Non abbiamo letto “Sitav: attentato incendiario al presidio Notav”

 

 

Anche in questo caso l’informazione usa due pesi e due misure, così come la politica. Se non c’è mai un dubbio sul dare responsabilità ai notav per tutto quello che succede in Valle, in questo caso ecco che i media si riscoprono cauti nell’attribuirle. Il presidio inoltre per alcuni divenata “baracca” e poi tanti se, ma e distinguo.

Non abbiamo letto “Sitav: attentato incendiario al presidio Notav”

qui un esempio

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Bruciato il presidio “Picapera” di Vaie!!!

http://www.lavallecheresiste.info/?p=8796

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Stanotte è andato a fuoco e distrutto il Presidio “Picapera” di Vaie. Numerosi mezzi dei vigili del Fuoco hanno squarciato la notte con le loro sirene e sono giunti anche sul posto numerosi attivisti. Il fuoco sembra essere stato appiccato dal retro della costruzione per poi propagarsi a tutta la struttura risparmiando in parte solo la facciata che da sulla strada. I vigili del Fuoco hanno riportato che all’interno non si è salvato nulla, fatto salvo la stufa in ghisa e alcune pentole che giacevano sul pavimento.

Crediamo, anzi ne siamo più che sicuri, che anche  stavolta la solerte procura e gli investigatori non troveranno nulla, come per gli altri presidi incendiati: quello di Borgone e quello di Bruzolo. Come per il camper del movimento incendiato in clarea, come per le macchine degli attivisti a Chianocco.

Per altro stiamo aspettando che in tanti, da Esposito a Ferrentino, si straccino le vesti  per formulare messaggi di solidarietà al movimento. Cosa che fin’ora, stranamente, non sembra sia avvenuta. Intanto stamattina alle 11,00 a Vaie, in prossimità del presidio si terrà una conferenza stampa del movimento su ciò che è avvenuto stanotte.

Al Picapera avremmo dovuto ricordare il nostro amico e compagno Pasquale, che ci ha lasciati proprio ieri, lo faremo comunque ed ancora più sentitamente, con lui al nostro fianco, la lotta continuerà con maggior vigore di prima.

Oggi, incendiata e ardente, e più che mai la nostra lotta!!!

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In fiamme presidio No Tav – Il movimento: è un attentato

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/11/02/news/in_fiamme_presidio_no_tav_il_movimento_un_attentato-70056732/?ref=HREC1-7

 Bruciato nella notte a Vaie in Valsusa il rifugio utilizzato dagli oppositori della Torino-Lione. “Fortunatamente questa notte il presidio era vuoto” di FABIO TANZILLI

 

In fiamme presidio No Tav Il movimento: è un attentato

Distrutto dalle fiamme il presidio No Tav di Vaie, in bassa Val Susa. L’incendio è scoppiato stanotte, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e alcuni No Tav, per tentare di debellare le fiamme. Secondo i No Tav si tratterebbe di “un attentato incendiario. Il fuoco per mano dolosa e mafiosa è stato appiccato in modo vigliacco nella parte posteriore e nascosta del presidio”.

Fortunatamente questa notte il presidio era vuoto. “Alcuni ragazzi di Pesaro in questi giorni avrebbero dormito proprio in questo presidio – si legge sul sito notav. info – ma per un impegno improvviso avevano rinunciato al loro viaggio in Val Susa”. Per denunciare pubblicamente quanto avvenuto, i No Tav hanno convocato una conferenza stampa questa mattina alle11, proprio davanti alle macerie del presidio di Vaie.Il presidio di Vaie era stato inaugurato circa tre anni fa, il 17 ottobre 2010. Già in precedenza un altro presidio No Tav era stato dato alle fiamme: quello di Borgone, lungo la statale 24, che era andato completamente distrutto.
 

Confcommercio, con la Tari aumenta del 600% la tassa rifiuti

«Incrementi ingiustificati che derivano dall’adozione di criteri presuntivi e non dalla quantità di rifiuti prodotta»
La nuova tassa sui rifiuti si tradurrà, per gli esercizi commerciali, in un aumento dei costi fino ad oltre il 600%. «Con il passaggio dalla Tarsu alla Tari, la nuova tariffa sui rifiuti, nel 2014 l’incremento medio dei costi per il servizio urbano dei rifiuti – secondo la Confcommercio – sarà pari al 290% e, per alcune tipologie di impresa, sarà ancora più salato: per un bar, infatti, l’aumento sarà di oltre il 300%, fino ad arrivare ad una maggiorazione di circa sei volte per un ristorante (+480%) e, addirittura, di quasi otto volte per un negozio di ortofrutta (+650%) o una discoteca (+680%)».

AUMENTI – «Incrementi – secondo l’associazione dei commercianti – molto rilevanti e ingiustificati che derivano essenzialmente dall’adozione di criteri presuntivi e potenziali e non dalla reale quantità di rifiuti prodotta; una pesante penalizzazione per il sistema delle imprese della distribuzione e dei servizi di mercato che impone la necessità di rivedere al più presto la struttura dell’attuale sistema di prelievo sulla base del principio ‘chi inquina pagà e ridefinire con maggiore puntualità coefficienti e voci di costo distinguendo, in particolare, tra utenze domestiche e non domestiche e tenendo conto anche degli aspetti riguardanti la stagionalità delle attività economiche».

IL NUOVO TRIBUTO – «La legge di stabilità», ricorda la Confcommercio, «istituisce un nuovo tributo sui servizi comunali, denominato Trise. Esso si articola in due componenti: la prima, denominata Tari, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani; la seconda, denominata Tasi, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni». La struttura della Tari, sottolinea la nota dell’associazione, «riflette quasi pedissequamente la precedente formulazione della Tares e, quindi, della vecchia Tia, in quanto ripropone tariffe determinate sulla base di coefficienti di produzione potenziali e non sui reali quantitativi di rifiuti prodotti». «Quello che manca, ancora una volta, è la volontà di instaurare un legame diretto tra produzione di rifiuto e spesa, secondo il principio comunitario del chi inquina paga.

IL PRINCIPIO – In pratica, il mantenimento dei vecchi criteri di produzione »presuntiva« non solo rischiano di tradursi in condizioni di costo estremamente diversificate sul territorio a parità di attività economica, ma ripresentano tutte le criticità e i limiti che i precedenti regimi di prelievo hanno mostrato e che più volte Confcommercio ha denunciato. Infatti, nei Comuni dove è stato operato il passaggio dalla Tarsu alla Tia, si è assistito ad aumenti tariffari medi del 200%, generati non tanto da un incremento della quantità dei rifiuti prodotti ma, più semplicemente, da una non adeguata determinazione dei coefficienti potenziali di produzione».

01 novembre 2013
http://www.corriere.it/economia/13_novembre_01/confcommercio-la-tari-aumenta-600percento-tassa-rifiuti-51be2e1a-42d5-11e3-bd09-5fafe7fa6f7b.shtml

ARRESTATA MOGLIE DEL DEPUTATO PD PIU’ VOTATO ALLE PRIMARIE- SI INTASCAVANO I CONTRIBUTI UE PER LA FORMAZIONE.

Posted on luglio 17, 2013
Nuova truffa nel sistema della formazione professionale in Sicilia. Guardia di finanza e polizia, coordinati dalla procura di Messina, hanno dato esecuzione a dieci ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad una misura di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, per associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di corsi formativi nell’ambito di progetti approvati dalla Regione e finanziati con denaro proprio, dello Stato e del Fondo sociale.
Ai domiciliari anche Chiara Schirò, la moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese. Il parlamentare messinese è uno dei big del partito democratico in Sicilia e a dicembre risultò il più votato in tutt’Italia alle primarie: Genovese raccolse 20 mila dei 24 mila voti espressi nella provincia dello Stretto. Arrestata anche la moglie dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca (Pdl), Daniela D’Urso. Entrambe avrebbero avuto un ruolo in due enti di formazione. L’accusa nei loro confronti è di è associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di corsi formativi nell’ambito di progetti approvati dalla Regione e finanziati con denaro proprio, dello Stato e del Fondo sociale europeo.
Nel mirino tre centri di formazione professionale attivi nella provincia di Messina: Lumen (Libera università mediterranea di naturopatia), Aram (Associazione per le ricerche nell’area mediterranea) e Ancol(Associazione nazionale delle comunità di lavoro). Le indagini, dirette dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Camillo Falvo, Fabrizio Monaco ed Antonio Carchietti, hanno accertato l’esistenza di un sistema grazie al quale venivano gonfiati i prezzi delle prestazioni di servizio o degli acquisti di beni necessari per l’attività degli enti. Provate prestazioni totalmente simulate, sovrafatturazione delle spese di gestione relative agli affitti, al noleggio delle attrezzature e quelle per la pulizia dei locali in cui venivano tenuti i corsi di formazione, anche grazie alla compiacenza di società i cui titolari erano a essi legati da vincoli di parentela o di fiducia.

Genovese e famiglia spa. La holding del contributo

IL SISTEMA Genovese è una matrioska. Una bambola dentro l’ altra: ma in qualsiasi punto del giocattolo c’ è sempre un membro della grande famiglia del deputato. Un marchingegno oliato con i soldi della formazione professionale: se c’ è, o se c’ è stato reato, questo lo diranno i magistrati che indagano sul nucleo familiare più potente dello Stretto. Di certo, all’ esame del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita ci sono le visure camerali che ricostruiscono l’ intreccio di società riconducibili al parlamentare del Pd.
Vi proponiamo questa mappa, aggiornata alla fine del 2012, prima di alcune variazioni volute dai Genovese. La società più esposta, sul fronte della Formazione, è la Training service: l’ azienda, con 11 dipendenti, ha ricevuto dall’ Avviso 20 – nel 2012 – due contributi dalla Regione: uno da 291 mila euro e l’ altro da 97.500. Quasi 400 mila euro. Ma altri seicentomila erano arrivati nel 2011. Un milione in due anni. A capo della Training c’ è un professionista, Antonino Astone. Ma la Training, almeno sino a dicembre, ha tre soci: oltre a Fabio Luciano Genovese (6,6 per cento), ci sono due aziende, la Geimm e la Gefim. Chi c’ è nella Geimm? Il 30 per cento è di Franco Rinaldi, ovvero il cognato di Francantonio Genovese che è stato il più votato deputato del Pd alle ultime regionali (18 mila preferenze).

Il 5 per cento è di Marco Lampuri, nipote di Genovese. Il 14 per cento della Gepa e il 51 per cento di Cale service.
Altre due scatole che si aprono: nella Gepa, quasi per incanto, riecco Francantonio Genovese (45 per cento) con la sorella Rosalia (45). Nella Cale service, amministrata da Giovanna Schirò (cognata di Genovese), ci sono – ancora – Genovese con il 99 per cento e Rinaldi con l’ 1 per cento. Ma torniamo alla Gefin, presente nel capitale sociale sia della Training che della Gepa. È il cuore pulsante dell’ impero dei Genovese: è presieduta dal leader e nel cda siedono Lampuri, le sorelle Chiara, Elena e Giovanna Schirò, e la principale collaboratrice di Francantonio Genovese, quella Concetta Cannavò che è stata anche tesoriere del Pd di Messina fino alle dimissioni di qualche giorno fa. Tutti indagati. Eccolo, il reticolo magico dei Genovese.

Eccola, la matrioska che nasconde sette componenti della famiglia. Ma la connessione con il sistema della Formazione professionale è più larga: alla guida della Lumen (375 mila euro di contributo nel 2012) fino a dicembre figurava Elena Schirò. Che peraltro è la moglie di Rinaldi. E poi c’ è la famiglia politica di Genovese. C’ è Elio Sauta, amico di vecchia data del deputato e consigliere comunale del Pd fino a un mese fa, “patron” dell’ Aram, ente che fra l’ altro ha ospitato uno dei seggi delle “parlamentarie” del Pd a fine dicembre. L’ Aram nel 2012 ha ricevuto 875 mila euro dall’ Avviso 20, per l’ organizzazione di corsi. Sia Sauta che la moglie Graziella Feliciotto risultano indagati per truffa aggravata a Messina in un altro filone d’ inchiesta sulla Formazione professionale. Anche se la Regione ha chiesto all’ Aram la restituzione di 4,6 milioni di euro erogati come “integrazione finanziaria” per i costi del personale. E l’ ente si oppone.

Ora la magistratura, in un clima di assoluto riserbo, sta cercando di capire se questo intreccio nasconda un’ appropriazione o un utilizzo illecito dei fondi. Lui, Francantonio Genovese, il reuccio ex democristiano attraversa la bufera tradendo appena il suo aplomb: «Ho vissuto giorni migliori».

FONTI:

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/07/17/news/formazione_scoperta_nuova_truffa_a_messina_scattano_dieci_arresti-63143789/?ref=HREC1-5

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/07/17/news/genovese_e_famiglia_spa_la_holding_del_contributo-63145965/

http://bastacasta.altervista.org/arrestata-moglie-di-deputato-pd-si-intascavano-i-contributi-ue-per-la-formazione/

Somalia: i caccia del Kenya bombardano una base del movimento jihadista Shebaab

una volta, quando esistevano le sovranità ed il diritto internazionale, questo sarebbe considerato atto di guerra

Pubblicato da ImolaOggiESTERI, NEWSnov 1, 2013
1 nov. – I caccia del Kenya hanno bombardato e “reso inutilizzabile” una base del movimento jihadista Shebaab nel sud della Somalia, in cui fu addestrato il commando dell’assalto al Westgate di Nairobi. Lo ha riferito il ministero della Difesa kenyota. Era un campo di addestramento “utilizzato da al-Shebaab per formare i propri operativi, alcuni dei quali si sono infiltrati in Kenya”, si legge in una nota, in cui si precisa che “e’ li’ che furono addestrati” i terroristi che il 21 settembre assaltarono il centro commerciale della capitale keniana.
Nei tre giorni di assedio seguiti all’attacco rimasero uccise almeno 72 persone e altre 23 restano tuttora disperse. In seguito all’”offensiva su vasta scala dell’Aviazione”, prosegue il comunicato, e’ andata “completamente distrutta” la struttura, situata nei pressi del villaggio di Hurguun, nella regione di Bay, circa 300 chilometri a sud-ovest di Mogadiscio: eliminati in particolare quattro veicoli militari e un deposito di armi. Al momento del raid “nel campo erano presenti circa trecento reclute, gran parte delle quali si ritiene abbiano perso la vita, mentre molte altre hanno riportato lesioni”.
Il blitz, si precisa, e’ stato condotto nell’ambito delle operazioni dell’Amisom, la Missione dell’Unione Africana che ha proprio l’obiettivo di debellare al-Shebaab, punta di lancia di al-Qaeda nel Corno d’Africa, e di restituire al governo centrale somalo il controllo dell’intero territorio nazionale. “Operazioni che in avvenire saranno ripetute e manterranno la stessa natura, nel contesto di un rinnovato impegno dell’Amisom per stabilizzare la Somalia”, si avverte. Questa, nello specifico, “costituisce la continuazione dell’attacco a Gelib”, capoluogo della regione del Medio Giuba, lungo la strada che collega Chisimaio a Mogadiscio: il riferimento e’ al raid di lunedi’ scorso da parte di un drone, con ogni probabilita’ americano, in cui sono stati eliminati due comandanti del gruppo qaedista, Ibrahim Abdullahi Adi meglio noto come Anta Anta e Abdi Fatah. (AGI) .
http://www.imolaoggi.it/2013/11/01/somalia-i-caccia-del-kenya-bombardano-una-base-del-movimento-jihadista-shebaab/

Letta contro Grillo e Berlusconi: contrastare in ogni modo populisti ed euroscettici

in ogni modo? tipo stasi kgb gestapo? Servizi Segreti UE potranno perseguire gli euroscettici, progetto di Frattini e Schäuble

Pubblicato da ImolaOggiNEWS,  POLITICA

nov 1, 2013
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1 nov. – Una chiamata alle armi politiche contro i tanti populismi che si aggirano per l’Europa. Il presidente del Consiglio Enrico Letta si rivolge alla opinione pubblica dei piu’ grandi Paesi della Ue attraverso una intervista concessa allo spagnolo “El Pais”, al polacco “Gazeta Wyborcza”, al francese “Le Monde”, al tedesco “Suddeutsche Zeitung”, all’inglese “The Guardian” e a “La Stampa”, invitando a scuotersi, ad abbandonare ogni “timidezza”, perche’ se i movimenti euro-scettici dovessero ottenere un buon risultato alle elezioni Europee, l’Europarlamento ne uscirebbe “azzoppato“.
E avverte: “Urge una grande battaglia europeista: l’Europa dei popoli contro l’Europa dei populismi. Questa e’ la posta in gioco nei prossimi sei mesi”. E continua nel suo ragionamento: “C’e’ una grande sottovalutazione del rischio di ritrovarsi nel prossimo maggio il piu’ anti-europeo Parlamento europeo della storia, con una crescita di tutti i partiti e movimenti euro-scettici e populisti, in alcuni grandi Paesi e anche in altri piu’ piccoli. E con un effetto molto pericoloso sul Parlamento europeo”. Per questo, “urge una grande battaglia europeista: l’Europa dei popoli contro l’Europa dei populismi. Questa e’ la posta in gioco nei prossimi sei mesi. E quando dico europeismo, so bene che non basta dire ‘piu’ Europa” per avere un’Europa migliore’.
Per Letta “se i populisti in Europa superassero una percentuale del 25 per cento questo sarebbe molto preoccupante”. Sul fronte italiano il pensiero va al Movimento 5 Stelle: “Le elezioni europee rappresentano il terreno migliore sul quale il Movimento Cinque stelle puo’ esprimere il suo populismo – sottolinea Letta – non possiamo limitarci ad essere timidi con Grillo, o soltanto placcarlo“. E tra i populisti c’e’ posto anche per Silvio Berlusconi: “Il Pdl secondo me e’ un mix – dice Letta – Berlusconi in questi anni ha tenuto insieme pulsioni populiste e altre piu’ istituzionali e moderate. Ora, nella divisione tra falchi e colombe sarebbe interessante sapere cosa pensano le due anime sui temi dell’Europa”.
http://www.imolaoggi.it/2013/11/01/letta-contro-grillo-e-berlusconi-contrastare-in-ogni-modo-populisti-ed-euroscettici/

False iscrizioni nel Pd: obbligati a tesserarsi per non perdere il lavoro

per carità, è tratto da “Il Giornale ma dato che manco il Pd brilla per correttezza e limpidezza potrebbe esserci qualcosa di vero.

Nov 2, 2013

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2 nov – Costretto a prendere la tessera Pd se non voleva perdere il lavoro. È gravissima la denuncia lanciata dal senatore Stefano Esposito, castigamatti di questa tornata elettorale interna ai democratici che precede le primarie dell’8 dicembre.

 Come le precedenti, Esposito ha pubblicato anche questa denuncia sul profilo Facebook e non è stato smentito. La temperatura del partito è incandescente, mentre arrivano sempre nuove segnalazioni di irregolarità. Ad Avellino le tessere last minute sono 600, mentre a Bari alcuni circoli sono passati da 20 a oltre 300 iscritti in pochi giorni e a Lecce si contano 15mila tessere totali su 4.400 iscritti storici.

 Dice il deputato romano Roberto Morassut, spedito come controllore in Salento: «Siamo dinanzi a un’orgia di potere, un delirio di cordate che si muovono per la conquista degli equilibri interni». Un «mercificio delle tessere», secondo la definizione di tre candidati alla segreteria provinciale di Frosinone che si sono sospesi per le «gravissime scorrettezze» e hanno chiesto l’annullamento del congresso.

 L’ultimo caso denunciato da Esposito (che aveva svelato la pratica del «palo» davanti alle sezioni che distribuiva denaro per fare le tessere) riguarda un dipendente del gruppo Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32 tra Torino e Bardonecchia. Il quale avrebbe ricevuto un «consiglio da amico»: tesserare tutta la famiglia al Pd per evitare gli imminenti tagli del personale. I fatti sono avvenuti nella sezione di Sant’Antonino di Susa, località di cui è sindaco Antonio Ferrentino, ex pasdaran del fronte no-Tav.

 L’altro giorno il senatore Esposito aveva raccontato: «Al congresso di Sant’Antonino di Susa si sono presentati 10 nuovi iscritti, inviati dall’uomo di Salvatore Gallo in Val di Susa Salvatore Sergi, per cercare di portare a Fabrizio Morri il seggio in lizza. Questa volta il partito della Sitaf ha perso per un voto, 11 Beghini, 10 Morri. La cosa curiosa è che questi 10 iscritti sono tutti appartenenti alla stessa famiglia (fratelli, nuore, nipoti). Mamma mia come siamo combinati. Buon lavoro al nuovo segretario del circolo Claudio Ferrentino».

 Ieri mattina l’aggiornamento: «L’altra sera ho raccontato il tentativo di Salvatore Sergi, per conto del suo capo Salvatore Gallo, di inquinare il congresso di Sant’Antonino di Susa. Scavando un po’ ho capito come sono andate le cose: un dipendente della società Sitalfa (gruppo Sitaf) è stato caldamente invitato a portare tutta la famiglia al congresso per sostenere il candidato che si contrapponeva a Claudio Ferrentino. Per fargli capire quanto fosse importante che si impegnasse, gli hanno comunicato che la Sitalfa sta ragionando su una riduzione di personale». E aggiunge: «Questi metodi non sono una sorpresa, ho denunciato in tempi non sospetti il sistema Gallo-Quagliotti, il conflitto di interessi di cui sono portatori.

 Tanto per non lasciare niente all’immaginazione, sapete chi è il presidente di Sitalfa? Salvatore Gallo». Il quale, ex socialista accasatosi nel Pd, è uno dei «signori delle tessere» e, secondo molti, il vero azionista di maggioranza del partito a Torino. Sullo scandalo delle tessere ieri è intervenuto anche il candidato alla segreteria Gianni Cuperlo: «Faccio appello agli altri candidati, a Epifani, alla commissione di garanzia – ha detto a Otto e mezzo -: cambiamo le regole. Fermiamo il tesseramento il prima possibile, entro pochi giorni».

Esce di casa per gettare l’immondizia, anziana aggredita e rapinata da tre rumeni

Pubblicato da ImolaOggi CRONACA,

NEWS nov 1, 2013
1 nov  2013 – Era uscita di casa per buttare l’immondizia, è stata aggredita e derubata.
E’ successo ieri mattina a San Zeno, un’anziana signora era uscita di casa per gettare l’immondizia nei cassonetti poco distanti dalla sua abitazione. Una volta per strada la  donna è stata avvicinata da un ragazzo con la scusa di doverle richiedere delle informazioni stradali.
La donna non poteva immaginare invece di essere oggetto di unìaggressione. Il giovane infatti, in modo repentino, l’ha spinta facendola cadere a terra, e, dopo averle frugato nelle tasche in cerca di denaro, le ha strappato con forza dal collo una collana d’oro, per poi darsi alla fuga dopo averla minacciata di non urlare.
La fuga del malvivente è però durata poco, una volta raggiunta l’auto che lo aspettava lungo la strada, con a bordo due complici, dopo aver percorso poche centinaia di metri è stata immediatamente bloccata da una pattuglia della polizia del commissariato di Montevarchi.
Gli agenti della squadra anticrimine del commissariato, transitando lungo la strada comunale a San Zeno, avevano notato una BMW con targa estera che sostava in modo sospetto con il motore acceso ai bordi della carreggiata. Inoltre all’interno dell’auto vi era un uomo seduto alla guida e una donna sul sedile posteriore; lo sportello anteriore del veicolo, sul lato del passeggero, era aperto senza che nessuno fosse seduto sul relativo sedile.
I sospetti sono diventati certezze quando gli agenti hanno visto il giovane esecutore della rapina entrare rapidamente nell’autovettura e riaprtire velocemente.
Bloccato il veicolo dopo un breve inseguimento, i tre al suo interno, di nazionalità romena, sono stati perquisiti e   arrestati per aver commesso il reato in concorso tra loro.
I tre rumeni, residenti a Terni, N.C. e B.D. di 19 anni e R.O. di 48, i primi due con numerosi precedenti in materia di armi e reati contro il patrimonio, ieri pomeriggio sono stati portati in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
La collana d’oro recuperata è stata riconsegnata alla legittima proprietaria.
la nazione
http://www.imolaoggi.it/2013/11/01/esce-di-casa-per-gettare-limmondizia-anziana-aggredita-e-rapinata-da-tre-rumeni/

Mostrare la realtà o censurarla?

FONTE

 COMPLIMENTI ai perbenisti che chiedono di rimuovere questa foto! Anche se verrà rimossa la pubblicheremo continuamente con profili diversi in modo che capiate quando l’uomo è distruttivo. Questa foto mostra che grazie alle esercitazioni militari in Baraggia, oltre a deturpare l’ambiente, gli animali si spaventano e corrono per le strade finendo vittime delleautomobili. Questo povero capriolo era ancora vivo quando noi di AEOP siamo arrivati e non è stato piacevole vedere che mentre esalava gli ultimi respiri guardava i suoi cuccioli che teneva in grembo…ma sul posto sono capitati passanti che suggerivano di trasformarlo in uno spezzatino…questo è l’essere umano!!! RINGRAZIAMO CHI SEGNALERÀ LA FOTO PER FARLA RIMUOVERE invece di togliersi lui dal gruppo!