Sabato 16 Novembre tutti a Susa per manifestare contro la distruzione e l’occupazione militare

16 Novembre 2013 ottavo anniversario della prima grande Marcia Bussoleno-Susa per protestare contro il TAV e specialmente contro la prima occupazione militare della Valle di Susa (Mompantero-Urbiano)

 

Dopo OTTO anni siamo ancora lì TUTTI a protestare contro l’occupazione militare della VALLE!!

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Spagna, tutti assolti / Campania, tutti assolti ! … PAESE CHE VAI, INGIUSTIZIA CHE TROVI !

14 novembre 2013 alle ore 15.49

 SPAGNA

ITALIA

IMPUNITI !!

Questo ci insegna che, per quanto ingiusto e criminale, il sistema mafio-clientelare costruito dalla grande finanza è ancora in grado di imporre l’assoluzione per i suoi SOTTOPOSTI, e che la COSIDDETTA giustizia continuano a farla le LORO logge massoniche e i LORO partiti… e che la criminalità organizzata è una branca del sistema.

 FERNANDO ROSSI

Siria: la morte per fame uccide più delle bombe,Le sanzioni europee colpiscono al cuore il Popolo Siriano

Nando de Angelis    

C’è un crimine che si commette in Siria di cui nessuno parla.
E’ quello delle sanzioni economiche imposte dall’Europa che producono miseria, epidemie e morte.
Sanzioni economiche che secondo i ministri degli esteri dell’Unione Europea avrebbero dovuto portare a un veloce ribaltamento del “regime” in Siria e che invece colpiscono al cuore il Popolo Siriano, ed in particolare settori dell’economia siriana, vitali per la sopravvivenza umana.
Un provvedimento unilaterale e immorale, senza alcuna base e fondamento legale o etico, che si aggiunge all’appoggio politico, finanziario e mediatico a sanguinari gruppi terroristici armati che vogliono colpire il Paese e il suo Popolo.
Un supporto diretto a quanti vogliono, costi quel che costi, estendere la crisi in tutta la Regione, a scapito della sovranità, dell’unità e dell’integrità del territorio siriano, cercando di perseguire obiettivi politici delineati da tempo.
Un crimine lucidamente descritto da alcune Suore Trappiste che vivono e soffrono in Siria come tutti i siriani: “…In città ci si inventa qualcosa, si vende di tutto pur di guadagnare almeno il pane. Si affitta un’auto, ci si improvvisa trasportatori verso destinazioni pericolose, dove nessuno accetta di andare. Come George, padre di tre figli, che pur di lavorare è morto in questo modo ai confini della Turchia, ucciso da cecchini, “liberatori della Siria”.
In molte campagne i contadini non osano seminare: troppo pericoloso. E poi manca il gasolio, senza gasolio non vanno le pompe dell’acqua, con cosa si irriga ? E i trattamenti e i concimi, molti dei quali importati, soprattutto dopo che sono state bruciate fabbriche chimiche e magazzini, sono costosissimi e, anche se si dispone di denaro, spesso introvabili.
I più poveri, che hanno solo qualche mucca, la stanno vendendo: tra mangimi e foraggi il costo degli alimenti è al minimo 60-70 lire siriane al chilo, quando un litro di latte si vende a 25.
I rapimenti, in tragica crescita, e la delinquenza, sono un’altra conseguenza delle sanzioni. Certo, direte: che ingenuità, le sanzioni sono fatte apposta per esasperare un Paese, e un Paese esasperato significa pressione sui suoi politici e quindi un intervento democratico efficace. È ciò che vogliono i vostri politici.
Ma la nostra domanda è: lo volete anche voi? Volete davvero questo? Volete avere responsabilità sulla sofferenza e la morte di tante persone innocenti, in nome di un “intervento” che loro non vi hanno chiesto? Così si uccide la speranza, la dignità, e la vita fisica di un popolo.
Vi imploriamo di riflettere su una guerra a cui si dà il consenso in nome di una sedicente prassi democratica.
Stiamo parlando delle sanzioni internazionali, e della strage quotidiana che provocano.
Ci commuoviamo e ci indigniamo alla notizia che in un bombardamento sono morti bambini e donne.
Perché non ci sconvolge il fatto che ci siano intere famiglie ridotte alla fame a causa nostra?
Pensate sia più duro morire improvvisamente sotto le bombe, o morire di inedia, un giorno dopo l’altro?
È più crudele raccogliere il corpo dei propri figli sotto le macerie, o vederli lamentarsi e soffrire per giorni per la mancanza di cibo e medicine?
Le sanzioni stanno uccidendo molto più delle bombe.
Uccidono i corpi; uccidono la speranza.
Siete convinti di portare così la vera libertà e democrazia?
Allora digiunate, voi, nelle piazze europee, a favore della Siria.
E lasciate che qui ognuno scelga se e come dare la vita per ciò in cui crede.
Costringere un popolo alla fame, alla rabbia, alla disperazione, perché si ribelli, è forse metterlo in grado di esercitare una scelta democratica?
Che razza di idea di democrazia e di libertà è mai questa? Il lavoro è una grande forza per un popolo, é dignità, crea prospettive, educa alla libertà vera. Uccidere il lavoro è un altro modo di uccidere vite.
Le sanzioni internazionali sono uno strumento iniquo, perché ipocrita: lascia l’illusione di non sporcarsi le mani con il sangue altrui”.
 08 Novembre 2013 http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22630


India, un treno ha investito sette elefanti

Redazione Online

 14.11.2013, 

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Foto: EPA

 Sette elefanti sono morti sotto le ruote di un treno passeggeri nell’est dell’India, comunicano i media locali.

 Un branco di 40 elefanti attraversava i binari nello Stato del Bengala Occidentale a 55 km da Jalpaiguri.

 Gli elefanti indiani muoiono spesso sui binari. A maggio nello Stato del Bengala sono morti tre animali, l’anno scorso nello Stato dell’Orissa sono morti sei elefanti e un impiegato della ferrovia.

Brevi estero da La voce della Russia

Polonia, potente esplosione al gasdotto
Redazione Online
14.11.2013, 18:33
    
Tre morti e dieci feriti giovedì a causa dell’esplosione al gasdotto presso il centro abitato Janków Przygodzki in Polonia. Secondo i dati dei pompieri, l’esplosione è avvenuta al gasdotto ad alta pressione.
Tra i feriti ci sono bambini. Un infortunato si trova in condizioni critiche. Alcune case e il bosco vicino sono in fiamme, continua l’operazione per il salvataggio di persone e beni. Dodici squadre dei vigili del fuoco stanno spegnendo l’incendio.
Non sono state comunicate le cause dell’incidente.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/Polonia-potente-esplosione-al-gasdotto/

Formulata l’accusa per incendio doloso presso l’ambasciata russa a Varsavia
14.11.2013, 20:14
La procura polacca ha formulato l’accusa a un partecipante alla manifestazione nel Giorno dell’Indipendenza della Polonia che è sospettato dell’incendio doloso della cabina di polizia presso l’ambasciata russa.
L’imputato non si riconosce colpevole e rifiuta di dare testimonianza, per questo la procura ha intenzione di ottenere l’arresto temporaneo per l’uomo.
Le accuse sono state presentate a 17 manifestanti. Alcune persone sono già state condannate a pene pecuniarie ed a lavori pubblici. Un uomo è stato condannato alla reclusione.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/Formulata-laccusa-per-incendio-doloso-presso-lambasciata-russa-a-Varsavia/

Romania e Polonia, il sistema di difesa europeo prende forma

14.11.2013, 17:12

Lo scorso 28 ottobre in Europa è cominciata la seconda fase del dispiegamento del sistema di difesa antimissilistica. Questo prevede la costruzione di basi che ospiteranno dei missili intercettori in Romania, dove saranno collocati i sistemi missilistici “Aegis”. Per ora essi non sono progettati per intercettare le testate di missili strategici. La terza fase prevede la creazione di una base simile in Polonia.
Il dispiegamento di sistemi antimissilistici ai confini della Russia può essere pericoloso già adesso, ha dichiarato in un’intervista esclusiva rilasciata a “La Voce della Russia” il direttore del Centro per la ricerca socio-politica, Vladimir Evseev:

La minaccia esiste, e sta nel fatto che se le navi dotate del sistema “Aegis” entreranno nel Mare del Nord e si avvicineranno alla zona di pattuglia dei sottomarini strategici “Borej”, nel caso in cui il missile partisse in direzione ovest, esiste ora la possibilità di intercettarlo.

Ecco perché la Russia si sta opponendo al fatto che le navi dotate del sistema “Aegis” vengano collocate nel Mar di Norvegia e nel Mare del Nord. Mosca è preoccupata per la presenza di navi simili anche nel Mar Nero e nel Baltico.

Secondo l’esperto, Washington sarebbe in malafede quando afferma che il sistema di difesa antimissilistica in Europa è volto solo a respingere la minaccia missilistica proveniente dall’Iran. Secondo Evseev, le affermazioni sulla creazione da parte di Teheran di un missile intercontinentale sarebbero prive di fondamento. Per fare una cosa del genere sarebbe necessario prima costruire un missile con una distanza di volo di almeno 2000 km, e secondo la classificazione ufficiale, per i missili strategici è fissata una lunghezza di volo non inferiore ai 5500 km. Tuttavia, di caratteristiche simili non si può ancora parlare, afferma con sicurezza Vladimir Evseev.

Tra le armi iraniane figurano i missili “Shahab-3” e “Shahab-3 m”, che hanno una distanza di lancio di 1100 km, così come anche i missili “Garde-1”, con una distanza di 1600 km. Questi non verranno posizionati ai confini occidentali, in modo da non provocare uno scontro. Pertanto, i missili con queste caratteristiche per l’Europa non rappresentano affatto una minaccia. I missili, che possono rappresentare un’ipotetica minaccia per alcune aree dell’Europa, sono solo i missili “Sejil-2” a propellente solido, che però non sono stati adottati negli armamenti, e che non vengono testati dall’autunno del 2011. Pertanto, da parte dell’Iran non esiste alcuna reale minaccia missilistica. Si tratta solo di un mito.

L’esperto ha ricordato poi che i missili russi hanno superato i sistemi di difesa antimissilistica. Tuttavia, gli sviluppatori del sistema di difesa antimissilistica europeo stanno preparando delle misure di risposta adeguate: un sistema di selezione dei falsi obiettivi, missili intercettori a ripetizione, e altro ancora. Pertanto, non si può ignorare la minaccia che questo sistema di difesa antimissilistica rappresenta per le forze strategiche della Russia: questa esiste già ora, e con il miglioramento delle attrezzature militari non farà che aumentare. In circostanze simili, la Russia è costretta a prendere in considerazione nuove possibilità per il superamento della difesa antimissilistica, e “tutto questo sta spingendo verso una corsa agli armamenti”, sottolinea l’esperto.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/L-esperto-la-difesa-antimissilistica-in-Europa-e-una-strada-che-porta-direttamente-alla-corsa-agli-armamenti/

Esplosione nella base militare USA
Redazione Online
14.11.2013, 16:15
Negli USA durante la pulizia del poligono di addestramento della base militare Camp Pendleton, California, è avvenuta un’esplosione che ha provocato la morte di quattro marines.
Il rappresentante dell’ United States Marine Corps tenente Ryan Finnegan ha comunicato che i lavori che eseguivano i militari deceduti, potrebbero essere legati allo sminamento degli oggetti esplosivi.
Al momento non ci sono altri particolari.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/Esplosione-nella-base-militare-USA/

La Russia ha intenzione di sviluppare i rapporti tecnico-militari con l’Egitto
Redazione Online
14.11.2013, 22:14
La Russia ha intenzione di sviluppare i rapporti nel settore militare con l’Egitto e aumentare l’intensità dei contratti bilaterali, ha comunicato giovedì il ministro della Difesa russo Serghej Shoygu al vertice con il suo collega egiziano generale colonnello Abdul Fatah Khalil Al-Sisi.
Secondo le parole di Shoygu, l’Egitto forte e democratico è un fattore importante nel mantenimento della pace in Medio Oriente. “Speriamo che il periodo attuale e non facile nella vita dello Stato amico finirà a breve tramite la risoluzione pacifica dei problemi attuali”, ha detto il ministro della Difesa russo.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/La-Russia-ha-intenzione-di-sviluppare-i-rapporti-tecnico-militari-con-lEgitto/

L’ONU non esclude l’invio dei caschi blu in Siria
Redazione Online
14.11.2013, 18:48
Il vice segretario generale dell’ONU per le missioni di pace Herve Ladsous non esclude l’invio del contingente militare dell’ONU in Siria in futuro.

“Nell’ambito dell’attività di pace dell’ONU appaiono i nuovi compiti: sono le operazioni nel sud dell’Afhganista, in Somalia, probabilmente in Siria, sebbene sia presto per parlarne”, ha detto Ladsous alla conferenza internazionale per i problemi delle missioni di pace.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/LONU-non-esclude-linvio-dei-caschi-blu-in-Siria/

adesso i serbi saranno giudicati ancora più cattivi e fioccheranno i soliti racconti inventati per criminalizzarli. Magari per richiedere ancora un “intervento umanitario”
Serbia e Russia: stipulato un accordo di cooperazione bellica
Redazione Online
13.11.2013, 22:44
    
Foto: RIA Novosti
Mercoledì il Ministro della Difesa della Federazione Russa, il generale Sergej Šojgu, ha annunciato che la Russia e la Serbia hanno firmato un accordo di collaborazione nel settore militare.
Al termine dell’incontro con il ministro della difesa serbo Nebojša Rodic questi ha affermato: “Oggi abbiamo firmato un accordo di collaborazione militare, attualmente stiamo esaminando altri tre accordi, fra questi il principale riguarda la collaborazione tencnico-militare”.
Šojgu ha ricordato che in precedenza, per decisione dei presidenti di Russia e Serbia, era stato firmato anche un accordo di partenariato strategico fra i due Paesi che coinvolge anche i Ministeri della Difesa.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_13/Serbia-e-Russia-stipulato-un-accordo-di-cooperazione-bellica/

Fukushima, robot aiuta a scoprire le fughe radioattive
Redazione Online
14.11.2013, 20:45

Un robot guidato a distanza per la prima volta ha scoperto i luoghi delle fughe dell’acqua radioattiva dal reattore del primo blocco energetico nella centrale nucleare in avaria Fukushima-1.
La macchina ha trovato due rotture nell’involucro protettivo attraverso le quali l’acqua inquinata entra nell’edificio del blocco energetico.
Intanto gli ingegneri della TEPCO mettono in evidenza che non possono valutare i volumi dell’acqua in fuga. Hanno aggiunto che simili problemi si registrano nel secondo e nel terzo blocco.
http://italian.ruvr.ru/2013_11_14/Fukushima-robot-aiuta-a-scoprire-le-fughe-radioattive/

Lo scandalo delle iscrizioni gonfiate va avanti senza ritegno e vergogna. Cuperlo e Renzi si rimpallano… la palla

Tesseramento Pd. Come va, come va? Tutto ok, tutto ok
di: carlo tata

Sono anni che si pensa solamente a come far fuori Berlusconi dalla vita politica. Ma siamo sicuri che il problema sia davvero lui? Probabilmente una volta rimosso l’ostacolo ci accorgeremmo finalmente che i veri problemi del Paese sono altri. A cominciare da una classe politica che si nasconde dietro la sottana del partito della cosiddetta superiorità morale: l’ex Pci-Pds-Ds-Pd. Non c’è nulla di peggio di un partito cameriere che da anni fa gli interessi dell’Ue, del Fmi, della Bce e dei potentati d’Oltreoceano.
Eppure stiamo ancora qui a parlare delle berlusconate. E dietro questo sipario del politicamente corretto si nascondono tutte le nefandezze perpetrate in questi anni dal partito della questione morale, a cominciare dalla svendita della nostra sovranità economica e monetaria. In cambio della moneta unica ci siamo infilati in un tunnel dove l’unica luce che si vede è quella perpetua. E la colpa principale è del partito di Napolitano, di Prodi e di D’Alema che ha portato a compimento un vero misfatto nei confronti del popolo italiano. Un Paese che in 11 anni di cura dell’euro si è praticamente liquefatto, mandando all’aria progetti di famiglie, di semplici lavoratori e di piccole e medie imprese. E una volta svenduti gli ultimi gioielli di famiglia, tra cui Eni, Finmeccanica, si potrà finalmente chiudere il ventennale degli orrori. Altro che Berlusconi. L’importante però è far credere che tutti i mali del Paese, dalla disoccupazione alla mancata crescita, siano legati all’immagine ingombrante dell’uomo di Arcore. Naturalmente Berlusconi ha tante colpe ma non quella di aver portato il Paese sull’orlo del baratro. Sul baratro ci siamo per colpa del Pd, il principale sostenitore dell’ingresso nella moneta unica. La storia forse un giorno riuscirà a rompere questo velo di ipocrisia. Nel frattempo veniamo agli orrori legati al tesseramento gonfiato. Nei circoli del Pd è un fiorire di iscrizioni mai viste nel corso degli anni, tale da far pensare che sotto sotto ci sia del marcio. E i litigi tra militanti nei vari circoli piddini lasciano intendere che i nervi sono abbastanza scoperti. “Con queste regole anche evasori e pedofili potranno eleggere il prossimo segretario” questa la denuncia di Sposetti, ex tesoriere dei Ds, in merito a quanto sta accadendo nelle sedi del Pd. Il tesseramento gonfiato è una vergogna di tale portata che dovrebbe quantomeno portare alle dimissioni di tutta la dirigenza del Pd. Invece niente. Addirittura il segretario Epifani tende a ridurre lo scandalo a pochi e circoscritti episodi. Invece lo scandalo è di proporzioni vergognose. E’ una corsa al tesseramento sospetto di albanesi, zingari, cinesi e africani. Tutti con un unico scopo: vincere il primo round della partita dei circoli. Poi la palla passerà alle primarie. E se tanto mi dà tanto molto probabilmente le file dei votanti si moltiplicheranno a dismisura. Le colpe di questo vergognoso teatrino sono ovviamente di Cuperlo come dello stesso Renzi. Mentre la cordata che fa capo a Cuperlo sostenuta da Bersani e D’Alema cerca in tutti i modi di prendere il sopravvento nei circoli e poi possibilmente anche nelle primarie, quella di Renzi tenta in tutti i modi di non farsi fregare. E così la corsa al tesseramento gonfiato va avanti senza alcun ritegno e imbarazzo. Chi promette un pacco pasta, chi promette la pizza per tutta la famiglia, chi promette la colazione a gratis, chi promette buoni benzina, chi promette ticket consumazione e chi qualche manciata di euro. E così il boom di iscrizione in una fase di disperazione generale è un gioco da ragazzi.  Dai 140 mila iscritti di base si è passati in poche settimane agli oltre 600 mila attuali. Un rigonfiamento di tessere a dir poco sospettoso. “In qualche caso -ha spiegato Epifani- i congressi si sono svolti senza particolari problemi, in modo particolare in Lombardia e Emilia romagna, in altri casi abbiamo avuto segnalazioni di situazioni abnormi. Per quello che mi riguarda, abbiamo dato indicazioni alla commissione di garanzia e alla commissione congresso di usare la massima severità”. Invece il gioco fa comodo ad entrambi i contendenti. Mentre Cuperlo e i suoi dicono che è giunto il momento di fermare le iscrizioni, dal canto suo Renzi dice che le regole non si cambiano in corso d’opera. E così la giostra continua. Naturalmente facendo tutti fessi e contenti con la storia del Berlusconi dipinto e rappresentato come il male assoluto. E intanto “i puri” ci portano alla completa rovina…

07 Novembre 2013
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KYENGE SI E’ GIA’ INTEGRATA: SPARITI “A SUA INSAPUTA” I SOLDI DELLA ONLUS. PECCATO CHE TUTTI I DIRIGENTI SIANO S UOI PARENTI

Prima di accusare di razzismo per proteggere chi ci sta simpatico, è possibile quanto meno appurare la verità o è assolutamente proibito in quanto discriminatorio? Mi auguro non si voglia, proprio in virtù del rispetto dell’eguaglianza, considerare un ministro non indagabile in quanto di colore.
Anche e soprattutto in rispetto di chi ha donato e per gli  AVENTI DIRITTO ossia proprio i connazionali della stessa Kyenge.Posted on novembre 13, 2013
 

SODLI              ASSOCIAZIONE

Soldi al Congo, la Kyenge non risponde

 «Da mesi non sono più a capo della onlus». I fatti risalgono al 2007: cene di raccolta fondi per un ospedale mai nato

 Non ci sono state contestazioni o altri clamori ad attendere il ministro dell’integrazione, la modenese Cecile Kyenge, ieri in visita a Reggio Emilia. Ma, in compenso, una serie di pesanti accuse rilanciate da “Libero” e relative all’attività dell’associazione Dawa, fondata a Modena dal ministro nel 2002. I fatti contestati dal quotidiano milanese si baserebbero sulla documentazione raccolta dal consigliere comunale di Reggio Emilia Zeffirino Irali (ex Lega Nord, ora Progetto Reggio) e sono relativi a vicende del 2006-2007. “Libero” punta il dito contro il progetto di alcuni poliambulatori in Congo avviato dall’associazione della Kyenge ma pare mai realizzati, e sulla gestione dei fondi di alcune cene di autofinanziamento che gravitavano intorno al progetto.

 Accuse che il ministro rispedisce al mittente: «Non è la mia associazione – ribatte Kyenge – non ne sono più presidente da molti mesi. Quindi la domanda è sbagliata in partenza». Il ministro dunque non entra nel merito: «Se ci sono degli elementi da portare avanti, esiste un presidente dell’associazione a cui ci si può rivolgere». E «se ci sono dati da conoscere – conclude il ministro – anche quelli si possono trovare nella sede dell’associazione».

 La onlus Dawa – ha scritto “Libero” – sarebbe «un’organizzazione a conduzione famigliare: il presidente di Dawa è Franca Capotosto, amica personale di Kyenge, il responsabile relazione esteri e comunicazione è il marito di Kyenge, Domenico Grispino; la responsabile arte e e cultura è sua cognata, la preside di scuola media Maria Teresa Grispino; il revisore dei conti è l’altro cognato, il farmacista Gianni Mazzini».

 Oggetto dell’attacco alla ministra è un’iniziativa del 2006: «Cene di beneficenza per il trasporto di un container e di un’autoambulanza» in Congo. Nel 2007 parte una delegazione di dodici persone, fra cui due primari dell’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. «La squadra dovrebbe inaugurare una nuova struttura sanitaria progettata dall’ingegner Domenico Grispino (marito di Kyenge) all’interno del parco Kundelungu. Ma qualcosa non va: «Avevo chiesto sei mesi di aspettativa per questa esperienza – ha raccontato una infermiera reggiana a “Libero” – Avrei dovuto occuparmi di seguire l’apertura di un poliambulatorio. Ho rifatto i bagagli appena ho capito la situazione. Là non c’era proprio nessuna struttura da avviare».

 Pare che i volontari abbiano trovato solo un «Centre maternité Kyenge»: «Un vero disastro. Non c’era un generatore elettrico, non esisteva il pavimento, i lettini erano praticamente inservibili. In più venivano usati due soli strumenti per quindici donne per volta e la luce era quella delle candele. Condizioni estreme in cui era impossibile operare». Bruno, docente universitario di origini straniere d ex collega di Kyenge, rincara: «Ho portato con me dall’Italia due ostetriche, ma quando sono entrate per poco non vomitano, non sono riuscite a continuare perchè la situazione era atroce. Non ho mai visto una cosa simile in vita mia e ho girato abbastanza».

 In quei giorni – prosegue “Libero” – vengono organizzate due cene di finanziamento. «Esborso per la serata 60 dollari a testa. Una cifra cosi` alta che alcuni volontari danno forfait. L’altra cena e` stata organizzata dal Rotary locale e costò ai partecipanti addirittura 100 dollari». Che fine hanno fatto i soldi raccolti? E le promesse fatte? Per ora la Kyenge, che ha gestito l’associazione fino all’aprile scorso, rimanda al presidente di Dawa.

 Fonte: (Qui)

Lo Voglio Proprio Vedere (E’ colpa dei Tedeschi)

12 novembre 2013Di FunnyKing

Se l’Unione Europea metterà veramente sotto procedura di infrazione la Germania per Surplus Eccessivo delle Parite Correnti, allora raggiungerò la pace dei sensi di analista finanziario: con questo avrò visto tutto, il  limite estremo dell’abominio.
Dunque vediamo un pochino esiste questo paese europeo che:

Ha una “forte competitività derivante dall’integrazione europea, la creazione dell’euro (ha evitato che il tasso di cambio per la Germania riflettesse l’ampio surplus)”
Ha effettuato una corretta organizzazione della catena di produzione all’est e al centro Europa,
Ha un forte integrazione finanziaria.
Ha una forte specializzazione in prodotti ad alta tecnologia chiesti dal mondo intero.
Ha  bassi consumi interni e a un risparmio elevato (dovuto all’invecchiamento della popolazione).
Ma brutti fetenti, luridi tedeschi bastardi!

Come vi permettete!

Eh no eh. Voi dovete consumare (prodotti non tedeschi) di più e basta lavorare, spendere in maniera efficiente e ORRORE DEGLI ORRORI risparmiare e investire il surplus non solo nella vostra economia ma persino fuori da crucconia.

Infatti è colpa dei tedeschi se si sono formate bolle speculative in tutta Europa, cioè loro si sono tenuti i prezzi degli immobili bassi (ovvero: si sono fatti leggi furbe, che tengono bassi i prezzi delle case in Germania, e che ti ammazzano se hai una seconda casa sfitta…. se hai la terza casa sfitta si passa direttamente alle punizioni corporali alla quarta un colpo alla nuca e addebitano il prezzo del proiettile all’Italia).
Cosi Fritz il metalmeccanico di Wolfsburg, visto che gli avanzano troppi Euro si è permesso oltre che investire nel miglioramento della sua fabbrica magari anche in un bella casetta in nella campagna toscana. Brutto fetente di un Fritz devi morire.
Dunque facciamo una bella procedura di infrazione contro la stronza Germania troppo efficente, troppo poco corrotta (eddai su aumentatevi le bustarelle NO! ecchecazzo!), e con una giustizia rapida e certezza del diritto (mandiamogli Giuliano Amato….l’arma definitiva) per avere una moneta in comune con i poveri eurodeboli.
Benvenuti nell’Europa del minimo comun denominatore.

Pensate io ingenuotto, quando l’Italia fu ammessa (nonostante le resistenze dei tedeschi… mi pare di ricordare, VERO?) pensai: oh che bello saremo costretti a diventare un pochino tedeschi anche noi.
Ma manco per il Ca@@o, sono loro bastardi crucchi che devono diventare come noi.

Amici tedeschi fatevi un favore: uscite voi, con grazia e senza patemi.
http://www.rischiocalcolato.it/2013/11/lo-voglio-proprio-vedere-e-colpa-dei-tedeschi.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FHAzvd+%28Rischio+Calcolato%29#

GIOVEDI NERO, MARTEDI NERO: MA LA FED CONTINUA A STAMPARE..

31 ott 2013 – Gli storici spesso indicano il 29 ottobre 1929 , come inizio della Grande Depressione , ma in realtà non fu così. Il Martedì nero, come lo chiamiamo oggi , fu la semplice capitolazione – la fase di un crollo del mercato azionario che era iniziata più di un mese prima. Il prezzo delle azioni era rotolato rovinosamente fin dall’inizio di settembre, scendendo sempre più in basso, intervallato tra deboli e infrequenti rialzi . Ottobre arrivò insieme ad un presagio tangibile che raggiunse il suo apice il giorno 24, quando il mercato fu colpita dalle prime titaniche “ sell-off – vendi tutto” , fu il Giovedi nero .
Il panico in quel giorno segnò la fine dei Ruggenti Anni Venti e il debito sostenne una esuberanza che fece triplicare il valore del Dow in soli 5 anni, tanto da portare il mercato alla più lunga corsa del “toro”, un record assoluto. Il caos di giovedì fu l’inizio della fine, lo scoppio di una gigantesca bolla dei prezzi che poggiavano precariamente sulla cima di una economia stagnante e sovradimensionata . Claire Suddath ricorda gli eventi di quel giorno in un articolo apparso sulla rivista Time dal titolo “The Crash of 1929 ” . Eccone un estratto :

“L’ultima ora di negoziazioni di giovedi, 24 ott.1929, ii prezzi delle azioni crollarono improvvisamente . Quando suonò la campanella di chiusura, alle 3:00 , tutti erano sconvolti. Nessuno aveva capito bene quello che era appena successo , ma la sera stessa cominciarono a rendersene conto e furono presi dalla paura e dal panico. Quando il giorno dopo il mercato riaprì, i prezzi furono di nuovo travolti da una violenza rinnovata. …. Tredici milioni di azioni passarono di mano – fu il più alto volume giornaliero di scambi nella storia della borsa, fino a quel giorno … Il giorno seguente , il presidente Herbert Hoover parlò alla radio per rassicurare il popolo americano , dicendo: “I fondamentali del paese … poggiano su una base solida e prospera “.
Poi arrivò il Lunedi nero . Non appena squillò la campanella di apertura il 28 ottobre , i prezzi continuarono a scendere. Enormi quanttà di azioni passarono di mano , e aziende che fino a quel momento sembravano inespugnabili, come la US Steel e la General Electric, cominciarono a crollare . Entro la fine della giornata , il Dow era sceso del 13%. Quel giorno passarono di mano tante di quelle azioni, che i traders non ebbero il tempo di registrarle tutte. Lavorarono di notte , dormirono in ufficio o per terra, e cercarono di riposare in qualsiasi modo per essere pronti per il 29 ottobre .

Secondo la leggenda , nessuno riuscì a sentire la campanella di apertura di quel Martedì nero, perché chi urlava “Vendi ! Vendi ! Vendi ! “già copriva con la voce lo scampanellìo . Nei primi 30 minuti , tre milioni di azioni furono vendute e con loro svanirono nel nulla almeno due milioni di dollari. Le linee telefoniche furono intasate tutto il giorno. I telegrammi trasmessi dalla Western-Union in tutto il paese triplicarono . Il nastro su cui scorrevano quotazioni delle transazioni reali si srotolava tanto veloce che molti traders non facevano nemmeno in tempo a cambiarlo, quando finiva. … I Brokers chiedevano garanzie e se gli azionisti non potevano pagare, vendevano tutto, bruciando,in un istante tutti i risparmi della vita dei malcapitati investitori ….. Quando il mercato chiuse alle 03:00, più di 16,4 milioni di azioni avevano cambiato mano …. Il Dow era sceso di un altro 12 % ….. Il mercato azionario non avrebbe recuperato il valore che aveva prima del crollo fino al 1954 . “(” Il crollo del 1929 “ , Claire Suddath – il Time )

Il panico di quel Martedì Nero cancellò ogni speranza di rimbalzo . Il paese era ormai preso nella morsa di un disastro economico senza precedenti . Le aziende cominciarono a licenziare i lavoratori , la produzione industriale cominciò a calare e l’economia entrò in una profonda depressione . L’umore di tutta la nazione divenne sempre più cupo , quando la gente cominciò a mettersi in fila per il pane. Poi vennero le baraccopoli che saltarono fuori nei cantieri o nelle periferie delle città . Negli anni successivi, centinaia di banche avrebbero chiuso , migliaia di imprese avrebbero fallito , e milioni di persone avrebbero perso casa e posto di lavoro. Ecco un passo del ” The Great Crash : 1929 ” , che rende bene l’atmosfera di quel periodo :
“La caratteristica singolare del grande crollo del 1929 fu che il peggio non aveva mai fine .Quello che sembrava un giorno in cui si era toccato il fondo, il giorno dopo sembrava essere stato solo l’inizio . Niente avrebbe potuto essere progettato più ingegnosamente per massimizzare la sofferenza , e anche per essere sicuri che solo il minimo possibile della gente comune potesse sfuggire a questa sventura ….. lI rialzo dei prezzi delle azioni che avvenne verso la fine del mandato dell’ex Presidente Coolidge furono un fenomeno tanto sorprendente quanto fu spietata la liquidazione che si manifestò in modo altrettanto incredibile “ (da ” The Great Crash : 1929 ” , John Kenneth Galbraith , – 1955 – Pag. 130 , Cap. 7 : ” Le cose si aggravano”).

Questo racconto di Galbraith aiuta a far luce anche sulla situazione che viviamo oggi , che è altrettanto inconsistente . L’incredibile crescita del capitale finanziario ha decimato l’economia produttiva spostando le risorse monetarie verso aree di attività speculative che hanno fatto indebolire la domanda , ridurre le assunzioni di personale e aumentare la stagnazione. Come era vero durante i ruggenti anni Venti , Wall Street ha guidato l’economia facendola passare da una catastrofica bolla del credito verso una crisi successiva che si sta lasciando dietro milioni di vittime, che hanno perso il posto di lavoro , tutto quello che avevano pagato per la casa, o i risparmi di una vita . Mentre si stavano manifestando i primi segnali di ripresa dell’occupazione , di crescita e di vendite immobiliari, la banca centrale non ha dato nessun sostegno anzi ha continuato nei suoi programmi di emergenza , come se Lehman Brothers avesse fallito solo da poche ore fa . In verità, la crisi non è mai finita , perché i debiti non sono mai stati svalutati né i conti si sono riequilibrati . Così, la FED deve mantenere “ tassi a zero a tempo indeterminato” in modo che le più grandi banche del paese possano continuare a galleggiare sulla loro gigantesca pila di debiti ed evitare il fallimento. Il sistema è stato completamente adattato in modo da poter dare spazio ad un regime sottobanco che difende chi “guadagna e pretende” , a delle istituzioni finanziarie zombie che restano a galla solo grazie ai migliaia di miliardi di liquidità a costo zero che sventolando i suoi piani QE e ZIRP (Zero Interest-Rate Policy).

A differenza di oggi , i leader politici nel 1930 si impegnarono a ripulire Wall Street e a rimettere il paese di nuovo al lavoro . Franklin D. Roosevelt , che sostituì il Presidente Herbert Hoover nel 1932 – lanciò il New Deal , che servì come ombrello a una miriade di programmi di lavori pubblici, come il Works Progress Administration ( WPA ) , il Civilian Conservation Corps ( CCC) , e la Federal Emergency Relief Administration. Allo stesso tempo , il Presidente prese in mano le redini di Wall Street e firmò il Glass Steagall Act e la Federal Deposit Insurance Corporation ( FDIC ) per fermare le speculazioni fatte con i soldi dei depositanti e per ridare al pubblico fiducia nelle banche della nazione . Ecco una clip dal discorso inaugurale di FDR ( Presidente F.D. Roosvelt) :

” Il nostro primo e più grande compito è quello di rimettere le persone a lavorare . Questo non è un problema irrisolvibile se lo affrontiamo con saggezza e coraggio . Si può realizzare in parte con assunzioni di personale direttamente da parte del governo, gestendo questo problema come se fossimo in una emergenza di guerra , ma, allo stesso tempo, con il lavoro , vogliamo realizzare molti dei progetti di cui abbiamo bisogno per stimolare e riorganizzare l’uso delle nostre risorse naturali ….… Nel nostro cammino verso la ripresa del lavoro abbiamo bisogno di due misure che ci tutelino contro il ritorno dei danni creati del vecchio ordine , ci deve essere una stretta supervisione su tutti i servizi bancari e su crediti e investimenti, dobbiamo smetterla di fare speculazioni con i soldi degli altri … ” (Primo discorso inaugurale di FDR , History Matters)

Al contrario , l’attuale Presidente Barack Obama si è concentrato quasi esclusivamente sulla riduzione del disavanzo , mentre si tiene ben lontano dal muovere accuse verso Wall Street e dal ritenerla responsabile dell’ ” epidemia di truffe ” che ci ha fatto precipitare in una profonda crisi finanziaria e ha spinto l’economia in recessione . Sui posti di lavoro , il record di Obama è ancora peggiore , infatti , ha tagliato posti di lavoro nel settore pubblico più di ogni altro presidente dell’epoca moderna . Secondo il New York Times “L’occupazione federale è al livello più basso da 47 anni”, mentre MSN Money osserva che”L’orologio di Obama segna che mancano 700 mila posti di lavoro nel settore pubblico “.
Questa prestazione vergognosa di Obama, come presidente, è stata condivisa dagli economisti liberali e da quegli esperti che si aspettano ancora che si trasformi in quell’uomo del cambiamento che diceva che sarebbe stato durante la sua campagna presidenziale . Purtroppo , questi esperti sono destinati a essere ancora delusi . L’economia è più debole e più vulnerabile proprio per la negligenza di Obama . Se ci sarà ancora panico a Wall Street e l’economia entrerà di nuovo in recessione , gran parte della colpa sarà sua . In un articolo dal titolo ” Le cause principali della Grande Depressione ” Paul Alexander Gusmorino ha detto :

” Molti fattori hanno contribuito a determinare la Grande Depressione , ma la causa principale fu la combinazione di una distribuzione fortemente diseguale della ricchezza per tutti gli anni 1920, e le troppe speculazioni che avvennero nel mercato azionario durante l’ultima parte quello stesso decennio “.

Le disparità dei reddito sono maggiori oggi di quanto non lo fossero prima della depressione . Inoltre , la quantità di debiti di cui soffrono molte imprese, in derivati e titoli di debito supera di gran lunga le scommesse speculative del 1929. Visto che stiamo giocando con le stesse carte, la domanda dovrebbe essere questa : Se pur con un bilancio già stragonfio di debiti, la FED riuscisse a trovare la volontà di intervenire sui mercati, la sua azione sarebbe sufficiente per evitare un altro tracollo, tipo quello del Martedì- Nero ? .

Anche se c’è qualche chance, io non ci scommetterei .
Buon Martedì nero !

MIKE WHITNEY vive nello stato di Washington e collabora con – Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion – (AK Press). .
Link : www.counterpunch.org/2013/10/29/happy-black-tuesday/
29.10.2013

Traduzione per ComeDonChisciotte.org a cura di  Bosque Primario
http://terrarealtime.blogspot.it/2013/10/giovedi-nero-martedi-nero-ma-la-fed.html#more

ITALIA NAZIONE IN GUERRA . NON SOLO NEOLIBERISMO . VERSO LA MILITARIZZAZIONE DELLA MENTE .

Antonello Boassa

  Il governo non ha nessun diritto di commemorare Nassirija in quanto quelle morti per il governo sono semplicemente un buon affare perché costituiscono un pretesto per ulteriori spese militari , per nuove operazioni belliche e per poter appuntare sul petto una medaglia da esibire alla Comunità internazionale , acquisire prestigio e maggior potere di contrattazione .

 

Quel diritto appartiene a chi ha sempre pianto i morti di tutte le guerre a chi ha vissuto il 4 novembre come giorno di lutto per gli italiani deceduti in trincea o fucilati alla schiena in quanto “disertori” e per gli austriaci “nostri nemici” .

 Perchè c’è un’Italia in guerra e un’Italia che vuole pace .

 Il ministro della difesa Mauro , a suo tempo , era rimasto sconcertato perché gran parte degli italiani non avesse apprezzato l’acquisto degli F-35 e fosse rimasto basito quando si era venuto a sapere che per la Difesa si fosse speso una vagonata di miliardi (pare 26) .

Il ministro deve aver giudicato immaturi ed ingenui quei suoi connazionali . Le armi e le guerre sono necessarie perché prevengono le guerre e perciò oltre che essere democratizzanti per i popoli incivili sono anche umanitarie perché salvano le popolazioni dall’eccidio di massa .

Risulta evidente che , a sentire le parole del ministro, ci vorrebbe una maggiore collaborazione dei media per far capire ai giovani quanto sia nobilitante quella divisa che ti da il diritto di uccidere legalmente e di farti diventare un eroe se fai una strage .

 Si presume che sia necessaria perché l’Italia diventi una grande nazione una Riforma della scuola che permetta di già ai piccini un qualche esercizio di tipo militare perché possano aprire la mente all’arte militare in modo che da adulti siano profondamente motivati allo scontro con il Nemico .

 Il premier italico non vuole essere da meno e per far capire a tutti che è un vero duro ha già rassicurato il Potente Alleato che nel 2014 l’Italia farà la sua parte in Afghanistan .

Non solo . Dato che la Libia , a sentire il ministro Mauro , è un non-stato ( diciamolo pure anche per merito nostro ,grazie ai Tornado e agli Eurofighter), la marina italiana triplicherà la sua presenza per salvare , con navi da guerra ovviamente , i migranti che Tripoli non riuscirà a contenere . Non solo .

 L’Italia si addosserà il fardello di ricostituire l’esercito libico e di smantellare le milizie disobbedienti (operazione facile e di nessun rischio). Ed infine un servizio per il Paese e per l’Europa :bloccare ai confini meridionali ed orientali della Libia quella massa di disperati che da vaste aree dell’Africa si muovono aspirando all’Europa che nonostante la sua notoria generosità non ha nessuna voglia di accoglierli .