Cociv apre il fronte di Arquata

http://www.notavterzovalico.info/2013/11/06/cociv-apre-il-fronte-di-arquata/

06 novembre 2013

Un risveglio burrascoso quello di ieri mattina, la telefonata di un abitante, il tam tam telefonico. Hanno agito di sorpresa al mattino presto, quando le persone sono a lavorare. Sono arrivati a Radimero, sobborgo di Arquata Scrivia dove sorge il Presidio No Tav – Terzo Valico su uno dei terreni su cui dovrebbero cominciare a scavare il tunnel di valico direzione Genova. Terreno dove dovrà essere portata la famigerata talpa per iniziare la distruzione del territorio dell’ultimo Comune piemontese prima della Liguria.

Con la generosità di sempre accorrono gli attivisti, l’ennesimo giorno di ferie per la difesa della propria terra. La digos è ovunque, l’antisommossa è rintanata presso la caserma dei Carabinieri pronta per ogni evenienza. Su un terreno diventato di loro proprietà, uno dei pochissimi casi ad Arquata in cui qualcuno è sceso a patti con Cociv dopo lauta ricompensa (si parla di centinaia di migliaia di euro per un’abitazione con terreno il cui prezzo di mercato sarebbe stato un quarto di quello versato) si muovono una ventina di operai e due ruspette.

Oltre cinquanta uomini delle forze dell’ordine (chissà quanto sono costati ai cittadini) per permettere il taglio dell’erba del campo, il disboscamento di alcuni rovi, il taglio di alcuni alberi e incominciare la recinzione parziale dell’area. Recinzione che si materializzerà con reti di plastica arancioni al confine con il campo su cui sorge il Presidio No Tav. Sembra la linea del fronte, un confine. Da una parte dignità, partecipazione, resistenza. Dall’altra arroganza, prepotenza, malaffare. Il Presidio è salvo, nessuno sembra avere intenzione di violare un simbolo del movimento, luogo di socialità e ritrovo dal giorno dell’inaugurazione. Ma i No Tav arquatesi non si fidano e continuano ad arrivare persone a dare il loro contributo. Si decide di controllare, di non intervenire, la priorità è la salvaguardia del terreno senza il quale non sarà possibile iniziare gli scavi a Radimero. Intanto si procede coi lavori di ampliamento della struttura coperta e riscaldata del Presidio a dimostrazione della volontà di non andarsene, né oggi, né mai.

L’amministrazione di Arquata, quella un tempo No Tav a parole e oggi Sì Tav nei fatti opta per il silenzio. L’unica cosa che riesce a dire ad alcuni residenti accorsi a protestare in Municipio è che gli verrà fatta una strada nuova. Altri cittadini chiederanno spiegazioni per capire se i lavori fossero autorizzati e il Comune ne fosse a conoscenza. Silenzio tombale da Palazzo Spinola, ormai la complicità è palese e si è anche manifestata in questi giorni con l’avvistamento dell’Assessore PRENDO (non si sa cosa ma prende sicuramente) in compagnia di chi sta cercando di comprare gli espropriati.

La presenza dei No Tav, nonostante Cociv e Polizia siano spariti dalle ore 17, è proseguita fino a notte fonda e lo farà anche oggi e nei prossimi giorni per scongiurare qualsiasi azione di forza sul presidio. Sembra che Cociv nel giro di qualche giorno finirà la provocazione e se ne ritornerà da dove è venuto. Un tentativo neanche troppo velato di disperdere le forze e distogliere l’attenzione dalla manifestazione di Sabato in Valpolcevera a cui parteciperanno in forma organizzata oltre un centinaio di piemontesi e molti arquatesi. La resistenza è solo all’inizio e se sono serviti cinquanta poliziotti per una recinzione arancione vuol dire che è sulla buona strada. Domani e tutti gli altri giorni sarà lo stesso e non è neppure detto che bastino per sorvegliare il lavoro dei devastatori. Ogni giorno può essere quello buono.

Caselli si dimette da Md tutta colpa di Erri De Luca

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/11/06/news/caselli_si_dimette_da_md_tutta_colpa_di_erri_de_luca-70313759/

Il procuratore di Torino infuriato con i colleghi della corrente democratica della magistratura perché hanno pubblicato sull’agenda un pezzo dello scrittore ambiguo sul terrorismo

di MEO PONTE

Caselli si dimette da Md tutta colpa di Erri De Luca  

 Giancarlo Caselli 

LO STRAPPO è lacerante. Segna non solo la fine di un sodalizio cultural-ideologico ma anche quella di un doloroso travaglio personale. Giancarlo Caselli ha deciso di lasciare Magistratura Democratica, la corrente progressista della magistratura di cui ha fatto parte sin dalla fondazione alla fine degli anni Sessanta. Andrea Natale, segretario regionale di Md, non conferma ma spiega: “È una voce che abbiamo sentito, ma credo che Caselli abbia manifestato la sua volontà direttamente ai vertici nazionali della corrente”. Luigi Marini, presidente nazionale di Magistratura Democratica, ammette: “Non è ancora ufficiale ma ci sono state dichiarazioni che vanno in questo senso”.
Giancarlo Caselli dal canto suo rifiuta ogni commento. La scelta di abbandonare Magistratura Democratica sarebbe riconducibile all’indignazione per la pubblicazione nell’agenda di Md per il 2014 di un “contributo” di Erri De Luca, lo scrittore che non solo ha giustificato il sabotaggio in Val di Susa ma anche ammesso di aver preso parte ai blocchi stradali organizzati dai No Tav. In più nelle righe scritte da De Luca si poteva leggere anche una sorta di “apologia” degli anni di piombo. Sotto il titolo “Notizie su Euridice” Erri De Luca scrive a proposito degli anni 70: “Si consumò una guerra civile a bassa intensità ma con migliaia di detenuti politici. Una parte di noi si specializzò in agguati e in clandestinità. Ci furono azioni micidiali e clamorose ma senza futuro…”. Frasi che non erano sfuggite ai curatori dell’agenda che le avevano così fatte precedere da un’introduzione in cui ammettevano: “Dopo aver ricevuto e letto questo contributo è stata forte la tentazione di non pubblicarlo perché alcuni passaggi si prestano ad interpretazioni ambigue che non vogliamo in alcun modo avallare. Ma, per imitarne la conclusione, povero è il gruppo che censura uno scritto così bello, anche se altrettanto controverso e così eccolo qua”.
Raccontano ai piani alti che quando Caselli ha letto il “contributo” scritto da Erri De Luca è andato su tutte le furie. Comprensibilmente, se si pensa che da mesi il procuratore capo di Torino è oggetto di una campagna denigratoria da parte del movimento No Tav che è arrivato a chiamarlo “mafioso”. Insulto inaccettabile per un uomo che ebbe il coraggio di reggere la Procura di Palermo dopo le uccisioni di Falcone e Borsellino e che la mafia l’ha combattuta (e la combatte) davvero e non a parole. Caselli quindi non poteva certo accettare che nell’agenda della sua stessa corrente fosse pubblicato un brano (peraltro equivoco sulla questione del terrorismo) di uno scrittore che si è fatto paladino delle frange più aggressive dei No Tav. Così ha deciso di lasciare Magistratura Democratica, per cui è stato sempre un punto di riferimento, non tanto sotto il profilo ideologico quanto per la sua attività come magistrato. Decisione accolta con sgomento dai compagni di corrente che sperano ancora in un suo ripensamento che però appare improbabile.
L’agenda, all’origine della sua decisione, sarà intanto presentata il 13 novembre alla libreria Trebisonda da Rita Sanlorenzo, Davide Petrini e Alberto Gaino e il 14 novembre al Bar Italia di Libera in via Veglia 59/A da don Luigi Ciotti e Gianni Macchioni.


De Luca risponde a Caselli “Non sei più democratico”

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/11/06/news/de_luca_risponde_a_caselli_non_sei_pi_democratico-70344344/

Lo scrittore reagisce con una battuta alla notizia pubblicata da Repubblica sull’abbandono della corrente di Magistratura Democratica da parte del procuratore capo torinese

De Luca risponde a Caselli "Non sei più democratico"

“Se si dimette da Magistratura Democratica vuol dire che non è più un magistrato democratico”. Questo il commento dello scrittore Erri De Luca sulle dimissioni di Giancarlo Caselli da Md. 
Il procuratore capo di Torino lascia Magistratura Democratica
Il giudice infatti, avrebbe deciso abbandonare la corrente in seguito alla pubblicazione di uno scritto dello stesso De Luca sull’agenda 2014 di Md. Uno scritto nel quale il romanziere, che sostiene il movimento No Tav e ha rivendicato azioni di sabotaggio contro il supertreno, offre una rievocazione ambigua degli “anni di piombo”.

“Al di là di un’avversione personale nei miei confronti, mi pare un gesto incomprensibile”, dice ancora Erri De Luca. “Se si tratta di applicare a Md una censura sulla scrittura siamo fuori dalla grazia democratica e civile”, dice lo scrittore. E alla domanda se dunque ritenga che Caselli non sia democratico, risponde: “Caselli non si è dimesso dalla

 magistratura, ma da Magistratura democratica. Cioè si è dimesso non dal sostantivo ma dall’aggettivo”. Quanto ai suoi rapporti con il procuratore di Torino,sottolinea: “Non provo avversione personale nei suoi confronti”.

Giancarlo Caselli, in polemica con la pubblicazione, starebbe per lasciare Magistratura Democratica, della quale è uno dei membri storici, come ha scritto oggi Repubblica in un articolo firmato da Meo Ponte

Lettera a Fassino dalla Val Susa

http://www.tgvallesusa.it/?p=3047

Written By: Fabrizio Salmoni – nov• 06•13

Mauro Galliano, consigliere di maggioranza al Comune di S.Ambrogio scrive al Sindaco di Torino in merito alle sue dichiarazioni sugli oppositori al Tav rese da New York dove si è recato con nutrito seguito di dignitari  a “parlare” di cultura.

Spettabile Sig. Piero Fassino,

ho letto le sue parole pronunciate da New York in merito al movimento NO TAV.

Io molto più sommessamente le rispondo da Sant’Ambrogio di Torino dove sono Amministratore.

A riguardo del cambiamento che secondo lei è avvenuto nel movimento no tav portandolo a ricorrere alla violenza.

Faxino

E’ molto grave che un politico della sua statura (fisica) continui a screditare e generalizzare milioni di persone che in tutta Italia simpatizzano e solidarizzano con il movimento no tav riconducendo il tutto alle azioni violente (nella maggioranza dei casi né rivendicate né attribuite al movimento) senza mai essere capace di entrare nel merito del problema con dati e  numeri.

E’ come se un politico della mia statura (1 metro e 80, quindi molto più basso di lei) sostenesse che il suo partito ha subito un cambiamento dopo che si è accorto di “avere una banca” o più recentemente di avere una nota esponente invischiata negli scandali legati al TAV o di tesserare indiscriminatamente a destra e a manca per far cambiare rotta .

Io credo che solo una piccola minoranza insignificante del partito democratico ha voluto, goduto e subito in silenzio questi “cambiamenti”.

Il resto è fatto da molte persone per bene che si dannano l’ anima dalla sera alla mattina.

Le sarei infinitamente grato se la smettesse di sentenziare soluzioni trancianti e per nulla rappacificatrici sul movimento no tav.

Che a differenza di altri gruppi, schieramenti, movimenti o partiti gode di una  vita ultraventennale senza aver mai dovuto cambiare nome, senza essersi mai vergognato della propria bandiera e soprattutto senza essersi mai piegato all’ avversario.

Ognuno è libero di scegliersi la propria “brutta piega” o “strada sbagliata” che vuole.

Dal mio punto di vista la brutta piega e la strada sbagliata la stanno percorrendo chi come lei è tra i principali responsabili del dirottamento di denaro pubblico a favore del TAV o dell’ acquisto dei cacciabombardieri  sottraendolo alla sicurezza nelle scuole, alla ricostruzione delle aree terremotate, alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione dalle calamità, alla sanità, alla ricerca, al trasporto pubblico ecc. ecc.

Festeggi pure con quei Sindaci che a suo dire hanno cambiato idea ed ora sono diventati a favore del TAV (se facesse anche i nomi, sarebbe utile saperlo anche alle loro rispettive  maggioranze e cittadini) che intanto il resto d’ Italia continua a morire di fame.

Se invece ritiene di voler continuare a sprecare fiato sparando a zero sul movimento NO TAV, faccia pure, ma magari ( dall’ alto della mia bassezza) le do un consiglio: fra pochi mesi ci saranno le elezioni amministrative oltre al fiato ci metta anche la faccia e venga a candidarsi a Sindaco in qualche comune della Valle.

Se ritiene che il TAV rappresenta la salvezza del Piemonte e dell’ Italia intera, per il bene di tutti, sacrifichi la sua carriera e il suo prestigio da Sindaco di Torino e presidente dell’ anci.

Una sua vittoria in qualche comune (ora no tav) sarebbe un bel colpo mediatico e darebbe una bella spinta in avanti al progetto. Se proprio ci tiene!

Metta però subito in conto che non farà più le trasferte a New York!

Da Sant’Ambrogio di Torino a New York  passo e chiudo.

 

Mauro Galliano

Dimostrazione No-Tav contro forze dell’ordine

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L’hotel Napoleon di Susa

 Una cinquantina di persone si sono radunate a Susa davanti all’Hotel Napoleon che ospita carabinieri e poliziotti.

Un gruppo di attivisti No-Tav, composto da una cinquantina di persone, si è radunato a Susa (Torino) per dare vita a una dimostrazione «contro la militarizzazione della valle». I No-Tav si sono raccolti in presidio davanti all’hotel Napoleon, che ospita personale delle forze dell’ordine impegnati nella sorveglianza del cantiere di Chiomonte. L’obiettivo dei manifestanti è ostacolare il cambio turno


News of the week – Russian TV channel

PCN-TV/ ALTERNATIVE INFORMATION (016): ‘RT’ NEWS OF THE WEEK

 News of the week/

PCN-TV with RT – PCN-SPO / 2013 11 03/

 The Russian TV channel ‘RT’ daily news – former Russia Today – for an alternative information to the dual language, double standards, lies and propaganda of the NATO’s medias … 

Video on:

https://vimeo.com/78673459

 Weekly summary:

A Pakistani girl who survived a U.S. drone attack, travels to Washington to tell Congress how her home was destroyed and her grandmother was killed.

Also this week – Angered by NSA spying, an EU delegation fails to get explanations from U.S. officials, while Germany turns to Edward Snowden to get answers about the tapping of Chancellor Merkel’s phone.

We hear from NSA leaks reporter Glenn Greenwald, who says U.S. intelligence will continue to harvest data despite outrage from the public and its allies.

And, behind the barbed wire – RT reports from inside Guantanamo prison, where over a dozen detainees are still on hunger strike in a bitter protest over their indefinite detention and mistreatment.

 RT / PCN-TV

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NEWS OF THE DAY

//davi-luciano.myblog.it/media/02/01/1524691719.JPG

PCN-TV/ ALTERNATIVE INFORMATION (017): ‘RT’ NEWS OF THE DAY

 Central topic: Worl activists against NSA & GCHQ /

PCN-TV with RT – PCN-SPO / 2013 11 04/

 


The Russian TV channel ‘RT’ daily news – former Russia Today – for an alternative information to the dual language, double standards, lies and propaganda of the NATO’s medias …

 Video on:

https://vimeo.com/78675880

 Today main topics:

Egypt’s ousted leader Mohammed Morsi forces the court to adjourn on the first day of his trial on charges of inciting violence – while angry crowds rally in his support;

Activists from across the globe appeal to the UK Prime Minister in an open letter, saying national security shouldn’t be used to justify wrongdoing;

 RT / PCN-TV

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