Dagli anni di piombo ai ‘rivoluzionari’ del 9/12/2013, anche i servizi segreti … ‘non sono più quelli di una volta’ .

Moro era “colpevole” di aver emesso moneta di stato LIBERA DA DEBITO. Un gesto che gli usurai internazionali non hanno gradito e mandato subito i loro sgherri a sistemare i conti

24 marzo 2014 alle ore 11.03

 
Sequestro Moro: «Le Brigate rosse coperte dai servizi segreti italiani»
…Noi ‘complottisti’, ovvero cercatori di giustizia e verità, e quindi ‘scopritori di complotti’, lo sapevamo già (anche che la vera regia fu di CIA e MOSSAD), ma per gli altri milioni di italiani ancora sotto l’ipnosi dei partiti e media del centrodestrasinistra, queste rivelazioni dovrebbero essere una potentissima sveglia…ma il sonno più profondo è quello di chi, per convenienza, finge di dormire…
A proposito di servizi e ‘rivoluzione’ del 9/12,  a differenza di ‘qualcuno’ del CIPS, non tutti sanno che…
Ieri 23 marzo su Il Secolo XIX
Roma – Due uomini dei servizi segreti sulla moto Honda, presente in via Fani il 16 marzo 1978 mentre le Brigate Rosse (da sole?) rapivano Aldo Moro emassacravano la sua scorta. Da quella moto partirono colpi di mitraglietta contro un testimone e fu quella moto che bloccò il traffico. La confessione post mortem di qualcuno che sapeva e le rivelazioni di un poliziotto riaprono i dubbi su uno dei passaggi più oscuri della storia italiana. E infatti nel racconto diEnrico Rossi, ispettore di pubblica sicurezza in pensione, si parla anche di prove distrutte dopo una breve indagine della magistratura romana.
Rossi ha parlato con Paolo Cucchiarelli, un giornalista dell’agenzia Ansa. «Tutto è partito – ha spiegato – da una lettera anonima scritta dall’uomo che era sul sellino posteriore della Honda in via Fani. Diede riscontri per arrivare all’altro, quello che guidava la moto».
Rossi, che vive a Torino spiega con puntiglio e gentilezza sabauda che, secondo colui che inviò la lettera anonima – che si qualificava come uno dei due sulla moto – gli agenti avevano il compito di «proteggere le Br da disturbi di qualsiasi genere. Dipendevano dal colonnello del Sismi Camillo Guglielmi (…)
Travaglio su Sofri e i servizi.
..(Sofri) …che rapporti aveva col prefetto Federico Umberto D’Amato, allora capo dell’Ufficio affari riservati del Viminale? Sofri lo cita sette volte, quasi di passaggio, per smontare il bellissimo dialogo “letterario” D’Amato-Calabresi immaginato da Giordana nel suo film.
E in una nota se la prende con Cucchiarelli per aver ipotizzato una joint venture Sofri-D’Amato nei delitti Calabresi e Rostagno. Ora, nel maggio 2007 fu proprio Sofri a rivelare sul Foglio che nel 1975-‘76, tre-quattro anni dopo il delitto Calabresi, “uno dei più alti esponenti” dei servizi segreti “venne a propormi un assassinio da eseguire in combutta, noi e i suoi affari riservati”.
Poi, in un successivo articolo, ritoccò la prima versione e svelò che Mister X era proprio D’Amato: “Mi chiese un incontro, tramite un conoscente comune… venne a casa mia… mi disse che si trattava dei Nap, i Nuclei armati proletari. Che tutti sapevano come alcuni fra i loro membri avessero rotto con Lc accusandola di non voler passare alla lotta armata… Che era interesse comune toglierli fisicamente di mezzo (‘Fisicamente?’ ‘Fisicamente!’), ciò che avrebbe potuto avvenire con una mutua collaborazione e la sicurezza dell’impunità… Non mi propose di prender parte a un omicidio, ma a un mazzetto di omicidi… Prima che finisse gli avevo indicato la porta…”.
 PIAZZA FONTANA
D’Amato, figura centrale nei depistaggi su Piazza Fontana e non solo (la “pista anarchica” e le false veline su Calabresi addestrato dalla Cia erano farina del suo sacco), è morto nel 1996. Solo Sofri può spiegare perché mai un personaggio così bene informato si rivolse proprio a lui, se l’avesse saputo estraneo alla pratica dell’omicidio politico: forse sapeva di andare a colpo sicuro, senza temere di esser denunciato?
Già: perché Sofri non denunciò subito la cosa, ma attese 11 anni dopo la morte di D’Amato? A Lotta continua non mancava il background per fingere di stare al gioco e registrare colloqui compromettenti per un uomo delle istituzioni: possibile che il capo di un’organizzazione rivoluzionaria si sia lasciato sfuggire l’occasione di dimostrare ciò che Lc ripeteva da anni, dalla “strage di Stato” in giù, e cioè che le istituzioni avevano le mani grondanti di sangue?
fonte
Dagli anni di piombo ai ‘rivoluzionari’ del 9/12/2013, anche i servizi segreti … ‘non sono più quelli di una volta’ .ultima modifica: 2014-03-26T08:07:03+01:00da davi-luciano
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