Ancora aiuti alle banche dallo Stato (Guerriero del Risveglio)

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  Invece di permettere alle Pmi di poter prendere una boccata di ossigeno con nuovi incentivi si e’ preferito ancora una volta soccorrere le banche con un’anticipazione delle detrazioni fiscali. Grazie alla nuova Legge di stabilità infatti vi sarà l’introduzione delle detrazioni fiscali su Ires e Irap che ridurrà il loro carico fiscale,che secondo le stime di Mediobanca Securites, ammonterà ad oltre un miliardo di euro solo nel prossimobiennio, a questo si aggiungeranno altri incentivi che sono in procinto di essere devoluti grazie al nuovopiano casa. Purtroppo come sempre la manna dal cielo arriva solo ai soliti noti. A rimetterci come sempresono i cittadini, che oltre a pagare le tasse si trovano non a salvare le imprese o i posti di lavoro dei proprifigli o le pensioni, ma quelle stesse banche che nulla fanno per aiutarci ad uscire dalla crisi e che a faticaerogano mutui a chi ne ha bisogno. Chi parla di segnali di graduale miglioramento forse non si rende contodella spirale tra crescita economica, crisi del debito sovrano e condizioni complessive del sistema bancarioche sembra giocare ogni giorno con i nostri soldi. Chi non può fallire in Italia? Le banche.

Wow: super depurazione anti radiazioni.

Passa da Pavia, presidio chiave per le tecnologie nucleari, la strada che potrà portare l’Italia alla centrale atomica di Fukushima. E’ qui infatti che al Lena (Laboratorio Energia Nucleare Applicata) è stata testata in gran segreto Wow, l’invenzione di un ingegnere padovano, i cui risultati sono stati definiti senza precedenti. Alle facoltà di fisica e chimica dell’Università, infatti, dove dal 1965 è in funzione Triga, un piccolo reattore nucleare di ricerca gestito dal Lena. Dopo tre prove ripetute a distanza di pochi mesi, gli esperti hanno ottenuto acqua decontaminata da una soluzione fortemente radioattiva contenente radiocesio, lo stesso radionuclide di Fukushima.
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L’ultimo esperimento il cui esito è stato certificato il 15 ottobre 2013, è durato quaranta giorni di fila ha raggiunto una conclusione incredibile, determinando una riduzione di 7.500 volte della concentrazione di Cesio radioattivo nell’acqua. Di qui, tutta una serie di scenari che possono portare questa tecnologia ad affrontare i guai della centrale giapponese. Oggi a Fukushima vengono depurati 25 mila metri cubi d’acqua al mese e la radioattività viene confinata in 5 mila metri cubi di fanghi e rifiuti. Con Wow, dalla stessa quantità si otterrebbero solo 5 metri cubi di residui, senza produrre fanghi o rifiuti aggiuntivi. Una conclusione che ha già allertato non solo gli scienziati, ma anche il mondo dell’impresa e degli operatori specializzati, che ha fiutato enormi business potenziali. Lo strumento, presentato insieme alla multinazionale Techint al Remtech di settembre a Ferrara, rassegna dedicata ai processi di bonifica dei siti contaminati, ha suscitato subito un enorme clamore nel ristretto ambiente del settore, una volta dimostrato che il macchinario azzera la radioattività nel liquido trattato proveniente da soluzioni contaminate. La storia comincia un paio d’anni fa, quasi per caso, quando Adriano Marin, studioso veneto cinquantenne, nel garage di casa costruisce con altre persone e con una spesa ridicola il prototipo di un potabilizzatore portatile, con l’obiettivo di salvare dalla siccità alcuni villaggi africani. Ma presto le prime prove dimostrano che lo strumento è in grado di separare le molecole d’acqua da qualunque altro elemento. Fanghi, metalli, inquinanti di ogni natura, fino agli atomi radioattivi. Piccolo come una lavatrice, l’apparecchio consente – attraverso un mero ma misterioso processo fisico – di depurare l’acqua radioattiva, senza utilizzare alcun filtro o sostanze chimiche. Una procedura termodinamica legata all’evaporazione, coperta da brevetto industriale mondiale. Il primo a essere incredulo è lo stesso inventore, che però sottopone Wow a delle prove servendosi prima dei laboratori Arpav di Padova, poi del Cnr. Dopo i risultati formidabili, l’approdo è al Lena di Pavia, dove Wow viene volutamente testato su acque molto simili a quelle utilizzate per il raffreddamento dei reattori incidentati di Fukushima: il risultato conferma la riduzione di 7.500 volte della presenza di Cesio. Il fattore di riduzione del volume, però, per una ragione molto tecnica, non è esattamente uguale al fattore di decontaminazione. Nella pratica, da 5.000 metri cubi di acqua radioattiva se ne ottengono 4.999 di acqua pulita. Un livello di abbattimento centinaia di volte superiore a quello di qualunque metodo oggi disponibile.
 
Gli sviluppi della tecnologia sembrano illimitati, estensibili come sono alla desalinizzazione, alla pulizia delle acque di sentina, alla lavorazione dei metalli pesanti all’abbattimento dei fumi tossici vaporizzati (come nel caso dell’Ilva di Taranto), al trattamento di percolati di siti oggetto di bonifica e recupero ambientale. Chiunque produce rifiuti liquidi, insomma, è un potenziale fruitore dell’invenzione. Tanto è vero che attorno all’ingegner Marin è nata una start up di dodici azionisti, che hanno creduto nel progetto quando ancora non c’erano certezze, condividendo con l’inventore, prima che le possibilità di guadagno, sogni e speranze che questa scoperta può rappresentare per il nostro Paese e per l’ambiente. La sfida è mantenere il brevetto in Italia e lanciarlo su larga scala nel mondo.
Dall’inviato Enrico Fovanna – Pavia, 31 ottobre 2013
 
 

Emergenza nucleare, Fukushima reattore nucleare 4 sta affondando

By Angelo Iervolino – 8 novembre 2013
 
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Mitsuhei Murata, l’ex ambasciatore giapponese in Svizzera e Senegal, ha spiegato che il terreno sotto l’unità 4 della centrale sta gradualmente affondando.
 
Angelo Iervolino– 8 novembre 2013 – La situazione precaria presso l’impianto nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone continua solo a peggiorare, secondo un ufficiale giapponese di primo piano. Nel corso di una intervista, Mitsuhei Murata, l’ex ambasciatore giapponese in Svizzera e Senegal, ha spiegato che il terreno sotto l’unità 4 della centrale sta gradualmente affondando, e che l’intera struttura è molto probabile sull’orlo del collasso completo. L’ex premier giapponese Naoto Kan afferma che: sotto il grande deposito di combustibile atomico, il terreno è già sprofondato di circa 31 centimetri. Questo è molto preoccupante, in quanto l’unità 4 detiene attualmente 1.533 barre di combustibile nucleare, e 37 milioni di curie di radiazioni mortali che potrebbero rendere parte del mondo del tutto inabitabile. In pratica la vita di qualche miliardo di persone è a rischio, ma ovviamente nessuna televisione ne parla, le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America. I tecnici della Tepco con un gigantesco macchinario di sollevamento cercheranno di rimuovere le barre di combustibile esausto dalla vasca di stoccaggio del reattore numero 4 a una vasca comune più sicura, ben 1.533 contenitori: 1331 con barre di combustibile esausto che contengono Plutonio e 202 di combustibile “fresco” ossia non utilizzato. Si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Se uno dei bacini crollasse o si incendiasse, questo potrebbe avere gravi effetti negativi non solo sul Giappone, ma sul resto del mondo. Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare, avvertono l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, non resterebbe che «evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore». Nel reattore 4, a differenza di quelli 1, 2 e 3, non c’è stata fusione nucleare in quanto era fermo per manutenzione ordinaria quando arrivò lo tsunami dell’11 marzo 2011; tuttavia nell’edificio si verificò una inquietante esplosione di idrogeno. Il nucleo del reattore nucleare di Fukushima il N°1, si è fuso, il nucleo è diventato così caldo che parte di esso si è sciolto attraverso il contenitore a pressione che lo conteneva. Parte del nocciolo di almeno un reattore colpito probabilmente era uscito dal suo contenitore a pressione in acciaio nella parte inferiore della struttura di contenimento. Il Radioattivo iodio -131 nell’acqua piovana campionata nei pressi di San Francisco è stato trovato essere più di 18.000 volte sopra gli standard dell’acqua potabile. Nell’Idaho, Minnesota, Ohio, Pennsylvania e Massachusetts, sono stati presi dei campioni di acqua piovana, ed hanno mostrato essere contaminati da Iodio-131 fino a 181 volte superiore al normale, e dovrebbe aumentare. Le radiazioni sono state rilevate anche nel latte, di conseguenza, a causa di questi rilevamenti, negli Stati UnitiObama ha fatto sospendere le misurazioni della radioattività. La contaminazione di Fukushima causerà minimo 420.000 nuovi casi di tumore. Gli isotopi radioattivi che hanno una lunga vita, con un decadimento di circa 150.000 anni, causeranno il caos ambientale e della salute umana senza precedenti. Il combustibile di Fukushima, ha 10 volte più cesio-137 radioattivo, di quello scaricato nell’atmosfera dalla tragedia nucleare di Chernobyl. Venticinque anni dopo Chernobyl il 40% dell’Europa è ancora radioattiva. Tokyo finalmente ammette che, da mesi, si sta inquinando il mare con sversamenti continui di acqua radioattiva, utilizzata per tentare di raffreddare l’impianto. Ogni giorno, vengono riversate in mare oltre 300 tonnellate di acqua contaminata. Equivalgono a minimo 300 milioni di litri negli oltre 950 giorni trascorsi dall’11 marzo 2011. Lo stesso ex ambasciatore giapponese in SvizzeraMitsuhei Murata, ha inviato una lettera al presidente UsaBarack Obama in cui sottolinea l’urgenza di “costituire una task force internazionale per assistere il Giappone dispiegando ogni possibile mezzo per ridurre i rischi dell’imminente primo spostamento di combustibile esausto dal reattore 4″. Speriamo che tutto avvenga in modo corretto, e non capiti nessun incidente, in ogni caso voglio sottolineare che i mezzi di informazione dicono che è tutto apposto, tutto sta tornando alla normalità e i giornalisti di tutto il mondo sono stati invitati a visitare l’impianto addirittura senza mascherina perché la radioattività sta calando, e non si corre nessun rischio “che bravi”. Per ora parte del pianeta è stato contaminato per solo 150.000 anni, ovviamente per loro sta tutto apposto che dite ci crediamo?
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Ecco un grafico della contaminazione radioattiva nell’oceano di questi mesi trapelato dalla NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration. La NOAA è una agenzia federale statunitense incentrata sulla condizione degli oceani e l’atmosfera.
 
La pericolosità del combustibile al plutonio:
 
 
Video:
 
Fonti:
 
 
 
 
 
 
Altre informazioni:
 

Ungheria – Nasce “Alleanza Popolare Italo-Ungherese”

Sabato,  Novembre 15th/ 2013
 
– Comunicato Stampa di Massimiliano Metalli 
 
Presidente Alleanza Popolare Italo-Ungherese
 
In Europa sempre più cittadini escono dall’illusione della favola europeista, alla ricerca della “sovranità” perduta Fuochi di paglia, manovre strategiche pre-elettorali in vista delle europee o valide proposte alternative?
 
Redazione Qui Europa
 
Voglia di Sovranità e “Nazione”
 
Roma, Budapest – In Italia i grandi partiti di massa stanno perdendo consensi giorno dopo giorno, in una emorragia davvero imbarazzante, sul filo di un esasperato europeismo difeso a tutti i costi. Un europeismo (facente rima col termine mondialismo)  che ormai ha stancato in maniera trasversale. Intanto i popoli pian piano – specie nel Centro-Sud del Continente – si stanno fortunatamente destando da un coma lungo oltre 50 anni… Ed ecco nascere nuove realtà politiche “antieuropeiste” o pseudo-tali, che si dichiarano orientate – almeno in teoria – verso mission protese a diendere concetti finora completamente abbandonati e messi  nel dimenticatoio della storia, sia dai partiti di maggioranza che dai cosiddetti “dissidenti” politici.
 
Il Fenomeno dei Falsi Dissidenti
 
Esistono infatti – e ne abbiamo avuto dozzine di prove – “dissidenti” che dietro la bandiera nell’anti-casta finora hanno operato troppo in sordina – per non dire in palese malafede – raffreddando gli entusiasmi dei popoli e deludendo quanti credono ancora fermamente nei concetti di “nazione” e “sovranità”. Anche nel resto dell’Europa cresce, pertanto, il fermento e la disillusione verso la “favola europeista“: una favoletta raccontata per abbonire gli animi e distrarre le menti dal vero obiettivo dell’élite europeista: creare un superstato onnipotente e comprimere fino al completo annullamento le sovranità nazionali, in una delirante smania di potere, che ha oltrepassato la sfera della follia.
 
 La Partita Vera si Gioca sul Terreno della Sovranità Monetaria
 
Senza entrare assolutamente nel merito della bontà, della mission e delle strategie politiche del neo-nato movimento politico italo-ungherese, ed in attesa di avere un quadro più preciso della situazione, consci che la validità e coerenza di un partito ormai si gioca  esclusivamente sul terreno della “sovranità monetaria”, della difesa della famiglia e della dignità umana  (come pare aver capito benissimo il premier in carica, Viktor Orban: tutto il resto spesso può manifestarsi come un grande ed ingannevole gioco di parole) di seguito pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci in redazione da Massimiliano Metalli, Presidente della neonata “Alleanza Popolare Italo-Ungherese“, senza ovviamente entrare nel merito “politico” dello stesso. A voi il giudizio (Redazione Quieuropa).
 
Segue – Comunicato Stampa di Massimiliano Metalli
 
Presidente Alleanza Popolare Italo-Ungherese
 
 Comunicato Stampa di Massimiliano Metalli
 
Budapest – “In Ungheria si sta costituendo un nuovo Movimento, “Alleanza Popolare Italo Ungherese”: si tratta di un movimento politico che chiama a raccolta tutti gli italiani in Ungheria e i cittadini ungheresi di buona volontà affinché possano dare il loro contributo civile in termini d’idee e iniziative sociali e politiche. Tale Movimento non vuole essere inteso come un’azione disgregativa da opporsi ad altre realtà presenti in politica, ma inteso come uno strumento per dare voce alle varie esigenze sul territorio nazionale e confrontarsi, in modo democratico, sul terreno politico tramite un’azione innovatrice che parta dai cittadini e porti tali esigenze a essere ascoltate nella vita politica nazionale, dove sono prese delle decisioni importanti, ma dove – nella maggior parte dei casi – tali decisioni non rispondono minimamente ai problemi della società civile. Un’azione innovatrice che contempli, dunque, il giusto valore del potere di acquisto delle remunerazioni dei nuclei familiari e dei pensionati affinché essi siano adeguati ai costi della vita. Auspichiamo, dunque, la nascita di un Movimento Politico dove tutti si sentano partecipi, ascoltati e seguiti, dove veramente il singolo cittadino sia protagonista e cardine al quale sia reso conto; un soggetto al quale siano date delle risposte concrete. Il senso della politica deve essere, infatti, compreso tra le seguenti realtà: Patria; ibertà; Democrazia; Giustizia; Famiglia; Religione; lavoro; produzione industriale e soprattutto Sovranità Economica e Alimentare; nonché Difesa della Cultura Tradizionale. Sosteniamo, dunque, fortemente la nuova carta Costituzionale Ungherese sotto il profilo ideologico e clericale: una Carta che riconosce il Cristianesimo come matrice originaria della nazione. La tutela del Feto; il Diritto alla vita fin dal concepimento; la promozione della famiglia, rappresentata dall’unione in matrimonio fra un uomo e una donna. Il contributo concreto che si prefigge tale Movimento è riassumibile in un concetto semplice ma efficace: portare meno politici che si dichiarano tali e più cittadini in politica.
 
Comunicato Stampa di Massimiliano Metalli

Terra dei fuochi, manomesse analisi per non creare allarmismi. Ora è emergenza

Scritto da IlSole24ore.com     | Pubblicato Domenica, 17 Novembre 2013 09:01

Che non fosse tutta colpa della camorra, era ormai chiaro. La Terra dei fuochi e i campi agricoli ingravidati dai liquidi infetti, che minacciano colture e falde acquifere, sono il frutto malato di un mix micidiale di criminalità organizzata, affarismo straccione e, per dirla col procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, di «inciviltà, malcostume e disprezzo della cosa pubblica».
Un’emergenza che dura da vent’anni è una statistica, ormai, non più un episodio eccezionale. E tentare di spiegarla ricorrendo alle categorie antimafia è comunque un errore, perché se il livello di inquinamento, dalle parti del Vesuvio, ha raggiunto picchi così elevati è anche e soprattutto perché ci sono state commistioni (dolose o colpose, chissà) tra chi doveva controllare e non l’ha fatto. La pandemia di oggi è responsabilità, in gran parte, delle Istituzioni.
A scriverlo, per la prima volta, è un geologo. Si chiama Giovanni Balestri e si è occupato, come perito della Procura di Napoli, di alcuni dei filoni d’indagine più sconvolgenti dell’epopea ecomafiosa nel capoluogo. Nella sua Relazione integrativa alla consulenza tecnica sulla discarica ex Resit ha menato fendenti da paura contro gli Enti che avrebbero dovuto monitorare ma che invece hanno lasciato correre. Facendo infettare un’intera provincia. Il processo per disastro ambientale e inquinamento della falda acquifera sottostante l’incavo, a Giugliano in Campania, si è concluso qualche giorno fa con una condanna a venti anni di carcere per il boss Francesco Bidognetti e a sei anni per l’ex parlamentare radicale Mimmo Pinto. I giudici sono arrivati alla conclusione che l’attività di sversamento, senza sosta, di circa 800mila tonnellate di rifiuti nella cava gestita, un tempo, da Cipriano Chianese, il «ministro dell’Ambiente» del clan dei Casalesi, abbia appestato l’ambiente e le risorse idriche locali.
Ciò che è interessante, in questo procedimento, non è tanto il ruolo dei clan, ricostruito con dovizia di particolari dai collaboratori di giustizia e dalle testimonianze di chi ha vissuto in quell’inferno, quanto le responsabilità dello Stato. Insomma: davvero è stata soltanto la camorra a creare questo disastro? Per Balestri tutt’altro. Nel suo documento scrive, infatti, che le analisi scientifiche effettuate agli inizi del Duemila, dall’Agenzia regionale per l’ambiente, per tenere sotto controllo il livello di avvelenamento della falda acquifera si sono rivelate spesso «carenti» e del tutto «inutili». Calibrate quasi sempre su aspetti secondari invece che su quelli di maggior interesse per la difesa della salute dei cittadini. Anche dal punto di vista metodologico, continua Balestri, il lavoro di rilevamento è stato superficiale.

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Crisi, Coldiretti: gli italiani tornano tornano a stufe e camini. +15% import legna

Pubblicato da ImolaOggiECONOMIA, NEWSnov 17, 2013

17 nov. – Con l’arrivo del freddo si accendono quest’anno in Italia 6 milioni di stufe e camini e la crisi fa segnare un aumento record del 15 per cento delle importazioni di legna nel 2013 rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2013. Con l’importazione di ben 3,5 miliardi di chili di legna da ardere nel corso di tutto il 2013 che saranno bruciati per garantire il caldo nelle case degli italiani, l’Italia – sitima la Coldiretti – e’ diventato il primo importatore mondiale di legna da ardere.
Una dimostrazione del ritorno di forme di riscaldamento che sembravano dimenticate dovuto – precisa la Coldiretti – al crescente interesse verso una forma di energia che e’ diventata competitiva dal punto di vista economico oltre ad essere piu’ sostenibile dal punto di vista ambientale. Una tendenza dovuta in parte alla riapertura dei camini nelle vecchie case e alla costruzione di nuovi ma anche ad una forte domanda di tecnologie piu’ innovative nel comparto delle stufe a legna, delle caldaie e pellets dove l’industria italiana soddisfa oltre il 90 per cento delle domanda sul mercato interno mentre destina quasi un terzo della produzione nazionale alle esportazioni.
Con la crescente importanza del legname come combustibile si e’ addirittura registrato – rileva la Coldiretti – un aumento dell’interesse della criminalita’ con l’aumento dei tagli abusivi e i furti di legname. Nello scorso anno sono stati 823 gli illeciti penali con 384 persone denunciate, 4.014 illeciti amministrativi per un importo di circa 3.300.000 euro, su 40.179 controlli effettuati. Sul territorio nazionale sono presenti 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20 per cento negli ultimi 20 anni, di cui viene utilizzato meno del 15% della ricrescita annuale a fronte di un 65% ad esempio della Germania. (AGI) .
http://www.imolaoggi.it/2013/11/17/crisi-coldiretti-gli-italiani-tornano-tornano-a-stufe-e-camini-15-import-legna/

La Cancellieri alle feste di casa Ligresti

Cenoni di Natale, banchetti, pranzi di compleanno. Agli incontri conviviali organizzati dalla famiglia siciliana partecivano politici, finanzieri e poliziotti. Da Ignazio La Russa a Bruno Tabacci. E il ministro della Giustizia. Che ha accettato più volte l’invito nella cascina a sud di Milano
di Vittorio Malagutti
La Cancellieri alle feste di casa Ligresti Annamaria Cancellieri
Pranzi in cascina. Cene di Natale e di compleanno. Per anni don Salvatore ha banchettato con una schiera di amici: banchieri, manager, imprenditori, politici, militari e alti burocrati di Stato. Un’inchiesta dell’Espresso racconta i bei tempi della famiglia siciliana, tra feste e ospiti di rango, alcuni dei quali, contattati nei giorni scorsi, ora negano e minimizzano.
 
Nell’elenco non manca Annamaria Cancellieri, finita al centro delle polemiche per le sue telefonate di solidarietà alla compagna del costruttore siciliano.
 
Secondo quanto ricostruito da L’Espresso sulla base del racconto di più di un testimone diretto, anche il ministro della Giustizia ha più volte accettato l’invito dei Ligresti nella loro cascina a sud di Milano. A questi incontri conviviali partecipavano i manager di punta del gruppo, ma anche altri amici stretti come l’ex ministro Ignazio La Russa con il figlio Geronimo, avvocato da anni a libro paga del gruppo Fonsai.
 
Tra gli invitati anche l’immobiliarista Manfredi Catella, gestore del fondo Hines, socio d’affari e amico di Salvatore Ligresti. In Cascina passavano anche il finanziere Francesco Micheli e l’ex prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da poco nominato commissario straordinario dell’Aler dal governatore lombardo Roberto Maroni. Lombardi non si è fatto mancare neppure i soggiorni al Tanka Village.
 
Ai bei tempi, nel resort in Sardegna gestito dalla catena Atahotels dei Ligresti, poteva capitare di incrociare ministri e politici come Beppe Pisanu e Bruno Tabacci, insieme ad alti ufficiali delle forze armate e ai vertici della Polizia di Stato. Il gran finale nel calendario mondano dei Ligresti arrivava pochi giorni prima di Natale con una festa ospitata in uno degli alberghi milanesi di Atahotels. Decine e decine gli invitati, dagli immancabili La Russa e Micheli, a Marco Tronchetti Provera, al finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar e, nel 2007, anche Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, per anni e anni principale creditore di Fonsai.
 

CARA, LASCIATA A MORIRE DA SOLA IN UNA VILLA ESTIVA

Ultimo aggiornamento: Mercoledì
 CARACERTO E’ CHE SE NON MI AVESSERO CHIAMATO, SAREBBE MORTA DI FAME E SETE. ABBIAMO TROVATO UN PASSAGGIO PER ENTRARE E GLI PORTIAMO DA MANGIARE MA LA DOBBIAMO TOGLIERE AL PIU’ PRESTO.
CARA E’ DOLCISSIMA, QUANDO ARRIVIAMO SI FA’ LA PIPI ADDOSSO, QUANDO ANDIAMO VIA RIMANE A GUARDARCI CON I SUOI OCCHI TRISTI….
HA CIRCA 1 ANNO E MEZZO, TG PICCOLA, NON ARRIVA A 10 KG
 
SI TROVA IN PROV DI CASERTA, MA PER UNA BUONA ADOZIONE ARRIVA IN TUTTO IL CENTRO E NORD ITALIA PREVIO CONTROLLO PRE E POST AFFIDO E REGOLARE FIRMA MODULO ADOZIONE
 
Sterilizzazione obbligatoria ed impegno a mantenere i contatti nel tempo con i volontari.
 
UN ANIMALI PER NOI E’ UN MEMBRO DELLA FAMIGLIA……. E COME TALE DEVE ESSERE TRATTATO……. A VITA
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.482067955242053.1073742385.318014084980775&type=3
Per info e adozione:
 
Anna Grella 328 0251848 a.grella62@gmail.com
Paola Volpe 338 2398348 tuseilamiagioia@gmail.com
REPERIBILI AL CELL FINO ALLE 20.00
 
Daniela 338 7555282
Katia 331 3210840
Alessandra 346 1775741

Greci alla troika: “prendete il vostro salvataggio e andatevene”

lunedì, novembre 18, 2013
 
Alta tensione nelle strade di Atene. Ispettori costretti a lasciare la sede del Ministero delle Finanze attraverso l’uscita di emergenza.
Popolo greco furioso nelle strade di Atene. Ispettori troika sono stati costretti a uscire da Ministero Finanze attraverso uscita di emergenza.
ROMA (WSI) – Proprio qualche ora prima, il primo ministro greco Antonis Samaras aveva affermato con convinzione che la Grecia non è in guerra con gli istituti internazionali che stanno dettando le regole al paese, ovvero Unione europea,Bce eFondo Monetario Internazionale.
 
D’altronde, attaccato alla sua poltrona di premier, è difficile pensare che Samaras abbia compiuto personalmente qualche sacrificio: appartiene, lui come altri premier europei, all’esercito di soldatini capitanati dal generale Troika che, ricorrendo più alla logica del bastone che non a quella della carota, continua a imporre la sua sovranità fatta di austerity e tagli al personale.
 
Quello che davvero la Grecia pensa della sua situazione e soprattutto della troika lo si è visto per l’ennesima volta nelle proteste anti-austerity che si sono svolte ieri ad Atene, con gli abitanti della città che hanno impedito al alcuni alti funzionari di lasciare la sede del Ministero delle Finanze.
 
Prendete il vostro bailout e andate via di qui“, hanno urlato con rabbia i manifestanti. Altissima la tensione: solo per fare un esempio, il responsabile della missione dell’Fmi in Grecia, Poul Thomsen, è stato colpito da una raffica di monetine lanciateda un uomo. Gli ispettori, a fine giornata, sono stati costretti inoltre a lasciare la sede del Ministero attraverso l’uscita di emergenza.
 
La stessa austerity denunciata dall’ex cancelliere tedesco Gerad Schroder ha colpito duramente la Grecia, che vive il suo sesto anno di recessione, che fa fronte a un tasso di disoccupazione attorno al 30%, e che è un paese straziato da livelli di povertà crescenti e con una perdita del 40% del reddito disponibile della popolazione, da quando la crisi è iniziata.
 

NÉ MASCHIO NÉ FEMMINA: SONO I BAMBINI “ARCOBALENO” CHE, A SEI O SETTE ANNI, NON SI RICONOSCONO NEL LORO SESSO MA SONO TROPPO PICCOLI PER ESSERE DEFINITI CON CERTEZZA “GAY”

anche i bambini sono omofobi e devono essere subito etichettati? Cosa sono giocattoli per la “società civile”? Vi sembra normale che bambini di 6 o 7 anni devono preoccuparsi di proclamarsi omo o etero? Ma pensavate a sta roba a quell’età?

Negli Stati Uniti, in poco tempo i blog sui bambini arcobaleno, che si travestono e giocano con l’identità sessuale, sono diventati fenomeni – Ricevono migliaia di lettere al giorno, sono invitate ai talk show, e Lori Duron, una di loro, dal suo diario web ha perfino tratto un libro che è già un best seller…
http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/n-maschio-n-femmina-sono-i-bambini-arcobaleno-che-a-sei-o-sette-anni-66755.htm