro obiettivo di sostituire il danneggiato dollaro americano con qualche altra valuta di default globale. Ora che la Russia e la Cina hanno finalmente adottato misure effettive per farlo, i restanti due terzi del mondo proprio al meeting di cui sopra si sono impegnati a realizzarlo. La parte spaventosa per gli americani è che sia Washington che Wall Street hanno promesso che ciò non sarebbe mai accaduto, perché se succedesse, sarebbe la distruzione del sistema economico statunitense e, eventualmente, degli stessi Stati Uniti (articolo di Whiteout Press, ‘gli accordi tra Russia e Cina spingono il Dollaro statunitense più vicino al collasso‘). Per visualizzare un elenco completo delle 133 Nazioni che compongono il G77, visita il Gruppo dei 77 website.
 
Conclusioni
 
Fa sempre piacere vedere che non è una minoranza a schierarsi contro il NWO, bensi una netta maggioranza: i 133 Paesi partecipanti costituiscono quasi il 60% della popolazione mondiale, in più se contiamo anche i “dissidenti” che vivono nelle Nazioni allineate, penso che si possa raggiungere e superare anche il 70%. A mio avviso tuttavia è da sottolineare che il NWO non è una Nazione, o un insieme di Nazioni, ma un’organizzazione che attinge il suo potere principalmente dal mondo finanziario. Gli USA e l’UE non sono che fantocci usati e pilotati dal governo ombra, quindi occorre stare attenti a non identificare questo governo ombra con una Nazione pensando che distruggendo quella Nazione si sia distrutta la struttura di potere occulta. Tale struttura come un parassita può passare tranquillamente da un Paese all’altro infiltrandosi nelle istituzioni per i suoi scopi non certo filantropici. E’ bene quindi parlare di contenuti reali e di cosa questa nuova organizzazione “anti-NWO” si prefigga realmente: un buon modo per smascherare eventuali infiltrati è chiedere sempre che posizione assumono nei confronti della “sovranità monetaria”, in quanto i poteri finanziari non possono nulla in un Paese con una moneta di proprietà del popolo. Se invece si parla ancora di “gold standard” o di altri trucchi per aggirare il problema, è molto probabile che sotto la maschera del novello “salvatore” si nascondano sempre i medesimi poteri: immaginatevi quale grande beffa sarebbe se convinti tutti di abbracciare la salvezza ci gettassimo invece a capofitto nei piani del nemico, d’altra parte non sarebbe la prima volta, anzi lo schema classico è proprio quello che consiste nella creazione del problema per poi proporre la LORO soluzione, quindi nulla di nuovo. Ad ogni modo occhi e menti aperte.
 

La colpevolezza di Putin

Mentre i Fuffington post spala merda contro Putin ( è cattivo, è omofobo e ce l’ha con quella sublime intellighenzia delle Pussy Riot quindi giusto dargli addosso a quanto pare, secondo la società civile) contento di poter “descrivere” la terza guerra mondiale, il SUN non ha dubbi su chi sia responsabile dell’abbattimento del volo MH17

E’ il caso di ricordare le parole di Swinton
Il discorso di John Swinton.

21 Giugno 2013
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Quello che segue è il discorso che John Swinton, l’allora redattore-capo del New York Times, pronunciò in occasione di un banchetto con i suoi colleghi presso l’American Press Association:
“In America, in questo periodo della storia del mondo, una stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so pure io.
Non c’è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Io sono pagato un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale col quale ho rapporti. Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi di voi fosse così pazzo da scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subito per strada a cercarsi un altro lavoro. Se io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima di ventiquattr’ore la mia occupazione sarebbe liquidata.
Il lavoro del giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio paese e la sua gente per il suo pane quotidiano.Lo sapete voi e lo so pure io. E allora, che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente?
Noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali.”
[Fonte: Richard O. Boyer e Herbert M. Morais, Labor’s Untold Story, United Electrical, Radio & Machine Workers of America, NY, 1955/1979]
John Swinton pronunciò queste parole nel 1880 e la speranza che nell’ultimo secolo la situazione possa essere migliorata può derivare solo dall’affinamento delle tecniche di propaganda che, attraverso i giornali e l’ancora più potente televisione, fanno credere al popolo che esista libertà di stampa, di espressione e di informazione.

VEDI GAZA

victim terrorist il missile di Putin

Il Volo MH-17 è stato deviato verso lo spazio aereo ristretto?

Dal sito di Zero Hedge arrivano le prime assordanti domande sul tragico incidente del MH-17. Che qualcuno spinga per la guerra, si era capito.
Ma conosceremo la verità, e la verità ci farà liberi.
  
Mentre sono già emerse diverse domande su quella che doveva essere la prova schiacciante dell’Ucraina a conferma del coinvolgimento dei ribelli Russi nella tragedia del MH-17, forse sta venendo fuori una questione che lascia davvero a bocca aperta, se si guarda a quello che appare chiaramente come un percorso di volo assolutamente deviato nel tragico volo del Boeing 777 della Malaysian Airlines.
Forse la migliore rappresentazione di quale sia il problema, viene da Vagelis Karmiros che ha raccolto tutti i recenti percorsi di volo MH-17, come tracciato da FlightAware e mostra che, mentre tutti e dieci i percorsi più recenti passano tranquillamente a sud della regione di Donetsk, e attraversano la zona sopra il Mare di Azov, è stato solo il tragico volo di oggi che è passato dritto sopra Donetsk.
MH 17 flight paths_0
Perché la deviazione dalla tradizionale traiettoria di volo e il passaggio sulla zona evidenziata è preoccupante? Perché, come mostra la seguente mappa del WSJ, è proprio qui che lo spazio aereo è limitato.
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Quindi, forse, prima di venire a conclusioni “certe” circa il coinvolgimento di questo ribelle o di quell’altro, la domanda cruciale che ci si dovrebbe porre prima di lanciare accuse, è perché il pilota ha deviato dal suo solito piano di volo, perché ha sorvolato lo spazio aereo ristretto, e quali istruzioni, se ci sono state istruzioni, il controllore di volo di Kiev ha dato al pilota nei minuti precedenti la tragica esplosione?

Quattro mesi fa (marzo 2014), questo scriveva Christopher Bollyn: Are the Israelis Planning Another 9-11 Using the Missing Boeing 777? –

Giusto ieri nel territotio di Donetsk occupato dall’esercito ucraino sono arrivati i sistemi missilistici BUK che, insieme agli S300, sono gli unici a poter colpire all’altitudine di oltre 10 000 metri.
Giusto ieri gli USA hanno lanciato nuove pesanti sanzioni economiche contro la Russia e pretende che l’ UE faccia altrettanto.
Giusti ieri l’Esercito ucraino ha dovuto iniziare il ritiro dalle zone di combattimento, a seguito dell’offensiva delle milizie popolari, delle massicce diserzioni e delle crescenti proteste a Kiev delle famiglie dei militari.
Giusto nei giorni scorsi alcuni colpi di mortaio dell’Ucraina hanno colpito ed ucciso due russi in territorio russo.
Forse sta fallendo il piano americano in Ucraina, e allora le provocazioni crescono…… Ipotesi possibile.
Gli USA hanno fretta di provocare la Russia per indurla ad intervenire in Ucraina e così spingere la UE nelle braccia di Washington (con firma del TTIP compresa); il Titanic Usa vuole anche l’equipaggio europeo a bordo.
Qui l’agenzia Itar tass in una nota tradotta col traduttore:
“Forze armate ucraine spediti il ??sistema missilistico antiaereo battaglione Buk alla zona della città di Donetsk il Mercoledì, una fonte ben informata ha detto riferendosi al sistema di registrazione dei dati.
Un altro battaglione delle stesse armi è detto di essere in procinto di imbarco, nella città di Kharkiv, a nord ovest di Donetsk, ha detto la fonte, aggiungendo che il velivolo ad una altitudine di oltre 10.000 metri poteva essere abbattuto solo con le armi della S -300 o Buk (Faggio) sistemi missilistici.
Nel frattempo, le milizie delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk hanno detto che non possiedono sistemi d’armamento di questa classe. “
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=210176

Stando ad alcuni ricercatori ed osservatori, Israele ha un aereo identico al Boeing 777-200 della Malaysia Airlines; si trova a Tel Aviv dal novembre 2013.
L’unica differenza visibile tra l’aereo mancante e quello a Tel Aviv sarebbe il numero seriale. Che cosa hanno pianificato gli israeliani con l’aereo gemello di quello della Malaysia Airlines scomparso?
Utilizzando l’aereo clone giacente nei loro hangars, i maestri del terrore potrebbero avere un piano sinistro per l’aereo mancante; magari per farlo riapparire in occasione di qualche atrocità false-flag.
La consapevolezza dell’esistenza di un aereo clone a Tel Aviv, pertanto, potrebbe prevenire la realizzazione del piano criminoso.
http://www.bollyn.com/are-the-israelis-planning-another-9-11-using-the-missing-777/#sthash.ShRr5JTs.dpuf

Precipita il volo 777 della Malaysian: un false flag?

Abbattimento di un 777-200 della Malaysia Airlines: un false flag? L’aereo è dello stesso tipo che scomparve qualche mese addietro e precisamente l’8 marzo 2014. Ricordo che a bordo di quel velivolo viaggiavano venti esperti di guerra elettronica, per cui il volo fu probabilmente dirottato e l’apparecchio nascosto. In pratica ora hanno distrutto l’aereo che avevano occultato mesi or sono (facendo così sparire un velivolo difficile da nascondere) e, nel contempo, hanno creato un false flag utile per innescare un immane conflitto. Almeno… questo è l’intento.

Quindi qualcosa non quadra. Vediamo alcune incongruenze:

a) Un velivolo abbattuto a 10.000 metri di quota non lascia a terra cadaveri interi, non carbonizzati ed ammucchiati tutti insieme in un fazzoletto di terra di poche decine di metri. Al contrario i rottami ed i resti degli occupanti del 777-200 dovrebbero essere distribuiti in un’area vasta chilometri.
b) Le turbine mostrate nelle fotografie non appaiono essere quelle di un Boeing 777-200, ma sembrano quelle di un aereo molto più piccolo.
c) La colonna di fumo, esibita in alcune immagini, comunque a notevole distanza, potrebbe essere quella relativa ad un bombardamento qualsiasi compiuto dall’aviazione ucraina a danno della minoranza russa.
d) Il velivolo era fuori rotta. Infatti non esistono corridoi Amsterdam – Kuala Lumpur che sorvolino l’Ucraina occidentale. In effetti il percorso più breve è quello mostrato su FlightRadar 24 e non passa sopra il territorio ucraino.

http://straker-61.blogspot.it/2014/07/abbattimento-di-un-777-200-della.html

Al posto del Boeing volevano abbattere l’aereo di Putin
Il probabile target del razzo ucraino che avrebbe colpito il Boeing 777 della Malaysia Airlines potrebbe essere stato l’aereo presidenziale di Vladimir Putin, rivela una fonte dell’aviazione russa.
L’aereo presidenziale russo si era incrociato con il Boeing malese nei pressi di Varsavia.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_07_17/Clamorosa-indiscrezione-al-posto-del-Boeing-malese-doveva-essere-abbattuto-laereo-di-Putin-5043/

 I russi sanno da dove hanno sparato al Boeing 
Il Ministero della Difesa russo ha fissato il lavoro del radar ucraino il giorno dell’incidente dell’aereo malese e calcolato da quale punto dell’Ucraina potrebbe essere partito il colpo che ha colpito l’aereo di linea, ha dichiarato l’ufficio stampa del Ministero.

Come ha precisato il dicastero, la rotta dell’aereo e il luogo della sua caduta si trovano nella zona colpita da due batterie ucraine del sistema di difesa aerea missilistica e di tre batterie a medio e lungo raggio SAM “Buk-M1”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_07_18/Ministero-della-Difesa-russo-calcolato-da-dove-hanno-sparato-al-Boeing-2505/