Nei televisori di ultima generazione inserita tecnologia Usa per manipolare il cervello

By Edoardo Capuano – Posted on 21 gennaio 2014

Televisione spazzaturaDi mezzo ci sono le ESSE ESSE, ma i nazisti questa volta non c’entrano, bensì criminali più pericolosi e subdoli che già quasi controllano economicamente il globo.

Il tema è un altro tabù, strettamente interconnesso all’aerosolterapia bellica realizzata in gran parte del mondo dal governo degli Stati Uniti d’America, a base di scie chimiche imbottite di sostanze tossiche, come ad esempio il barioche rende l’aria più elettroconduttiva.

Si chiama in gergo tecnico “Sistema di Gamma Acustica Silenziosa (SSSS)”. Così magari non dice niente ai più.

Ma se aggiungiamo l’espressione trasmissione tv digitale, qualcuno ricorderà la fretta per espanderla. Chi non rammenta la premura che hanno avuto anche in Italia, nel far sì che in un arco di tempo breve il segnale digitale raggiungesse ogni regione dello Stivale?

Per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America è il “Sistema di gamma acustica silenziosa, chiamato Squad (squadra, sezione). Nel settore privato questa tecnologia è denominata sistema silenzioso di presentazione subliminale (Silent Subliminal Presentation System).

In materia vengono usati nomi ingannevoli come parlare… cervello… subliminale… silenziosa (Speak Brain Silent Subliminals) per i prodotti basati su SSSS. In qualsiasi modo chiamiate questa tecnologia, SSSS usa un programma subliminale che emette delle onde a frequenze molto alte e potenti (Ultra High Frequency) UHF, inserendo dei messaggi direttamente nel subconscio umano.

 

È stato perfezionato due decenni fa dal Dipartimento della Difesa U.S.A. ed è stato testato sui soldati dell’esercito di Saddam Hussein durante la guerra del golfo del 1991. E in seguito anche in Somalia. SSSS è un’arma proibita a livello internazionale, sviluppata per una missione particolare: il graduale e totale controllo della popolazione occidentale, ed infine mondiale.

La tecnologia bellica SSSS dello zio Sam è collegata al nuovo sistema digitale tv. Vale a dire: può entrare nella mente della popolazione inconsapevole. Può essere amplificata con tanti dispositivi inclusi H.A.A.R.P. e le torri di GWEN (Ground Wave Emergency). Tradotto: significa centrare l’intera popolazione del pianeta Terra. Il raggio di questa tecnologia attraverso i riscaldatori ionosferici (stazioni fisse e mobili) che sparano onde Elf nella ionosfera, poi rifratte sulla Terra, investono tutte le popolazioni senza distinzioni di confini statali. Il fenomeno sta accadendo sotto i nostri occhi distratti e penetrando nelle nostre menti, tranne che in quelle dei negazionisti, appunto dementi irreversibili.

Ma l’aspetto più pericoloso di SSSS è di non essere identificabile da chi è preso come bersaglio, perché esso trasmette il suo programma direttamente nel cervello umano tramite il senso dell’udito, delle frequenze non percepibili come suono. Ognuno di noi sul pianeta è sensibile al controllo della mente da SSSS. Le onde UHF possono essere trasmesse su lunghe distanze da fonti lontane e possono attraversare muri e oggetti come se non ci fossero, Le frequenze usate per la trasmissione TV si dividono in due gamme: VHF (Very High Frequency: frequenze molto alte) e UHF (Ultra High Frequency: frequenze ultra alte). SSSS è stato progettato per usare le UHF come onde portanti.

Comunque la cosa più insidiosa è il fatto che collegando degli schemi di un elettroencefalogramma (EEGs) di un individuo a dei super computers, questi possono essere digitalmente alterati ed archiviati per essere ritrasmessi via digitale UHF. Questo super computer può identificare ed isolare dal cervello gruppi di emozioni a bassa ampiezza, sintetizzarli ed archiviarli su un altro computer. In altri termini, studiando le caratteristiche delle onde cerebrali che si verificano quando un soggetto sperimenta un’emozione particolare, gli scienziati hanno identificato il modello di onda (frequenza) concomitante del cervello. Così possono adesso duplicarlo. Questi gruppi di emozioni firmati e modificati possono essere trasmessi da frequenze portanti come le UHF direttamente al cervello. Dove questi vettori silenziosi possono innescare la stessa emozione in un altro essere umano. In altre parole se il gruppo di emozioni trasmette un sentimento di disperazione, questo sarà direttamente alimentato nel cervello (cavia) tramite onde radio invisibili.

Il meccanismo che altera la mente si basa su una tecnologia portante subliminale: Spread Spectrum silenzioso suono (SSSS). È stata sviluppata da Oliver Lowery di Norcross, Georgia, ed è descritta nel brevetto US # 5.159.703, “Silent Subliminal Presentation System”, datata 27 ottobre 1992. Nell’abstract del brevetto è scritto:

«Un sistema di comunicazione silenzioso in vettori non-fonetiche, nell’intervallo molto basso o molto alta frequenza audio o nell’adiacente spettro di frequenza ultrasonica sono in ampiezza o frequenza modulate con l’intelligenza desiderata e propagate acusticamente o vibrazionalmente, per incentivo in cervello, tipicamente attraverso l’uso di altoparlanti, cuffie, o trasduttori piezoelettrici. Le portanti modulate possono essere trasmessi direttamente e in tempo reale o possono essere comodamente registrati e conservati su supporti meccanici, magnetici o ottici per la trasmissione differita o ripetuta a chi ascolta».

Ecco cosa si legge su Revolution (anno 2012) di Dieter Broers, ricercatore in neurologia:

«Uno dei nostri risultati più sorprendenti è stato che le onde cerebrali dei soggetti partecipanti al test possono essere modificate attraverso l’esposizione del cervello alle onde elettromagnetiche. Abbiamo poi scoperto che potremmo anche controllare le onde cerebrali dei soggetti con l’uso di questi campi, per esempio elevando una frequenza cerebrale da 10 Hz a 12 Hz, utilizzando un campo elettromagnetico esogeno di 12 Hz. I campi di forza specifici e i livelli di intensità dei campi di forza inducono delle percezioni che altrimenti possono essere indotte dalla somministrazione di sostanze psicoattive. Un normale campo geomagnetico ci permette di mantenere un normale stato di coscienza vigile, compreso il nostro senso del tempo, mentre un campo geomagnetico gravemente anormale, o l’assenza di un campo magnetico terrestre, provoca degli stati mentali anormali e uno squilibrio del nostro senso del tempo. In altre parole, l’effetto dei disturbi geomagnetici è molto simile a quello dell’assunzione di droghe allucinogene».

Un’altra affermazione disarmante è stata fatta nello studio ON THE POSSIBILITY OF DIRECTLY ACCESSING EVERY HUMAN BRAIN BY ELECTROMAGNETIC INDUCTION OF FUNDAMENTAL ALGORITHMS (anno 1995). L’autore che si riferisce all’atmosfera di Gaia, è lo scienziato M.A. Persinger della Laurentian University:

«Negli ultimi vent’anni (Persinger, Ludwig, & Ossenkopp, 1973) è emerso un potenziale che era improbabile in passato ma che è ora marginalmente attuabile. Questo potenziale è la capacità tecnica di influenzare direttamente la maggior parte dei circa sei miliardi di cervelli della specie umana senza la mediazione delle modalità sensoriali classiche, mediante la generazione di informazione neurale all’interno di un mezzo fisico entro il quale sono immersi tutti i membri della specie».

Gli stimoli subliminali, (“sotto la soglia”), contrariamente a stimoli sovraliminali o “sopra la soglia”, sono tutti gli stimoli sensoriali al di sotto della soglia assoluta della percezione cosciente di un individuo. Nel 2007, come parte della “Ipnosi, innesco subconsciente e branding” 1.400 delegati sono stati esposti al film Picnic con 30 inserti subliminali in un periodo di 90 secondi. Quando fu loro chiesto di scegliere uno dei due marchi di fantasia, Delta e Theta, l’81 per cento di essi scelse il brand suggerito dai tagli subliminali, Delta. Gli stimoli visivi possono essere velocemente flashati prima che un individuo sia in grado di elaborarli, o flashati e poi mascherati, interrompendo così il processo. Gli stimoli uditivi possono essere riprodotti al di sotto del volume udibile, analogamente mascherati da altri stimoli o registrati al contrario in un processo chiamato backmasking.

Jeff Rense in “Educate Yourself” del 22 Dicembre 2008 offre una panoramica di una tecnologia psicotronica segreta del Pentagono conosciuta come Silent Sound Spread Spectrum pienamente operativa dal primi anni ’90:

«Gli effetti fisici, emotivi e psicologici di questa tecnologia furono così gravi che 75.000 e poi altri 125.000 (o più) membri delle truppe irachene uscirono dai loro bunker nel mezzo del deserto, sventolando bandiere bianche e cadendo in ginocchio davanti alle truppe statunitensi, baciando letteralmente gli stivali o le mani ai loro persecutori. Perché avrebbero mai dovuto farlo se questi veterani della guerra in Iran avevano promesso la “madre di tutte le battaglie”? Il 23 Marzo 1991 fu data una breve notizia sotto forma di servizio per un bollettino della ITV News Bureau Ltd, dal titolo La Guerra Psicologica High-Tech arriva in Medio Oriente “Operazione Desert Storm” in Iraq, in cui si scriveva che “un programma incredibile e altamente classificato di psy-ops che utilizza tecniche di ‘Silent Sound’ è stato implementato con successo”.

 

Subliminalmente, una potente tecnologia era al lavoro. Un sofisticato sistema elettronico ideato per ‘parlare’ direttamente alla mente dell’ascoltatore, per alterare e trascinare le sue onde cerebrali, per manipolare i suoi modelli elettroencefafalografici (EEG) e quindi impiantare artificialmente stati emotivi negativi – sentimenti di intensa paura, ansia, disperazione e senso di impotenza sono stati creati nelle truppe irachene. Esso impianta tali emozioni nelle loro menti».

Mai sentito parlare delle di Torri GWEN? “Sound of Silence” è una parola in codice militare e di intelligence che definisce alcune armi psicotroniche di controllo mentale di massa, ampiamente utilizzata dal “moderno” esercito degli Stati Uniti. Questa arma segreta che altera la mente è basata su una cosa che si chiama tecnologia subliminale a vettore o Silent Sound Spread Spectrum (SSSS). Essa è descritta nel brevetto statunitense n. 5.159.703 – “Silent Subliminal Presentation System” per uso commerciale nel 1992.L’abstract del brevetto recita:

«Un sistema di comunicazione silenziosa in cui i vettori non acustici, nella gamma di frequenze molto basse (ELF) o ad altissima frequenza audio (VHF)… si propagano acusticamente o per via vibrazionale, per induzione nel cervello, in genere attraverso l’uso di altoparlanti, cuffie, o trasduttori piezoelettrici».

Questo dispositivo, il “Sound of Silence”, consente l’impianto ingiustificato di pensieri specifici ed emozioni in ignari esseri umani. In breve, ha la capacità reale di trasformare gli esseri umani in semplici marionette nelle mani di alcuni “controllori”, o burattinai.

I televisori di Stati Uniti e Canada sono diventati digitali al 100 per cento (obbligatori dal febbraio 2009 ma ormai siamo costretti al loro utilizzo anche in Europa), implementando il loro uso dei segnali delle frequenze Sound of Silence (al fine di collegare con successo le torri GWEN), che permetteranno il controllo illimitato, completo e massiccio della mente e della coscienza dei popoli. Esistono solide prove che alcuni elitisti progettano di estendere definitivamente la capacità di questa tecnologia H.A.A.R.P. fino a comprendere tutte le persone in ogni continente.

Secondo l’US Air Force (anno 1982), le onde ELF hanno un numero di potenziali usi militari, tra cui:

«il controllo della folla, il controllo della sicurezza delle installazioni militari, e delle tecniche anti-uomo nella guerra tattica – e la produzione di una distorsione percettiva o disorientamento da lieve a grave».

Le prime ricerche in effetti di stimolazione visiva e uditiva subliminali sono esemplificate daUS Pat. No. 3.060.795 di Corrigan, et al. 3.278.676 e di Becker. US Pat. No. 4.395.600 di Lundy e Tyler è rappresentativo di successivi sviluppi nelle tecniche di messaggi subliminali di oggi.

Ecco tutta una serie di brevetti inquietanti acquisiti dal Pentagono:

US Patent & Trademark Office, Patent Full Text and Image Database

United States Patent 4,395,600 Auditory subliminal message system and method

United States Patent 3.278.676, Becker Apparatus for producing visual and auditory stimulation

United States Patent 5,270,800 Subliminal message generator

United States Patent 3,712,292 METHOD AND APPARATUS FOR PRODUCING SWEPT FREQUENCY-MODULATED AUDIO SIGNAL PATTERNS FOR INDUCING SLEEP

United States Patent 4,141,344 Sound recording system (descrizione google trad: “In un programma di registrazione audio, come la musica o voce, su un registratore a nastro magnetico che opera segnale generatore di corrente alternata ad una frequenza inferiore a circa 14 Hz fornisce una base AC per il segnale audio del programma. Questo 14 Hz o inferiore del segnale AC è percepito a orecchio dell’ascoltatore di creare uno stato Alpha Theta o nel suo cervello quando il nastro viene riprodotto.”)

United States Patent 4,777,529 Auditory subliminal programming system

United States Patent 4,834,701 Apparatus for inducing frequency reduction in brain wave (descrizione google trad: “Riduzione della frequenza in onda cervello umano è inducibile, consentendo cervello umano di percepire il suono battito 4-16 hertz. Tale battuta suono può essere facilmente realizzato con un apparato, comprendente almeno una sorgente sonora generare un insieme di segnali a bassa frequenza differenti tra loro in frequenza da 4-16 hertz. Elettroencefalografico studio ha rivelato che il suono battito è efficace per ridurre beta-alfa-ritmo in ritmo, nonché a mantenere alfa-ritmo.”

Freedom of Information Act (FOIA) – ELF/VLF Wave-injection and Magnetospheric Probing with HAARP Subliminal Behavior Modification Through TV, Computer, Described in US Patent #6,506,148

“It is therefore possible to manipulate the nervous system of a subject by pulsing images displayed on a nearby computer monitor or TV set. For the latter, the image pulsing may be imbedded in the program material, or it may be overlaid by modulating a video stream.”
– US Patent and Trade Office, Patent #6,506,148 on subliminal behavior modification, 1/14/2003

United States Patent 6,506,148
Loos, January 14, 2003
Nervous system manipulation by electromagnetic fields from monitors

USP # 6,488,617 (December 3, 2002), Method and Device for Producing a Desired Brain State
Abstract: A method and device for the production of a desired brain state in an individual contain means for monitoring and analyzing the brain state while a set of one or more magnets produce fields that alter this state. A computational system alters various parameters of the magnetic fields in order to close the gap between the actual and desired brain state. This feedback process operates continuously until the gap is minimized and/or removed.

USP # 6,239,705 (May 29, 2001), Intra-Oral Electronic Tracking Device
Abstract: An improved stealthy, non-surgical, biocompatable electronic tracking device is provided in which a housing is placed intraorally. The housing contains microcircuitry. The microcircuitry comprises a receiver, a passive mode to active mode activator, a signal decoder for determining positional fix, a transmitter, an antenna, and a power supply. Upon receiving a coded activating signal, the positional fix signal decoder is energized, determining a positional fix. The transmitter subsequently transmits through the antenna a homing signal to be received by a remote locator.

USP # 6,091,994 (July 18, 2000), Pulsative Manipulation of Nervous Systems
Abstract: Method and apparatus for manipulating the nervous system by imparting subliminal pulsative cooling to the subject’s skin at a frequency that is suitable for the excitation of a sensory resonance. At present, two major sensory resonances are known, with frequencies near 1/2 Hz and 2.4 Hz. The 1/2 Hz sensory resonance causes relaxation, sleepiness, ptosis of the eyelids, a tonic smile, a “knot” in the stomach, or sexual excitement, depending on the precise frequency used. The 2.4 Hz resonance causes the slowing of certain cortical activities.

USP # 6,052,336 (April 18, 2000), Apparatus and Method of Broadcasting Audible Sound Using Ultrasonic Sound as a Carrier
Abstract: An ultrasonic sound source broadcasts an ultrasonic signal which is amplitude and/or frequency modulated with an information input signal originating from an information input source. The modulated signal, which may be amplified, is then broadcast via a projector unit, whereupon an individual or group of individuals located in the broadcast region detect the audible sound.

USP # 5,539,705 (July 23, 1996), Ultrasonic Speech Translator and Communications System
Abstract: A wireless communication system, undetectable by radio-frequency methods, for converting audio signals, including human voice, to electronic signals in the ultrasonic frequency range, transmitting the ultrasonic signal by way of acoustic pressure waves across a carrier medium, including gases, liquids and solids, and reconverting the ultrasonic acoustic pressure waves back to the original audio signal. This invention was made with government support under Contract DE-ACO5-840R2l400, awarded by the US Department of Energy to Martin Marietta Energy Systems, Inc.

USP # 5,507,291 (April 16, 1996), Method and an Associated Apparatus for Remotely Determining Information as to Person’s Emotional State
Abstract: In a method for remotely determining information relating to a person’s emotional state, an waveform energy having a predetermined frequency and a predetermined intensity is generated and wirelessly transmitted towards a remotely located subject. Waveform energy emitted from the subject is detected and automatically analyzed to derive information relating to the individual’s emotional state.

USP # 5,159,703 (October 27, 1992), Silent Subliminal Presentation System
Abstract: A silent communications system in which nonaural carriers, in the very low or very high audio frequency range or in the adjacent ultrasonic frequency spectrum, are amplitude or frequency modulated with the desired intelligence and propagated acoustically or vibrationally, for inducement into the brain.

USP # 5,017,143 (May 21, 1991), Method and Apparatus for Producing Subliminal Images
Abstract: A method and apparatus to produce more effective visual subliminal communications. Graphic and/or text images, presented for durations of less than a video frame, at organized rhythmic intervals, the rhythmic intervals intended to affect user receptivity, moods or behavior.

USP # 4,877,027 (October 31, 1989), Hearing System
Abstract: Sound is induced in the head of a person by radiating the head with microwaves in the range of 100 megahertz to 10,000 megahertz that are modulated with a particular waveform. The waveform consists of frequency modulated bursts. Each burst is made up of 10 to 20 uniformly spaced pulses grouped tightly together. The burst width is between 500 nanoseconds and 100 microseconds. The bursts are frequency modulated by the audio input to create the sensation of hearing in the person whose head is irradiated.

USP # 3,951,134 (April 20, 1976), Apparatus & Method for Remotely Monitoring & Altering Brain Waves
Abstract: Apparatus for and method of sensing brain waves at a position remote from a subject whereby electromagnetic signals of different frequencies are simultaneously transmitted to the brain of the subject in which the signals interfere with one another to yield a waveform which is modulated by the subject’s brain waves. The interference waveform … is re-transmitted by the brain to a receiver where it is demodulated and amplified. The demodulated waveform also can be used to produce a compensating signal which is transmitted back to the brain to effect a desired change in electrical activity therein.

Note: To see many other patents dealing with subliminal behavior modification and manipulation, click here. The last patent above describing the ability to remotely effect a desired change in the brain is from 1976. Most of this research is kept secret or even top secret for “national security” reasons. Secret research labs are usually at least 10 years in advance of anything available to the public. Could it be that certain groups now have the ability to project voices into people’s heads? For a Washington Post article with astounding information on this phenomenon, click here. Let us work together so that these technologies are use not for political and profit purposes, but rather for the good of humanity.

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Autore: Gianni Lannes / Fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it[42]
 

Il controllo della gente passa attraverso il controllo del cibo

“Controllate il petrolio e controllerete le nazioni.” Diceva negli anni ’70 il Segretario di Stato Americano Henry Kissinger.
“Controllate il cibo e controllerete la gente”.
 
Il controllo mondiale del cibo è quasi completamente realizzato con la sempre minore diversificazione dei semi e la diffusione mondiale dei semi OGM (modificati geneticamente), distribuiti da un piccolo numero di multinazionali; ma questo è avvenuto a grave discapito della nostra salute; e se passa la TPP (Partnership Trans-Pacifica) allora non solo il controllo del cibo, ma anche della salute, dell’ambiente e del sistema finanziario, passerà completamente nelle mani di alcune multinazionali.
L’ingegneria genetica ha reso possibile il controllo brevettato globale dei semi sui quali si basa l’alimentazione mondiale. “I geni ‘Terminator’ consentono la produzione di semi sterili (1), utilizzando un catalizzatore sintetico chimico, giustamente definito “traditore” , che induce la sterilità del seme. Gli agricoltori devono, quindi, anno dopo anno, comprare i semi dai proprietari dei brevetti. Per coprire questi costi, i prezzi degli alimenti salgono; ma il male è ancora più grave di quanto già lo sia per le nostre tasche.
Secondo un’intervista a ACRES U.S.A.(2) del patologo delle piante Don Huber, Professore Emerito all’Università Purdue, sono soltanto due i tratti modificati che coprono praticamente tutti i raccolti agricoli del mondo. Uno riguarda la resistenza agli insetti. L’altro, una modifica più inquietante, riguarda l’insensibilità agli diserbanti contenenti glifosati (sostanze chimiche che distruggono le piante). Meglio noto come RoundUp, il nome con cui la Monsanto lo ha venduto nel mondo, il glifosato avvelena tutto quello che tocca tranne le piante geneticamente modificate appositamente per resistergli.
I diserbanti con glifosati sono oggi quelli più comunemente utilizzati nel mondo. Il glifosato è il partner essenziale degli OGM, il business principale della fiorente industria biotecnologica. Il glifosato è un diserbante ad “ampio spettro” che distrugge tutto indiscriminatamente, non tanto perchè distrugge le piante non desiderate, ma perché blocca i loro nutrienti fondamentali.
Per il modo insidioso con cui funziona, è stato venduto come sostituto “benigno” dei vecchi diserbanti a base di diossina. Tuttavia, alcuni dati sperimentali hanno dimostrato che il glifosato e gli alimenti OMG che lo hanno assorbito, costituiscono un grave rischio per la salute dell’uomo. Il rischio risiede essenzialmente nella tossicità degli ingredienti “inerti” che potenziano il glifosato. I ricercatori hanno scoperto, ad esempio, che il surfattante POEA può distruggere le cellule del corpo umano, soprattutto quelle embrionali, (3) della placenta e del cordone ombelicale. Ma questi rischi sono stato convenientemente ignorati.
L’utilizzo diffuso di alimenti OMG e dei diserbanti al glifosato fanno comprendere il perchè dell’anomalia per cui la spesa sanitaria statunitense pro-capite è doppia (4) di quella media rilevata in altri paesi industrializzati, nonostante si classifichi molto in basso nella graduatoria dei paesi più sani del mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (5)ha classificato gli USA come ULTIMO di 17 paesi industrializzati per il grado di salute generale della popolazione.
Dal 60 al 70% degli alimenti nei supermercati statunitensi (6) sono sostanze geneticamente modificate. Al contrario, in almeno 26 altri paesi – inclusa la Svizzera, l’Australia, l’Austria, la Cina, l’India, l’Ungheria, il Lussemburgo, la Grecia, la Bulgaria, la Polonia, l’Italia, il Messico e la Russia – gli OMG sono quasi del tutto o del tutto proibiti (7); e in quasi sessanta paesi del mondo gli stono state sono applicate forti restrizioni.
Un divieto agli OGM e all’uso del glifosato potrebbe davvero migliorare la salute degli americani. Ma la Partnership Trans-Pacifica, la ratifica cioè di un accordo commerciale globale che l’amministrazione sta tentato di accelerare con ogni mezzo, bloccherebbe questo nuovo approccio mirato proprio a risolvere il problema della salute dei cittadini.
GLI EFFETTI INSIDIOSI DI ROUNDUP
I raccolti trattati al RoundUp non vengono distrutti dal glifosato, ma non possono evitare di assorbire nei loro tessuti l’agente chimico. Questi raccolti mostrano livelli molto più elevati di residui di diserbanti di qualsiasi altro raccolto. Infatti, molti paesi hanno dovuto aumentare i loro livelli legalmente consentiti – fino a 50 volte – per contrastare la concorrenza dei raccolti GM. Nell’Unione Europea, i residui rilevati nei cibi aumenteranno di 100/150 volte (8) se passerà una nuova proposta dalla Monsanto. Nel frattempo le”super-erbacce” diserbante-resistenti si sono adattate all’agente chimico (9), richiedendo quindi dosi ancora più elevate e tossiche per poterle sterminare.
Gli enzimi del corpo umano vengono attaccati dai glifosati tanto quanto le piante: l’agente chimico in questione blocca l’assunzione di manganese e di altri minerali essenziali. Senza questi minerali, non possiamo metabolizzare correttamente il nostro cibo. Questo ci fa comprendere l’aumento incontrollato dell’obesità negli Stati Uniti. La gente mangia e mangia nel tentativo di acquisire sostanze nutrienti che nel cibo che mangia semplicemente non trova.
Secondo i ricercatori Samsell e Senef (10) in Entropia Biosemiotica: disfunzione, malattia e mortalità (Aprile 2013) (11); L’inibizione da parte del glifosato degli enzimi del citocromo P450 (CYP) è una componente ignorata della tossicità nei mammiferi. Gli enzimi CYP svolgono un ruolo cruciale nella biologia…L’impatto negativo sul corpo è insidioso e si manifesta dopo lungo tempo in forma di infiammazioni ai sistemi cellulari in tutto il corpo. Le conseguenze sono proprio le malattie e le disfunzioni legate alla dieta occidentale, ovvero disordini intestinali, obesità, diabete, malattie cardiache, depressione, autismo, sterilità, cancro e Alzheimer. Più di 40 malattie sono state collegate all’assorbimento di glifosato, e ne stanno venendo fuori di altre. In Settembre del 2013, la National University do Rio Cuarto, Argentina, ha pubblicato i dati di una ricerca (12) secondo la quale il glifosato fa aumentare la crescita di funghi che producono l’aflatoxin B1, una delle sostanze maggiormente cancerogene. Un dottore di Chaco, in Argentina, ha detto all’Associated Press, “Siamo passati dall’essere una popolazione abbastanza sana a una con un alto tasso di cancro e tumori e di patologie neonatali raramente riscontrate in precedenza”. E la crescita di funghi è notevolmente aumentata nei campi di mais statunitensi.
Il glifosato ha provocato seri danni anche all’ambiente. Secondo un rapporto dell’Ottobre del 2012 da parte dell’Institute of Science in Society (13):
L’agrobusiness sostiene che il glifosato e i raccolti che tollerano il glifosato, miglioreranno le rese dei raccolti, aumenteranno i profitti degli agricoltori e saranno un beneficio ambientale poiché ridurranno l’uso dei pesticidi. E’ esattamente il contrario…Prove serie indicano che i diserbanti al glifosato e i raccolti trattati al glifosato, hanno causato danni diffusi, compresa la comparsa di erbacce super-resistenti e di agenti patogeni per le piante (e di conseguenza per gli allevamenti animali), minore salute dei raccolti e minori rese, danni involontari a specie animali, da insetti ad anfibi e ad allevamenti di bestiame in genere, nonché una ridotta fertilità dei terreni.
POLITICA BATTE SCIENZA
Alla luce di questi dati contrastanti, perchè mai Washington e la Commissione Europea hanno continuato ad avallare l’utilizzo del glifosato come sicuro? I critici puntano il dito verso il lassismo legislativo, le forti pressioni da parte delle lobby aziendali e un’Agenda politica che ha più a che fare con il potere ed il controllo che con la salvaguardia della salute della gente.
Nell’infuocato libro del 2007 I semi della distruzione: l’agenda segreta della manipolazione genetica (13), William Engdahl afferma che il controllo globale del cibo e la de-popolazione sono diventati parte integrante della strategia politica statunitense con Henry Kissinger, protetto di Rockfeller. Insieme alla geopolitica del petrolio, dovevano diventare la nuova “soluzione” alle minacce rivolte dai paesi in via di sviluppo al potere globale degli Stati Uniti e al continuato accesso degli USA a materie prime a basso costo. Alla luce di quell’Agenda, il governo si è mostrato chiaramente schierato dalla parte dell’industria della biotecnologia agroalimentare, optando per un sistema in cui l’industria in questione “controlla” volontariamente se stessa. Gli alimenti prodotti della bio-ingegneria sono trattati come “cibi naturali con additivi”, senza alcun bisogno di particolari controlli.
Jeffrey M. Smith, Direttore Esecutivo dell’ Institute for Responsible Technology, conferma (14) che la politica della US Food and Drug Administration consente alle aziende del settore biotech di determinare da se stesse se i loro alimenti siano sicuri o meno. La presentazione dei dati è totalmente volontaria. E conclude:
Nello scenario critico della ricerca sulla sicurezza degli alimenti, l’industria biotech manca di affidabilità, di parametri e di trasparenza. Hanno reso scienza una cattiva scienza.
Se la depopolazione sia o meno una parte integrante dell’Agenda, l’uso diffuso di OGM e di glifosati ha comunque raggiunto questo scopo (15). Le proprietà del glifosato che danneggiano il sistema endocrino è certamente collegato ai casi di sterilità, aborti, patologie neonatali e arresto dello sviluppo sessuale. Nel corso di esperimenti svolti in Russia, animali nutriti con soia OGM sono diventati sterili alla terza generazione. Larghe porzioni di terreni agricoli vengono sistematicamente rovinati a causa della scomparsa di microrganismi benefici che consentivano alle radici delle piante di trarre dal terreno i necessari fattori nutritivi.
Nell’illuminante documentario di Gary Null Semi di morte: la verità sugli OGM (16), il Dr.Bruce Lipton avverte: “Stiamo conducendo il mondo verso la sesta estinzione di massa della vita di questo pianeta…Il comportamento umano sta distruggendo la rete della vita.”
LA TPP E IL CONTROLLO INTERNAZIONALE DEI GRANDI GRUPPI
Mentre le conclusioni devastanti di tanti ricercatori cercano di aprire gli occhi della gente sui pericoli del RoundUp e degli alimenti OGM, le compagnie trans-nazionali stanno lavorando alacremente con l’Amministrazione Obama per concludere alla svelta la Trans–Pacific Partnership, un accordo commerciale che priverebbe i governi del potere di regolamentare le attività industriali trans-nazionali. I negoziati sono stati tenuti ben nascosti al Congresso, ma non ai vari consulenti aziendali, 600 dei quali ne sono ben informati e conoscono ogni dettaglio. Secondo Barbara Chicherio (17),in Nation of Change (La Nazione del Cambiamento):
La Trans-Pacific Partnership (TPP) ha il potenziale per diventare il più ampio Accordo di Libero Scambio nella storia…Il capo dei negoziatori agricoli per gli Stati Uniti è l’ex-lobbista per la Monsanto, Islam Siddique.  Se ratificata, la TPP imporrà delle regole punitive che daranno alle multinazionali il potere di esigere compensazioni fiscali per politiche che considereranno di ostacolo ai loro profitti.
Stanno abilmente modellandosi tra le mani questa TPP in modo tale da privare i cittadini di tutti i paesi che ne saranno coinvolti del potere di controllare la sicurezza degli alimenti, sapere cosa stanno mangiando, dove è stato prodotto, le modalità di coltivazione e che tipo di diserbanti e pesticidi sono stati utilizzati.
La sicurezza degli alimenti è solo uno dei tanti diritti e tutele che rischiano di scomparire davanti a questa super-arma del controllo globale nelle mani delle grandi compagnie. In un’intervista di Aprile 2013 su The Real News Network (18), Kevin Zeese ha definito la TPP “un NAFTA agli steroidi” e un “colpo di stato globale delle multinazionali”. E ha messo in guardia:
Qualunque sia l’argomento che ti sta a cuore – il salario, il lavoro, l’ambiente – sicuramente ne risulterà danneggiato…Se un paese adotterà delle misure per tentare di regolamentare l’industria finanziaria o se istituirà una banca pubblica che rappresenti i pubblici interessi, rischerà di essere citato in giudizio…
IL RITORNO ALLA NATURA: NON È TROPPO TARDI
C’è un modo più sicuro, più sano e più rispettoso dell’ambiente per nutrire il mondo. Mentre la Monsanto e I legislatori statunitensi stanno imponendo gli alimenti OGM alle famiglie americane, le famiglie russe ci stanno invece mostrando ancora una volta quello che si può realizzare con metodi tradizionali su semplici terreni agricoli di dimensioni contenute. Nel 2011, il 40% del cibo in Russia è stato coltivato nelle dacie (lotti di terreno, con o senza casette di legno) (19). I terreni delle dacie hanno prodotto oltre l’80% della frutta fresca e secca del paese, il 66% delle verdure, circa l’80% delle patate e quasi il 50% del latte dell’intera nazione, spesso consumato al naturale, senza processi industriali. Secondo Vladimir Megre (20), autore del best-seller Ringing Cedars Series:
Essenzialmente, quello che fanno i giardinieri e coltivatori russi è dimostrare che un semplice giardiniere o coltivatore può sfamare il mondo. E non abbiamo per niente bisogno di OGM, fattorie industriali o altri marchingegni tecnologici che garantiscano abbastanza cibo per tutti. Ricordatevi che la Russia ha solo 110 giorni di agricoltura attiva nell’arco dell’anno – quindi, negli Stati Uniti, dove hanno a disposizione il doppio del tempo agricolo attivo, i raccolti dei singoli coltivatori o giardinieri privati potrebbe essere il doppio che qui. Oggi, negli Stati Uniti, le aree adibite a giardini e terreni sono il doppio di quelle russe, eppure non producono altro che un business miliardario di giardinaggio estetico.
Negli USA, solo lo 0,6% (21) delle aree agricole totali è dedicato alle coltivazioni organiche. Queste aree devono necessariamente espandersi se vogliamo evitare “la sesta estinzione di massa del pianeta”. Ma, per prima cosa, dobbiamo fare pressione sui nostri rappresentanti al governo perchè arrestino la corsia preferenziale dedicata all’istituzione della TPP, votare quindi no alla TPP, e perseguire una graduale eliminazione dei diserbanti ai glifosati e degli alimenti da OGM. La nostra salute, le nostre finanze ed il nostro ambiente corrono un grosso rischio.
Ellen Brown è un avvocato, presidente del Public Banking Institute, autrice di dodici libri, incluso il best-seller  Il Web del Debito. In  The Public Bank Solution, suo ultimo libro, esplora modelli di sistemi bancari pubblici dal punto di vista storico e globale. I suoi articoli sono sul blog all’indirizzo EllenBrown.com.
26.11.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
TRATTO DA ambientebio.it

Integralismo Islamico – Siria Stato Musulmano con fatwe

e pensare che per l’Afganistan venne giustificata l’aggressione Nato per salvare le donne dai taliban, in Siria invece il mondo diritto umanista paficista (vedi tavola della pace di Lotti) inneggia e patteggia i ribelli integralisti
 Martedì, Gennaio 28th/ 2014
L’Integralismo Islamico vuol trasformare la Siria in uno Stato Musulmano anche con fatwe
Commercianti siriani di Aleppo puniti pubblicamente in piazza perchè non hanno rispettato la fatwa islamica
L’Integralismo islamico impone una fatwa in Siria: obbligatorio pregare in moschea, indossare il hijab, vietato ascoltare musica, vendere strumenti e fumare tabacco
 
Comunicato di OraProSiria
 
Iniziativa di Libero Confronto, “Pensa e Scrivi” di Qui Europa
 
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 L’Integralismo Islamico emette una fatwa sulla popolazione siriana
 
Raqqa, Aleppo (Siria) – L’Esercito dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) ha rilasciato una dichiarazione che espone quattro decreti nei termini di seguito esposti. N.B.: alcuni commercianti di Aleppo nei giorni scorsi sono stati puniti in piazza per non avere obbedito alla fatwa.
 
 Primo Decreto sulle Donne
 
Primo decreto sulle donne : 1) Il niqab è obbligatorio; 2) Le sorelle che circolano nelle strade devono rispettare le virtù islamiche di indossare il hijab completo, abaya , hijab , niqab e guanti inclusi; 3) Le donne non possono alzare la voce nelle strade e nei luoghi pubblici; 4) E’ loro vietato muoversi da sole di notte e devono essere accompagnate dai loro Mahrams , vale a dire , marito , padre o fratello; 5) Coloro che non rispettano queste prescrizioni saranno punite, loro e i loro custodi.
 
 Secondo e Terzo decreto su musica, canzoni, immagini e tabacco
 
Secondo Decreto su Musica, canzoni, immagini  – 1) La musica , le canzoni e le immagini sulle riviste sono vietati; 2) Vendita di dischi, strumenti musicali è pure vietata; 3) Ascoltare canzoni erotiche in auto , autobus e luoghi pubblici è proibito; 4) Vi è l’obbligo di rimuovere le immagini di uomini e donne dalle vetrine; 5) Chiunque contravviene a queste prescrizioni sarà punito. Terzo decreto riguardante l’uso di tabacco e narghilè – è severamente vietato vendere tabacco e narghilè, i refrattari vedranno i loro prodotti bruciati e i fornitori saranno puniti.
 
 Quarto decreto relativo alla preghiera
 
1) La preghiera nella moschea è obbligatoria per tutti i musulmani2) Ogni commerciante deve chiudere il suo negozio dieci minuti prima della chiamata alla preghiera; 3) Tutti i pedoni devono entrare nella moschea per la preghiera; 4) Chiunque non ottempera a tale obbligo sarà punito e il negozio chiuso.
 
Comunicato di OraProSiria
 
Iniziativa di Libero Confronto, “Pensa e Scrivi” di Qui Europa

E intanto la Spectrum in Croazia…

 Posted By Maria Rita D’Orsogna On 28 gennaio 2014
Ecco qui cosa accade dall’altro lato.
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La Spectrum in Croazia
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[3]
La Spectrum in Italia
Hanno infatti appena annunciato di avere completato le proprie acquisizioni sismiche dall’altro lato del mare nostrum con la registrazione di circa 15,000 chilometri di “modern data in 2D” e cioe’ “dati moderni” in due dimensioni.
scope for basin-wide evaluation and comparisons with analogous producing oil and gas fields in the neighbouring Italian Adriatic.
e’ cioe’
a nuove possibilita’ per valuazioni su tutto il bacino e paragoni con campi produttivi di petrolio e di gas nel vicino Adriatico Italiano.
Hanno iniziato nel Settembre 2013 e finito qualche giorno fa. I dati saranno pronti nell’Aprile del 2014 e subito dopo il governo di Croazia iniziera’ la svendita dei propri mari al miglior offerente per altre trivelle.
La Spectrum sorride e intasca.
I petrolieri pure.
Il ministro dell’economia Ivan Vrdoljak, dopo essersi consultato con quelli del petrolio e del gas, dice:
“The vast majority of Croatia’s offshore legacy seismic data was obtained more than twenty years ago. After meeting with oil and gas companies I realized that we require new modern seismic data to attract them to participate in Croatia’s upcoming public call for tenders. Spectrum’s work has provided us with this data. More importantly the data points to prospective hydrocarbon deposits in the geologic structures of the Croatian Adriatic with greater clarity. We can already conclude, based on data from the early stages of processing, that hydrocarbon prospectivity is significant and that undrilled prospects are present throughout the entire Croatian side of the Adriatic. The newly acquired seismic data will be essential to understand the full hydrocarbon potential of the Croatian Adriatic. Interested oil companies will use the data to efficiently and effectively evaluate hydrocarbon prospects ahead of Croatia’s public call for tenders”
“La maggior parte dei dati sismici sui mari di Croazia e’ stata ottenuta piu’ di 20 anni fa. Dopo avere incontrato le ditte del petrolio e del gas ho capito che avevamo bisogno di dati sismici moderni per attirarli a partecipare alla imminente fase di gara pubblica per le concessioni in mare. Il lavoro della
Spectrum ci ha dato questi dati. Ancora piu’ importante e’ il fatto che questi dati mostrano con maggior chiarezza l’esistenza di depositi di idrocarburi nelle strutture geologiche dell’Adriatico croato. Possiamo gia’ concludere dalle prime analisi dei dati che le prospettive di idrocarburi sono significative e che giacimenti non trivellati sono presenti lungo tutta la parte croata dell’Adriatico. I nuovi dati saranno essenziali per capire il pieno potenziale petrolifero della Croazia. Le ditte petrolifere useranno i dati per valutare efficentemente le prospettive di idrocarburi prima delle gare pubbliche per concessioni croate”.
E poi aggiunge,
“This is a very important project for Croatia to consolidate its position on the energy map of the region, Europe and the world. The world’s largest companies have expressed great interest in the call for tenders and investing in Croatia.
“Questo e’ un progetto molto importante per la Croazia per consolidare la sua posizone nella mappa energetica della regione, in Europa e nel mondo. Le piu’ grandi compagnie del mondo hanno espresso il loro interesse per la gara e per gli investimenti in Croazia.”
Dal canto suo, il presidente della Spectrum, Rune Eng, dice
“With the completion of our latest seismic survey, Croatia has all the ingredients for a successful bid round in 2014: Proven hydrocarbon systems, moderate water depths, existing infrastructure, underexplored open acreage – and all in close proximity to major energy markets. Early results from processed data already indicate new, untested hydrocarbon systems and plays.”
Evviva allora.
Ora qualcuno dira’: beh se trivellano loro pure noi dobbiamo farlo. O anche il contrario, visto che noi trivelliamo gia’ in Adriatico, ad esempio a Ravenna, e allora che lo facciano anche loro.
Io non credo affatto cosi.
Io credo invece che qualcuno avrebbe dovuto dire ai ministri croati – o chissa’ lui stesso avrebbe potuto mostrare un po piu’ di intelligenza e cercare informazioni magari non direttamente dall’industria del petrolio! – delle conseguenze delle trivelle in mare.
Niente. Solo tante belle parole.
In un mondo intelligente, i nostri politici, quelli che parlano tanto di ambiente o fanno finta di ambiente, sarebbero stati lungimiranti, e avrebbero deciso di fare di tutto per CHIUDERE l’Adriatico alle trivelle, invece che tappezzarlo di concessioni petrolifere da un lato e dall’altro.
Questo l’ho imparato da Montanelli tanti anni fa.
Fare la cosa giusta e’ sempre la cosa piu’ difficile.
http://www.stampalibera.com/?p=70796

L’US Special Operations Command (SOCOM), svelati i segreti dell’esercito segreto

è ancora difficile credere che certe ingerenze possano trovarsi a istigare rivolte e/o pilotarle? Ma certo, lo fanno per la pace e diritti umani…
mica crederete alla sciocchezze complottiste di un Nuovo Ordine Mondiale?? Non sarete mica razzisti, se gli yankess sono una razza eletta che deve impartire lezioni di civiltà a tutti che sia.

gennaio 28, 2014

 Nick Turse Global Research, 27 gennaio 2014
 
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Agiscono nello splendore verde della visione notturna nel sud-ovest asiatico e negli agguati nelle giungle del Sud America. Strappano [1] gli uomini dalle loro case nel Maghreb [2] e attaccano militanti pesantemente armati nel Corno d’Africa. Sentono gli spruzzi salati quando volano sulle onde turchesi dei Caraibi e azzurro intenso del Pacifico, svolgono missioni nei soffocanti deserti del Medio Oriente e nella gelida Scandinavia [3]. L’amministrazione Obama ha intrapreso una guerra segreta planetaria [4] la cui ampiezza finora non è mai stata pienamente rivelata. Dall’11 settembre 2001, le forze speciali degli Stati Uniti sono cresciute in modo inimmaginabile, sia in numeri che in budget. La cosa più significativa, tuttavia, è l’aumento delle operazioni speciali a livello globale. Questa presenza, oggi in quasi il 70% delle nazioni del mondo, fornisce un’ulteriore prova della dimensione e della portata della guerra segreta che si estende dall’America Latina alle terre più remote dell’Afghanistan, dalle missioni di addestramento con i loro alleati africani alle operazioni di spionaggio nel cyberspazio. Come notato, negli ultimi giorni della presidenza Bush, le forze speciali erano dispiegate [5] in 60 Paesi nel mondo. Nel 2010 erano 75, secondo [6] Karen DeYoung e Greg Jaffe del Washington Post. Nel 2011, il portavoce del Special Operations Command (SOCOM), colonnello Tim Nye disse  [7] a TomDispatch che la cifra totale era 120. Attualmente, questa cifra è ancora più elevata. Nel 2013, le forze d’elite statunitensi sono state schierate in 134 Paesi nel mondo, secondo il comandante Matthew Robert Bockholt, delle Pubbliche Relazioni del SOCOM. Tale aumento del 123% nel decennio di Obama dimostra come, oltre alla guerra convenzionale e alla campagna dei droni della CIA [8], alla diplomazia pubblica e all’ampio spionaggio elettronico [9], gli Stati Uniti siano impegnati in un’altra forma importante e crescente di proiezione di potenza all’estero. In gran parte condotte nell’ombra dalle truppe d’elite degli Stati Uniti, tali missioni avvengono lontano da occhi indiscreti, dei media e da qualsiasi tipo di controllo esterno, aumentando la possibilità di ritorsioni dalle conseguenze imprevedibili e catastrofiche.
 
Un settore in crescita
Formalmente istituito nel 1987, il Comando Operazioni Speciali è cresciuto rapidamente con l’11 settembre. Siamo stati informati che il SOCOM starebbe per raggiungere i 72000 effettivi nel 2014, dai 33000 nel 2001I finanziamenti globali sono aumentati in proporzioni geometriche, tanto che il bilancio del 2001 di 2,3 miliardi di dollari ha raggiunto i 6,9 miliardi nel 2013 (10,4 se si aggiungono i finanziamenti supplementari). Lo schieramento di effettivi all’estero è esploso da 4900 uomini nel 2011 a 11500 nel 2013. In una recente indagine [10], TomDispatch, consultando i comunicati stampa del governo, documenti aperti e notizie, ha trovato le prove che le forze speciali degli Stati Uniti hanno cooperato con gli eserciti di 106 nazioni nel 2012-2013. Inoltre, durante il periodo i cui è stato preparato questo articolo, circa un mese [11], il SOCOM ha fornito statistiche precise sul numero totale di Paesi in cui ha schierato personale speciale: Berretti Verdi e Rangers, Navy SEAL e commando Delta Force. “Non l’abbiamo a portata di mano“, disse Bockholt del SOCOM in una intervista telefonica, mentre l’articolo era quasi finito. “Dobbiamo cercare tra molte altre cose. Ci vuole molto tempo“. Poche ore dopo, poco prima della pubblicazione, rispose alla domanda fattagli a novembre. “Le forze speciali sono state schierate in 134 Paesi“, nell’anno fiscale 2013, ha detto Bockholt in una e-mail.
 
Operazioni speciali globalizzate
 
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L’anno scorso, il capo del Comando Operazioni Speciali, ammiraglio William McRaven, ha spiegato la sua visione della globalizzazione delle operazioni speciali. In una dichiarazione alla Commissione forze armate del Congresso, ha detto: USSOCOM lavora a migliorare la rete globale delle forze per le operazioni speciali, supportando le nostre relazioni inter-istituzionali e i nostri partner internazionali, in modo da avere ampia conoscenza delle minacce e opportunità emergenti. La rete consente una presenza limitata e persistente nelle aree critiche e facilita l’opportunità di attuarle ove necessario e opportuno“. Anche se questa “presenza” può essere limitata, la portata e l’influenza di tali forze speciali è un’altra questione. Il salto del 12% di schieramenti, da 120 a 134, durante il periodo McRaven, ne riflette il desiderio di piazzarsi sul campo in tutto il pianeta. Il SOCOM non cita le nazioni interessate, rispettando la sensibilità delle nazioni ospiti e degli effettivi statunitensi, ma gli schieramenti che conosciamo gettano un po’ di luce sulla piena portata delle missioni segrete dell’US Army nel mondo. Ad esempio, gli scorsi aprile e maggio, il personale delle Operazioni Speciali ha partecipato ad esercitazioni a Gibuti, Malawi e isole Seychelles nell’Oceano Indiano. A giugno, i SEAL dell’US Navy si sono riuniti con forze irachene, giordane, libanesi e di altri alleati mediorientali realizzando simulazioni di guerra asimmetrica ad Aqaba, in Giordania. Il mese successivo, i Berretti Verdi si recarono a Trinidad e Tobago per avviare piccole unità tattiche  con le forze locali. Ad agosto, i Berretti Verdi hanno addestrato i marinai dell’Honduras [12] nel sabotaggio. A settembre, secondo il comunicato stampa [13], le forze speciali degli Stati Uniti si sono unite alle truppe d’elite dei 10 Paesi membri dell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico: Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar e Cambogia, così come con le loro controparti di Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Cina, India e Russia per esercitazioni antiterrorismo congiunte nel centro di addestramento di Sentul, Java occidentale. Ad ottobre, le truppe d’elite statunitensi hanno condotto raid [14] con i commando in Libia e Somalia, sequestrato [15] un sospetto di terrorismo nella prima nazione mentre i SEAL hanno ucciso almeno un militante nella seconda, prima che l’esercito li espellesse [16]. A novembre, le truppe per Operazioni Speciali hanno compiuto numerose operazioni umanitarie nelle Filippine per aiutare i sopravvissuti del tifone Hayan. Il mese successivo, i membri del 352° Gruppo Operazioni Speciali compiva [17] un’esercitazione in cui 130 piloti e sei aerei parteciparono da una base aerea in Inghilterra, e molti Navy SEAL furono feriti durante la partecipazione [18] a una missione di evacuazione in Sud Sudan. I Berretti Verdi hanno iniziato il 1° gennaio di quest’anno una missione di combattimento congiunta con le truppe d’élite afgane nel villaggio di Balhozi, provincia di Kandahar.
Tuttavia, tale schieramento in 134 Paesi non sembra sufficiente al SOCOM. Nel novembre 2013, il comando ha annunciato di avere cercato d’identificare dei partner industriali che potessero, nel quadro dell’Iniziativa della rete transregionale del SOCOM, “potenzialmente sviluppare nuovi siti internet diretti al pubblico straniero“, integrandosi alla rete globale dei dieci siti esistenti su internet dedicati alla propaganda diretta dai diversi comandi combattenti e volti ad assomigliare a media legittimi, come CentralAsiaOnline.com, Sabahi che puntano al Corno d’Africa, quello per il Medio Oriente noto come al-Shorfa.com, così come un altro per l’America Latina denominato Infosurhoy.com L’incremento di SOCOM nel cyberspazio riflette lo sforzo concertato del comando per integrarsi sempre più profondamente “nella rete.” “Ho corrispondenti in tutte le agenzie qui a Washington DC, CIA, FBI, National Security Agency, National Geo-Space Agency, Defense Intelligence Agency”, ha detto il comandante del SOCOM, ammiraglio McRaven, nel corso di una tavola rotonda al Centro Wilson di Washington, lo scorso anno. Quando parlava alla Biblioteca Ronald Reagan, a novembre, disse che il numero di dipartimenti e agenzie in cui è presente il SOCOM [19] è 38.
 
134 possibilità di ritorsione
Anche se eletto nel 2008 da coloro che lo vedevano come il candidato contrario alla guerra [20], il presidente Obama ha dimostrato di essere un comandante in capo risolutamente duro, le cui politiche hanno prodotto notevoli esempi di ciò che nel gergo della CIA si chiama “ritorsione” [21]. Sebbene l’amministrazione Obama abbia curato il ritiro delle truppe dall’Iraq (negoziato [22] dal suo predecessore), e la riduzione [23] delle truppe statunitensi in Afghanistan (dopo l’incremento significativo della presenza militare [24] in questi Paesi), il presidente ha deciso l’aumento della presenza militare statunitense in Africa [25], rivitalizzando [26] gli sforzi [27] in America Latina e tenendo un duro discorso sul riequilibrio o perno in Asia [28] (anche se finora poco è stato fatto in tale direzione). La Casa Bianca ha anche supervisionato la crescita esponenziale della guerra dei droni. Mentre il presidente Bush ha lanciato 51 di tali attacchi, il presidente Obama ne ha ordinato circa 330 [29], secondo un sondaggio del Bureau of Investigative Journalism di Londra. Proprio l’anno scorso, se ne contano in Afghanistan, Libia [30], Pakistan [31], Somalia [32] e Yemen [33]. Le recenti rivelazioni di Edward Snowden [34] sulla National Security Agency hanno dimostrato la terribile grandezza e portata globale della sorveglianza elettronica degli Stati Uniti negli anni di Obama. E ombra profonda, le forze speciali sono state schierate quest’anno in un numero più che doppio di nazioni che alla fine della presidenza Bush. Tuttavia, negli ultimi anni le conseguenze non intenzionali delle operazioni militari degli Stati Uniti hanno contribuito a seminare malcontento e indignazione, incendiando intere regioni. Più di 10 anni dopo la “missione compiuta” [35] degli Stati Uniti, e sette anni dopo il vantato incremento [36] di truppe dispiegate dagli Stati Uniti, l’Iraq è in fiamme [37]. Un Paese in cui non vi era alcuna presenza di al-Qaida prima dell’invasione degli Stati Uniti [38] e il cui governo si era opposto [39] ai nemici degli Stati Uniti di Teheran, ora vede il suo governo centrale allineato [40] all’Iran e in due delle sue città [41] sventolarvi la bandiera di al-Qaida.
Il recente  intervento statunitense per precipitare il rovesciamento del dittatore libico Muammar Gheddafi ha contribuito a spingere nella spirale il vicino Mali, baluardo regionale filo-Stati Uniti contro il terrorismo, quando un ufficiale addestrato dagli Stati Uniti ha effettuato un colpo di Stato che finalmente ha prodotto il sanguinoso attacco terroristico contro un impianto gasifero algerino, scatenando una sorta di diaspora del terrore [42] nella regione. In questo momento, il Sud Sudan,  nazione covata dagli Stati Uniti che supportano economicamente [43] e militare [44] (anche se usa bambini soldato [45]) ed è stata utilizzata come base segreta [46] per le Operazioni Speciali, è lacerata dalle violenze e scivola verso la guerra civile [47]. La presidenza Obama ha visto la forza militare degli Stati Uniti utilizzare sempre più l’élite tattica per raggiungere obiettivi strategici. Ma tenendo le missioni delle forze speciali sotto stretto riserbo, gli statunitensi “ne sanno poco su dove siano schierate le loro truppe, cosa facciano esattamente e le conseguenze che ne potrebbero derivare”. Come l’ex-colonnello Andrew Bacevish, professore di storia e relazioni internazionali alla Boston University, ha detto: “con l’uso delle forze per operazioni speciali negli anni, Obama ha ridotto la responsabilità militare, aprendo la strada alla guerra infinita e rinforzando la “presidenza imperiale“.” “In breve“, scrisse a TomDispatch [48] “assegnare la guerra ai pochi effettivi speciali spezza il sottile legame tra guerra e politica, trasformando la guerra in una guerra fine a se stessa.”
Le operazioni segrete condotte dalle forze segrete hanno la spiacevole tendenza a produrre effetti indesiderati, inattesi e del tutto disastrosi. I newyorkesi ricordano [49] anche il risultato finale [50] del supporto clandestino [51] [52] degli Stati Uniti ai militanti islamici contro l’Unione Sovietica in Afghanistan, durante gli anni ’80: l’11 settembre. Ma per quanto strano possa sembrare, coloro che  quel giorno subirono invece l’attacco principale, al Pentagono [53], non sembrano aver imparato la lezione di quella rappresaglia mortale. Finora, in Afghanistan e in Pakistan, oltre 12 anni dopo l’invasione degli Stati Uniti del primo e quasi 10 anni [54] dopo essersi impegnati in attacchi segreti [55] nel secondo, gli Stati Uniti sono ancora alle prese con gli effetti collaterali della guerra fredda: ad esempio, quando i droni della CIA lanciano missili [56] contro l’organizzazione (la rete Haqqani [57]), a cui negli anni ’80 l’agenzia fornì dei missili. [58]
Senza una chiara idea su dove attualmente operino le forze armate clandestine e di ciò che fanno, gli statunitensi non possono prevedere conseguenze e ritorsioni dell’espansione delle nostre guerre segrete che inondano il mondo. Ma se la storia ci insegna qualcosa, tali conseguenze si faranno sentire dall’Asia del Sud-ovest al Nord Africa, dal Medio Oriente all’Africa Centrale e, infine, è possibile che si faranno anche sentire negli Stati Uniti. Nel suo piano d’azione per il futuro, SOCOM 2020, l’ammiraglio McRaven ha provato a spacciare la globalizzazione delle operazioni speciali degli Stati Uniti come “strumento di potenza per progettare e promuovere la stabilità e impedire i conflitti” E’ possibile che lo scorso anno sia stato dedicato dal SOCOM nel fare esattamente l’opposto in 134 posti.
 
Nick Turse è redattore di Tomdispatch.com e ricercatore presso l’Istituto Nation. È l’autore di  The Complex: How the Military Invades Our Everyday Lives e della storia dei crimini di guerra USA in Vietnam Kill Anything That Moves: The Real American War in Vietnam (pubblicati da Metropolitant).
 
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Bono Vox e l’ammiraglio W. McRaven
 
Note
[4] Tomgram: Nick Turse, Special Ops Goes Global | TomDispatch
[7] Tomgram: Nick Turse, Uncovering the Militar’s Secret Military | TomDispatch
[8] Tomgram: Engelhardt, Assassin-in-Chief| TomDispatch
[9] Tomgram: Engelhardt, You Are Our Secret | TomDispatch
[10] Tomgram: Nick Turse, Special Ops Goes Global | TomDispatch
[11] Tomgram: Nick Turse, Special Ops Goes Global | TomDispatch
[21] Best of TomDispatch: Chalmers Johnson, The CIA and a Blowback World| TomDispatch
[25] Tomgram: Nick Turse, AFRICOM’s Gigantic “Small Footprint”| TomDispatch
[29] A changing drone campaign: US covert actions in 2013 | The Bureau of Investigative Journalism
[31] A changing drone campaign: US covert actions in 2013 | The Bureau of Investigative Journalism
[32] A changing drone campaign: US covert actions in 2013 | The Bureau of Investigative Journalism
[33] A changing drone campaign: US covert actions in 2013 | The Bureau of Investigative Journalism
[36] Timeline: The Iraq Surge, Before and After (washingtonpost.com)
[41] PBS
[46] Where’s Joseph Kony? US troops have yet to find him — Bangor Daily News — BDN Maine
[50] Best of TomDispatch: Chalmers Johnson, The CIA and a Blowback World | TomDispatch
[55] Six-month update: US covert actions in Pakistan, Yemen and Somalia | The Bureau of Investigative Journalism
[57] Haqqani Network| Mapping Militant Organizations
 
Copyright © 2014 Global Research
 
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Il trattato intrattabile

ma no dai sarete mica contrari? Razzisti, volete che i prodotti made Usa non scalzino quelli europei facendo chiudere ancora di più le fabbriche europee? Tranquilli, i licenziati saranno assunti tutti negli Usa….Ma perché pensavate che la Ue dovessere essere forte per contrastare il peso americano e fargli concorrenza? Ragazzi, ma gli STATI UNITI D’EUROPA SONO UNA GENTILE CREAZIONE USA..…potrebbero consentire che una loro creatura fosse di inltralcio???
ENJOY THE NWO
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di Anna Maria Merlo
 
Dopo lunghe e segrete trattative, l’accordo transatlantico tra Usa e Ue per la liberalizzazione di commercio e investimenti è in dirittura di arrivo. È stato chiamato la Nato del commercio, spalanca le porte alla deregulation e lascia mani libere alle multinazionali.
A Marzo a Bruxelles, poco prima delle elezioni europee di maggio dove c’è il rischio di un’impennata dei partiti euro-scettici, si aprirà il quarto round del mega-negoziato Usa-Ue per arrivare già entro il 2015 a concludere il Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership), battezzato la Nato del commercio dai suoi numerosi detrattori.
 
In altri termini, un accordo che avrà influenza sugli scambi tra le due principali potenze commerciali planetarie, che assieme controllano circa la metà del commercio mondiale, è condotto nella più completa segretezza, senza che i cittadini (e neppure gli europarlamentari) siano informati delle decisioni che vengono prese. Dando cosi’ nuovi argomenti agli euro-scettici, perché lo scopo della segretezza sembra essere quello di mettere il nuovo europarlamento di fronte al fatto compiuto.
 
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A dicembre, c’è stato il terzo round, a Washington. Dal tavolo del negoziato, su pressione della Francia, è stato tolto il settore culturale, anche se la Commissione europea ha attenuato questa eccezione, con il commissario al commercio Karel De Gucht che ha parlato di possibile reinserimento del settore dell’audiovisivo nel corso delle discussioni. Inoltre, dopo le polemiche sul datagate e lo spionaggio degli europei da parte della Nsa, che nel giugno scorso hanno minacciato di ritardare l’avvio della trattativa sul Ttip, è stato sospeso il capitolo sulla protezione dei dati privati su Internet, come chiedeva la Ue.
 
TTIP1A dicembre, 180 organizzazioni di cittadini e sindacali hanno scritto una lettera preoccupata al commissario Karel De Gucht e al rappresentante Usa per le questioni commerciali, Michael Froman. In questa lettera, firmata dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati) e dall’americana Afl-Cio, vengono espresse “gravi inquietudini” per i sistemi nazionali di sanità. “E’ imperativo che questi accordi di commercio e di investimento sfocino su economie supplementari per i pazienti e i budget nazionali, invece di arricchire ancora di più alcune imprese farmaceutiche e medicinali. La sanità pubblica, come l’accesso a medicine e a cure abbordabili, sono diritti umani che devono essere rafforzati dagli accordi commerciali”, scrivono i sindacati, che temono che nel Ttip vengano riprodotti i termini dell’intesa Usa-Corea (Korus), che permette ai produttori di contestare le decisioni delle autorità sanitarie nazionali sui valori dei prodotti farmaceutici e di esigere montanti di risarcimento più importanti, nel caso si sentano lese da prese di posizione politiche degli diversi stati.
 
I sindacati sono sospettosi sugli effetti della clausola di protezione degli investimenti (Investor-State Dispute Settlement), che permetterebbe alle imprese che si sentono lese da un cambiamento di legislazione di uno stato di rivolgersi a un tribunale arbitrale – cioè a una giustizia “privata”, probabilmente presso la Banca mondiale – per chiedere riparazioni.
 
Stando a una fuga di notizie, che ha spezzato un po’ il muro di segretezza del negoziato, nel Ttip ci sarebbe una clausola che istituisce un meccanismo di regolamento dei conflitti “ultimo grido”. Ci sono esempi, che potrebbero venire riprodotti nelle relazioni Usa-Ue: la Philip Morris ha denunciato l’Uruguay, accusato di aver aumentato la dimensione degli avvertimenti sanitari sui pacchetti di sigarette.
 
C’è poi il famoso caso della Lone Pine Resources, che ha attaccato il Canada, perché lo stato del Quebec ha istituito una moratoria sullo shale gas, privando cosi’ l’azienda Usa dei previsti guadagni.
 
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TTIP2Per Dan Mullaney, negoziatore Usa, il Ttip ricerca “il più alto livello di protezione per gli investimenti, eliminando le “divergenze inutili e costose” che permangono tra Stati uniti e Ue. Il negoziatore Ue, Ignacio Garcia Bercero, vuole rassicurare: “la deregulation non è e non sarà l’obiettivo del Ttip” promette, il Ttip “non limiterà il campo d’azione dei governi”, perché “questi negoziati non consisteranno nell’abbassare o rinnegare le norme più elevate di protezione dei consumatori, dell’ambiente, della vita privata, della salute e del diritto del lavoro”.
 
Ma la ong statunitense Public Citizen lancia l’allerta e avverte che la trattativa è alla ricerca “del più piccolo denominatore”, per spianare la strada a uno spazio di libero commercio, che lascerà le mani libere alle multinazionali. In un contesto in cui gli stati stanno perdendo terreno, il Ttip mira a limitare il più possibile le barriere non tariffarie (quelle tariffarie sono già quasi inesistenti), favorendo di fatto le grandi imprese, in un commercio mondiale caratterizzato da una grande concentrazione (i primi dieci operatori Usa controllano il 96% dell’export del paese, nella Ue le prime dieci società esportatrici ne controllano l’85%).
 

LA GUERRA SEGRETA IN LIBIA (LA VERITA’ SULLA RESISTENZA VERDE)

tanti fanatici dei diritti umani secondo Washington erano tanto preoccupati per come il regime ghedafi ammazzava i suoi cittadini, secondo il racconto ormai consolidato propedeutico ad una guerra di aggressione della Nato, e nemmeno dopo il massaco di Tawerga dove le famiglie di persone di colore sono state massacrate dai jahidisti pagati dagli Usa si sono svegliati. Non è compito dei dirittoumanisti nostrati occuparsi della verità, ma solo di fare il gioco dei guerrafondai. Da quando la Libia è stata occupata, pardon, è in democrazia, la repressione VERA del regime non preoccupa i signori dei salottini. Le milizie al potere continuano a uccidere i neri in Libia, ma gli antirazzisti tacciono. Non certo per vergona, se i loro massacri si potevano imputare ARTIFICIOSAMENTE al raiss ben venga l’indignazione, altrimenti via nel dimenticatoio.

Postato il Martedì, 28 gennaio
DI ERIC DRAITSER

counterpunch.org

Le battaglie che generano scompiglio nella Libia meridionale non sono semplici scontri tribali. Al contrario, rappresentano un’eventuale alleanza in erba tra gruppi neri libici e forze pro Gheddafi intente a liberare il proprio paese da un governo neocoloniale imbastito dalla NATO.

Sabato 18 gennaio, un gruppo di combattenti armati fino ai denti ha preso d’assalto una base aerea nei pressi della città di Sabha, nella Libia meridionale. Hanno cacciato le forze a sostegno del “governo” del primo ministro Ali Zeidan, occupando la base. Al contempo sono trapelate, poco a poco, delle notizie dall’interno del paese recanti il fatto che la bandiera verde del Grande Jamahiriyya Araba Libica Popolare Socialista svettava in un certo numero di città nel paese. Nonostante la scarsità di informazioni verificabili – il governo di Tripoli ha fornito solamente dettagli e corroborazioni entrambi vaghi – una cosa è certa: la guerra per la Libia continua.

Sul campo

Ali Zeidan, il primo ministro libico, ha richiesto una sessione d’emergenza del Congresso generale nazionale per dichiarare uno stato d’allerta nel paese a seguito dell’assalto contro la base aerea. Il primo ministro ha annunciato di aver ordinato alle truppe di dirigersi verso sud per sedare la ribellione, comunicando ai giornalisti che “questo scontro continua, ma tra qualche ora vi porremo fine.” In seguito, un portavoce del Ministero della difesa ha annunciato che il governo centrale aveva rivendicato il controllo della base aerea, affermando che “una forza era stata disposta, il velivolo è decollato per attaccare gli obiettivi… La situazione nel sud del paese ha fornito delle possibilità che i criminali […] sostenitori del regime di Gheddafi hanno sfruttato per attaccare la base aerea di Tamahind. La rivoluzione e il popolo libico resteranno sotto la nostra ala protettrice.”

Oltre all’assalto alla base aerea, vi sono stati altri attacchi contro singoli membri del governo di Tripoli. L’incidente più grave è stato il recente assassinio del viceministro dell’industria Hassan al-Droui, a Sirte. Non è ancora chiaro se ad averlo ucciso siano state le forze islamiste o i combattenti della resistenza verde. È tuttavia lapalissiano che il governo centrale è sotto assedio e che non riesce ad esercitare la propria autorità né a garantire la sicurezza all’interno del paese. In molti suppongono che questa uccisione, piuttosto che essere isolata e mirata, faccia parte di un’ondata crescente di resistenza che vede come protagonisti i combattenti verdi pro Gheddafi.

L’avanzata delle forze della resistenza verde a Sabha e non solo, è semplicemente un tassello delle complesse ed ampie vedute politiche e militari nel sud del paese, luogo in cui varie tribù e gruppi etnici si sono opposti a quella che hanno correttamente percepito essere la loro emarginazione politica, economica e sociale. Dei gruppi quali i Tawergha e i Tebu, due minoranze etniche africane nere, hanno subìto attacchi violenti sferrati per mano delle milizie arabe, senza ricevere alcun sostegno da parte del governo centrale. Questi ed altri gruppi non solo sono stati vittime di pulizia etnica, ma sono anche stati tenuti fuori dalla partecipazione alla vita politica ed economica della Libia.

Lo stato di tensione è arrivato al culmine all’inizio del mese, nel momento in cui è stato ucciso un capo ribelle appartenente alla tribù araba Awled Sleiman. Piuttosto che avviare un’indagine ufficiale o un procedimento giudiziario, i membri della tribù degli Awled hanno attaccato i vicini Tebu, dalla pelle nera, accusandoli di aver perpetrato l’omicidio. Gli scontri che ne sono seguiti hanno causato la morte di dozzine di persone. Ciò dimostra che i gruppi arabi dominanti ritengono tuttora che i loro vicini dalla pelle scura non siano loro connazionali. Indubbiamente, ciò ha condotto ad una riorganizzazione delle alleanze in seno alla regione: i Tebu, i Tuareg e altre minoranze etniche nere che abitano la Libia meridionale, il Ciad settentrionale e il Niger si sono avvicinati ulteriormente alle forze pro Gheddafi. Non sappiamo ancora se tali alleanze siano formali o meno, ma è evidente che numerosi gruppi in Libia si sono resi conto che il governo istituito dalla NATO non è stato all’altezza di mantenere le promesse fatte e che è necessario agire.

La politica della razza in Libia

Nonostante la retorica magnanima degli interventisti occidentali rispetto alla “democrazia” e alla “libertà” in Libia, la realtà è lungi dall’essere tale, specialmente per i libici dalla pelle scura che hanno visto scemare il loro status socioeconomico e politico con la fine del governo Jamahiriyya di Muammar Gheddafi. Mentre questi popoli godevano di una sostanziale uguaglianza politica e venivano tutelati legalmente durante il governo di Gheddafi, la Libia del dopo-Gheddafi li ha completamente privati dei loro diritti. Invece di essere integrati in un nuovo stato democratico, i gruppi libici neri sono stati esclusi sistematicamente.

In effetti, anche Human Rights Watch – un’organizzazione che ha ampiamente contribuito a giustificare la guerra della NATO dichiarando falsamente che le forze di Gheddafi utilizzassero lo stupro come arma e che stessero preparando un “genocidio imminente” – ha affermato che, “Un crimine contro l’umanità di uno spostamento obbligato di massa imperversa senza freni, mentre le milizie, soprattutto da Misurata, hanno impedito a 40.000 persone di Tawergha di rientrare nelle loro abitazioni, dalle quali erano state espulse nel 2011.” Tale episodio, unito a storie raccapriccianti e immagini di linciaggi, stupri e altri crimini contro l’umanità, fornisce un’immagine sconcertante della vita in Libia per questi gruppi.

Nel suo rapporto del 2011, Amnesty International ha documentato vari crimini di guerra palesi perpetrati dai cosiddetti “combattenti per la libertà” libici che, nonostante fossero acclamati come “liberatori” dai media occidentali, hanno colto l’occasione della guerra per procedere a delle esecuzioni di massa dei libici neri nonché delle tribù rivali e dei gruppi etnici. Ciò rappresenta un contrasto marcato rispetto al trattamento riservato ai libici neri sotto il governo Jamahiriyya di Gheddafi, che è stato particolarmente elogiato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel loro rapporto del 2011. Il Consiglio sosteneva che Gheddafi aveva fatto tutto il possibile per assicurare uno sviluppo economico e sociale, nonché, più specificatamente, per fornire possibilità economiche e protezione politica ai libici neri e ai lavoratori migranti provenienti dai paesi africani limitrofi. Detto ciò, c’è da meravigliarsi se, nel settembre del 2011, Al-Jazeera ha citato un combattente tuareg pro Gheddafi che ha dichiarato che “combattere per Gheddafi è come quando un figlio combatte per il padre… [Saremo] pronti a combattere per lui fino all’ultima goccia di sangue.”

I Tebu ed altri gruppi etnici neri si scontrano con le milizie arabe e la loro lotta dovrebbe essere intesa rispettivamente al contesto di una battaglia continua per la pace e l’uguaglianza. Inoltre, il fatto che debbano impegnarsi in questa forma di lotta armata, ci illustra di nuovo le considerazioni espresse da molti osservatori internazionali sin dal principio della guerra: l’intervento della NATO non ha mai riguardato la protezione dei civili né dei diritti umani, ma era volto piuttosto ad un cambiamento di regime dettato da interessi economici e geopolitici. Che la maggior parte della popolazione, incluse le minoranze etniche nere, sia più in difficoltà oggi rispetto a quando era sotto Gheddafi, è un fatto che viene celato accuratamente.

Neri, Verdi e la Lotta per la Libia

Sarebbe da presuntuosi affermare che le vittorie militari della resistenza verde pro Gheddafi ottenute in questi giorni saranno durature, o che rappresentano un cambiamento irreversibile nel paesaggio politico e militare del paese. Sebbene sia decisamente instabile, il governo fantoccio neocoloniale di Tripoli viene sostenuto economicamente e militarmente da parte di alcuni degli interessi più potenti del pianeta. Ciò rende difficile il semplice rovesciamento del potere attraverso vittorie marginali. Tuttavia, tali sviluppi ci segnalano un cambiamento interessante. Vi è indubbiamente una confluenza tra le minoranze etniche nere e i combattenti verdi dato che entrambi riconoscono il nemico nelle milizie tribali che hanno partecipato al rovescio di Gheddafi e del governo centrale di Tripoli. Resta ancora da vedere se da questa situazione scaturirà un’alleanza formale.

Tuttavia, se si stabilisse un’alleanza del genere, questa costituirebbe uno spartiacque nella guerra continua per la Libia. Come i combattenti della resistenza verde hanno già dimostrato a Sabha, essi sono capaci di organizzarsi nel sud del paese, luogo in cui godono di un grande sostegno popolare. Si potrebbe immaginare che un’alleanza a sud consentirebbe di mantenere il territorio e possibilmente di consolidare il potere in tutta la parte meridionale della Libia, creando così uno stato effettivamente indipendente. Naturalmente, la NATO e i suoi apologeti sostengono fermamente che questa sia una controrivoluzione antidemocratica. Ciò sarebbe comprensibile se il loro obiettivo di ottenere una Libia unificata e subordinata al capitale finanziario e agli interessi petroliferi internazionali fosse irraggiungibile.

Non dovremmo azzardare troppe congetture riguardo alla situazione odierna in Libia, data la mancanza di dettagli attendibili. Per di più, i media occidentali hanno cercato di eliminare completamente anche che la resistenza verde esistesse, per non parlare del fatto che sia attiva e dei suoi successi. Tutto ciò mostra ulteriormente che la guerra in Libia imperversa, che il mondo lo voglia ammettere o meno. 

Eric Draitser è fondatore del sito StopImperialism.com. è analista di geopolitica indipendente e vive a New York. Potete contattarlo all’indirizzo ericdraitser@gmail.com.

Fonte: www.counterpunch.org

Link: http://www.counterpunch.org/2014/01/23/the-secret-war-in-libya/

23.01.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELISA BERTELLI
http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=12861

Il problema dell’ ITALIA ? Il cittadino non è armato…….

purtroppo se gli italiani fossero armati sarebbero depistati e fatti combattere gli uni contro gli altri con la scusa che gli altri o sono comunisti o sono fascisti, esempio recente Vendola/forconi

28 gennaio 2014 | Autore 

Pertini

Fonte: MoviSol

Da anni si dice che l’Italia è instabile, inefficiente e poco competitiva sui mercati internazionali. Così gli organismi sovranazionali e i mercati finanziari giustificano le pressioni sul Paese per attuare le loro ricette liberiste. I dati sviluppati recentemente dal prof. Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison e docente all’Università Cattolica di Milano, dimostrano invece molto chiaramente che il crollo economico in Italia può essere attribuito quasi esclusivamente all’austerità.

In una serie di grafici presentati alla Stampa Estera di Milano la scorsa settimana, Fortis ha denunciato l’errore di pensare che l’Italia soffra la crisi più di altri per via della mancanza di competitività, e che per questo motivo il Paese debba fare le riforme strutturali per essere all’altezza degli altri. La realtà è che nonostante i problemi rappresentati per esempio dalla burocrazia inefficiente, dal sistema politico instabile e dalle infrastrutture spesso carenti, l’Italia ha numerosi settori economici forti e un alto livello di patrimonio finanziario privato.

Il secondo punto è molto importante, perché il grande debito pubblico dell’Italia viene sempre preso a pretesto per le richieste di tagli, liberalizzazioni e privatizzazioni. Il problema è che misurare il debito pubblico in termini di Pil non ha senso, in quanto fornisce un quadro distorto del paese; in realtà il debito pubblico italiano è cresciuto molto meno di quello degli altri paesi europei e anche degli Stati Uniti dallo scoppio della crisi finanziaria globale, e in termini monetari il debito pubblico della Germania è ora più grande di quello italiano, mentre quello della Francia è solo leggermente più piccolo.

Il primo grafico presentato dal prof. Fortis mostra il fatturato dell’industria italiana (escluso il settore edile). Si vede che dopo la fase acuta della crisi internazionale nel 2008-2009, l’export (linea verde) è tornato ai livelli pre-crisi, mentre le vendite sul mercato interno (linea rossa) sono crollate a partire dalla metà del 2011, proprio quando comincia l’austerità “made in Europe”.

Fatturato industria italiana (no edilizia)

Il secondo grafico mostra l’andamento dell’industria per il mercato estero, paragonando l’indice con quelli della Germania e della Francia. In termini di esportazioni, i tre paesi si sono ripresi in modo molto simile, con l’Italia che va perfino un po’ meglio degli altri.

Mercato estero manifatture nazionali

Dunque il crollo dell’attività economica in Italia avviene a partire dal momento in cui iniziano le megafinanziarie imposte dalla Bce – ricordiamo tutti la lettera dettagliata di Draghi. Con l’austerità iniziata alla fine del governo Berlusconi e poi continuata con gusto da Mario Monti, le manifatture italiane sono scese a livelli più bassi di quelli visti dopo il crac finanziario del 2008.

Non è un problema di competitività dell’Italia, o di un paese che non ha saputo reagire alla crisi. Si tratta semplicemente di una ricetta sbagliata applicata sotto pressioni esterne che ha portato a risultati disastrosi.

Il prof. Fortis sottolinea la forza delle esportazioni italiane in generale. L’Italia infatti è il secondo paese più competitivo per le esportazioni a livello mondiale secondo l’indice UNCTAD/WTO (UNCTAD=Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo). E’ uno dei pochi paesi con la bilancia commerciale in attivo ed è leader in numerosi settori, non solo quelli più conosciuti come l’alimentare, l’abbigliamento e l’arredamento, ma anche in vari settori della meccanica e dell’ingegneria.

I dati presentati indicano chiaramente che la politica attuale dell’austerità sta distruggendo l’economia italiana, come avviene dovunque essa venga attuata. Pochi sono disposti a dirlo esplicitamente, ma la conclusione è evidente: occorre abbandonare il sistema dell’euro e tornare ad una politica basata sull’investimento pubblico nelle infrastrutture e nei settori industriali avanzati.

Considerare la decadenza dell’economia italiana inevitabile, come fa la Fiat di Marchionne annunciando la fine della produzione di auto per il consumo di massa, vuol dire arrendersi alla distruzione deliberata dell’industria e del mercato interno, distruzione candidamente confessata da Mario Monti come effetto consapevole delle misure europee.

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Qualcos’altro da dire o commentare?
 
E’ abbastanza chiaro per tutti?
 

Il Muos è completato, in due giorni montate le tre mega-parabole

Tra sabato e domenica scorsa sono state montate tutte e tre le mega parabole elicoidali che mancavano per completare la dannosa opera. Ci hanno lavorato notte e giorno, incessantemente.
L’installazione del mega sistema satellitare di telecomunicazione militare “Muos” dell’esercito americano è stato completato, nel silenzio generale. I media non ne hanno parlato, ignorando completamente le proteste dei comitati cittadini, che sono proseguite fino alla fine. Mentre l’installazione era in corso, un gruppo di attivisti si è incatenato ai cancelli della base, sono stati ignorati. Nonostante la dura repressione i “No Muos” hanno fatto il possibile per scongiurare questa opera, che potrebbe avere effetti negativi sulla popolazione della zona.
La base MUOS di Niscemi va a integrare un sistema di telecomunicazione che ha installazioni a Nolfork nello stato Usa del Virginia, a Geralton in Australia e nelle Hawaii.
 Staff nocensura.com
muos-mondo
Approfondimenti sul Muos: (precedenti articoli)
http://www.nocensura.com/2014/01/il-muos-e-completato-in-due-giorni.html

NATURALMENTE DEMOCRAZIA VUOLE CHE IL POPOLO CHE HA CONTESTATO LE PARABOLE SIA STATO DOVEROSAMENTE IGNORATO
I NOSTRI PADRONI SANNO COSA SIGNIFICA RISPETTARE I DIRITTI DEI CITTADINI NO? Li invochiamo addirittura quando c’è da esportare un pò di civiltà a quei popoli che scelgono leader poco simpatici a Washington……

Sicilia. Muos: installata anche la terza parabola – Video

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di Redazione
Anche questa mattina gli operai erano a lavoro nel cantiere del Muos di Niscemi. Stamani infatti già alle otto erano al lavoro per l’innalzamento dell’ultima delle tre parabole. I lavori sono quasi ultimati.

Libia, Siria e ora Ucraina: Le rivoluzioni colorate con la forza.

non è difficile supporre che vi sia sempre lo stesso potere dietro alle rivoluzioni pilotate. Ci saranno anche quelle spontanee, ma è così difficile vengano poi lasciate libere ed incorrotte….
In Europa, dove l’estrema destra si oppone da sempre a quello strapotere rappresentato dalla finanza eurocratica, in Ucraina segue la scia degli yankee, così come la sinistra che si è fatta prima promotrice e bastione di difesa della dittatura europea. La Ue dai due pesi e due misure ha concesso facoltà di persegure penalmente gli euroscettici, altrove vengono finanziati….Paese che vai, utili oppositori che trovi e mai come il caso Ucraina/Ue dimostra che destra e sinistra non significano NULLA.

Il manuale del perfetto terrorista: Dalla Siria all’Ucraina.

 
Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
 
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La perfetta divisa da ‘dimostranti’ in Ucraina è guarda caso identica a quella apparsa nei paesi della ‘primavera araba’
 
Le stesse forze che hanno istigato le manifestazioni indisciplinate nel 2011 in Siria stanno ora istigando tali dimostrazioni in Ucraina. Questo almeno è quello che deduco osservando due volantini identici (tranne per la lingua) apparsi prima in Siria e poi in Ucraina che mostrano l’abbigliamento tipico di chi è disposto a combattere. Come spiegare altrimenti la grafica di cui sopra, una volta in arabo e una volta cirillico, ma per il resto identiche ?
 
Ad accompagnare le manifestazioni e le occupazioni illegali di edifici governativi sono in entrambi i casi brutali attacchi criminali alla altre forze di polizia e del governo. In Siria la parte della violenza è stata fatta da jihadisti stranieri finanziati mentre le bande neo-nazisti sono utilizzati in Ucraina. Le manifestazioni e gli attacchi allo stato sono state pianificate. Non c’è nulla di “pacifico” in manifestazioni che sono solo il coperchio per attacchi contro lo Stato. Ma i politici stranieri e i media, mentono, dicendo di essere preoccupati e minacciano risposte del tutto fuori luogo. E’ una truffa per giustificare il loro “supporto” “occidentale” per i manifestanti e per favorire la violenza.
 
L’obiettivo è il “cambiamento di regime” dei governi legittimi da parte di piccole minoranze. Se il “regime” resiste allora l’alternativa è distruggere lo stato e l’intera società anche se quest’ultima non è d’accordo.
Diversi media tedeschi hanno usato l’arma della calunnia parlando contro il governo ucraino chiamandolo “regime”, mentre invece è stato eletto. Oltretutto i media stranieri hanno cercato di dipingere i “manifestanti” come “pacifici”, mentre i poliziotti a Kiev venivano cosparsi benzina lanciate da decine di bottiglie molotov. E’ molto evidente quello che sta succedendo e i media stanno giocando assieme ai politici, militari e servizi segreti per fomentare, alimentare e coordinare queste “rivoluzioni”.
 
Le rivoluzioni colorate nella vecchia forma erano diventate troppo evidenti come schema fraudolente per essere ulteriormente utilizzate. Il concetto è stato quindi esteso per includere un uso intensivo della forza e di mercenari per sostenere quelle forze che arrivano dall’esterno con armi, munizioni, formazione e altri mezzi. Dopo la Libia, dove le forze Gaddhafi stanno ancora combattendo, la Siria è stata distrutta e ora l’Ucraina è il bersaglio. Ci sono probabilmente liste di altri paesi che devono essere attaccati con tali mezzi. Che cosa vi è stato realmente dietro le manifestazioni Gezi-park in Turchia e le proteste a Bangkok? Ci sono potenze straniere dietro anche queste proteste o sono solo azioni da parte dei gruppi locali? E l’Egitto ?
 
A questo punto la domanda da farsi è: qual è la migliore difesa che un governo legittimo può utilizzare contro costoro e come dovrebbe reagire a tali attacchi?